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Le comunità storiche

11. La multietnicità attuale di Astrachan’ Problemi e prospettive

11.1 Le comunità storiche

Stando ai dati dell’ultimo censimento continuano a vivere ad Astrachan’ tutte le comunità formatesi durante il periodo storico che abbiamo preso a riferimento, con

1

I Dagestani non sono un gruppo etnico riconosciuto. Nel Dagestan vivono più di 30 nazionalità diverse.

l’unica eccezione degli Indiani, oggi in numero così esiguo (14) in città che non si può parlare di comunità vera e propria.

Tatari

La comunità dei Tatari è il terzo gruppo etnico della città; nel 2002 si contavano 39.600 Tatari (7,9%) e 1.980 unità di Tatari di Astrachan’ o Jurtovskie. 3 Oggi rispetto all’epoca imperiale la distinzione tra Jurtovskie e Tatari del medio corso della Volga è andata perduta, mentre sembra rimanere viva nella memoria degli Jurtovskie la loro origine Nogai: nell’ultimo censimento del 2010, 3.851 persone si sono autodefinite Nogai, 4 più del doppio rispetto al censimento del 2002 nel quale si registrarono 1.200 Nogai in città. Oggi la comunità tatara comprende anche i nuovi arrivati dalle ex Repubbliche sovietiche. In generale si testimonia una maggiore conoscenza della lingua tatara nella vecchia generazione, mentre tutti i membri sanno parlare il russo. 5 Dagli anni ’90 nell’università statale di Astrachan’ si può studiare la lingua tatara e sono preparati insegnati per questa lingua.

Dopo la repressione religiosa dell’epoca sovietica molte moschee sono state restituite ai fedeli. La Moschea Bianca (Belaja mečet’) fu chiusa negli anni ’30 e usata come asilo nido fino al 1992. I lavori di restauro, iniziati nel 2000, restituirono alla comunità la moschea più antica della città che divenne sede dell’unica madrasa della regione, chiamata Chadži-Tarchan. Anche la Moschea Nera (Černaja mečet’), situata nell’ex quartiere di Buchara, fu ricostruita e riaperta nel 2008, mentre la Moschea di Kazan’ (Kazanskaja mečet’) fu restituita alla comunità negli anni ’50 e ora serve anche da residenza del mufti di Astrachan’.

3 A.V. Syzranov, Étnosy i étničeskie gruppy Astrachanskoj oblasti. Spravočnoe posobie, Astrachan’, 2008,

p. 51.

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http://astrastat.gks.ru/itogi_perepisi2010/Forms/AllItems.aspx

Armeni

Nessuna chiesa armena sopravvisse alla persecuzione religiosa del periodo sovietico. Le chiese furono dapprima chiuse e saccheggiate e poi distrutte. 6 Nel 1998 la comunità armena decise di costruire una chiesa nel territorio dell’ex nuovo quartiere armeno (novaja armjanskaja sloboda); nel marzo 1999 fu posata la prima pietra e grazie alla grande partecipazione di popolo alla raccolta fondi, la chiesa in onore della martire Hripsimé fu inaugurata il 26 Ottobre 2001. 7

Attualmente ai 2.100 Armeni censiti nel 1989 e ormai completamente integrati nell’ambiente russo (starožil’českie armjane), si sono aggiunti Armeni recentemente emigrati dalla loro patria (novye armjane); nel 2002 si contavano 4.600 Armeni, 8 mentre nel 2010 il loro numero sfiorava la soglia dei 5.000 (4.977 unità). 9

Indiani

Ripetiamo qui quanto abbiamo già trattato in precedenza: la colonia indiana scomparve nel 1840 quando l’ultimo Indiano della città morì. Le cause del declino della colonia vanno ricercate nello sviluppo dell’assolutismo russo che ambiva all’uniformità amministrativa abolendo tutti i privilegi concessi in precedenza ai mercanti stranieri e nei disordini che coinvolsero la Persia che impedirono il regolare svolgimento dei commerci e l’arrivo di nuovi coloni indiani in città. 10 Nel censimento del 2010 solo 14 persone si registrarono come Indiani. 11

Persiani

A causa del peggioramento dei rapporti tra l’Unione Sovietica e l’Iran più orientato verso le potenze occidentali, tra il 1935 e il 1938 i Persiani della città furono deportati nella loro patria, anche se alcuni discendenti di matrimoni misti rimasero; inoltre il

6 Е. Kugryševa, Istorija armjan v Astrachani, Astrachan’, 2007, pp. 153-157. 7 Ibidem, p. 245.

8

A.V. Syzranov, Étnosy i étničeskie gruppy Astrachanskoj oblasti. Spravočnoe posobie, cit., p. 51.

