Solo per di mettere l’attenzione su un tema che mi coinvolge abbastanza, sarà per la veneranda età! Io non sono così convinta che si debba potenziare solo la domiciliarità, soprattutto degli anziani ma anche dei diversamente abili. Trovo che, certo, l’aiuto serve sempre, però serve anche qualità della vita di queste persone. E quindi qualità della vita significa scelta da parte delle persone se stare in casa, se andare in un centro diurno, dove si socializza, se... va beh, la lunga degenza o i non autosufficienti, ovviamente, comportano un altro trattamento.
Però mi pare che ci sia, mi pare che vada un po’ di moda, no?, sottolineare la domiciliarità, che, per l’amor del cielo, là dove c’è, a parte che si scarica sulle donne, e questo dobbiamo dircelo chiaramente, mi pare che dovremmo fare uno sforzo di riflessione anche teorica e anche di confronto con la soluzione di questo problema fatta da altri Paesi europei, perché secondo me vale davvero la pena.
Poi volevo solo sottolineare o solo capire, anzi, chiedere magari un’informazione che mi può essere data anche tra qualche giorno. Io ho partecipato ad un progetto, che si chiamava
“Sollievo” di Risorsa Sociale, che ci ha messo un anno a fare due o tre riunioni e poi si è bloccato assolutamente. Ecco, mi piacerebbe sapere che fine ha fatto e perché. Perché si incominciavano a introdurre concetti che in periodo di crisi, insomma, potevano essere abbracciati, perché si parlava di mutuo aiuto, soprattutto nelle situazioni più precarie;
insomma, si era cominciato un discorso che poteva svilupparsi in modo molto buono e proporre interventi del tutto sostenibili, non solo da un punto di vista di rapporti tra le persone ma anche dal punto di vista finanziario, nuovi, ecco, diciamo nuovi.
Non volevo dire altro, se non che appunto la riflessione sulla domiciliarità andrebbe fatta, e poi, va beh, ancora ricordare – ma l’ha già fatto Simona – che i CDD hanno ancora il problema delle rette altissime e questo comporta una forzata... comporterà una forzata domiciliarità, mentre ci sono famiglie che hanno bisogno di lavorare e di avere una vita minimamente normale, e quindi hanno proprio bisogno di servizi come il CDD. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie. Non vi sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Nessuno è iscritto. Nessun altro chiede la parola.
Dichiaro chiusa la discussione. Vi sono dichiarazioni...? Assessore, voleva replicare? Prego,
29 allora, per replica.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Alcune sono, così, considerazioni e non domande, però ci tenevo a dire alla consigliera Bussini che, è vero, il quadro sociale è relativamente preoccupante proprio per la perdurante crisi economica, che non sembra passare più, e questa ha generato fragilità sociale che ha ormai numeri importanti. Su tutto l’ambito, ma direi – ho fatto anche dei parallelismi con gli altri ambiti – direi anche sugli altri ambiti.
Le precarietà dei finanziamenti, mi diceva. Allora, certo, se paragoniamo al 2012, ci possiamo dire fortunati quest’anno perché per l’FNA, il Fondo nazionale per la non autosufficienza, sono arrivati 291.000 euro. Ho aperto un bando da poco, anzi, due bandi: uno per i cosiddetti
“caregiver”, cioè i familiari che tengono a domicilio i parenti; e l’altro per le assistenti domiciliari cosiddette “badanti”. E poi questi sono due bandi, sono sul sito, sono stati anche pubblicizzati dalla stampa, però cioè anche un’altra risorsa, altre risorse “a rubinetto”
cosiddetto, cioè a sportello, a richiesta.
Abbiamo proprio l’altro ieri stampato tutti i volantini e le comunicazioni, e magari ve ne manderò via e-mail, così potrete documentarvi e documentare anche altre persone, perché qui l’informazione è molto importante. Per cui, insomma, quest’anno vedrete poi nel preventivo, insomma, non possiamo lamentarci per i trasferimenti.
