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Il confronto dei tre semafori

Nel documento L'etichetta Nutri-Score (pagine 79-111)

CAPITOLO IV Valutazione del Nutri-Score sul Pecorino Toscano DOP e confronto con

4.3 Il confronto dei tre semafori

Questo lavoro di tesi vuole fornire una valutazione comparativa delle diverse tipologie di etichettatura di alcune tipologie di formaggio Pecorino Toscano DOP.

La ricerca è stata effettuata utilizzando la banca dati ottenuta del Laboratorio

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Agrarie Alimentari ed Agro-ambientali dell’Università di Pisa costituita dai dati

analitici di circa 150 forme di formaggio Pecorino Toscano DOP, freschi e stagionati, provenienti da alcuni caseifici aderenti al Consorzio. I dati analitici sono stati utilizzati per creare quattro tipologie di etichette nutrizionali, che sono state poi confrontate tra di loro.

La prima tipologia di etichetta è relativa all’etichettatura obbligatoria in ottemperanza delle disposizioni previste dal Regolamento (UE) n. 1169/2011. Le altre tre tipologie sono quelle relative alle etichette a “semaforo” colorate, attualmente oggetto di discussione da parte della Commissione europea, vale a dire:

Nutri-Score;

Multiple Traffic Lights britannico (MTL);

Evolved Nutrition Label (ENL) di derivazione industriale.

Prima di procedere con il confronto è necessario approfondire alcuni aspetto relativi alle etichette MTL e ENL. Come ricordato in precedenza (si veda il paragrafo “le diverse etichette nutrizionali”), queste etichette non scaturiscono dall’applicazione di un algoritmo, ma si limitano ad assegnare uno dei tre colori del semaforo (rosso, giallo, verde) ai quattro nutrienti presi in considerazione, cioè i grassi, grassi saturi, zuccheri e sale; l’attribuzione di uno o l’altro colore, dipende dal superamento di alcuni valori soglia definiti nelle tabelle n. 9 e 10.

Il colore verde, sia per l’ENL che per il MTL, indica un basso contenuto del nutriente considerato, ed è correlato al valore soglia che consente di apporre sull’etichetta la dicitura “a basso contenuto di…” in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento (CE) n. 1924/2006.

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Il colore rosso, nel caso del semaforo britannico è associato ad un contenuto superiore al 25% rispetto ai livelli di assunzione di riferimento123, stabiliti nel Regolamento (UE)

n. 1169/2011 (vedi tabella n. 11).

L’Evolved Nutrition Label, a differenza delle altre etichette nutrizionali, fa riferimento esclusivamente alla porzione (serving size) e non a 100 grammi dell’alimento considerato. L’attribuzione del colore rosso, pertanto, dipende oltre che dall’assunzione del nutriente, anche dalla grandezza della porzione, che può essere piccola, media o grande.

Le porzioni di riferimento sono state stabilite da un’accademia istituita dalle industrie responsabili dello sviluppo di questa etichetta, sulla base delle indicazioni tratte dalle linee guida per una corretta alimentazione124 disponibili in Europa.

In particolare, per i formaggi, la porzione di riferimento è pari a 40 grammi.

Tabella n.9: valori soglia per l’attribuzione del colore nell’etichetta Multiple Traffic Lights (da G. Crepaldi e R. La Pira. Etichetta a Semaforo. Il Fatto Alimentare, 2017).

123 Nello specifico all’interno dell’Allegato XIII del Regolamento (UE) n. 1169/2011. I livelli di

assunzione di riferimento si basano su pareri scientifici dell’EFSA.

124 L’accademia citata è composta da alcuni professori universitari: Prof. Gibney, University College

Dublin, Prof. Wim Saris, University of Maastricht, Prof. Alfredo Martinez, University of Navarra, Prof. Yannis Manios, University of Athens, Prof. Hannelore Daniel, University of Munich.

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Tabella n.10: valori soglia delle porzioni e delle assunzioni di riferimento per l’attribuzione del colore nell’etichetta Evolved Nutrition Label (da Evolved Nutrition Label. Monochrome

to Chrome Infographic, 2018)

Elementi nutritivi o energetici Consumo di riferimento

Energia 8400 kJ/2000 kcal

Grassi totali 70 g

Acidi grassi saturi 20 g

Carboidrati 260 g

Zuccheri 90 g

Proteine 50 g

Sale 6 g

Tabella n. 11: livelli di assunzione di riferimento stabiliti nell’allegato XIII del Regolamento (UE) n. 1169/2011 dall’EFSA.