9 http://astrastat.gks.ru/itogi_perepisi2010/Forms/AllItems.aspx

10 A.I. Jucht, Pravovoe položenie astrachanskich armjan v pervoj polovine XVIII veka, in Izvestija akademij

nauk armjanskoj CCP, serija obščestvennye nauki, n°12, 1960, p. 143.

cimitero persiano fu abbandonato e la moschea fu chiusa e sottoposta a numerosi cambiamenti che ne alterarono la struttura originaria. I rapporti internazionali tra la regione di Astrachan’ e l’Iran furono ristabiliti nel 1995 con iniziative locali che ottennero il beneplacito degli organi statali. Dal 1997 funziona in città il Consolato Generale iraniano (General’noe konsulstvo, IRI) e nell’università statale di Astrachan’ è possibile imparare il farsi. 12 Per effetto dei rinnovati rapporti tra i due stati, la comunità persiana in città torna a crescere: nel censimento del 2010 si segnala la presenza di 111 Persiani. 13

Tedeschi

Molti Tedeschi decisero di allontanarsi volontariamente da Astrachan’ con l’inizio della Prima Guerra Mondiale (1914) e l’ondata di pogrom che ne derivò e alla quale non sfuggì nemmeno Astrachan’. Nei primi anni del potere sovietico si assistette a un riconoscimento ufficiale dei Tedeschi del Volga che portò all’istituzione di una delle prime autonomie territoriali dell’Unione Sovietica: la Regione autonoma dei Tedeschi del Volga (Avtonomnaja oblast’ nemcev Povolž’ja) che nel 1923 divenne la Repubblica socialista sovietica dei Tedeschi del Volga (Avtonomnaja Sovetskaja Socialističeskaja

Respublika nemcev Povolž’ja). Le sorti di questo popolo cambiarono drasticamente col

peggioramento delle relazioni fra l’URSS e la Germania nazista. Durante i primi anni della Seconda Guerra mondiale la popolazione tedesca della regione di Astrachan’ fu deportata in Kazakhstan e si eliminarono tutte le scuole, biblioteche e pubblicazioni tedesche. La loro situazione migliorò gradualmente dopo la morte di Stalin (1953): dal 1955 poterono muoversi liberamente per il Paese, nel 1964 tutte le accuse nei loro confronti furono dichiarate infondate e nel 1974 ottennero il permesso di ritornare nel Basso Volga. 14

Sia A.V Syzranov 15 sia V.M. Viktorin 16 suddividono la popolazione tedesca della regione in 4 gruppi. Sono pure unanimi nell’affermare che la comunità tedesca di

12

V.M. Viktorin, Islam v Astrachanskom regione, Moskva, 2008, p. 41.

13 http://astrastat.gks.ru/itogi_perepisi2010/Forms/AllItems.aspx

14 I.V. Lebedeva, Rossijskie nemcy v étničeskom srede Astrachanskoj oblasti, in Astrapolis (Astrachanskie

političeskie issledovanija), n° 2 (3) 2002, Astrachan’, 2002, p. 61.

Astrachan’ è quella che ha conservato maggiormente il legame con i Tedeschi del XVIII- inizio XX sec., rispetto ai Tedeschi della periferia di Charabali, arrivati negli anni ’50 dal Kazakhstan, alla comunità di Ušanovka nel distretto di Černyj jar, emigrata dal Kazakhstan negli anni ’80 e ai Tedeschi della Cecenia e del Kazakhstan che nel 1992 furono invitati dalla regione a stabilirsi nel villaggio di Solenoe Zajmišče del distretto di Černyj jar. Comparando i vari censimenti si nota una certa stabilità della comunità di Astrachan’: nel 1989 e nel 2002 furono registrati 600 Tedeschi, 17 mentre nel 2010 il loro numero era di 635. 18

Ebrei

La comunità ebraica della città partecipò attivamente agli eventi che seguirono la rivoluzione del 1917: nel 1929 organizzarono il primo kolchoz e la prima divisione di pionieri della regione. Dopo la rivoluzione poterono soggiornare liberamente in qualsiasi città del Paese e aprirono in città una scuola e un asilo ebraici. Nel contesto della repressione ai danni della religione furono chiuse 3 delle 4 sinagoghe della città. A differenza di quanto successe con i Tedeschi, durante la Seconda Guerra Mondiale non ci furono pogrom ai danni degli Ebrei; la cultura ebraica, però, fu messa in secondo piano dagli stessi Ebrei: l’yiddish iniziò a perdere d’importanza e la frequentazione della sinagoga divenne più occasionale. 19 Con il crollo dell’Unione Sovietica molti decisero di emigrare in Israele. Sempre negli anni ’90 alla comunità ebraica della città si aggiunsero gli Ebrei della montagna (gorskie evrei) provenienti da Dagestan e Cecenia che però non riuscirono a sostituirsi totalmente alle persone emigrate: 20 nel

16 V.M. Viktorin, Kto my, Astrachancy?, Nemcy, in Astrachanskie Izvestija, 22 Settembre 1994,

Astrachan’, 1994.

17 A.V. Syzranov, Étnosy i étničeskie gruppy Astrachanskoj oblasti. Spravočnoe posobie, cit., pp. 50, 51. 18 http://astrastat.gks.ru/itogi_perepisi2010/Forms/AllItems.aspx

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A.R. Bimbad, Kogda-to za čertoj osedlosti…, in Astrapolis (Astrachanskie političeskie issledovanija), n°1, Astrachan’, 2005, pp. 42, 43.

20 V.M. Viktorin, Iranojazičnye gruppy naselenija (vostočnaja i zapadnaja vetv’) v étničeskoj strukture

Astrachanskogo kraja i tradicii ego istoričeskich svjazej v Prikaspiiskom regione, in Kaspijskij region. Politica, ékonomika, kul’tura. Naučnyj žurnal, n° 2-3, 2003, Astrachan’, p. 47.

1989 si contavano 2.100, mentre nel 2002 ce n’erano appena 900. 21 Oggi la tendenza sembra si sia rallentata: nel 2010 sono stati registrati 631 Ebrei. 22