Il nuovo ISEE. Siamo quasi pronti: il 30 giugno presenteremo le nuove tariffe e i regolamenti;
stiamo facendo delle simulazioni incontrando anche i parenti piuttosto degli enti gestori. Certo è che, insomma, la ripartizione cosiddetta dovrà essere per primo equa e non, diciamo, uguale per tutti, com’era quella fino al giugno 2014; vale a dire che chi aveva un reddito altissimo pagava intorno ai duecento euro al mese e anche chi aveva un ISEE risibile pagava altrettanto duecento euro. Per cui il nuovo ISEE sarà all’insegna della equità sociale, questo è sicuro, perché saranno tutte tariffe personalizzate per cui lineari, e ne parleremo più approfonditamente il 30 giugno.
Lingiardi. Se va a pagina – ha fatto un’osservazione buona perché ci abbiamo pensato anche noi e ci hanno pensato anche i Sindaci, l’Ufficio di Piano – a pagina 54 c’è scritto “Ufficio di Piano allargato ai responsabili dei Comuni”, o l’ha letto molto attentamente o insomma ci siamo proprio trovati. Ci sarà una parte politica, è già stata scelta anche nell’ultima Assemblea dei Sindaci per cui per coordinare queste politiche di ambito ci sarà anche la parte politica che siederà in varie Commissioni. Per cui l’abbiamo pensata quasi insieme.
La cartella unica. Me la chiedeva Merisi. Merisi, noi abbiamo già una cartella unica informatizzata a livello di servizi sociali. È vero che invece il Distretto, a livello di ASL, sta approntando una cartella, che insieme sarà sociale e sanitaria. Abbiamo dei problemi con i software perché la Provincia, a livello di ASL, ha scelto un software diverso dal nostro per cui stiamo vedendo la compatibilità.
Però noi Comune di Treviglio e penso solo il Comune di Dalmine i due Comuni che hanno già la cartella informatizzata unica per tutti.
L’ospedale di comunità. Certo era un progetto vecchio, ormai mi ricordo I Tre Re, il sito della Curia a Caravaggio, che avevamo messo gli occhi addosso per renderlo fruibile proprio come ospedale di comunità. Non è più così, non se ne parla più, però devo dire che la Fondazione Anni Sereni, a settembre, oltre all’hospice, aprirà il Reparto di cure intermedie. Il Reparto di cure intermedie sostituisce l’ospedale di comunità perché chi riuscirà dall’Azienda ospedaliera e non avrà nessuno, e avrà magari flebo ancora nelle braccia, potrà ricoverarsi lì, finché, diciamo, finché la convalescenza sarà terminata. Si chiamano “cure intermedie” ma non devo dirglielo perché è più informato di me.
Borghi non è convinta del potenziamento della domiciliarità. È la politica del futuro e la Regione e tutte le Regioni stanno spingendo molto. Vero che lei ha una comunità, presiede una comunità residenziale per cui io dico è vero che, potenziando la domiciliarità si istituzionalizza meno, è vero che bisogna guardare caso con caso. Per i disabili è un’altra cosa, per i disabili.
Io ho parlato generalmente degli anziani e dei malati, non dei disabili.
Le dico che c’è anche appostata una bella cifra per quanto riguarda i sollievi. Nel Piano di Zona
30 c’è una cifra dove vogliamo, a livello di fine settimana piuttosto di un diurnato, ci sarà anche una contribuzione per sollevare le famiglie. Però si è pensato anche a questo sollievo, che diceva, del vecchio progetto.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Vi sono interventi di replica da parte dei Capigruppo? Nessuno chiede la parola?
Dichiaro chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto.
Per dichiarazione di voto è iscritto a parlare il consigliere Merisi; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE MERISI:
Grazie, Presidente. Era ancora... prima di dichiarare il mio voto favorevole, c’è ancora una esortazione. Ho un dubbio che mi rimane: che a gennaio, dopo l’approvazione della riforma sanitaria regionale, noi saremo qui magari a rivedere questo documento. È pur vero che dobbiamo comunque incominciare, incominciamo da un documento, come dicevano prima i colleghi, corposo, approfondito. A gennaio si spera che si accorpino, o se c’è da stravolgere, stravolgeremo. Se salta l’Ufficio di Piano, se salta tutto l’impianto della 328 va bene lo stesso, vedremo che cosa ci diranno. Intanto portiamo a casa quello che c’è da portare a casa con questo documento. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto, quindi pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno, avente oggetto: “Approvazione Piano di Zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali ed Accordo di programma per il periodo 2015-2017 e contestuale approvazione Contratto di servizio 2015-2017 con l’Azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.
