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COMUNICAZIONE ASSESSORE AL BILANCIO RIGUARDO A PRELEVAMENTO DAL FONDO DI RISERVA A SOSTEGNO

POPOLAZIONI TERREMOTATE D’ABRUZZO -

Presidente

Procediamo con il punto n. 2 all’ordine del giorno avente a oggetto:

Comunicazione Assessore al Bilancio riguardo a prelevamento dal Fondo di Riserva a sostegno popolazioni terremotate d’Abruzzo. La parola all’Assessore Stucchi, prego.

Assessore Stucchi

Allora, il Fondo di Riserva è stato utilizzato per l’importo di 15.000 Euro a favore della popolazione che è stata vittima del terremoto dell’Abruzzo per l’importo di 15.000 Euro. È l’unico utilizzo. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 Giugno 2009

Punto n. 4)

MOZIONE DEL CONSIGLIERE RIGANTI IN MERITO A RICHIESTA SUPERFICIE CATASTALE ACCLUSA AD AVVISI T.A.R.S.U. -

Presidente

Procediamo con il punto n. 5 all’ordine del giorno avente a oggetto:

Mozione del Consigliere Riganti in merito a richiesta superficie catastale acclusa ad avvisi T.A.R.S.U. La parola al proponente per l’illustrazione della mozione. Prego Consigliere.

Consigliere Riganti

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, chiedevo con la mia mozione di informare i cittadini che questo dato richiesto, questi dati catastali non sono dovuti. Non sono dovuti perché c’è una legge dello Stato italiano che dice: i documenti di cui le Amministrazioni sono già in possesso non possono essere chiesti ai cittadini. Precisamente è il comma 4 dell’art. 6 della Legge 212 del 27 luglio 2000: Disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente, pubblicata sulla G.U. n. 177 del 1 luglio 2000. Questa legge vieta alle Amministrazioni locali di richiedere ai cittadini i dati di cui l’Amministrazione locale è già in possesso. Più chiaro di così, andare dai cittadini a chiedere i dati catastali quando il Comune ha il catasto, cioè l’Ufficio Catasto è del Comune da qualche tempo e non da qualche giorno, è una cosa che io dico è assurda.

Poi chiedo di attenersi alle precise disposizioni dell’art. 340, non sto a leggerlo perché penso che la Sig.ra Sindaco lo conosca e l’altro punto mi è stato risposto che non ci sono stati, è stato verificato anche dai Revisori dei Conti oltre che dall’Assessore, non ci sono state applicazioni della T.A.R.S.U. sulla superficie catastale ma solo e tutti sulla superficie utile. Perciò il punto 3 e il punto 4 sono già risposti, già ottenuta la risposta piena e totale, e il punto 4 mi è già stato detto che non viene usata assolutamente la superficie catastale, c’è solo un 1%

che ha chiesto l’applicazione dell’80% della superficie catastale, e l’altro punto è che se prima di mandare poi questi avvisi si fosse fatta questa indagine e questa attenzione, forse sarebbe uscito un avviso

diverso oppure assolutamente non sarebbe uscita ai cittadini una richiesta di documenti non dovuti. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Dichiaro aperta la discussione. Nessuno è iscritto?

Nessuno interviene?

Sindaco

Il mio voto sarà negativo, quello che dice il Consigliere Riganti non sono in grado di approfondirlo; comunque sicuramente il locatario e il proprietario dell’appartamento non possono essere messi in relazione dagli uffici comunali e quindi è ovvio che questa legge che Lei cita non può assolutamente valere in questo caso. Grazie.

Presidente

Grazie. Assessore Stucchi prego.

