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Come da Regolamento procediamo all’appello a cura del Segretario generale

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1 Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 26 maggio 2015 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

MELLI Paolo – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Presente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente

BORGHI Ariella – Consigliere Presente

BUSSINI Simona – Consigliere Presente

LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente

CIOCCA Daniela – Consigliere Presente

MERISI Federico – Consigliere Presente

MINUTI Luigi – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Assente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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3 PRESIDENTE PIGNATELLI:

Buonasera. Incominciamo i lavori del Consiglio comunale di oggi, 26 maggio 2015.

Come da Regolamento procediamo all’appello a cura del Segretario generale. Prego, signor Segretario.

SEGRETARIO GENERALE:

Pezzoni; Pignatelli, presente; Cologno; Sghirlanzoni; Risi; Fumagalli; Ciocca Alessandro; Ferri Giulio; Melli; Premoli non c’è; Giussani; Borghi; Lingiardi, non c’è; Ciocca Daniela; Minuti;

Bussini, non c’è; Merisi, è arrivato.

Quindi dodici presenti, cinque assenti, la seduta è legale.

Per la Giunta: Vice Sindaco, non c’è; Nisoli; Mangano; Vailati; Prandina.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, signor Segretario. La seduta è legalmente valida alle ore 18.06.

Prima di iniziare l’ordine del giorno, era stata formata richiesta di svolgere delle comunicazioni da parte della consigliera Borghi. Prego. Anche il Sindaco? Prima il Sindaco allora. Seguiamo il Regolamento. Le comunicazioni sono del Presidente, del Sindaco e dei Consiglieri, per comunicazioni o commemorazioni.

Prego, signor Sindaco.

SINDACO PEZZONI:

Grazie, Presidente. Due osservazioni veloci in relazione a adempimenti di lavoro del Consiglio comunale. Ho chiesto alla Segreteria di inoltrare a tutti i Consiglieri una copia della nota che è pervenuta il 21 maggio scorso da parte della Prefettura, in relazione alla presunta incompatibilità di carica dell’assessore Basilio Mangano con l’incarico di amministratore unico della società STU Treviglio Futura.

La nota risponde alla richiesta che era stata presentata dai Consiglieri Lingiardi, Bussini e Borghi, il 29 novembre 2014, quindi con sei mesi, l’urgenza la si vede anche da questa, il Prefetto risponde in relazione alla nota.

Siccome è stata ventilata e sventolata all’interno di questo Consiglio, e non solo, l’indagine, l’incompatibilità, eccetera, eccetera, penso che sia necessario che il Consiglio sia formalmente informato del fatto che nella nota il Prefetto chiede all’organo di appartenenza dell’assessore Mangano la verifica dell’incompatibilità, comunico da subito che provvederò in una delle prossime sedute di Giunta a fare in modo tale che si risponda al Prefetto, che chiede notizie in merito all’evoluzione della cosa.

Ricordo soltanto che se ci fosse stata incompatibilità al Prefetto, che ha anche il potere di vigilanza sugli organi e il potere di rimozione, il Prefetto avrebbe provveduto alla revoca dell’incarico.

Il secondo passaggio, lo faccio molto velocemente, è in relazione a quello che è capitato o non è capitato lo scorso Consiglio comunale del 21 di maggio. Da qualche parte si scrive che il Sindaco ha fatto mancare il numero legale. Il numero legale dal punto di vista della convocazione del Consiglio c’era, ribadisco, sono nove i voti ponderali che hanno chiesto la convocazione al 21 di maggio e nove sarebbero dovuto essere i Consiglieri che avrebbero potuto decidere qualsiasi cosa in relazione a qualsiasi argomento.

Ho già detto nel corso di una conferenza stampa che né in questa circostanza, né nella prossima seduta dell’11 di giugno io sarò presente, perché mi sembra che in un caso e nell’altro si usi lo stesso sistema che è stato utilizzato per la seduta del 9 di agosto del 2012, quando a far mancare il numero legale, se si può dire così, erano altri Consiglieri che invece adesso lamentano lo schiaffo o altre cose di questo genere.

