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2.2 Analisi e progettazione concettuale

2.2.1 Componenti fondamentali

Le analisi effettuate in materia di edizioni critiche tradizionali (sez. 1.1.4) e di poten- zialità del mezzo elettronico (sez. 1.3.3) hanno permesso di identificare gli elementi fondamentali da integrare all’interno di EVT 2.0.

Prima di avanzare proposte grafiche complete, sono stati modellati i singoli com- ponenti, evidenziandone le caratteristiche peculiari e le modalità di interazione re- ciproca. Tale modellazione è partita dall’analisi delle convenzioni tradizionali, in quanto si è ritenuto fondamentale imporre un requisito minimo per il prodotto finale: offrire agli studiosi ciò che essi sono abituati a vedere in un’edizione critica.

Dopodiché, si è cercato di estendere le caratteristiche dei singoli elementi in modo da offrire modalità innovative che permettano sia un miglior accesso a ciò che tradizionalmente viene inserito in un’edizione critica, sia l’accesso a materiali solitamente esclusi o relegati a posizioni non direttamente accessibili (per esempio le varianti formali e il testo integrale dei testimoni).

Tale procedimento è stato seguito per la progettazione di tutte le singole com- ponenti e ha influenzato sia gli aspetti grafici di presentazione degli elementi, sia gli aspetti funzionali di interazione e accesso ai contenuti.

Di seguito si elencano i componenti principali identificati.

• Testo critico: costituendo l’oggetto principale della pubblicazione, dovrà avere una posizione di rilievo ed essere facilmente distinguibile dal resto dell’edizione; esso sarà ricostruito in base ai lemmi codificati all’interno delle voci d’apparato. • Apparato critico: tradizionalmente statico e formato dalle minime informazioni necessarie (lemma e varianti significative), dovrà essere ampliato e arricchito con elementi solitamente esclusi (come le varianti di forma) e funzionalità nuove (per esempio l’accesso diretto al contesto di una determinata lezione)9. • Materiali di supporto (nota introduttiva, indici, conspectus siglorum, etc.):

in quanto documentazione secondaria, dovranno essere posizionati in una zo- na decentrata dell’interfaccia, ma rimanere comunque facilmente accessibili per l’utente che li richiede; anche in questo caso sarà necessario prevedere opportuni arricchimenti a livello di contenuti e di interazioni offerte.

• Testo completo dei testimoni: non dovendo più rientrare nei limiti imposti dalla pagina stampata, diventa possibile affiancare il testo critico con quello dei singoli testimoni utilizzati durante lo studio e la codifica del testo; in tal modo diventa possibile permettere una fruizione del testo a vari livelli e offrire al lettore la possibilità di visualizzare le lezioni alternative all’interno del loro contesto reale e, quindi, di confrontare in maniera più estesa le diverse versioni

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Le varianti che verranno accolte all’interno dell’apparato critico espanso faranno sempre riferimento a quelle che sono state effettivamente codificate nel file di partenza.

dell’opera presentata. Il testo integrale di ogni testimone verrà ricostruito in maniera automatica sulla base delle lezioni codificate per ognuno di essi; se opportunamente marcate nel file di partenza, dovranno essere segnalate anche le rispettive interruzioni di pagina.

• Lezioni accolte e varianti: all’interno del testo critico o di quello di un deter- minato testimone, le lezioni soggette a variazione dovranno essere opportuna- mente evidenziate, in modo da permettere all’utente una rapida comprensione della variabilità della tradizione. Eventuali informazioni aggiuntive (per esem- pio, la tipologia o il grado di certezza) dovranno essere veicolate al lettore per mezzo di colori o altri artifici grafici. Ad ogni lezione dovrà essere assegna- to un identificatore univoco (recuperato dalla codifica o generato in maniera automatica) che renderà possibile un collegamento diretto con l’apparato di riferimento e con le varianti presenti negli altri testimoni; l’utente dovrà avere la possibilità di accedere facilmente all’apparato critico completo, per esempio tramite click del mouse sulla lezione coinvolta.

La presenza/assenza di ogni elemento sarà strettamente legata a ciò che è stato codificato all’interno del file XML di partenza; il sistema dovrà essere in grado di capire in maniera automatica quali elementi mettere a disposizione e quali escludere dall’interfaccia.

Infine, dovranno essere previste opportune segnalazioni grafiche per evidenzia- re le dimenticanze e gli errori tecnici di codifica delle voci d’apparato commessi dall’editore e riconosciuti dal sistema.

Considerazioni sul testo critico

Come approfondito nella sezione 1.1.4, il testo critico costituisce l’oggetto della pub- blicazione e contiene le lezioni che l’editore ha ritenuto conformi al testo da presen- tare; esso dovrà dunque essere ricostruito sulla base dei lemmi recuperati dal file XML di partenza.

Dal momento che EVT si propone come visualizzatore di testi codificati secondo gli standard TEI, è necessario tenere in considerazione la possibilità che all’interno delle voci d’apparato non sia stata indicata alcuna preferenza da parte dell’editore; infatti, le linee guida TEI (sez. 1.2.3) non obbligano all’utilizzo di un lemma all’in- terno dell’apparato critico, rendendo così possibile la presenza di <app> popolati da sole lezioni alternative (<rdg>). Diventa quindi fondamentale ideare un meccani- smo che permetta all’editore sia di pubblicare edizioni critiche basate sulle lezioni esplicitamente accolte nel testo critico, sia di realizzare edizioni esclusivamente pa- rallele, in cui il lettore può soltanto confrontare i singoli testimoni e accedere alle note critiche fornite, oppure edizioni in cui il testo principale è in realtà costruito sulla base di un particolare manoscritto, opportunamente scelto dall’editore in fase di configurazione.

Estendendo questa seconda ipotesi progettuale e integrandola nell’interfaccia co- me vera e propria funzionalità aggiuntiva, si riuscirebbe, inoltre, a sfruttare maggior- mente la dinamicità del prodotto elettronico e l’interattività dell’ambiente digitale, avvicinandosi all’approccio proposto da Vanhoutte per l’edizione digitale di De te-

leurgang van den Waterhoek10, in base al quale ogni singola variante testuale viene

presentata al lettore confrontandola con un testo base e non necessariamente con il testo critico editato.