Il modello si configura come un Logit binomiale secondo la formulazione Cascetta (con tutti gli attributi di tutte le alternative presenti esplicitamente) e riguarda la scelta tra auto privata e treno per un percorso di circa 35 Km.
il percorso preso come esempio è Inverigo – Milano lungo la linea Milano – Asso, una linea che collega un’area molto popolata con il proprio capoluogo e principale centro di riferimento.
I coefficienti per il modello sono stati elaborati in tre diversi casi:
Scelta treno/auto in presenza o meno di un trasbordo tra 2 treni (denominato Leta 1) Scelta treno/auto in presenza di trasbordo in base al tempo di attesa (denominato Leta 2) Scelta treno diretto/treno con trasbordo
Modello Leta 1 – presenza trasbordo
Delle varie formulazioni del modello presentate è stata scelta quella invariante con ASA perché giudicata dall’autore della tesi più rispondente alla realtà osservata sul campo.
L’equazione studia la scelta tra treno (diretto o con cambio secondo valore 0 o 1 dell’attributo trasbordo) e auto privata secondo i seguenti attributi:
TV/TVA Tempo a bordo (effettivo da orario per il treno, tempo di viaggio e tempo per ricerca parcheggio per auto privata);
FR Frequenza (treno);
CO/COA Costo (€/viaggio) carburante per auto, biglietto per il treno; TAA Tempo avvicinamento allontanamento (treno);
CM Confort (0/1 seduti/in piedi); TR Necessità di trasbordo (0/1 sì/no).
Risposte modello – aspetti che influenzano maggiormente la scelta
“Si registra che la variazione massima di probabilità per i fattori analizzati è circa del 20% ad eccezione della frequenza che varia fino a circa l’80%, configurandosi come attributo maggiormente significativo per il modello in questione.”
Frequenza;
Costo, tempo d’accesso e di viaggio e necessità di trasbordo hanno la stessa influenza (variazione probabilità del 20% tra valore peggiore e migliore dell’attributo);
Scarsa influenza del comfort.
Questo sottomodello è utilizzabile per indagare le differenze di scelta tra treno e auto in caso di percorso diretto o di percorso con cambio (trasbordo) utile per i percorsi tipo Merone – Lecco (trasbordo a Molteno) oppure per interscambio vs cambio percorso a Camerlata (senza limitazioni per Molteno, per Cantù non si considera la presenza del bus e per Lecco il cambio è doppio).
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Modello Leta 2 – tempo di trasbordo
Delle varie formulazioni del modello presentate è stata scelta quella invariante con ASA perché giudicata dall’autore della tesi più rispondente alla realtà osservata sul campo.
L’equazione studia la scelta tra treno con trasbordo (tempo “perso” nel trasbordo quantificato dell’attributo tempo di trasbordo) e auto privata secondo i seguenti attributi:
TV/TVA Tempo a bordo (effettivo da orario per il treno, tempo di viaggio e tempo per ricerca parcheggio per auto privata);
FR Frequenza (treno – ovviamente è considerata la più limitante tra quelle dei 2 treni in coincidenza);
CO/COA Costo (€/viaggio) carburante per auto, biglietto per il treno; TAA Tempo avvicinamento allontanamento (treno);
CM Confort (0/1 seduti/in piedi);
R ritardo a destinazione (treno – minuti di ritardo a destinazione);
TR tempo di trasbordo (minuti trascorsi tra arrivo primo treno e partenza del secondo).
Risposte modello – aspetti che influenzano maggiormente la scelta
(in ordine di importanza): Frequenza;
costo;
ritardo a destinazione;
tempo accesso (stessa influenza nel modello 1).
“Poca influenza sembra avere il tempo di trasbordo, probabilmente a causa del timore di perdere la coincidenza che bilancia la maggior perdita di tempo per il trasbordo. Inoltre i livelli su cui era stato fatto variare questo attributo (3’ – 5’ – 10’) risultano tutti accettabili per cui la scelta degli utenti si è focalizzata su altri fattori. Come conseguenza di questo, il secondo modello non è in grado di rappresentare uno scenario in cui non sia contemplato un interscambio in quanto, pur ponendo il tempo di trasbordo pari a zero, la risposta non varierebbe molto rispetto al considerarlo pari a 3’”.
Ciò detto, questo modello è utile per quantificare gli effetti del tempo di attesa per il trasbordo sia in caso di cambio alla stazione di Como Sud sia nella stazione di Merone (per indagare se esiste un’attrattività minima per un Erba – Como anche con il servizio attuale e quanto questa possa variare riducendo il tempo di trasbordo).
Si nota, anche se in misura minore rispetto al modello Lampiano, una scarsa influenza del tempo a bordo rispetto al tempo d’accesso ciò può essere spiegato con il fatto che il tempo a bordo potrebbe essere usato anche per altre attività (e nella maggior parte dei casi si è seduti in un ambiente più confortevole di quello esterno) mentre il tempo di spostamento da/per le fermate è dedicabile solo a quell’attività (soprattutto se è necessario camminare).
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Modello Leta 3 – diretto o cambio
Di questo modello è stata scelta la formulazione di base perché quella invariante non è stata giudicata soddisfacente dall’autore.
L’equazione studia la scelta (sullo stesso percorso) tra un treno diretto (con proprie caratteristiche) e una coppia di treni in coincidenza tra loro (con altre caratteristiche).
TV/ TV* Tempo a bordo (per entrambe le soluzioni – effettivo da orario); FR/FR* Frequenza (per entrambe le soluzioni);
R/R* ritardo a destinazione (per entrambe le soluzioni); TR tempo di trasbordo (per soluzione con cambio);
TB trasbordo sulla stessa banchina (1 se si 0 se necessario sottopassaggio);
(tempi d’accesso, costi, comfort sono considerati uguali per le 2 scelte e quindi non sono contemplati dal modello).
Risposte modello – aspetti che influenzano maggiormente la scelta
Frequenza; Ritardo; Costo;
“Anche per quest’ultimo modello, particolare rilevanza hanno il ritardo e la frequenza al contrario del trasbordo in banchina che stranamente non sembra influire molto sul comportamento degli utenti. Si nota che la pendenza delle curve che si riferiscono all’alternativa “treno diretto” è opposta a quella degli stessi attributi dell’alternativa “treno con cambio”. Infatti il modello restituisce la probabilità di scelta dell’alternativa “treno con cambio”, per cui un ritardo del “treno diretto” aumenterà la preferenza per il “treno con cambio”.”
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