Io sono convinto, e penso che sia necessario ribadirlo, che se uno verifica sul sito del Comune di Treviglio può vedere da subito il calendario delle sedute che è stato concordato nella Conferenza dei Capigruppo, che all’interno del calendario delle sedute possono essere trattate tutte le petizioni, come sono sempre state trattate tutte le petizioni finora, e credo che sia opportuno andare avanti con la stessa linea interpretativa.

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4 Vado avanti ad essere il Sindaco di tutti. Ricordo, però, che il programma elettorale non è lo stesso per tutti. Così come sono stati presi interventi, ad esempio, su piazza Paolo VI, che hanno visto la petizione popolare, ma ciononostante si è andati avanti con quello che era all’interno del programma elettorale, per quanto mi riguarda all’interno del programma elettorale c’era anche questo punto all’ordine del giorno, per cui se ne discute all’interno delle sedute già messe a calendario.

Quindi mi spiace che si sia cavalcata la protesta, mi spiace se si cavalca la protesta anche l’11 giugno prossimo.

Ribadisco la disponibilità a trattare tutti i punti all’ordine del giorno all’interno delle sedute a calendario.

Un’ultima cosa: in questa Aula cominciano a girare un pochino troppi animali, perché si parla di conigli e si parla di guinzagli, io non sono al guinzaglio di nessuno e i conigli finché rimangono nelle zone del pubblico di problemi non ne pongono, quando vengono posti davanti al gonfalone dico vorrei che fosse chiaro a tutti che il rispetto delle istituzioni passa anche attraverso il rispetto dell’Aula. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Il Segretario desidera fare un chiarimento sulla questione Mangano. Prego, signor Segretario.

SEGRETARIO GENERALE:

Sulla vicenda dell’Assessore, come pronunciava il Sindaco, dopo aver fatto le opportune verifiche, informerò l’ANAC su circa la vicenda con una mia nota di accompagnamento per chiarire i contorni della vicenda, anche a seguito delle riflessioni che si faranno nei prossimi giorni.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Procediamo con le comunicazioni, ai sensi del 54, comma 3, del Regolamento.

(Ndt, intervento fuori microfono)

Sì, se me lo chiedete. Sulle comunicazione del Sindaco un intervento per Gruppo, per non più di cinque minuti.

E’ iscritta a parlare la consigliera Ciocca. Prego.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Allora, ringrazio. Sui due punti. Sul primo io sono stata anche con il consigliere Lingiardi a colloquio con il Segretario, abbiamo parlato dell’interpretazione di questa nota della Prefettura che non ci vede convergenti.

Volevo chiedere se era possibile quanto la invierà avere dal Segretario la nota di accompagnamento che dovrebbe accompagnare la relazione del Sindaco, se non ho capito male, o comunque la decisione della Giunta che è chiamata a scegliere in proposito. Questo sul primo punto.

Sul secondo punto io volevo fare queste osservazioni: il centro della questione di cui ha parlato il Sindaco, numero legale, voto ponderale, è quello fondamentale di non aver dato corso a una convocazione al Consiglio comunale che era legittima e legale. Secondo me questo è stato un errore e io che mi sono permessa di rispondere alla nota inviata dal Sindaco ai Consiglieri, nota che poi è stata anche postata su Facebook, per cui a mia volta ho postato le risposte su Facebook, lo chiarisco, lo considero un errore sconsigliato e sconsigliabile.

Sono tempi questi in cui è sempre più difficile mantenere e garantire il rispetto che si deve a un’istituzione. L’aver scelto di non dare seguito a una convocazione del Consiglio comunale legittima, secondo me, porta acqua a questo andazzo che vediamo proliferare un po’

dappertutto.

La seconda osservazione era che per me è stata una scelta assolutamente incomprensibile, personalmente non ho mai visto un Sindaco, va beh non è che abbia tanti anni, però non ho mai visto un Sindaco assumere una scelta di questo genere e neanche una maggioranza che si

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5 ritira sull’Aventino, con tutto rispetto per l’Aventino storico che si occupava di cose un po’ più importanti e un po’ più fondamentale per la storia del nostro Paese.