Assessore Stucchi

Allora, Consigliere Riganti, mi piacerebbe tanto che fosse disponibile l’anagrafe tributaria unica, nel senso che io vado all’Ufficio Registro, registro un contratto di locazione e automaticamente mi esce un’unica cartella esattoriale con la tassa rifiuti, l’ICI, l’addizionale… tutto così. Ad oggi per esempio l’informazione relativa ai contratti di locazione è disponibile all’Ufficio Registro perché c’è questa registrazione, non è disponibile presso gli uffici comunali. Quindi per questo e per altre informazioni non era possibile fare diversamente se non richiedere il questionario ai contribuenti. Per cui è vero che c’è un ufficio del Catasto Treviglio che è aperto poche ore alla settimana e viene utilizzato dai contribuenti soprattutto nel periodo dell’ICI per richiedere alcune stampe per poter calcolare magari l’ICI da pagare, però ad oggi per come è strutturato, per come anche la normativa ci impone, per i limiti che ci sono, per il fatto che non c’è questa anagrafe tributaria accentrata, noi non possiamo accedere, non abbiamo accesso a tutti i dati del contribuente, per cui ci siamo visti costretti a chiedere queste informazioni. Grazie.

Sig. Melini

Grazie. Volevo informare che tutti i Consiglieri Comunali che hanno chiesto accesso agli atti all’Ufficio Tributi hanno sempre ottenuto risposte, spero nel nostro limite esaustive e forbite nel nostro piccolo.

La normativa di riferimento e il Consigliere Riganti mi insegna, è abbastanza articolata in quanto alcuni dati, cioè la banca dati della tassa rifiuti parte da ante ’93, da prima dell’entrata in vigore del 507 e quindi in quel momento la normativa non prevedeva di richiedere ai contribuenti i riferimenti catastali, anche Lei Consigliere mi insegna che i riferimenti catastali, la banca dati catastale non è così aggiornata e se lo sta diventando lo è da qualche anno a questa parte.

Quindi cosa dovevamo fare? Allora, onestamente l’ufficio avrebbe fatto volentieri a meno di questo aggravio di lavoro perché io credo che ne abbiamo già a sufficienza. Noi siamo dei servitori dello Stato, lo Stato con una normativa ci chiede di ottemperare alla legge, noi nel limite delle nostre capacità e con i mezzi che abbiamo a disposizione, cerchiamo di assolvere quest’obbligo nel migliore dei modi. Cosa ci siamo dovuti inventare? Perché questo voglio dire è lo snodo. Noi non avevamo i dati catastali, ribadisco, dei locatari degli immobili. Lei sostiene il Catasto, il Catasto non è possibile perché il Catasto sono i proprietari dell’immobile. Quindi se Riganti affitta a un contribuente trevigliese un immobile, io avrò i dati del Consigliere Riganti ma non avrò mai i riferimenti catastali del locatario dell’immobile. Questa soluzione, quella di inserire la modulistica nell’avviso di pagamento, ha una duplice motivazione, una di ottemperare alla normativa di legge;

secondo, quello di informare il cittadino rispetto a quello che la legge impone, terzo è quello anche dal punto di vista economico, perché non dimentichiamo che noi utilizziamo dei soldi che sono di tutti voi cittadini trevigliesi, e quindi per noi andare a rifare un’ulteriore informativa al cittadino spendendo ulteriori soldi del contribuente, era una cosa alquanto assurda e allora lì avrebbe avuto ragione di venire a dire: ma Melini cosa sta facendo, perché fa questa cosa?

In questo caso, nel limite del possibile, abbiamo cercato di dare tutte le informazioni possibili nell’avviso di pagamento, perché spero che il Consiglio Comunale abbia notato, dall’anno scorso a questa parte i sacchetti vengono distribuiti solo a chi paga, a chi assolve al tributo tassa smaltimento rifiuti e anche quest’anno c’era l’informativa.

