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L’educazione è un diritto universale. Un’educazione di qualità per tutti i cittadini richiede delle misure politiche.

Un’educazione di qualità implica che tutte le risorse necessarie (ad esempio quelle umane, educative, finanziarie, tecniche, e tecnologiche) siano fornite a tutti i centri educativi, senza distinzioni, in modo da renderli capaci di rispondere al bisogno formativo di tutti i discenti, indipendentemente dalla loro condizione personale, economica, sociale, culturale, geografica oppure dalla loro appartenenza ad un gruppo etnico.

Un’attenzione particolare dovrebbe essere prestata al genere, prendendo in considerazione le discriminazioni subite dalle ragazze, soprattutto quando si parla di programmazione formativa nei Paesi in Via di Sviluppo.

L’educazione formativa deve garantire qualità, equità ed eccellenza in conformità a principi quali le pari opportunità, la non-discriminazione e l’accesso universale. Tutti questi principi sono complementari e inseparabili67.

67 European Agency for Development in Special Needs Education: Conferenza internazionale ‘educazione inclusiva: un modo per promuovere la coesione sociale’ 11–12 marzo 2010, Madrid

In linea con gli Obiettivi del millennio, il nostro progetto, che ha visto coinvolti studenti provenienti da differenti comunità locali della regione del sudovest bahiano, e da altri stati del nordest del Brasile (Amapa, Rio Grande do norde) di ogni etnia e colore siano loro femmine o maschi, trova i suoi riferimenti principali:

- nella CARTA delle NAZIONI UNITE;

- nella DICHIARAZIONE dei DIRITTI DELL’UOMO;

- nei DOCUMENTI redatti a seguito delle conferenze organizzate dall’UNESCO (1990,1994);

- e dal FORUM mondiale per l’educazione (Dakar, 2000);

e cioè quello di avere un impatto sulle politiche educative per la sviluppo dell’equità, della coesione sociale e della partecipazione attiva.

Questo progetto ha come “proposito” quello di rispondere a diverse sfide quali: l’abbandono dei giovani verso le aree urbane e sostenere le strategie di sviluppo del governo locale, in ambito rurale.

Per lo sviluppo dell’educazione di qualità, nell’istruzione secondaria professionalizzante (scuole agricole, scuole tecniche), nei Paesi in Via di Sviluppo, è stato compiuto un progresso importante sia sul piano teorico sia su quello delle politiche. Nello specifico si può fare riferimento all’adozione della Convenzione dei Diritti delle Persone delle Nazioni Unite e dai diversi programmi dell’Unione Europea a favore della formazione.

Tuttavia, un’educazione di qualità, tramite la formazione professionale, rimane ancora un obiettivo da raggiungere.

Per raggiungere gli obiettivi di qualità, equità, inclusione, rispetto per la diversità e partecipazione reale degli studenti è necessario affrontare delle sfide importanti.

Questo progetto ha prestato particolare attenzione al progresso e alle sfide che interessano tre diversi gradi d’istruzione: quello secondario, quello della formazione professionale e quello dell’istruzione superiore.

E’ necessario evidenziare le seguenti proposte emerse dal progetto:

• La formazione professionalizzante, che pone lo studente al centro, comporta dei benefici a tutti gli abitanti della comunità di provenienza dello studente stesso, determinando un effetto “spam” delle informazioni acquisite durante i corsi di formazione.

• Per profondere dei sostanziali cambiamenti del sistema, con particolarmente riferimento alle aree rurali più svantaggiate dove insiste la piccola e media impresa agricola familiare, sono necessarie: volontà politica e determinazione da parte di tutti i partner coinvolti nel progetto (AECOFABA, Municipio, Università e Stato).

Per realizzare tutto questo è stato necessario avere visione, conoscenza, abilità e un quadro legislativo che utilizzi tali fattori in modo coordinato al fine di realizzare una formazione che determini un’educazione di qualità, equa ed eccellente in tutte le scuole agricole (EFAs) della Bahia.

• E’ necessario sostenere delle politiche coordinate tra i vari settori coinvolti e di supportare uno scambio di buone pratiche.

• E’ necessario costituire dei meccanismi validi per raccogliere e analizzare le informazioni provenienti dagli studenti (beneficiari diretti del progetto) al fine di monitorare le attività che abbiano l’effetto di soddisfare i loro bisogni formativi.

• E’ necessario facilitare la transizione per l’ingresso nel mondo del lavoro; promuovere l’educazione di qualità, ponendo un’attenzione particolare all’identificazione dei bisogni formativi degli studenti.

• Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla formazione dei docenti (sia iniziale che in servizio) della scuola (EFA). La formazione dei docenti deve essere in grado di preparare gli insegnanti a rispondere ai diversi bisogni dei discenti e ciò è stato identificato come un fattore chiave per il successo dell’educazione inclusiva.

• gli studenti non vogliono essere trattati come dei bambini; essi vogliono essere messi nella condizione di poter prendere delle decisioni. Hanno tutti il diritto di accedere a un curricolo che li prepari a diventare dei tecnici e dei professionisti completi nel proprio territorio.

• Uno dei fattori chiave della formazione professionale è il bisogno di costruire una relazione stretta tra la formazione e il mercato del lavoro.

• L’inclusione dei corsi di formazione professionale, come quelli implementati dal nostro progetto, nel settore dell’istruzione superiore deve essere considerata una priorità.

Durante i due anni di progetto la maggior parte dei corsisti hanno risposto in modo positivo agli stimoli offerti facendo rilevare una motivazione e un interesse progressivi . Tutti hanno partecipato in modo assiduo e collaborativo alle attività formative proposte, specialmente nel lavoro per gruppi. Tutte le attività implementate, sia di laboratorio che di aula, sono state molto apprezzate dagli alunni , così come emerge anche dai questionari di valutazione e gradimento e hanno prodotto risultati globalmente significativi relativamente all’ acquisizione e approfondimento degli items previsti e alla loro applicazione, così come si registra dalle prove di verifica in itinere e finali realizzate. Da tutti gli elementi di cui sopra si può affermare che gli obiettivi formativi previsti dal corso sono stati

sostanzialmente conseguiti in modo apprezzabile per cui il livello di efficienza ed efficacia del percorso formativo è da ritenersi soddisfacente.

Nel mese di marzo 2010 è stata formalizzata e sottoscritta una convenzione tra AECOFABA ed UESB (allegato P). In questa convenzione l’Università estende le proprie competenze accademiche, presso l’AECOFABA mettendo a disposizione il proprio personale docente. La convenzione si riferisce particolarmente all’attività formativa degli studenti, dei docenti della rete AECOFABA, e di eventuali esterni coordinati da AECOFABA. Le competenze si estendono, inoltre, al coordinamento e al co-gestione dei laboratori di zootecnia (centrale di inseminazione artificiale) e di agro ecologia (vedi allegati N e R).

Queste azioni hanno migliorato la qualità dell’educazione nelle Scuole Famiglie Agricole (EFAs), riscrivendo la pratica educativa, rinforzando i pilastri nei quali è ancorato il movimento delle EFA. Stiamo raggiungendo le due grandi finalità dell’educazione dell’EFA: dare una formazione integrale agli alunni e, con ciò, contribuire allo sviluppo ambientale attraverso una pedagogia adeguata alla realtà dei giovani studenti e dei loro genitori che hanno in mano la gestione della associazione EFA.

Pertanto, sosteniamo il seguente pensiero: “Os pensamentos, as idéias não se constroem

isoladamente. Por isso, na expressão de cada pensamento individual, encontra-se a síntese do pensamento coletivo”.

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