In genere l’Aventino è un’operazione che compie la minoranza. La maggioranza fosse stata in Aula avrebbe esercitato il suo legittimo diritto di sostenere le sue scelte. Nessuno mette in dubbio le scelte di un programma elettorale e il fatto che vengono portate avanti, ma qui stiamo parlando d’altro.

Ecco, peraltro mi sembra che le lamentele che sono state da un certo di punto di vista comprensibilmente sollevate su alcuni atteggiamenti di alcuni cittadini, secondo me, non ci possono esimere dal fatto che le risposte che noi diamo debbano essere, diciamo, incentrate sul problema che è nato, non sul com’è stato gestito.

Ecco, io mi attendo che, nonostante quello che ha detto il Sindaco cinque minuti fa, si lasci fuori dalla mischia i problemi di una maggioranza, perché ci sono, lo sappiamo.

Il Sindaco, a mio modesto avviso, deve fare il Sindaco, giustamente, quindi porta avanti il suo programma, ma rispetta anche le regole. Quindi venga in Consiglio l’11 con la sua maggioranza. Non credo che si debba aver paura di dimostrare che si è maggioranza. I voti contano.

Mi auguro, quindi, che l’11 giugno non ci sia un replay di quello che è successo giovedì scorso.

Per me, non solo per me, sarebbe incomprensibile e un notevole danno all’immagine di tutti, non solo dell’Amministrazione.

Perseverare, lo sappiamo, a volte non è costanza e coerenza ma è il famoso perseverare diabolico se alla base della scelta c’è quello che io considero un errore. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Consigliere Giussani. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE GIUSSANI:

La menate della Ciocca proprio siamo stufi di sentirle. Il fatto del diritto di esercitare il proprio diritto, una cosa e l’altra, lo sappiamo perfettamente, per cui se abbiam voglio veniamo, se non abbiamo voglia non veniamo qua. Anche perché l’abbiamo dichiarato chiaramente che i comizi, cari signori, voi andate a farli in piazza, in piazza fate i comizi, se li volete fare. Qua dentro si discute di politica e siccome i Consigli comunali sono organizzati potete portare tutti gli ordini del giorno che volete, come ha detto il Sindaco, a pari dignità.

Per cui, non c’è assolutamente un discorso di fuga, anche perché potremmo venire qua e bocciarvi tranquillamente tutto, ma sarebbe una perdita di tempo e sarebbe assolutamente uno spreco anche di danaro per chi partecipa alle sedute. Non siamo come in altre zone che abbiamo il gettone.

Sul discorso del guinzaglio, signor Sindaco, non è al guinzaglio di nessuno. La Lega comincia a stufarsi del fatto, stufarsi del tipo che comincia a perdere la pazienza sul fatto che il Sindaco è della Lega… Il Sindaco è stato proposto dal PdL, il quale PdL poi si è diviso fra Forza Italia e Io Treviglio, per cui è un Sindaco proposto non dalla Lega.

Detto questo, non è al guinzaglio di nessuno per quanto ci riguarda, anche perché i problemi di Forza Italia, del centrodestra, non sono problemi che ci riguardano.

Non è al guinzaglio, perché? Perché questo Sindaco, siamo a all’inizio del quinto anno, non ha cambiato un Assessore, non ha cambiato un equilibrio, per cui, voglio dire, non è sotto ricatto, signori, questo Sindaco, questo Sindaco è libero di fare quel cavo che vuole con la maggioranza, del tipo non è con la Borghi che ha governato sotto ricatto, questo Sindaco ha la libertà ed è assolutamente, assolutamente, assolutamente, appoggiato dalla Lega, perché abbiamo fatto gli accordi, li abbiamo sottoscritti, li sta rispettando e noi rispetteremo gli accordi fatti.

Per quanto riguarda, poi, il discorso del coniglio, le sceneggiate fatte quella sera, una cosa e l’altra, io vi ringrazio, veramente, ringrazio l’opposizione e ringrazio chi ha portato i conigli.

