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Considerazioni conclusive

Nel documento ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE (pagine 67-71)

Care Socie, cari Soci,

viviamo tempi di dis-orientamento. Bussole e mappe tradizionali non sembrano essere più sufficienti ad indicare una sicura direzione.

Il contesto – economico, sociale, politico, civile – sembra aver smarrito la sua origine etimologica (contextus) di trama tessuta insieme. Oggi si ha più la sensazione di trovarsi di fronte a grovigli, in molti casi inestricabili. E non ci sono ricette facili.

La soluzione non può essere trovata nell’immunità e nell’isolamento. C’è bisogno di comunità. Da costruire e ricostruire, partendo dal basso, dai territori, dai legami “semplici”. Superando il rischio di rintanarsi. Perché le comunità vivono e si sviluppano grazie alle connessioni.

C’è bisogno di banche di comunità. Non è la stessa cosa essere banche di prossimità e banche di comunità.

Molti istituti di credito possono dire di essere “prossimi”, in senso fisico o virtuale. Ma si tratta di relazioni “uno ad uno”. Le banche di comunità, invece, favoriscono relazioni multipolari, creano connessioni e le intrecciano a loro volta.

Il nostro continente ha bisogno di patrie, ma ha ancora più bisogno di Europa, l’unico soggetto in grado di confrontarsi con il resto del mondo. E per questo l’idea di Europa non può implodere nel groviglio, ma tornare a respirare alto, presentandosi come l’aggregato che consente di moltiplicare la somma delle potenzialità di ogni suo componente.

L’Europa è una casa da abitare, non da lasciar decadere.

Anche il contesto del Credito Cooperativo ha bisogno di mantenere fluide tutte le proprie trame e connessioni.

La nascita dei Gruppi potrà consentire di superare gli “svantaggi” della piccola dimensione (senza perderne i vantaggi) e contemporaneamente beneficiare dei “vantaggi” della grande (senza assumerne i limiti).

Potenziando ed evolvendo il sostegno all’economia locale. Preservando i valori della cooperazione e della mutualità.

Potrà consentire il rafforzamento ed il recupero della redditività, che, nonostante il recente miglioramento, non è ancora stabilmente conseguito. Di affrontare meglio la sfida posta dall’evoluzione della normativa e dalla sua ipertrofia, che rischia di avere riflessi pesanti sull’offerta di finanziamenti all’economia reale. Di avere maggiori strumenti per gestire la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica.

Anche nel nuovo contesto, il modello originale di banca cooperativa mutualistica non può correre il rischio di omologarsi con altri modelli che le sono estranei. Occorre investire nello strutturare, nel consolidare,

nell’interpretare con le categorie della modernità l’immenso patrimonio rappresentato dalle BCC. Patrimonio

“a triplo impatto”: non solo economico, ma anche sociale e culturale. E di democrazia partecipativa. Questa responsabilità è nelle mani di tutte le componenti del Credito Cooperativo. In quota parte, anche nostra.

* * *

Vogliamo chiudere questa relazione come solitamente facciamo esprimendo il nostro vivo e sincero ringraziamento a coloro che hanno contribuito attivamente anche nel 2018 a salvaguardare la nostra identità di banca cooperativa al servizio del territorio. E non si può che cominciare da Voi Soci della Banca, per la vicinanza e l’affetto che non mancate di farci sentire.

Viva gratitudine esprimiamo al dott. Pietro Sambati, Direttore della Sede di Bari della Banca d’Italia, al Responsabile della Sezione Vigilanza dott. Domenico Cataldo ed ai Funzionari tutti per la disponibilità al confronto trasparente e cordiale.

Un sincero ringraziamento rivolgiamo alla Federazione delle BCC di Puglia e Basilicata, ed in particolare al Presidente avv. Augusto Dell’Erba, al Direttore dott. Nicola Sgobba ed ai suoi Collaboratori, per l’importante e qualificato supporto.

Un ringraziamento vogliamo indirizzare altresì al Dott. Nicola Appice – Responsabile del Co.Se.Ba. – e ai Suoi Collaboratori per la professionalità, il rigore e l’obiettività con cui hanno svolto la loro importante funzione.

Ringraziamo per la preziosa collaborazione, inoltre, la Federazione Nazionale delle BCC, ICCREA Banca e le altre società del Gruppo.

Un riconoscimento di stima unito ad un sincero ringraziamento rivolgiamo ai componenti il Collegio Sindacale per l’impegno costante e qualificato.

Un sentito grazie, infine, esprimiamo al Direttore Generale ed a tutti i dipendenti per la dedizione e l’impegno profusi nell’attività quotidiana, mostrando costante attaccamento all’azienda e piena condivisione dei valori ispiratori del Credito Cooperativo.

Un caloroso benvenuto ed auguri di buon lavoro esprimiamo al Dott. Vittorio Carlo Schiavoni, che assumerà la Direzione Generale della nostra BCC dal prossimo mese di maggio.

Infine, riteniamo opportuno informarVi che durante l’esercizio il Consiglio di Amministrazione si è riunito 23 volte.

Taranto, 23 marzo 2019

Il Consiglio di Amministrazione

Informativa al Pubblico per stato di insediamento (Country by country reporting) ex Art. 89 Direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") - Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 - Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2, allegato A Al fine di accrescere la fiducia dei cittadini dell’Unione Europea nel settore finanziario, l'articolo 89 della Direttiva 2013/36/UE del 26 giugno 2013, ha introdotto per le banche l'obbligo di fornire periodicamente un’informativa sull'attività svolta nei singoli paesi in cui le stesse sono insediate.

Tale informativa riguarda le attività delle banche, e in particolare, il numero dei dipendenti impiegati, gli utili realizzati, le imposte sostenute ed eventuali contributi pubblici ricevuti, suddivisi per singolo paese le ove banche sono insediate.

Dati riferiti al bilancio individuale AL 31.12.2018

a) Denominazione della società e natura dell’attività: Banca di Taranto – Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa. Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto Sociale si fa presente quanto segue: la Banca ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme; essa può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dall’Autorità di Vigilanza; la Banca svolge tali attività anche nei confronti dei terzi non soci; la Banca può emettere obbligazioni e altri strumenti finanziari conformemente alle vigenti disposizioni normative; la Banca, con le autorizzazioni di legge, può svolgere l’attività di negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi, a condizione che il committente anticipi il prezzo, in caso di acquisto, o consegni preventivamente i titoli, in caso di vendita; nell’esercizio dell’attività in cambi e nell’utilizzo di contratti a termine e di altri prodotti derivati, la Banca non assume posizioni speculative e contiene la propria posizione netta complessiva in cambi entro i limiti fissati dall’Autorità di Vigilanza; la Banca può inoltre offrire alla clientela contratti a termine, su titoli e valute, e altri prodotti derivati se realizzano una copertura dei rischi derivanti da altre operazioni; la Banca può assumere partecipazioni nei limiti determinati dall’Autorità di Vigilanza.

b) Fatturato aziendale: Euro 3.912.629.

c) Numero dei dipendenti su base equivalente a tempo pieno: 23,48 d) Utile prima delle imposte: Euro 442.867

e) Imposte sull’utile: Euro 108.097.

La Banca non ha ricevuto contributi da Amministrazioni pubbliche nel corso dell’esercizio 2018.

Si precisa che tale voce non include le operazioni poste in essere dalle banche centrali per finalità di stabilità finanziaria oppure le operazioni aventi l’obiettivo di facilitare il meccanismo di trasmissione della politica monetaria.

8 Per “Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno” è inteso il rapporto tra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, e il totale annuo previsto contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno

Nel documento ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE (pagine 67-71)