Ricordiamoci che quello è un avviso bonario per il pagamento di un tributo comunale. L’altra informativa, se Lei ha letto in maniera profonda, come spero, l’informativa prevedeva che qualora il contribuente non avesse annotato sull’avviso di pagamento i riferimenti catastali, era tenuto alla compilazione di quello. Detto questo, io e la collega ormai da più di 30 giorni a questa parte stiamo aiutando, nel limite delle nostre possibilità, i contribuenti ad assolvere questo compito gravoso. Lo sappiamo benissimo che quando parlo con Lei di superficie catastale ci capiamo benissimo, quando parlo con un’anziana di 70 anni abbiamo difficoltà, però cerchiamo di aiutarla e anche quando mi dice

che è affittuaria, se ci dà le indicazioni, ci porta al contatto di chi è il proprietario, cerchiamo di aiutarla e venirle incontro in questa cosa.

Io spero, buona parte dei Consiglieri hanno avuto a che fare con l’ufficio, quindi ha potuto constatare che miriamo sulla superficie calpestabile e i dati che sono già in nostro possesso non li chiediamo;

la normativa la conosciamo benissimo quella che Lei cita, in questo caso non era possibile. Grazie.

Presidente

Grazie Sig. Melini. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ha la parola.

Consigliera Siliprandi

Solo perché la Sindaca ha dato una risposta contraddittoria e che io non accetto, perché mi dice, o dice a tutto il Consiglio, testuali parole:

non sono in grado di darle una risposta Consigliere Riganti, dopodiché gli dà una risposta negativa. Allora, se la Sindaca non è in grado di dare una risposta, allora o soprassediamo, o comunque non gli dà una risposta. Grazie.

Sindaco

… la logica e il buonsenso…

Presidente

Consigliere Scarpellino prego.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente e anche come dichiarazione di voto, voglio evidenziare che questa mozione non è ricevibile dal mio gruppo anche perché non riusciamo a capire quali sono i problemi nel comunicare al Comune questi dati che possono essere utili soprattutto al criterio della maggiore equità nel poter pagare il giusto tributo e poi al criterio della trasparenza. Ancora una volta ho dovuto prendere nota che alcuni colleghi non hanno voluto comunicare alla cittadinanza il proprio reddito, non riesco a capire perché si ha paura di nascondere quello che dovrebbe essere invece il dovere di tutti, comunicare in qualità di amministratori le proprie spettanze, quindi che dovremmo noi di esempio a tutti. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Il Consigliere Riganti ha chiesto la parola, nessun altro vuole intervenire nel dibattito prima che il Consigliere Riganti replichi? Nessun altro è iscritto, Consigliere Riganti prego, ha la parola.

Consigliere Riganti

L’Assessore Stucchi ha detto che il problema riguarda gli inquilini, non i proprietari, perché per i proprietari c’è il catasto, il Comune ha il catasto, i dati ci sono. E il funzionario ha detto lo stesso, ha detto che il problema riguarda gli inquilini e non i proprietari. Poi l’Assessore Stucchi ha anche precisato: ma non tutti gli inquilini, perché gli inquilini ALER, case popolari, ecc. ecc., abbiamo già il dato. Perciò gli inquilini limitati. Allora, se vado così a occhio, orecchio, non so… a memoria, l’805 dei cittadini trevigliesi sono proprietari di casa oppure abitanti nell’ALER o in questi edifici di cui il Comune già dispone il dato. Perciò stiamo parlando di un 20% di cittadini.

Allora, mettere del personale del Comune a rispondere all’80% dei cittadini che il dato non lo devono dare, è capitato anche a uno che ha scritto sul giornale, una persona che non faccio il nome, però ha scritto sul giornale questa persona, che conosco anche molto bene, uno che si interessa anche di politica e ha detto: ma vorrei dire al Consigliere Riganti che bastava telefonare che gli uffici gli avrebbero detto che il dato non era dovuto. Cioè mi pare un tale controsenso, anche con una legge che dice chiaramente: l’Amministrazione Comunale non può chiedere, non deve chiedere ai cittadini i dati che sono già in possesso, è una legge dello Stato e andiamo a chiedere al 100% dei cittadini dei dati che dice l’Assessore: no, i proprietari li abbiamo già per il catasto, gli abitanti dell’ALER, delle case comunali ecc. abbiamo già il dato, perciò sono solo gli altri, ma noi mettiamo a disposizione del personale anche per dire a quegli altri: il dato non è dovuto. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere, nessun altro è iscritto. Dichiaro quindi chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per la dichiarazione di voto.

Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto. Procediamo quindi con la votazione che avrà in modalità palese e in forma elettronica. Pongo in votazione quindi il punto n. 5 all’ordine del giorno avente a oggetto:

Mozione del Consigliere Riganti in merito a richiesta superficie catastale acclusa ad avvisi T.A.R.S.U. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 4 voti a favore, 11 voti contrari, un astenuto, il Consiglio respinge.

Hanno votato a favore i Consiglieri Manenti, Mangano, Riganti, Siliprandi; hanno votato no i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Gatti, Guzzetti, Merisi, Pirola, Scarpellino.

Astenuto il Consigliere Pignatelli.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 Giugno 2009 Punto n.5)

INTERPELLANZA CONSIGLIERA SILIPRANDI RIGUARDO A SPESE BILANCIO SOCIALE 2007 -

Presidente

Procediamo col punto n. 6 all’ordine del giorno avente oggetto:

Interpellanza Consigliera Siliprandi riguardo a spese Bilancio sociale 2007.

La Consigliera ha depositato al protocollo del Comune la seguente interrogazione. Premesso che recentemente l’Amministrazione Comunale ha provveduto a distribuire alla cittadinanza, agli enti morali ed economici con sede nel territorio comunale, un opuscolo contenente il cosiddetto Bilancio sociale 2007; che tale distribuzione evidentemente ha comportato dei costi o comunque ha sottratto risorse comunali ai propri compiti istituzionali; che tale iniziativa, considerato che il cosiddetto Bilancio sociale si riferisce a una gestione di due anni orsono e appare pertanto inattuale; considerati gli epocali mutamenti economico-sociali intervenuti in questo ultimo anno, ciò premesso la sottoscritta nella predetta qualità chiede di conoscere quali sono stati i costi di gestione e distribuzione alle famiglie e agli enti del territorio della pubblicazione di cui sopra sostenuti dall’Amministrazione Comunale di Treviglio.

Risponde per l’esecutivo il Dott. Cervadoro, a cui do la parola, prego.

Dott. Cervadoro

Buona sera a tutti. Vi do risposta dell’interpellanza presentata dalla Consigliera Siliprandi relativamente al Bilancio sociale.

L’Amministrazione Comunale nel rispetto dei principi di trasparenza della gestione amministrativa e di chiarezza nella rendicontazione del proprio operato, ha inteso ed intende continuare… ovviamente io leggo una risposta predisposta per l’Assessore al Bilancio… fare conoscere l’esito delle attività di governo dell’Ente attraverso la pubblicazione del Bilancio sociale. Il Bilancio sociale oramai è riconosciuto come fondamentale strumento attraverso il quale l’Ente comunica periodicamente e in modo volontario gli esiti della sua attività, non

limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili; l’importanza di completare l’informazione sull’operato dell’Amministrazione pubblica nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di persone che hanno un diritto riconosciuto o un interesse a conoscere quali ricadute o effetti l’Ente produce nei propri confronti. Naturalmente le informazioni sui risultati sociali ed ambientali, così come quelli sui risultati economici, rivestono per i differenti soggetti importanze diverse in relazione ai contributi apportati e alle conseguenti attese che ne derivano.