Perché, vedete, noi di luglio a Treviglio cominciare la festa della Lega, era un piatto che mancava polenta e coniglio e quest’anno lo mettiamo dentro proprio e vi ringraziamo che ci avete dato un’idea. I conigli li facciamo cuocere e ce li pappiamo, ce li pappiamo. Vi ringrazio.

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6 Salve.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola la consigliera Borghi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE BORGHI:

No, non riprendo l’argomento, il secondo argomento toccato dal Sindaco, perché concordo appieno, come Gruppo concordiamo appieno con quanto ha appena detto la signora Ciocca, la consigliera Ciocca, ma desidero sottolineare che le interpretazioni che noi abbiamo… No, desidero sottolineare a questo proposito che l’opposizione era in Aula quella sera e assolutamente con quanto è successo in quest’Aula non ha nulla a che vedere, per quanto ci riguarda, perché erano cittadini che erano qui e hanno protestato con i mezzi che hanno ritenuto di utilizzare. Noi eravamo qui ad aspettare, a fare il Consiglio.

Per quanto riguarda il primo argomento, invece, voglio dichiarare che sicuramente approfondiremo questa nota del Prefetto. L’abbiamo già fatto con legali sicuramente preparati in termini amministrativi e non abbiamo avuto questa risposta; approfondiremo di nuovo e prenderemo le decisioni sul piano legale, che sarà il caso di prendere.

Abbiamo sentito il Prefetto, siamo stati anche ricevuti dal Prefetto, i sei mesi sono anche dovuti al fatto che il Prefetto ha ritenuto così importante e significativo questo quesito dall’averlo mandato al Ministero, perché questa lettera è il risultato di un parere espresso dal Ministero.

E quando ho parlato io l’ultima volta col Vice Prefetto mi aveva detto chiaramente che l’incompatibilità, come sempre e ovunque in Italia, va gestita dal Consiglio comunale, come l’abbiamo fatto per Riganti, come l’abbiamo fatto per la Ciocca, come l’abbiamo fatto per tante altre situazioni in passato, credo, ecco.

Per cui, ci riserviamo di approfondire, di adire tutte le vie legali che ci consentano di esprimere un parere il più possibile accreditato. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola il consigliere Minuti. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE MINUTI:

Innanzitutto, dichiaro che non si deve dare alcun significato al fatto che porto una splendida cravatta piena di galline e galli, è di una forma animale estranea a quelle che sono assurte all’onore della cronaca negli ultimi tempi e a quelle che invece il Sindaco richiama giusto orientamento alla trevigliesità.

Quando si parla di Treviglio si parla di leoni e di aquile, non si parla mica di galline.

Detto questo, non mi piace la minestra riscaldata, io mi attendevo dal Sindaco ben altre dichiarazioni in apertura di seduta. Avrei fatto io una mozione d’ordine, signor Sindaco, su un’altra questione, perché in questi giorni ancora una volta la politica provinciale mette in ginocchio Treviglio e la trevigliesità prendendo delle decisioni che passano sopra la nostra testa e violano gli interessi della comunità di Treviglio, e la cosa è intollerabile…

(Ndt, intervento fuori microfono) Sì, ABM, queste cose qui.

(Ndt, intervento fuori microfono)

Sì, anche, signor Sindaco, io ho visto che lei è stato per certi aspetti coerentemente incoerente relativamente alla questione di Cogeide, perché mentre ci ha fatto votare un documento che ha votato la sua maggioranza tendenti ad accelerare la soppressione di Cogeide, però, ho visto che nel bilancio ha stanziato regolarmente il dividendo Cogeide nel 2015, nel 2016 e per quadrare i conti anche nel 2017, e non solo l’utile di Cogeide ma anche i canoni che sono 350.000 euro, mezzo miliardo di euro, che difficilmente il Comune di Treviglio riscuoterà se va in porto quella porca decisione – sporca, porca, ma dite voi quello che volete, tanto stiamo parlando ormai sempre più di animali anziché di uomini, no? – che fagocita le società che ancora funzionano nella provincia per accollare loro le perdite di società decotte che andrebbero giustamente chiuse, come ha deciso il Consiglio provinciale.

