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Condizioni utilizzate nel presente lavoro

Come gi`a detto nel paragrafo precedente tuttavia, in OpenFOAM non `e possibile

implementare una legge esponenziale dove il termine |~u| sia elevato alla 0.25, ma

solamente leggi con la concavit`a verso l’alto o, al massimo, lineari. Si `e scelto

dunque di procedere secondo un approccio semplificato, che tuttavia allontana le

pressioni dal range fisiologico e riduce l’attendibilit`a delle frazioni di flusso che en-

trano in ogni diramazione. Viene condotta una sola simulazione stazionaria, sulla stessa geometria ideale utilizzata in [31], con una portata in ingresso pari a quella media e si usa una legge di Darcy, tarando il coefficiente d, uguale per le 4 dirama- zioni, in modo che la pressione nell’aorta risulti pari a 105 mmHg. In questo modo

si ottiene un flusso che `e mediamente ben descritto, ma che istantaneamente pu`o

allontanarsi, soprattutto per quanto riguarda la pressione, da valori attendibili.

Ricavati cos`ı i valori del coefficiente di Darcy per le funzioni di permeabilit`a, sono

state effettuate inizialmente due simulazioni a basso Reynolds sulla geometria reale pulita e sulla geometria reale con mezzi porosi, per valutare gli effetti del modello a ”pseudo-organi” e successivamente simulazioni con mezzi porosi ad alto Reynolds

in cui sono state eseguite prove di sensibilit`a sul coefficiente di Darcy e sul numero

di Reynolds stesso.

In [46] sono state condotte simulazioni sulla geometria reale, con condizioni in

uscita di pressione imposta; da questo lavoro `e emersa l’impossibilit`a di raggiungere

valori del numero di Reynolds superiori a 50, valore nettamente inferiore a quelli

reali, a causa del sopraggiungere di fenomeni di instabilit`a numerica. Si `e pensato

perci`o, nel presente studio, di ricorrere all’introduzione dei mezzi porosi. Sempre

in [46], `e stato infatti evidenziato come l’utilizzo di mezzi porosi, in quel caso su

una geometria ideale dell’aorta toracica, permetta di arrivare a numeri di Reynolds nell’ordine di grandezza del Reynolds reale. Sono state quindi condotte simulazioni sulla geometria reale utilizzata in [46] con l’aggiunta dei mezzi porosi in uscita

dalle diramazioni dell’aorta. Su queste simulazioni `e stata fatta quindi un’analisi

Capitolo 4

Simulazioni del flusso a basso

Reynolds in una geometria reale:

effetto delle condizioni di uscita

Per valutare le caratteristiche del modello a ”pseudo-organi” accoppiato ad una geometria reale tridimensionale ricavata da CT, sono state effettuate due simu- lazioni a basso numero di Reynolds, pari a 50, imponendo, nel primo caso, una condizione di pressione costante e pari a 0 in uscita e imponendo, nel secondo caso, il modello a ”pseudo-organi”, presentato precedentemente.

Il limite sul numero di Reynolds `e legato ai problemi di instabilit`a numerica che

possono avvenire per la geometria reale per Reynolds superiori a 50. Per un

confronto tra le due casistiche, si `e quindi optato per questo valore del Reynolds,

sebbene sia notevolmente inferiore al valore reale, che `e nell’ordine dei 3000.

Viene effettuato un confronto in termini di Wall Shear Stress, linee di corrente e portate in uscita.

4.1

Geometria

La geometria utilizzata per le simulazioni, riportata in Fig 4.1, `e stata ricavata da

tomografia computerizzata. La tomografia computerizzata, in radiologia, indica-

Capitolo 4. Simulazioni a basso Reynolds

diagnostica per immagini, che sfrutta radiazioni ionizzanti (raggi X) e consente di riprodurre sezioni o strati (tomografia) corporei del paziente ed effettuare elabo-

razioni tridimensionali. Per la produzione delle immagini `e necessario l’intervento

di un elaboratore di dati (computerizzata)[47].

Figura 4.1: Geometria reale dell’aorta toracica da scansione CT

La TC, grazie ad una valutazione statistico-matematica dell’assorbimento di raggi X da parte delle strutture corporee esaminate, consente di ottenere immagini di

sezioni assiali del corpo umano. La TC pu`o essere considerata una delle inno-

vazioni pi`u importanti nello sviluppo della radiologia dopo la comparsa dei raggi

X, in quanto il suo utilizzo ha permesso di riconoscere lesioni prima difficilmente dimostrabili.

L’apparecchiatura `e composta da una unit`a di scansione chiamata gantry, da un

generatore, dal lettino del paziente, da un elaboratore elettronico, da una console di comando dove vengono visualizzate le immagini ed, infine, da un sistema di registrazione dei dati acquisiti.

Inizialmente le immagini venivano generate solo sul piano assiale, perpendicolare

cio`e all’asse lungo del corpo, ma oggi, con il movimento del gantry, si possono

acquisire direttamente immagini in coronale. Le macchine attuali (TC spirale) acquisiscono direttamente un volume intero (acquisizione spirale), grazie al gantry

Capitolo 4. Simulazioni a basso Reynolds

che gira continuamente mentre il lettino si muove in senso assiale. Questo permette

di effettuare successive ricostruzioni tridimensionali pi`u facilmente e con meno

spesa biologica.

In Fig. 4.2 vengono mostrati i componenti principali della macchina e lo schema generale di funzionamento della tomografia computerizzata.

Per quanto riguarda la geometria in esame, nel tratto aortico ascendente `e presente

un aneurisma, come `e possibile notare dal rigonfiamento del vaso, che presenta in

questa zona un diametro sensibilmente maggiore rispetto al tratto discendente. In questa geometria sono inoltre presenti solo due diramazioni a partire dall’ar-

co, in quanto la scansione `e stata tagliata a monte della biforcazione con cui la

prima d`a origine alle arterie brachiocefalica e carotidea. La frontiera di ingresso

corrisponde invece alla sezione immediatamente a valle della valvola aortica e, con buona approssimazione, ha una forma circolare con diametro pari a 35 mm.

Figura 4.2: Alto: lettino e gantry. Basso: Schema di funzionamento della Tomografia Computerizzata

Capitolo 4. Simulazioni a basso Reynolds

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