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La comunicazione volontaria

La comunicazione volontaria è quella parte di informazioni diffuse non soggetta a obblighi di rendicontazione e di certificazione, siano esse quantitative (espresse a valori o meno) o qualitative, indipendentemente dal canale attraverso cui avviene, come il bilancio, comunicati stampa, sito internet e

41 Zambon S., “XBRL e informativa aziendale. Traiettorie, innovazioni e sfide”, Economia e management, 2011, pag. 130.

42 Vedi Tesi di laurea di Sorato S., “Il piano industriale come comunicazione. Price sensitive: alcune analisi

empiriche”, 2009/2010.

43 Miccio M., “Ascoltare il silenzio. Manuale di sociologia della comunicazione”, La cultura della comunicazione, 2011, pag. 173.

44 Zambon S., “XBRL e informativa aziendale. Traiettorie, innovazioni e sfide”, Economia e management, 2011, pag. 130.

37 altri. L’informativa volontaria quindi con tale tipologia di comunicazione vuole cercare di appagare le attese degli stakeholder attraverso l’ attivazione di un processo di feedback dell’informazione. L’interazione, che si viene a creare tra azienda e stakeholder, porta alla creazione di una strategia comunicativa che si basa su valori aziendali, canali più efficaci per tipologie di interlocutore e sul messaggio che si vuole trasmettere è quindi composta da quell’insieme di documenti che vengono prodotti in base alle esigenze espresse dagli stakeholder e alle particolari situazioni che possono sorgere o comunque connesse ad operazioni straordinarie. L’azienda e questo in termini di contenuto45.

Di seguito viene riportata una tabella con i principali vantaggi e svantaggi della comunicazione finanziaria.

Figura 1.8. L’informativa volontaria

Una domanda che sorge spontanea è perchè considerare anche la comunicazione volontaria dato che la comunicazione obbligatoria è di per sé già un nel carico. Ci sono una miriade di studi empirici a tal riguardo e la maggior parte di esse ricade o trova conferma su sei ipotesi testate a volte confermate e non. Le motivazioni sottostanti le scelte di comunicazione volontaria e degli

45 Binda L., "La comunicazione finanziaria- economica e le nuove tecnologie", Economi-ricerche, 2008, pag.99-100.

38 elementi in grado di influenzarle sono le seguenti:

1) Ipotesi relative a transazioni sul mercato dei capitali, cioè aumento di capitale o acquisizione di un’ impresa o di una azienda concorrente. Quando l’impresa ha l’idea di compiere queste transazioni sul mercato dei capitali ha un maggior incentivo di dare informazioni aggiuntive a queste operazioni perchè porta ad una riduzione dell’incertezza e quindi ad una riduzione del costo del capitale e del rischio informativo. Tale ipotesi è stata confermata.

2) Ipotesi connesse alle competizioni per il controllo dell’azienda. Tenuto conto del rischio che il management possa perdere la propria posizione per scarsi risultati in termini di prezzo azionario e utili, si pensa che il management stesso usi la comunicazione volontaria per diminuire la probabilità di essere sottovalutati e giustificare così eventuali performance deludenti. Anche questa è un ipotesi testata e verificata. 3) Ipotesi inerenti le remunerazioni su base giudiziaria. I management

vengono remunerati con piani di stock option46, quindi essi hanno un

maggior incentivo ad utilizzare la comunicazione volontaria a propri fini in quanto divulgando le informazioni private aumentano il prezzo e quindi la liquidità del titolo, migliorando la valutazione del mercato. 4) Ipotesi concernenti i costi per causa giudiziaria. Ci sono obblighi di legge

da rispettare e ci sono imposizioni relative a comunicare dei dati prospettici. Se tali obblighi vengono violati si apre la possibilità agli investitori di citare in giudizio l’impresa. Tali costi però sono molto rilevanti e per questo motivo è possibile che, per ridurre gli oneri, l’azienda vada a migliorare la propria comunicazione non più obbligatoria ma volontaria. Ad esempio come l’incentivo dei manager a

46 Le stock option sono opzioni call europee o americane che danno il diritto di acquistare azioni di un società ad un determinato prezzo d’esercizio (detto strike). Le stock option non esistono per tutte le società per azioni, ma solo per quelle quotate. Nel dicembre 2012 il Decreto Sviluppo ha introdotto la possibilità di usare le stock option anche per la srl innovativa.

39 migliorare la propria comunicazione volontaria per evitare che vengano accusati di disclosure inadeguata o poco tempestiva riguardo alcuni avvenimenti e ciò può avvenire quando ho bad news47.

5) Ipotesi collegate alla volontà del management di segnalare il proprio talento. Il valore di mercati di un’ azienda dipende dalla percezione che hanno gli investitori sulle future capacità del management di reagire ai futuri cambiamenti nell’ambiente in cui l’impresa opera. Il successo dipende quindi dalla capacità del management di gestire l’impresa anticipando i cambiamenti nell’ambiente. Più bravo è più viene percepita questa bravura dal mercato e più l’impresa sarà valutata. Da questa ipotesi, che è stata testata, i manager hanno l’incentivo di divulgare informazioni sull’andamento economico- finanziario futuro.

6) Ipotesi relativa a costi proprietari, cioè costi che gravano sulla proprietà dell’azienda e che vengono sopportati e sostenuti dalla proprietà. In questo gruppo si fanno rientrare tute quelle ricerche che indagano su elementi che portano l’azienda a limitare la comunicazione finanziaria al mercato finanziario. I manager preferiscono non comunicare troppe informazioni al quest’ultimo anche se il mercato aumenta il costo dei finanziamenti (costo del capitale di rischio e costo del debito) e ciò vale sia per le informazioni positive che negative. Nel primo caso se l’azienda va bene e comunica buoni risultati, può essere imitata o attira nuovi operatori in quel business. Allo stesso tempo però una divulgazione di informazioni non soddisfacenti porta ad un peggioramento della situazione dei finanziamenti, quindi ad un maggior rischio informativo. I costi proprietari dipendono quindi dalla natura del settore o meglio dalla struttura competitiva del settore a cui appartiene l’impresa. Tale ipotesi

47 Se analizzo l’andamento della comunicazione finanziaria mi accordo di una disparità di trattamento tra

good news e bad news. Quando la bad news non ha un effetto successivo, cioè non mina il funzionamento

dell’azienda e altro, può non succedere nulla. Ma se la mancata comunicazione della bad news ha portato a delle perdite ingenti, l’investitore può citare l’impresa per mancata comunicazione di informazioni

40 è ampia.

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