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7 E io non condivido il fatto che un Presidente della Provincia, a mio avviso inadeguato al ruolo, a mio avviso inadeguato al ruolo… Eh, io avrei auspicato che fosse stato lei il Presidente della Provincia, signor Sindaco, così avrebbe rappresentato la bassa e avrebbe introdotto lì uno stile diverso, più consono a quello dei tempi moderni che lei sa interpretare con la sua caparbia e con la sua volontà di realizzare le cose coerentemente ai suoi programmi.

Io non capisco perché dalla sera alla mattina si è decisa una cosa, si è deciso contrario, ma sempre a danno dal patrimonio del Comune di Treviglio. Mi riferisco, per i Consiglieri che non abbiano seguito le dichiarazioni di stampa, alla decisione improvvisa che è una società di quota, che è ABM, che avevano tentato di fregarci a diminuzione del nostro capitale accollandone le passività alla società che invece funziona, che è la Società Anita, dopodiché chi non ci avrebbe più dato dividendi per non so quanti anni, sapete che (inc.) le reti del metano, dopodiché adesso decidono di conferirla alla società UniAcque. Dopodiché, vi immaginate se UniAcque ci darà mai un reddito per quanti anni?

Quindi i 500.000 euro appostati nel bilancio preventivo, quindici, sedici e diciassette del Comune di Treviglio non li vedremo più se va avanti questa posizione che, fortunatamente, un Sindaco decisionista e riformista, che è il Sindaco del Comune di Bergamo, non ha posto non dico un veto ma comunque il vincolo di una ridiscussione all’interno del Consiglio.

Però, tutte queste discussioni vedono un soggetto assente: Treviglio e la sua comunità che da anni non è rappresentata da nessuna parte.

E io immaginavo, signor Sindaco, che lei, volitivo com’è, quando vuole, nelle cose che vuole, anche nelle cose sulle quali io non sono d’accordo, ma glielo dirò dopo, glielo dirò dopo, io mi auguravo che lei assumesse una posizione decisa e avesse chiamato noi a darle il supporto dell’entusiasmo e della volitività leonesca e aquilesca volta alla difesa degli interessi di Treviglio violati.

Questo mi sentivo di dire nella comunicazione. Il resto viene dopo.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola il consigliere Cologno. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE COLOGNO:

Grazie, Presidente. Quello che, per tornare al discorso dal Consiglio comunale di settimana scorsa, trovo incomprensibile è la strumentalizzazione che è stata fatta di questa petizione popolare. Non sto qui a ribadire le argomentazioni che il Sindaco ha posto, ma vorrei parlare un attimino di coerenza politica, anche perché oggi abbiamo visto, come al solito, il solito comunicato di Forza Italia sul giornale che attacca questa maggioranza.

Parliamo un po’ di coerenza, per esempio, del nostro Presidente del Consiglio che non si riconosce più in questa maggioranza ma che continua a fare il Presidente del Consiglio con voti che non gli appartengono più. Parliamo del Capogruppo di Forza Italia, consigliere Melli, che continua ad invocare di dar voce ai cittadini, ma vorrei sapere quali cittadini, quelli che l’hanno eletto o quelli che votano il centrosinistra?

Vogliamo parlare di coerenza, del patto contro natura fatto tra Forza Italia e il Partito Democratico che tutti oggi corrono a smentire con comunicati interni fatti per negare quella che è l’evidenza?

Per cui, se parliamo di coerenza credo che lezioni in questo senso da voi non ne possiamo avere alcuna. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola il consigliere Merisi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE MERISI:

Grazie, Presidente. Sarò breve, come diceva qualcuno, ma conciso.

Mi piace iniziare questo mio intervento con una citazione di un grande cantautore italiano, Guccini, con poi fuor di metafora chi ha orecchie per intendere intenda. In una canzone Guccini diceva: la voce triste del silenzio abbraccia gli angoli del tempo, si è fatto giorno ed è già sera,

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8 ma dove andate a primavera.

