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Esso consente di affrontare l’urgenza e/o l’emergenza attraverso atti che hanno efficacia temporanea 49 Un potere generale che è stato

previsto per vari settori

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e da varie leggi, tra queste il d.lgs. 267/2000,

anche a carico del soggetto incolpevole (senza intenti sanzionatori) restando ovvia- mente impregiudicate la possibilità di rivalsa di quest’ultimo nei confronti dell’ef- fettivo responsabile. Infatti, nei casi urgenti il soggetto destinatario dell’ordinanza contingibile e urgente può essere colui che «si trovi in un rapporto tale con il bene da consentirgli di eseguire con celerità gli interventi ritenuti necessari» (T.A.R. Lom- bardia-Milano, I, 8 febbraio 2010 n. 287). In assenza di comportamento imputabile ad un soggetto a titolo di dolo o colpa non può configurarsi alcun obbligo conse- guente di rimozione di rifiuti ma per l’esigenza di porre rimedio a situazioni di de- grado, nell’interesse delle salubrità dei luoghi, a salvaguardia della salute pubblica può essere imposto al gestore o proprietario di procedere alle operazioni di recu- pero, smaltimento in solido con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area indipendentemente dunque dall’accertamento della loro imputabilità (C.d.S., V, n. 1759/2009). Il fatto che non sia presente l’elemento soggettivo in effetti non significa accoglimento del criterio della responsabilità oggettiva che prescinde ap- punto dall’imputabilità (per dolo o colpa) ma talora la ricerca dell’obbligato può essere certamente complessa e laboriosa e spesso si deve procedere alla eliminazione di situazioni che minacciano l’interesse pubblico. In passato v. C.d.S., V, 7 settem- bre 1991 n. 1137 e 7 aprile 1993 n. 2032.

49La temporaneità è nel senso che l’ordinanza produce i suoi effetti limitati alla

durata della situazione di emergenza. Laddove il requisito della temporaneità venga meno per il venir meno degli stessi presupposti che avevano legittimato l’ordinanza, l’autorità amministrativa ha il dovere di riconsiderare la permanenza nell’ordina- mento giuridico del provvedimento al fine di verificare se la persistente produzione dei suoi effetti risponda ancora al principio di legalità sostanziale.

50 In caso di tutela ambientale il rimedio delle ordinanze contingibili e urgenti

serve per la difesa di interessi pubblici primari. Cfr. T.A.R. Calabria, 31 maggio 2010 n. 959, nel ricorso proposto dall’Agenzia del Demanio contro il Comune per l’annullamento dell’ordinanza sindacale di bonifica del sito comunale. Nel caso spe- cifico la competenza ad adottare l’ordinanza finalizzata ad assicurare la tutela am- bientale, come evidenzia il giudice di prime cure, è assegnata dal legislatore alla Pro- vincia e non al Comune in ragione dei molteplici interessi pubblici coinvolti in vari episodi di inquinamento i quali normalmente trascendo l’ambito territoriale comu- nale. «Detta ordinanza non può essere ricondotta, come fa l’ente, tra le ordinanze contingibili e urgenti di cui all’art. 117 d.lgs. 112/1998 e all’art. 54 d.lgs. 267/2000

il d.lgs. 152/2006, il T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, segnata-

mente artt. 2 e 216, dalla legge 26 ottobre 1995 n. 447 recante legge-

quadro sull’inquinamento acustico

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come modificato, disciplinate dall’ordinamento per far fronte a emergenze sanitarie o di igiene pubblica ovvero per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minac- ciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Lo strumento dell’ordinanza con- tingibile e urgente non appare utilizzabile nella fattispecie di cui alla controversia allorché si deve disporre per la bonifica di un sito inquinato. Per questa ipotesi l’art. 244 Codice dell’Ambiente appresta un’articolata procedura che nel caso particolare non è stata rispettata per quanto concerne l’esatta individuazione del responsabile dell’inquinamento. Infatti, come è noto, l’obbligo di bonifica del sito grava in primo luogo sull’effettivo responsabile dell’inquinamento che le autorità amministrative hanno l’obbligo di ricercare. Il proprietario non responsabile o altri soggetti inte- ressati hanno una mera facoltà di effettuare interventi di bonifica. In caso di man- cata individuazione del responsabile o di assenza di interventi volontari le opere di bonifica possono essere realizzate dalle amministrazioni competenti, salvo a fronte delle spese da esse sostenute l’esistenza di un privilegio speciale immobiliare sul fondo a tutela del credito per la bonifica e la qualificazione degli interventi relativi. Sul fondo si determina un onere destinato a trasmettersi unitamente alla proprietà del terreno».

51In particolare, v. legge 26 maggio 1995 n. 447 art. 9: «qualora sia richiesto da

eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell’ambiente, il Sin- daco, il Presidente della Provincia, il Presidente della Giunta Regionale, il Prefetto, il Ministro dell’Ambiente, secondo quanto previsto dall’art. 8 della legge 3 marzo 1987 n. 59 e il Presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ambito delle rispettive competenze, con provvedimento motivato, possono ordinare il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento o di abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l’inibitoria parziale o totale di determinate attività. Nel caso di servizi pubblici es- senziali, tale facoltà è riservata esclusivamente al Presidente del Consiglio dei Mi- nistri».

Labile può essere il confine tra le ordinanze emanate in base alla legge-quadro sull’inquinamento acustico e quelle ex art. 54, comma 3, d.lgs. 267/2000. v. Cass. pen., I, 17 giugno 2005 n. 23072 secondo cui «in virtù del combinato disposto del- l’art. 29 della legge regionale 54/98 e dell’art. 54 comma 3 d.lgs. 267/2000 è attri- buito al sindaco il potere di adottare provvedimenti, anche relativi a singoli pub- blici esercizi, diretti alla limitazione degli orari di apertura nel caso in cui si verifi- chino situazioni di particolare disturbo al riposo e alla quiete del vicinato, riscon- trate ed avvalorate da relazioni di servizio delle autorità preposte alla vigilanza ed al controllo: in tal caso non sono richieste le preventive rilevazioni fonometriche effettuate da tecnici specializzati, che sono invece necessarie qualora il provvedi- mento sia espressione dei poteri di cui alla legge quadro sull’inquinamento acu- stico».