Il presente lavoro si prefigge classificare alcune tipologie di Pecorino Toscano DOP secondo i diversi sistemi a colori semplificativi; un secondo obiettivo è quello di verificare se questi sistemi di classificazione consentono di apprezzare le differenze in termini di qualità nutrizionale tra le diverse tipologie di formaggio.

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I dati analitici derivamenti dalla banca dati ricordata sopra, sono stati suddivisi in base al tipo di stagionatura (fresco e stagionato) del formaggio e in base al caseificio di produzione.

I dati dei formaggi sottoposti un diverso periodo di stagionatura, sono stati elaborati secondo il seguente modello statistico lineare a fattori fissi.

yi =  + Si + ei, dove

yi = variabile relativa all’iesimo formaggio

media campionaria comune a tutte le osservazioni

Si = effetto fisso dovuto alla iesima stagionatura con i variabile da 1 e 2 (fresco o

stagionato); ei =errore residuo

I dati dei formaggi provenienti dai diversi caseifici, sono stati elaborati secondo il seguente modello statistico lineare a fattori fissi.

yj =  + Cj + ej, dove

yj = variabile relativa al jesimo formaggio;

media campionaria comune a tutte le osservazioni Si = effetto fisso dovuto alla jesimo caseificio con j variabile da 1 e 5;

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Nella tabella n.12 sono riportati i valori dell’etichetta nutrizionale obbligatoria di due tipologie di formaggio Toscano Pecorino DOP; il fresco e lo stagionato. Come si nota la stagionatura si è dimostrata un significativo fattore di variazione per quasi tutti i parametri ad eccezione dei carboidrati e del contenuto in sale.

Tabella n.12: tabella nutrizionale obbligatoria dei formaggi Pecorino Toscano DOP in funzione della stagionatura Fresco Stagionato SE P kcal 337 382 3.03 <0.001 Grassi (g) 27.42 30.97 0.30 <0.01 Grassi Saturi (g) 13.15 16.12 0.23 <0.001 Carboidrati (g) 0.78 0.9 0.09 0.100 di cui zuccheri(g) 0.78 0.9 0.09 0.100 Proteine (g) 22.25 25.4 0.16 <0.001 Sale (g) 1.9 1.9 0.10 0.8267

Queste differenze sono di facile interpretazione; possono sicuramente essere attribuite al fatto che uno dei principali effetti che si verificano durante la stagionatura è la perdita di acqua. Conseguentemente a questo si viene a determinare una sorta di effetto concentrazione di tutti gli altri elementi. In estrema sintesi si può sicuramente affermare che la qualità chimica del formaggio è molto differente a seconda della lunghezza del periodo di stagionatura.

Di seguito sono riportare le etichette Nutri-Score, il Multiple Traffic Lights britannico (MTL) e l’Evolved Nutrition Label (ENL) di derivazione industriale, per il formaggio pecorino toscano DOP fresco e stagionato.

Dal confronto dell’etichetta nutrizionale con le etichette a semaforo si nota come le tre etichette siano identiche, pur mostrando alcune differenze tra loro. La classificazione finale dei due tipi di pecorino ottenuta con il Nutri-Score è sempre la stessa (colore arancione/lettera D), il MTL e l’ENL coincidono sia per il pecorino fresco che per

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quello stagionato; la variazione della porzione di riferimento con l’ENL, permette al sale di ottenere il colore giallo anziché rosso (come nel MTL); quindi la grande variabilità nella composizione chimica del formaggio in conseguenza della lunghezza del periodo di frollatura che abbiamo rilevato nell’etichetta nutrizionale, non sono apprezzabili con le gradazioni cromatiche proposte dalle etichette a semaforo.

NUTRI - SCORE

FRESCO STAGIONATO

PUNTEGGIO 14 PUNTEGGIO 14

Multiple Traffic Lights fresco (100 grammi):

Multiple Traffic Lights stagionato (100 grammi):

Energia 337 kcal 27,4 g Grassi G. saturi 13,15 g Zuccheri 0,8 g Sale 1,9 g 17% 39% 66% 1% 32%

86 Evolved Nutrition Label fresco (40 grammi):

Evolved Nutrition Label stagionato (40 grammi):

Figura 4: Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP fresco e stagionato.