Nello specifico, prendendo spunto dalla comunicazione del Sindaco, per quanto al primo punto, io devo sempre dire, assessore Mangano, ma proprio allargandomi in un campo di cui sono solo in parte esperto, in dubbio pro reo, fatto salvo che lei sia effettivamente reo. Quindi chiedo anch’io al Segretario di fare avere copia delle sue note e di quello che, come dire, questa Amministrazione invierà a chi di dovere.

Io sono sempre convinto che se una cosa è stata fatta sia stata fatta cum grano salis, tanto per stare in ambito latino. Se, però, questo sale diventa simbolo di ipertensione allora forse le cose vanno rimesse al proprio posto.

Per quanto, invece, il secondo punto, quindi alla petizione popolare, io credo che sia stato legale convocare il Consiglio da parte nostra, come regolamentare, questo va riconosciuto, il comportamento di questa maggioranza che ha fatto mancare il numero legale.

Niente e nessuno vieta, da una parte, la convocazione del Consiglio e niente e nessuno vieta la non presenza fin dall’inizio.

Credo, però, che questi siano un po’ tatticismi e i tatticismi li lascio al 6 di giugno. Il riferimento è puramente voluto. Certo è che il 6 giugno è la finale di Champions, certo è che queste 2.600 firme rappresentano dal 10% al 15% degli aventi diritto al voto e quindi probabilmente metterci la faccia sarebbe stato meglio. Questo è il mio pensiero, l’ho sempre detto, ho sempre messo la faccia anche nelle precedenti situazioni di maggioranza e minoranza, le situazioni di questo Consiglio in cui era stato fatto mancare il numero legale, ricordo un Consiglio comunale per il quale solo la mia presenza – non me ne vanto ma il motivo è questo – ha consentito lo svolgimento regolare.

Sarebbe stato, comunque, un nove e otto per come ho detto io in precedenti Consigli, quindi risultato pallanuotesco, termine bruttissimo, ma oggi – in termini sportivi – vale la canoa, perché c’è Perri e Rossi. Sarebbe stato comunque nove e otto, e forse quei dieci minuti, quel quarto d’ora, quella mezz’ora in più per ascoltare 2.645 cittadini sarebbe stato forse, secondo me, perlomeno, il motivo definitivo di una presa di posizione di una scelta politica, di una scelta anche culturale, se vogliamo, di un certo tipo.

Però, qual è il principio? L’amico Giussani – mi consenta di chiamarla amico – parla di perdita di tempo. In realtà, quanto tempo avremmo perso? Mezz’ora, un quarto d’ora, venti minuti.

Parla di spreco di denaro. In realtà, non ci sarebbe stato spreco di denaro, perché i Consiglieri comunali avrebbero rinunciato ai 26 euro lordi, correggetemi, mi corregga il Segretario se sbaglio… 20 lordi? Ecco, quindi sono rimasto ai tempi. Quindi lo spreco di denaro non ci sarebbe stato.

Ma entrando nel metodo io posso dire, leggendo il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale dei Gruppi e delle Commissioni consiliari permanenti, l’articolo 36, comma 1, dice: “il Consiglio comunale può essere convocato d’urgenza quando ciò risulti giustificato dall’esigenza dell’esame immediato di determinati affari per i quali il rispetto dei termini normali convocazione possa comportare pregiudizio per il Comune e per i cittadini”.

Perfetto, signor Sindaco. Niente e nessuno le vietava – mi consenta il suggerimento – di convocare il Consiglio comunale alle ore 17 di oggi per parlare di questa cosa qui.

Se il discorso, scusate, è di principio di un certo tipo di metodo questa è la soluzione. Quindi saremmo stati qua alle 5 e ne avremmo discusso.

Poi, ripeto, ognuno è libero di fare le proprie scelte, come ognuno è libero di criticarle o di appoggiarle. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola il consigliere Melli. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE MELLI:

Grazie, Presidente. Beh, ritengo inutile, come era mio proponimento, di leggere il comunicato di Forza Italia visto che, comunque, è stato letto da tutti, è stato letto da tutti e ci sono state anche delle risposte e in base a questo volevo fare dei chiarimenti, prima di tutto, da primo, sul discorso del Sindaco, che dice che è mancato rispetto all’Aula.