Procediamo con votazione in forma palese con l’ausilio del sistema elettronico di votazione.
Dichiaro aperta la votazione.
Consigliera Ciocca, non ha votato.
Dichiaro chiusa la votazione.
15 voti a favore, nessun contrario, 2 astenuti. Il Consiglio approva.
Astenuti i consiglieri Melli e Pignatelli; a favore gli altri Consiglieri presenti in Aula.
Possiamo transitare all’ultimo punto all’ordine del giorno n. 8: “Approvazione Bilancio economico di previsione 2015 Azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda”. Illustra l’Assessore ai Servizi sociali la proposta di delibera. Prego.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Sì, grazie, Presidente. Si chiede ora l’approvazione del Bilancio di previsione per il 2015. E passo subito, per chi ha il cartaceo, passo subito all’allegato A, che è stato deliberato dall’Assemblea dei Soci. E vado a pagina... non c’è il numero, la terza pagina che così recita: il bilancio economico contributi di esercizio 3.213.877 euro; i costi della produzione sono per un totale di 6.000 euro; i costi per i servizi sono... – dico le cifre più grosse preventivate – il servizio di assistenza domiciliare, questo è ovvio, è solo per i 16 Comuni e non per il Comune di Treviglio e di Caravaggio, come spiegato prima, di 372.000 euro; i costi di prestazioni di assistenze varie di 94.000 euro; il costo di prestazioni assistenziali soggiorni in RSA e grave marginalità come il NAP, il Nuovo Albergo Popolare di Bergamo, 325.000 euro; le prestazioni assistenze minori 261.000 euro, qui ci sono dentro le comunità, gli affidi, e gli affidi anche già in carico ai Comuni, anche con entrate di Fondazione Cariplo.
Altra cifra consistente: le prestazioni assistenziali per i disabili, compreso il CDD, di cui parlavamo prima, e anche l’assistenza scolastica educativa, sempre per gli altri 16 Comuni perché noi la gestiamo in house, 440.000 euro. C’è il contributo borsa lavoro, 32.000 euro, e il contributo per l’affido, l’affido per 28 famiglie, e il costo comprende sia quello per la contribuzione alla famiglia che quello per la cooperativa, che è in rete, 105.000 euro. Il buono sociale, quello che dicevo prima per la non autosufficienza del bando FNA, 291.000 euro.
31 Vado giù a scorrere. Contributi a enti e associazioni, che vengono anche dal Fondo sociale regionale, 300.000 euro, e poi via via le altre spese condominiali piuttosto che di pulizia. Ma vado sul finale, dove ci sono dei compensi relativi alle consulenze professionali di 155.000 euro, dove ci sta dentro lo sportello adolescenti, la retribuzione al dottor Biliardi e l’organismo di vigilanza e tanti altri consulenti.
Giriamo, andiamo sul finire. Per godimento di beni di terzi, qui c’è dentro l’affitto, 18.200 euro, salari e stipendi – questi non sono consulenti – per 450.000 euro, che con altri oneri contributivi per i dipendenti, Inail e altri costi del personale, compreso le indennità di TFR, arriviamo a 619.000 euro. È un totale: sono 24 dipendenti con... ecco, c’è però da fare una sottolineatura, ci tengo, l’ho detto anche in Commissione. Sembra che il personale sia aumentato, ma c’è stata una notevole richiesta di assistenti sociali professionali sui Comuni, laddove non ci sono. Questo, però, esula dal 5,55 della contribuzione per ogni abitante, cioè ogni Comune paga al lordo l’assistente sociale che richiede, ma sta dentro qui.
In più, nel personale, proprio in questa cifra, ci sono anche le borse lavoro per circa 40.000 euro perché siamo stati obbligati a produrre i cedolini, per cui sembra che siano dipendenti ma sono borse lavoro per malati psichiatrici.
