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Analizzando qualitativamente i tracciati relativi all’andamento medio del segnale di potenza ricavato attraverso entrambi i metodi, è certamente possibile affermare l’instaurarsi di una risposta ripetibile successiva alla comparsa dello stimolo visivo. Negli

istanti successivi la comparsa del target si instaura un deciso decremento del tracciato di potenza, che come già detto significa desincronizzazione dell’attività neurale, che si protrae per quasi tutta la durata del movimento, seguito da un’impetuosa fase di sincronizzazione che si protrae ben oltre la conclusione del movimento (Fig. 5.11). Il progredire dell’adattamento si riflette, concordemente per entrambi i metodi e per entrambe le tipologie di confronto, in un incremento dell’ampiezza massima della sincronizzazione e in un’anticipazione dello stesso (Fig. 5.12). Il metodo di Hilbert-Huang pare essere maggiormente sensibile a tale fenomeno rispetto al metodo dell’ERD/ERS. I metodi presentati sono concordi nel riportare una diminuzione dell’ampiezza della desincronizzazione nell’istante in cui si instaura la fase di sincronizzazione al progredire dell’allenamento. Per lo studio dell’esecuzione motoria, al fine di rendere maggiormente ripetibile e significativo il confronto tra i risultati ottenuti, l’asse delle ascisse è normalizzato per la durata del movimento, dove con 1 si indica la conclusine del movimento. Sia per il confronto tra le ripetizioni di uno stesso soggetto, e ancor più per il confronto tra soggetti diversi è necessario riferire lo studio alla ripetizione avente durata del movimento maggiore. Con questo accorgimento siamo sicuri di confrontare istante per istante informazioni appartenenti alla medesima fase del movimento indagato seppur provenienti da ripetizioni e/o soggetti diversi.

Fig. 5.11- I due tracciati di potenza divisi per attrezzo. Il tracciato blu indica le prime 60 ripetizioni, il rosso le seconde e il verde le ultime. A sinistra è rappresentato il risultato medio (su 9 soggetti) mediante elaborazione ERD/ERS, mentre a destra lo stesso risultato ottenuto attraverso elaborazione Hilbert-Huang.

Vengono inoltre riportati i valori di deviazione standard medi calcolati per entrambi i metodi: SD_erd_ers (a1=23,71;a2=21,74;a3=22,15); SD_hilbert (a1=28,95;a2=24,44;a3=26,9).

Fig. 5.12- I due tracciati di potenza divisi per periodo. Il tracciato blu indica la fase di apprendimento in iniziale, il rosso la fase intermedia e il verde quella tardiva. A sinistra è rappresentato il risultato medio (su 9 soggetti) mediante elaborazione ERD/ERS, mentre a destra lo stesso risultato ottenuto attraverso elaborazione Hilbert-Huang. Vengono inoltre riportati i valori di deviazione standard medi calcolati per entrambi i metodi: SD_erd_ers (p1=22,29;p2=22,04;p3=23,38); SD_hilbert (p1=27,96;p2=25,24;p3=26,3).

I fenomeni di anticipazione dell’istante di massima sincronizzazione e di incremento dell’ampiezza massima della stessa, pur essendo presenti contemporaneamente nel tracciato medio, possono non presentarsi in modo sistematico nei soggetti studiati (Fig. 5.13). Data la casistica ridotta del nostro studio non è possibile formulare ulteriori ipotesi circa la presenza di differenti strategie legate all’esecuzione motoria. Entrambi i metodi concordano nella descrizione di questi fenomeni.

Fig. 5.13 – Rappresentazione dei tracciati di potenza in cu sono presenti le caratteristiche dell’adattamento motorio durante il periodo dell’esecuzione del movimento. Partendo dal riquadro in alto a sinistra e procedendo in senso orario vengono rappresentati: anticipazione + incremento potenza, incremento potenza a anticipazione.

Osservando i risultati dei singoli soggetti (Fig. 5.14), oltre a notare rare discrepanze tra i risultati proposti dai due metodi di elaborazione, è possibile individuare, seppur solo in due soggetti, nei primi istanti successivi alla comparsa del target una sincronizzazione seguita da una rapida desincronizzzione. Tale variazione di potenza non è ascrivibile all’attività neuronale, bensì è associabile ad un residuo di attività muscolare ancora presente nel segnale. Nonostante l’attenta eliminazione delle sorgenti esterne all’attività

impossibile eliminare completamente il rumore mantenendo un rapporto segnale-rumore adeguato per la nostra analisi. La scelta procedurale intrapresa risulta essere un compromesso tra la necessaria soppressione dei disturbi e l’altrettanto fondamentale presenza del segnale utile (informazioni neuronali).

Fig. 5.14- vengono qui riportati i tracciati di potenza di tutti i soggetti analizzati. Ad ogni riga corrisponde un soggetto. Le prime due colonne rappresentano i risultati ottenuti attraverso il metodo dell’ERD/ERS, la prima come media per attrezzi, la seconda come media per periodi. Le ultime due colonne, di conseguenza, rappresentano i risultati ottenuti attraverso l’elaborazione di Hilbert-Huang, la terza colonna come media per attrezzi e la quarta come media per periodi.

L’elaborazione del segnale tramite trasformata di Hilbert-Huang introduce, come sopra descritto, la conoscenza delle variazioni nel tempo dell’intervallo di frequenze sottostanti i cambiamenti appena descritti durante l’esecuzione del gesto motorio. Anche per questa analisi bisogna considerare la variabilità del range di frequenze di ritmo beta tra i diversi soggetti oltre alla variabilità della durata del movimento, introdotta discutendo l’analisi dell’esecuzione motoria. Analizzando i tracciati (Fig. 5.15) dei soggetti studiati, è immediato osservare una variabilità del range di frequenze selezionate estremamente maggiore rispetto a quanto emerso nello studio della pianificazione motoria. Nella maggior parte dei soggetti analizzati l’evoluzione dell’adattamento motorio viene rilevata attraverso un incremento della variabilità delle frequenze allenamento-dipendente. Si ha ovvero un incremento del range di frequenze individuate quali frequenze centrali del filtro adattativo, al procedere del test.

Fig. 5.15- Rappresentazione dei tracciati di frequenza dei soggetti studiati. Procedendo da sinistra a destra e dall’alto verso il basso vengono rappresentati tutti i soggetti dal 1 al 9. Vengono rappresentati i cambiamenti della frequenza centrale del filtro adattativo implementato nel metodo di Hilbert-Huang mediati per attrezzo. Il range di frequenze rappresentate nel grafico è fisso: [15, 25] Hz.