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9 Io ho il massimo rispetto delle istituzioni, e quella sera anche tutti i Consiglieri l’hanno avuto, e terminato il Consiglio comunale il Comitato si è espresso come meglio credeva.

E dico questo perché, parlando di strumentalizzazioni, sui giornali di oggi proprio questo discorso dei conigli viene attribuito a Forza Italia.

Rammento che esiste un Comitato contro la piazza Setti, che venga appoggiato dai partiti compreso Forza Italia, o in parte Forza Italia, è un dato di fatto, però nei comunicati di risposta io leggo lì una grossa strumentalizzazione, nel senso che sono solo risposte politiche, non viene mai accennato in nessun comunicato il perché si debba fare questa piazza, mentre nei comunicati di Forza Italia e del Comitato questo viene ampiamente espresso e la novità adesso va sul fatto dei voti ponderali nelle Commissioni dei Capigruppo.

A questo punto, va beh, per il Regolamento mi spettano questi voti ponderali, perché appartengo a Forza Italia. Se non potranno più esserci perché non si condivide la visione del partito, se ne trarranno le conseguenze.

Finché avrò la possibilità di esprimere come Capogruppo di Forza Italia e avrò i miei voti andrò avanti in questo senso, come concordato con il mio partito.

Poi, per il resto, ripeto, io vedo tantissima strumentalizzazione dall’altra parte.

Da parte, come diceva il consigliere Cologno, che io non so bene se rispetto i cittadini che mi hanno eletto o quelli del PD, io rispetto i cittadini che mi hanno eletto, forse anche qualcun altro e devo dire, a ragion del vero, che nei vari post c’è stato un mio elettore che chiaramente ha detto che non condivide più la mia linea e non sarà più un sostenitore di Forza Italia e nemmeno mi darà il voto. Io mi sono scusato con lui per averlo deluso. Poi per il resto ognuno è libero di pensare quello che vuole.

E quindi, per quanto mi riguarda e per quanto riguarda Forza Italia, noi andremo avanti con le nostre ragioni che abbiamo ampiamente espresso e continueremo in questo senso. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Nessun’altro ha chiesto la parola. Possiamo procedere con le comunicazioni da parte dei Consiglieri, 54, terzo comma.

La consigliera Borghi aveva chiesto la parola. Prego.

CONSIGLIERE BORGHI:

Sì, avevo chiesto di aprire con questa comunicazione che ci avrebbe unito, perché sono commemorazioni che esprimono valori che sicuramente uniscono. Ora c’è già stato qualche conflitto, spero che siamo comunque aperti ad accogliere quanto vado dicendo.

Il 23 maggio scorso, ventitreesimo anniversario della strage di Capaci, si sono solennemente commemorato il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e tutti i morti per mafia.

Il Presidente della Repubblica è intervenuto pubblicamente per affermare con forza e decisione che per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano.

Nel commemorare la strage di Capaci Sergio Mattarella dall’Ucciardone ha detto ai giovani presenti e ai tantissimi in videoconferenza in tutt’Italia: “la battaglia per la legalità e per la costituzione, cari giovani, può essere vinta perché è nelle nostre mani. Noi possiamo ripulire e rendere chiaro quello sfondo torbido su cui il cancro criminale ha costruito la propria ricchezza e il proprio potere, derubando tanta gente e soprattutto voi di futuro e di vita”.

Dopo aver dichiarato che il ricordo delle vittime di Capaci, ma anche di Paolo Borsellino e di tutti i morti per mafia, non deve essere soltanto un omaggio doveroso a donne e uomini di grande valore ma deve comprendere la ribellione civile all’oppressione mafiosa che da quei drammatici giorni da Palermo e dalla Sicilia ha avuto un enorme sviluppo, ha lanciato un messaggio di speranza e coraggio affermando che “batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale, perché incompatibile con la libertà. Sconfiggere per sempre le mafie è un’impresa alla nostra portata”.