Io non avrei più nulla da dire, se non, ecco, chiedeva il... faceva una sottolineatura in Commissione il consigliere Lingiardi. Allora il totale di previsione è di 3.213.000 euro, così composti – ve li dico in fretta –: 600.000 euro circa sono i 5,55 a carico di tutti i Comuni; poi 950.000 euro sono le domande a richiesta individuale da parte dei Comuni, che sono oltre i 155; il Fondo nazionale politiche sociali, l’FNPS, 410.000 euro; il Fondo sociale regionale 945.000 euro; l’FNA, che vi dicevo prima, per la non autosufficienza, 291.000 euro; per l’infanzia e comunità alloggio la DGR regionale 108.000 euro; e altri Enti, come Provincia (poco poco quest’anno purtroppo), Cariplo, Comunità Bergamasca e un 50% del pagamento che è in carico a Risorsa della assistente sociale dell’ospedale, formano 112.000 euro, per un totale previsionale, dicevo, di 3.213.000 euro.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Dichiaro aperta la discussione sul punto in oggetto. Invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno chiede la parola?
È iscritto a parlare il consigliere Lingiardi; ne ha facoltà.
CONSIGLIERE LINGIARDI:
Grazie. Solo una domanda: nell’Area “Promozione del benessere e prevenzione adolescenti” c’è la proroga dello sportello psicologico per gli adolescenti per il primo semestre 2015. Difatti c’è la metà rispetto a quanto preventivato nel 2014. Questo è lo sportello di Biliardi, giusto? Come mai è inserito solamente il 50% della cifra? Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Vi sono altre domande o richieste? Altri interventi? In modo che poi l’Assessore può provvedere alla replica. Nessuno. Assessore... consigliere Merisi, vuole intervenire adesso? Prego.
CONSIGLIERE LINGIARDI:
Grazie, Presidente. Chiedevo all’Assessore se si potesse riconsiderare il rapporto che esiste fra il NIL e il servizio più o meno simile che si occupa di queste cose provinciale, perché spesso – e purtroppo malvolentieri – c’è una sovrapposizione di intenti da una parte e di azioni dall’altra che in qualche caso porta a qualche “squilibrio”, sempre purtroppo, ahimè, a carico degli utenti. Grazie.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie. Non vi sono altri interventi? Prego, Assessore.
ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:
Rispondo al consigliere Lingiardi per quanto riguarda lo sportello adolescenti. Ad oggi lo
32 sportello adolescenti ha in carico 83 adolescenti, 83 adolescenti con varie patologie: dal bullismo all’anoressia, alla bulimia, al tentato suicidio. E si è pensato di rivisitare il servizio, pure tenendolo attivo, ma tenendolo attivo con dei numeri inferiori, perché, laddove c’è la patologia sanitaria, bisogna orientarlo verso l’ospedale, verso l’ASL, verso il sanitario. E soprattutto, avendo l’ASL promosso da aprile dell’anno scorso un sportello giovani, una sorta di consultorio per i giovani, i nuovi accessi andranno all’ASL. Per cui, diciamo, sarà ripensato, ridimensionato proprio per quanto riguarda il disagio sociale e non quello sanitario. Faccia il sanitario quello che deve fare. Questa è la risposta per Lingiardi.
Invece il NIL: non so se il consigliere Merisi alludesse al centro per l’impiego provinciale o ad altre strutture.
(Ndt, intervento fuori microfono)
Quelle obbligatorie? Collocamento protetto. Allora... sì, anche il NIL è un servizio che si sta, insomma, forse modernizzando. Qui ci sono esattamente 240 persone in carico. Abbiamo voluto – e questa è stata la scelta politica del Consiglio di Amministrazione – abbiamo chiesto allo psicologo, all’équipe formata da tre persone, due assistenti sociali e uno psicologo, abbiamo chiesto di potenziare quello che sono le borse lavoro o i tirocini risocializzanti perché c’è bisogno di dare sicuramente ascolto ma anche risposte lavorative.
Non è in contrasto, anche perché c’è un confronto diretto, diciamo quasi quotidiano, con questo... pensavo parlasse del centro per l’impiego. Fra l’altro anche il centro per l’impiego, e l’ANMIC come Associazione invalidi civili, insomma, si sono messi in rete proprio per quelle situazioni di persone che hanno una certa protezione, diciamo così.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Grazie. Non vi sono altri interventi? Nessuno. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto.