Nella tabella n. 13 sono riportati invece i valori dell’etichetta nutrizionale obbligatoria di cinque tipologie di formaggio Toscano Pecorino DOP, provenienti da altrettanti caseifici aderenti al Consorzio. Analogamente a quanto notato per la lunghezza del periodo di frollatura, anche il caseificio di produzione del formaggio, si è dimostrato un significativo fattore di variazione per alcuni importati parametri come i grassi e le proteine e, conseguentemente, il contenuto energetico. Ciò si può imputare sicuramente alla tecnica di caseificazione che, ancorché definita piuttosto dettagliatamente dal disciplinare di produzione, presenta alcuni elementi che caratterizzano in maniera importante il singolo caseificio. In particolare, i caseifici 3

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e 4 mostrano i prodotti con il contenuto in grassi più basso e, conseguentemente, dal minor apporto energetico. Per i prodotti derivanti dai caseifici 2 e 5 avviene l’esatto contrario. Il formaggio del caseificio 4 è quello che mostra il più elevato contenuto di proteine.

Come abbiamo verificato per la lunghezza del periodo di stagionatura, anche il caseificio di produzione si rivela quindi un importante fattore di variazione per quanto riguarda i parametri che compongono l’etichetta nutrizionale obbligatoria.

Tabella n.13: tabella nutrizionale obbligatoria dei formaggi Pecorino Toscano DOP in funzione del caseificio di produzione. Caseificio ES P 1 2 3 4 5 kcal 337.2ab 368.8a 336.9b 338.2b 369.5a 8.27 0.04 Grassi (g) 27.6ab 30.7a 26.1b 27.2b 30.2a 0.84 0.01 Grassi Saturi (g) 13.7 13.6 14.2 13.7 16.9 0.77 0.20 Carboidrati (g) 1.7 0.9 1.2 1.0 0.8 0.22 0.40 di cui zuccheri(g) 1.7 0.9 1.2 1.0 0.8 0.22 0.40 Proteine (g) 22.4ab 22.9ab 25.0a 22.7b 24.22ab 0.54 0.02 Sale (g) 1.9 1.2 1.4 1.6 1.5 0.2 0.30

Di seguito sono riportare le etichette Nutri-Score, il Multiple Traffic Lights britannico (MTL) e l’Evolved Nutrition Label (ENL) di derivazione industriale, per il formaggio pecorino toscano DOP fresco e stagionato.

Dai test effettuati può essere notato che le maggiori differenze in termini di composizione chimica intercorrono tra il caseificio 2 e 5 (che mostrano una composizione più “ricca” del formaggio) ed i caseifici 3 e 4 (da i quali invece scaturiscono i prodotti più “leggeri”); il caseificio 1 produce un formaggio che può essere definito dalle caratteristiche “intermedie” agli altri.

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Esaminando le diverse etichette a semaforo, si nota che, anche il caseificio di produzione non è rilevato come variazione cromatica.

In estrema sintesi quello che emerge dai test è che il sistema delle etichette a semaforo non riesce ad apprezzare con una variazione cromatica le variazioni significative che si sono apprezzate nella composizione chimica del formaggio in funzione della lunghezza del periodo di stagionatura e del caseificio in cui il formaggio è stato prodotto.

89 CASEIFICIO 1

Nutri-Score (100 grammi):

Multiple Traffic Lights (100 grammi):

Evolved Nutrition Label (40 grammi):

Figura 5: Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP prodotto dal caseificio 1.

Punteggio: 16 Energia 337,2 kcal 27,6 g Grassi G. saturi 13,7 g Zuccheri 1,7 g Sale 1,9 g 17% 39% 69% 2% 32% Energia 135 kcal 11,0 g Grassi G. saturi 5,5 g Zuccheri0,7 g Sale 0,8 g 7% 16% 27% 1% 13%

90 CASEIFICIO 2

Nutri-Score (100 grammi):

Multiple Traffic Lights (100 grammi):

Evolved Nutrition Label (40 grammi):

Figura 6: tabella nutrizionale, Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP prodotto dal caseificio 2.

Punteggio: 11 Energia 368,8 kcal 30,7 g Grassi G. saturi 13,6 g Zuccheri 0,9 g Sale 1,2 g 18% 44% 68% 1% 20% Energia 147,5 kcal Grassi 12,3 g G. saturi 5,5 g Zuccheri 0,4 g Sale 0,5 g 7% 18% 27% <1% 8%

91 CASEIFICIO 3

Nutri-Score (100 grammi):

Multiple Traffic Lights (100 grammi):

Evolved Nutrition Label (40 grammi):

Figura 7: tabella nutrizionale, Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP prodotto dal caseificio 3.