Fatta questa premessa, in risposta ai quesiti posti dalla Consigliera Patrizia Siliprandi si comunica: per quanto attiene ai costi di realizzazione del documento Bilancio sociale 2007, sono stati di Euro 16.200 IVA compresa, per un incarico di predisposizione del documento conferito che comprendeva anche formazione dei dipendenti, con determinazione dirigenziale n. 811 del 17.04.2008, all’IRS, Istituto per la Ricerca Sociale di Milano. Di altri 2.400 Euro IVA compresa per un incarico di impostazione grafica conferito con determinazione dirigenziale n. 2713 del 17.04.2008 alla Fresco di F.M. Sonzogni di Treviglio. Per quanto riguarda poi l’ulteriore discorso relativo alla distribuzione, si precisa che non sono state sostenute altre spese in quanto tutto quanto è stato curato direttamente dal Comune.

Presidente

Grazie dottore. Consigliera Siliprandi prego.

Consigliera Siliprandi

Non posso essere soddisfatta. Però prima di dichiarare la mia insoddisfazione e di esplicitarla, vorrei ritornare alla risposta che mi ha dato il Segretario, ma lo faccio molto brevemente, quando io, durante il Consiglio Comunale del 14 maggio, ho stigmatizzato il fatto che questa mia interpellanza che è stata depositata e protocollata il 3 aprile, non era stata messa in discussione il 14 maggio. Il Segretario allora mi rispose citando l’art. 69, ultimo comma, del Regolamento del Consiglio Comunale, che dice testualmente quello che io avrei voluto. Cioè se i Consiglieri proponenti non richiedono espressamente l’iscrizione dell’interrogazione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, si intende che per la stessa è richiesta risposta scritta. Io la risposta scritta al 14 maggio non l’ho avuta, quindi avete disatteso il Regolamento. Questo giusto per precisazione, visto che voi siete molto precisi alle regole, le regole le dovete rispettare. Io il 14 maggio avrei dovuto avere risposta scritta, non orale perché non l’ho chiesta, ma la scritta sì.

Allora, detto questo, non sono certamente soddisfatta perché mi sembra che la risposta, ecco qua, 20.000 Euro sono stati praticamente buttati fuori… cioè tirati fuori dalle tasche dei cittadini e buttati via. Perché innanzitutto il Bilancio sociale è di due anni orsono, quindi non è attuale. Non credo che ai cittadini interessi molto un Bilancio sociale di due anni prima. E credo che comunque con 20.000 Euro forse avrebbero voluto altre cose. Poi quando voi mi ridite che la distribuzione non è costata nulla perché curata direttamente dal Comune, vuol dire che avete distratto comunque chi ha provveduto alla distribuzione da altri impegni che forse sarebbero stati più importanti. Soldi buttati via.

Grazie.

Presidente

Ringraziamo, prima di passare al punto successivo, il Dott. Colombo che è stato presente, la ringrazio a nome del Consiglio per il lavoro svolto.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 9 Giugno 2009 Punto n. 6)

INTERROGAZIONE CONSIGLIERA SILIPRANDI RIGUARDO AL CROLLO IN DATA 27.05.2009 DELLA CONTROSOFFITTATURA NELLA SCUOLA PRIMARIA “A. MOZZI” -

Presidente

Procediamo col punto n. 7 all’ordine del giorno avente a oggetto:

Interrogazione Consigliera Siliprandi riguardo al crollo in data 27.05.2009 della controsoffittatura nella scuola primaria “A. Mozzi”. La Consigliera ha depositato la seguente interrogazione. Premesso che nel pomeriggio/sera del giorno 27 maggio u.s. si è verificato un crollo nella scuola elementare Mozzi di Treviglio; che tale crollo ha riguardato circa 40 m² di cotrosoffitto sovrastante l’androne della scuola secondaria dell’istituto, quella per intenderci da cui escono bambini terminate le lezioni; che il controsoffitto crollato da oltre tre metri di altezza aveva un peso di circa 3 quintali ed è pertanto un vero miracolo che il crollo sia avvenuto in un momento in cui la scuola non era frequentata da bambini, insegnanti e genitori; ciò premesso la sottoscritta chiede di conoscere se l’opera parzialmente crollata, il cui rifacimento risale solo a pochi mesi orsono, è stata collaudata prima di consentirne l’utilizzo;