Per dichiarazione di voto, consigliere Merisi. Era per... Prego.
CONSIGLIERE MERISI:
Grazie, Presidente. No, il mio intervento, Assessore, non era nel senso che diceva lei. Allora io sul campo ho constatato che ci sono... ho sbagliato io, sul campo ho constatato che ci sono interventi di tipo diverso per situazioni uguali. Quindi c’è una sovrapposizione di due Enti diversi che fanno, che hanno la mission, mettiamola così, la stessa mission, che però si scontrano comunque nella realtà perché l’imprenditore, il titolare di officina meccanica che deve assumere una persona di qui o di là? Poi il metodo del NIL è completamente diverso, per fortuna, rispetto al metodo dell’Ufficio provinciale. È questo che intendevo dire.
(Ndt, intervento fuori microfono)
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Consigliere Lingiardi, era per dichiarazione di voto? Allora dichiaro chiusa la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Ha chiesto la parola il consigliere Lingiardi, prego.
CONSIGLIERE LINGIARDI:
Grazie. Chiedo, però, di stare un po’ attenti sulla questione che dicevo prima del servizio dello sportello psicologico per adolescenti, perché, è vero, non faccia il sociale quello che deve fare il sanitario, però quando si è deciso a suo tempo di istituirlo è perché c’era un problema. E quindi si era istituito proprio all’interno di Risorsa Sociale perché i problemi non si sollevano da un’altra parte. E in Risorsa Sociale c’era anche, come dire, un ambiente, io ritengo, protetto da questo punto di vista. Questi adolescenti hanno bisogno, secondo me, anche di un di un luogo che non sia un ospedale piuttosto che... ecco, e quello, un ambulatorio particolare, Risorsa Sociale ha delle stanze dove anche si accompagnano i minori e dove si fanno giocare. Adesso non riguarda gli adolescenti, evidentemente, ma, ecco, io ritengo solo questo, dico solo questo.
Stiamo attenti e verifichiamo se effettivamente ci sarà una risposta. Eventualmente teniamo in
33 considerazione di ritornare a fare lo sportello adolescenti in Risorsa Sociale. Con la mia sensibilità, naturalmente, poi dipende dai risultati che si hanno dall’altra parte rispetto a quelle...
(Ndt, intervento fuori microfono)
Però se è la metà, quindi diventa un part-time. Perché sembrerebbe che qui, nel primo semestre 2015, e poi dopo basta, cioè se è un part-time è tutto l’anno, ma a metà, è proprio nella riga... sì, adesso non voglio discutere, ne parleremo fuori. Niente, ecco questa è la mia sensibilità sul tema.
L’ultima cosa: il responsabile sociale Federico Palla se n’è andato, quindi questo molto probabilmente è il Bilancio di previsione, credo, della nuova dottoressa Bassoli, quindi chiedo di fare gli auguri di buon lavoro alla dottoressa Bassoli, e Federico Palla di ringraziarlo per quello che ha fatto in questi anni, per quello che ha fatto in questi anni a Risorsa Sociale e anche verso l’Ufficio di Piano. Grazie. No, scusi, il nostro voto sarà positivo.
PRESIDENTE PIGNATELLI:
Nessun altro iscritto per dichiarazione di voto. Pongo in votazione, quindi, il punto n. 8 all’ordine del giorno, avente oggetto: “Approvazione Bilancio economico di previsione 2015 Azienda speciale consortile Risorsa Sociale della Gera d’Adda”.
Procediamo con votazione in forma palese con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione.
Consigliere Risi? È uscito. Chi è che non ha votato? A posto. Dichiaro chiusa la votazione.
14 voti favorevoli, nessun contrario, 2 astenuti. Il Consiglio approva.
Astenuti i consiglieri Melli e Pignatelli; a favore gli altri Consiglieri presenti in Aula.
Esaurita la trattazione dell’ordine del giorno e null’altro essendovi da deliberare, dichiaro chiusa la seduta odierna del Consiglio Comunale. Il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.
Possiamo procedere alla Conferenza dei Capigruppo.
ALLE ORE 20.52 TERMINA LA SEDUTA
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Gianluca PIGNATELLI F.to Antonio Sebastiano PURCARO)
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