Punteggio: 12 Energia 336,9 kcal 26,1 g Grassi G. saturi 14,2 g Zuccheri 1,2 g 1,4 g Sale 17% 37% 71% 1% 23% Energia

135 kcal 10,4 g Grassi G. saturi 5,7 g

Zuccheri

0,5 g 0,6 gSale

92 CASEIFICIO 4

Nutri Score (100 grammi):

Multiple Traffic Lights (100 grammi):

Evolved Nutrition Label (40 grammi):

Figura 8: tabella nutrizionale, Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP prodotto dal caseificio 4.

Energia 338,2 kcal 27,2 g Grassi G. saturi 13,7 g Zuccheri 1 g 1,6 g Sale 17% 39% 69% 1% 27% Punteggio: 13 Energia 135 kcal 10,9 g Grassi G. saturi 5,5 g Zuccheri 0,4 g 0,6 g Sale 7% 16% 27% 1% 11%

93 CASEIFICIO 5

Nutri-Score (100 grammi):

Multiple Traffic Lights (100 grammi):

Evolved Nutrition Label (40 grammi):

Figura 9: tabella nutrizionale, Nutri-Score, Multiple Traffic Lights ed Evolved Nutrition Label, riferiti a Pecorino Toscano DOP prodotto dal caseificio 5.

Punteggio: 12 Energia 369,5 kcal 30,2 g Grassi G. saturi 16,9 g Zuccheri 0,8 g 1,5 g Sale 18% 43% 84% 1% 25% Energia 148 kcal Grassi 12,1 g G. saturi 6,8 g Zuccheri 0,3 g Sale 0,6 g 7% 17% 34% <1% 10%

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Conclusioni

L’obesità, fino a qualche tempo fa, era considerata una condizione di alcuni Paesi industrializzati, strettamente legata ad un elevato tenore socioeconomico. Oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’obesità ha raggiunto i livelli di un’epidemia globale125 portando all’aumento di malattie croniche associate, come

quelle cardiovascolari, diabete e diverse tipologie di cancro. In questi anni, molti dei piani messi in atto dalle istituzioni europee e nazionali, come abbiamo visto in precedenza, si pongono l’obiettivo di contrastare l’obesità attraverso la promozione dell’attività fisica e con azioni politiche che riguardano il marketing, l’imposizione di tasse e i sistemi di etichettatura degli alimenti in modo da guidare i consumatori verso l’acquisto di prodotti alimentari salutari. In quest’ottica, l’introduzione di un modello di etichetta nutrizionale semplificata e facilmente comprensibile da tutti sulla confezione degli alimenti, è una misura ritenuta necessaria da parte dell’Unione Europea.

La Commissione Europea sta valutando i nuovi sistemi nutrizionali e la possibilità di armonizzare, cioè di estendere uno di questi su tutto il territorio europeo. Le etichette prese in considerazione per la valutazione sono: il Nutri-Score, il Multiple Traffic

Lights e l’Evolved Nutrition Label. Un rapporto della Commissione a riguardo, è atteso

entro la fine del 2018.

Alla luce della trasposizione di queste etichette a “semaforo” su un prodotto dalle caratteristiche nutrizionali note, come il Pecorino Toscano DOP, è possibile fare alcune osservazioni.

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Rispetto all’Evolved Nutrition Label e al Multiple Traffic Lights, il Nutri-Score ha un aspetto apparentemente più semplice e riduttivo, ma è ottenuto con un calcolo più complesso, tenendo conto di più nutrienti ed elementi rispetto agli altri due sistemi che invece considerano solamente quei nutrienti la cui assunzione deve essere limitata (grassi, grassi saturi, zuccheri e sale). A questo proposito bisogna sottolineare che le etichette a semaforo non sostituiscono la tabella nutrizionale, ma sono elementi aggiuntivi da affiancare ad essa, sull’imballaggio di un prodotto alimentare, dunque, il consumatore avrà l’opportunità di ricevere sia un informazione immediata (a colpo d’occhio) sia informazioni più complesse riportate nella tabella tradizionale.

