Un metodo per verificare la pertinenza dei modelli che verranno usati per valutare gli effetti delle modifiche è quello di simulare con essi la risposta degli utenti di fronte alle attuali caratteristiche delle modalità presenti secondo i vari percorsi e tipologie di spostamenti e confrontarne le risposte con i le percentuali di scelta modale provenienti dalla matrice OD della regione Lombardia edizione 2014.
La matrice non è una fotografia esatta della realtà (sarebbe impossibile soprattutto per gli spostamenti occasionali) ma ne è una buona rappresentazione ottenuta implementando un modello di trasporto creato a partire da i principali set di input:
Rete stradale aggiornata al Gennaio 2014;
Caratteristiche del sistema socio-economico, basato su una zonizzazione a 1.450 zone (interne); Database degli attributi di emissione/distribuzione, provenienti da fonti varie (tra cui ISTAT,
dati.lombardia.it, etc.). I dati utilizzati sono aggiornati agli anni 2011/2013 in base alla ultima versione disponibile;
Indici di emissione e principali caratteristiche sulla mobilità valutati da:
indagine online e vis-à-vis, effettuate sui residenti in Lombardia, nel periodo tra Febbraio e Maggio 2014, su un campione di più di 30.000 individui;
Indagini vis-à-vis effettuate nei principali punti di scambio (aeroporti, stazioni, a bordo treno) effettuate a Maggio 2014 rivolta ai non residenti su un campione di quasi 7.000 persone; Struttura della esistente matrice degli spostamenti regionali 2002;
Dati di mobilità esistenti (dati Istat 2011, dati forniti da EE.LL. e stakeholder di settore, flussi rilevati).
“la Matrice OD2014 è quindi il risultato di una serie di elaborazioni, secondo cui sono stati applicati anche più coefficienti, che hanno comportato un risultato finale, in termini di numero di spostamenti per ogni relazione Origine/Destinazione, per ogni modo e per ogni motivo, che è stato arrotondato alla seconda cifra decimale, al fine di mantenere un buon livello di approssimazione. In quest’ottica, le cifre decimali non rappresentano quindi in nessun modo frazioni di spostamento”.
La matrice è resa disponibile e consultabile attraverso un apposito sito internet da dove è possibile scaricare i dati di interesse filtrando l’intero database per orario di inizio, zona di origine e/o destinazione degli spostamenti, motivo del viaggio e modalità di trasporto.
Le zone di origine e destinazione sono, per quanto riguarda l’area di studio, corrispondenti ai singoli comuni ciò potrebbe dar luogo a problemi:
Errata assegnazione di un comune al bacino d’influenza di una stazione;
impossibilità di capire dalla matrice a quale parte di una città siano diretti gli spostamenti (ad esempio Como è costituita da una sola zona);
In dettaglio i motivi di viaggio considerati sono:
Lavoro: spostamenti effettuati per recarsi alla sede di lavoro; Studio: spostamenti effettuati per recarsi a scuola o all’università;
Occasionali: comprendo gli spostamenti effettuati per fare acquisti e commissioni personali, accompagnare/prendere qualcuno, visite, svago/turismo, visite mediche;
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Affari: si riferisce a spostamenti effettuati per riunioni di affari o per visitare clienti. La scelta di considerare separatamente tale motivo è basata sulla specificità del motivo “affari”, né puramente sistematico né assolutamente occasionale.
rientri a casa: sia da scuola/ufficio sia dai luoghi di svago, visita, acquisti, ecc. per il confronto con i modelli sono stati considerati tutti i motivi tranne i rientri a casa.
Le modalità previste dalla matrice OD sono: auto conducente, auto passeggero, TPL gomma, TPL ferro, moto, bici, piedi e altro, con TPL gomma per quanto riguarda la zona di studio si fa riferimento ai bus extraurbani, per TPL ferro al treno.
Per mantenere un’analogia con quanto sarà stabilito in sede di definizione dei percorsi oggetto di studio, gli spostamenti sono divisi in sistematici (le persone che li compiono percepiscono le frequenze proprie dell’ora di punta) e occasionali (le persone percepiscono il servizio dell’ora di morbida): gli spostamenti sistematici comprendono i motivi “lavoro” e “studio” e quelli occasionali raggruppano i motivi “occasionali” e “affari”. Si è diviso per motivo di spostamento e non per fascia oraria perché quest’ultimo rappresenta il momento di inizio dello spostamento ma nulla è detto a proposito della fine e di quando avviene il ritorno. Si è proceduto quindi nella convinzione che il rientro dagli spostamenti per lavoro e studio avvenga in fasce orarie (12-14 e 16-19) in cui il servizio ferroviario (e le autolinee) sono presenti con le caratteristiche migliori mentre gli spostamenti occasionali e di affari possono avvenire in periodi in cui il servizio è presente con caratteristiche peggiori o assente del tutto.
Tali convinzioni sono supportate dai dati della matrice stessa, qui in riferimento al percorso Cantù – Como ma di valenza generale:
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Figura 25 andamento spostamenti occasionali
Si nota appunto che gli spostamenti per lavoro e studio (“LAV” e “STU”) sono concentrati tra le 6 e le 9 (picco tra 7 e 8) e i relativi rientri avvengono tra le 12 e le 14 e tra le 16 e le 19 mentre gli spostamenti occasionali (“OCC” e “AFF”) iniziano più tardi e sono diffusi lungo tutto l’arco della giornata (2 picchi dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 17) anche in periodi in cui il servizio su ferro è assente e quello su gomma limitato. È evidente il fatto che gli spostamenti occasionali siano in netta minoranza (in accordo con il valore comunemente riportato in letteratura di 80% sistematici e 20% occasionale), si discuterà dopo della grande preferenza del modo ferro per gli spostamenti occasionali Cantù – Como.
Per ricavare i dati da confrontare con le simulazioni è necessario utilizzare solo i dati relativi alle caratteristiche considerati dai modelli utilizzati pertanto si useranno i dati relativi alle modalità auto conducente e passeggero ( che sono raggruppati in auto), TPL ferro (treno) e TPL gomma (bus).
Confronto sui percorsi
Percorso Lecco – Como
Per questo spostamento la matrice riportava solo spostamenti per lavoro e studio quindi si sono simulati solo gli spostamenti sistematici.
Tabella 7 spostamenti Lecco – Como
fonte Auto [%] Treno [%] Bus [%] OD 76,483633 7,69799366 15,8183738 76,483633 7,69799366 15,8183738 Leta 1 93,28 6,72 N/D Leta 2 50,68 49,32 N/D G&Z 76,44 13,87 9,69 Maja 32,35 18,6 49,59
Si nota che il modello Leta 1 riesce abbastanza bene a ricreare la realtà effettiva seppur con uno sbilanciamento verso la modalità auto, anche il modello Guerzoni – Zoofito è abbastanza aderente alla realtà (la sovrastima del modo treno rispetto a quello autobus è un “difetto” già accennato dagli stessi autori nell’analisi di sensibilità). Il modello Leta 2 sovrastima enormemente il modo treno, mentre il
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modello Maja con questi dati sovrastima la scelta verso il modo di trasporto pubblico e in particolare verso l’autobus (distorsione forse dovuta all’imposizione di un livello “alto” per il comfort e il relativamente ridotto tempo a bordo).