se sì da chi, in quale data e con quali risultati; se del crollo sono stati tempestivamente informate altre autorità, in particolare la Magistratura, i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato; se sì, da chi e in quale data; se corrisponde al vero che la mattina successiva alle ore 6 una ditta incaricata ha provveduto a rimuovere calcinacci e macerie alterando così lo stato dei luoghi per l’indagine dei summenzionati Organi di Stato. Considerato la gravità dei fatti e l’allarme sociale dagli stessi generato, si chiede che la risposta alla presente interrogazione sia fornita al prossimo Consiglio Comunale.

Per la risposta la parola al Dott. Assolari, prego.

Dott. Assolari

Buona sera. In data 27 maggio scorso alle ore 20 circa è avvenuto il distacco da rivestimento a cappotto isolante del soffitto al piano rialzato di uno dei due accessi della scuola elementare Mozzi. Tale evento non ha avuto conseguenze per le persone, né ha creato ulteriori danni

materiali. Per poter dare una risposta esaustiva all’interrogazione occorre correttamente collocare l’evento nell’ambito delle opere di manutenzione straordinaria in corso di esecuzione presso la scuola elementare Mozzi. La nozione di collaudo è definita dall’art. 141 del Codice dei contratti, il quale stabilisce che ad avvenuta ultimazione dei lavori l’Amministrazione dà luogo al collaudo finale dell’opera consistente nel controllo da parte del soggetto appositamente incaricato e dotato di necessaria competenza tecnica dell’esatto adempimento delle obbligazioni assunte dall’appaltatore con il contratto.

Il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che l’opera sia stata eseguita a regola d’arte e secondo le prescrizioni tecniche impartite, in conformità del contratto, delle varianti e dei conseguenti atti di sottomissione o aggiuntivi debitamente approvati. Il collaudo ha altresì lo scopo di verificare che i dati risultanti dalla contabilità e dai documenti giustificativi corrispondano tra loro e con le risultanze di fatto, non solo per dimensioni, forme e quantità, ma anche per qualità dei materiali, dei componenti e delle provviste e per questo si parla di collaudo tecnico amministrativo. Si tratta di compiti miranti ad accertare la regolare e corretta esecuzione dei lavori e perciò il raggiungimento del connesso interesse pubblico. Perché si fondi il giudizio se l’opera è stata eseguita a regola d’arte, i criteri che debbono essere assunti sono quelli della legge, ad esempio le norme tecniche per la disciplina delle opere in conglomerato e cemento armato, quelli di contratto, ad esempio le prove di funzionamento degli impianti meccanici, quelli della letteratura scientifica. Ove tali riferimenti non esistono, il criterio da

Il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che l’opera sia stata eseguita a regola d’arte e secondo le prescrizioni tecniche impartite, in conformità del contratto, delle varianti e dei conseguenti atti di sottomissione o aggiuntivi debitamente approvati. Il collaudo ha altresì lo scopo di verificare che i dati risultanti dalla contabilità e dai documenti giustificativi corrispondano tra loro e con le risultanze di fatto, non solo per dimensioni, forme e quantità, ma anche per qualità dei materiali, dei componenti e delle provviste e per questo si parla di collaudo tecnico amministrativo. Si tratta di compiti miranti ad accertare la regolare e corretta esecuzione dei lavori e perciò il raggiungimento del connesso interesse pubblico. Perché si fondi il giudizio se l’opera è stata eseguita a regola d’arte, i criteri che debbono essere assunti sono quelli della legge, ad esempio le norme tecniche per la disciplina delle opere in conglomerato e cemento armato, quelli di contratto, ad esempio le prove di funzionamento degli impianti meccanici, quelli della letteratura scientifica. Ove tali riferimenti non esistono, il criterio da

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