Il Multiple Traffic Lights e l’Evolved Nutrition Label riescono a captare ed esprimere con colorazioni diverse i diversi valori nutrizionali dei vari pecorini proposti, soprattutto per quanto riguarda la quantità di sale, per la quale si ha sia il colore giallo che quello rosso. Non si registrano variazioni per l’eccesso di grassi saturi, sempre riportato con colore rosso, e la quantità ridotta di zuccheri, sempre indicata con il verde, mentre si ha una variazione nel colore dei grassi totali con l’etichetta Evolved

Nutrition Label testata sul Pecorino del caseificio 3, con colorazione gialla invece che

rossa come negli altri casi. L’effetto prodotto da queste due etichette risulta tuttavia confusionale, con un’immagine poco chiara che non riflette un giudizio unico e compatto sulla qualità nutrizionale complessiva. Bisogna aggiungere che l’ENL viene calcolato considerando le porzioni di riferimento stabilite da un’accademia costituita da esperti, istituita dalle cinque grandi industrie responsabili di questa etichetta a “semaforo”. Spesso le porzioni di riferimento, pensate ad hoc dalle aziende per favorire molti dei loro prodotti squilibrati dal punto di vista nutrizionale, non sono veritiere. L’esempio lampante è quello della Nutella in cui i semafori rossi

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dell’etichetta inglese diventano gialli nell’etichetta “industriale” perché la porzione considerata è di 15 grammi.

L’etichetta francese è quindi la più immediata ma anche la più completa tra le tre proposte.

Detto questo è importante interrogarsi sul Nutri-Score e sottolineare alcuni limiti di questo modello osservabili dalla trasposizione di questo sul Pecorino Toscano DOP. Nonostante vi sia la possibilità per i prodotti DOP e IGP di essere esenti dall’applicazione di tale etichetta, i risultati ottenuti sono comunque interessanti e possono essere utilizzati per evidenziare alcuni aspetti del “semaforo francese”. I punteggi ottenuti dal Pecorino Toscano DOP con l’algoritmo del Nutri-Score non sono uguali, aggirandosi tra un minimo di 11 e un massimo di 16, ma nonostante questa variazione la lettera e il colore finale sono costanti: D e arancione. Questo supporta l’idea secondo la quale questo sistema tende a standardizzare le diverse caratteristiche nutrizionali, ed è confermata in particolare dalla medesima classificazione del Pecorino Toscano di tipo fresco e stagionato, nonostante vi siano delle differenze nella composizione (vedi tabella n. 13).

Come è noto in uno studio condotto in Francia è stata valutata la capacità del Nutri- Score di classificare diversamente i prodotti appartenenti a una categoria vasta come quella dei cereali da colazione126, con risultati soddisfacenti. Presumibilmente l’abilità

di questa etichetta nel differenziare i cereali da colazione è dovuta all’enorme differenza nutrizionale ma soprattutto degli ingredienti utilizzati all’interno di questa categoria alimentare.

126 C. JULIA,E. KESSE-GUYOT,P.DUCROT,S.PENEAU,M. TOUVIER,C.MEJEAN &S. HERCBERG.

Performance of a five category front-of-pack labelling system – the 5-colour nutrition label – to differentiate nutritional quality of breakfast cereals in France. BMC Public Health (2015). 15:179.

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Nel caso dell’indagine sul Pecorino Toscano abbiamo potuto appurare che, nonostante le caratteristiche del latte (alimento da cui si originano i formaggi) varino enormemente dal punto di vista nutrizionale e nutraceutico a causa di diversi fattori, come la dieta dell’animale, le variazioni stagionali e le tecnologie produttive, la classificazione del Nutri-Score resta sempre la medesima.

A noi sembra, quindi, che l’etichetta proposta dai francesi, nonostante sia il metodo migliore tra quelli proposti finora, mostri alcune carenze. Nell’algoritmo infatti vengono ignorate la componente nutraceutica e la presenza di additivi, mentre le varie componenti nutrizionali sono soggette ad alcune approssimazioni.

Nel caso del Pecorino Toscano queste approssimazioni si traducono con l’estromissione dal calcolo di alcune sostanze rilevanti come l’acido vaccenico, l’acido linoleico coniugato e gli acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 tutti con azione benefica sulla nostra salute. L’acido stearico, poi, presente nel Pecorino in quantità elevate, con proprietà positive su rischio cardiovascolare, viene valutato negativamente, in quanto rientra nella categoria degli acidi grassi saturi e quindi considerato come nutriente da limitare.

Per evidenziare i limiti di questo modello, gli oppositori in Italia (Coldiretti, Federalimentare) riportano il caso del colore verde assegnato alla Coca Cola Light in confronto a quello rosso ipoteticamente ottenuto dall’olio extravergine di oliva. Sebbene abbia poco senso paragonare questi due prodotti, per il ruolo differente che rivestono all’interno della dieta, una riflessione deve essere fatta soprattutto per il colore verde ottenuto dalla Coca Cola Light. Ricordando che l’obiettivo del Nutri- Score non è solo quello di confrontare i prodotti all’interno di una solita categoria, ma di situare in termini assoluti la qualità nutrizionale di un alimento, l’informazione

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ricevuta da questo semaforo verde ha un duplice significato: il consumo del prodotto in questione è incoraggiato sia rispetto ai prodotti simili (in questo caso gli altri tipi di Coca Cola più ricche in zuccheri) sia in termini generali. Quest’ultimo aspetto evidenzia un grosso limite di questo modello, poiché se osserviamo le proprietà nutrizionali della Coca Cola Light possiamo notare la quasi totale assenza di qualsiasi nutriente. Ciò significa che il Nutri-Score riesce a catturare l’eccesso di nutrienti (nel caso dell’olio extravergine quest’eccesso è causato dall’elevata presenza di grassi) e a tradurlo con un colore che invita a limitarne il consumo, ma non riesce a fare la stessa cosa nel caso in cui i nutrienti siano assenti.

Questo difetto potrebbe scaturire da visioni diverse della qualità nutrizionale che per definizione è strettamente legata al contenuto in proteine, lipidi e carboidrati sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo. Il fatto che l’equipe di esperti dal quale è nata l’idea di Nutri-Score sia composta principalmente da medici, potrebbe spiegare l’associazione fra qualità nutrizionale e il rischio di malattie e la scarsa considerazione riservata all’apporto dei nutrienti.

Quello che dobbiamo domandarci è se effettivamente dal punto di vista nutrizionale sia preferibile un prodotto povero di nutrienti ma assumibile frequentemente, all’interno di una dieta completa, senza rischi salutari, ad un alimento che da solo riesce ad apportare un quantitativo sostanziale di nutrienti, il cui consumo eccessivo potrebbe portare ad un aumento del rischio della comparsa di una malattia.

I limiti di questi sistemi derivanti dalla complessità degli alimenti e delle diete, possono finire per fuorviare i consumatori anziché tutelarli.

All’interno dell’articolo 35 del Regolamento (UE) n. 1169/2011 sono riportati i requisiti a cui attenersi per l’utilizzo delle suddette forme di espressione. Alcuni di

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questi, come quello di non indurre in errore il consumatore, di non essere discriminatori e di non creare un ostacolo alla libera circolazione delle merci, rischiano di non essere rispettati.

Siamo in presenza di un paradosso in cui l’articolo che prevede queste nuove forme di espressione rappresenta anche un ostacolo alle stesse. Per questo motivo, dovrebbe essere fatta una considerazione, non su quale sia l’etichetta a “semaforo” migliore tra quelle proposte, bensì sull’efficacia generale di questi sistemi, basati sull’utilizzo di colori, nel trasporre la qualità nutrizionale in etichetta. L’art. 35 del Regolamento (UE) n. 1169/2011 indica che “il valore energetico e la quantità di sostanza nutritive

possono essere riportate mediante altre forme di espressione e/o presentati usando forme o simboli grafici oltre a parole o numeri” ed apre le porte all’uso di qualsiasi

altra forma grafica che non comprende necessariamente l’utilizzo di colori, sicuramente efficaci nel catturare l’attenzione ma poco trasparenti nei confronti del consumatore che invece deve essere tutelato ed aiutato nelle scelte.

La tutela dei consumatori è un obiettivo e principio fondamentale dell’Unione Europea sin dalla pubblicazione dell’Atto Unico Europeo nel 1986, e trova il suo fondamento nell’ambito giuridico alimentare nel Regolamento (CE) n. 178/2002127 e nel

Regolamento (UE) n. 1169/2011.

All’interno del Regolamento (CE) n. 178/2002 si precisa che si vuole “costituire una

base per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli in relazione agli alimenti che consumano”128 e che l’intento è quello di “prevenire le pratiche

127 Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che

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