Questo salto, secondo il Presidente, dipende dalle responsabilità delle politiche pubbliche, italiane ma anche europee, dalla società, tutta, dalle forze che risulteranno trainanti, dai valori

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10 che prevarranno. Molto dipenderà dall’affermazione della legalità.

“Dobbiamo unire sempre più – ha continuato – contro la mafia tutte le energie positive e trarre il meglio da noi stessi e da chi ci sta vicino. Sconfiggere per sempre le mafie è un’impresa alla nostra portata, ma per raggiungere questo traguardo è necessario un salto in avanti che dobbiamo compiere come collettività”.

Il richiamo alla cittadinanza attiva e di ciascun cittadino e cittadina all’impegno corale è stato forte e chiaro, come pure l’appello a lasciare aperte le porte ai giovani per far germogliare una nuova primavera italiana.

Credo che questo richiamo dobbiamo accoglierlo tutti noi qui presenti e tutti i cittadini.

“Nessuno deve avere paura – dice Mattarella –. Come diceva Giovanni Falcone gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe degli altri uomini. Quelle speranza – ha detto Mattarella ai ragazzi e alle ragazze – hanno bisogno delle vostre gambe”. E ha concluso: “buon cammino tutti noi”.

Ma il mese scorso si è celebrata un’altra giornata, il 17 maggio si è celebrata la giornata internazionale contro l’omofobia e anche contro la discriminazione omosessuale, con il suo portato di violenze morali e fisiche. Il Capo dello Stato ha preso pubblica e ufficiale posizione richiamando anche su questo argomento la necessità di non stancarsi di testimoniare e praticare la cultura della Costituzione. Sono sempre le regole il richiamo del Capo dello Stato.

Nel discorso al Paese per celebrare la giornata internazionale contro l’omofobia il nostro Presidente, dopo aver espresso il suo pieno sostegno a chi lotta per abbattere i pregiudizi e l’intolleranza che offendono la libertà di tutti e limitano la crescita civile, ha detto: “il principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà; esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi contro l’inciviltà delle discriminazioni e delle violenze. Molta strada è stata fatta, ma il cammino è ancora lungo. E’ compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell’intolleranza e costruire al loro posto una cultura che assuma l’inclusione come obiettivo sociale”.

Ha ricordato anche quanto sia importante parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi che talvolta spingono alla disperazione – e aggiungo io – al suicidio, gesti che sono espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società solidale e ricca di valori.

Il Presidente non ha usato mezzi termini per dire che va fermato e applicato il principio di eguaglianza alle minoranze e che si deve contrastare con ogni mezzo l’omofobia e la transfobia, perché ha concluso: “la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l’intera comunità”.

Perché ho voluto commemorare questo anniversario e questa giornata internazionale contro l’omofobia con le parole del Presidente? Perché credo che davvero le parole del Presidente possano unire e possano promuovere in ciascuno di noi azioni in grado di vigilare, di testimoniare certi valori e di stare sempre vigili, perché certe discriminazioni di minoranze non avvengano più.

Credo che le parole del Presidente sia quanto ci serve per mantenere almeno alcuni valori comuni su cui insieme lavorare e per i quali essere presenti in questa città. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Consigliera. Possiamo, a questo punto, iniziare la trattazione dell’ordine del giorno. Il punto n. 1 ha oggetto: “Interpellanza presentata dalle Consigliere comunale Borghi e Ciocca Daniela in merito allo stato di incuria della via Caboto”.

Le Consigliere interpellanti hanno depositato al protocollo del Comune, in data 11 maggio 2015, il seguente atto ispettivo, ve ne do lettura: “La via Caboto si presenta oggi in uno stato di incuria, che i residenti lamentano durare da tempo. In particolare è infestata da vegetazione spontanea che copre alla vista il fosso sul lato destro, creando situazioni oggettive di pericolosità che hanno determinato alcuni incidenti, tanto più che la via non ha illuminazione.

La via è, comunque, frequentata e su di essa si aprono cancelli e passi carrabili utilizzati dai

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11 residenti degli adiacenti condomini. Si chiede se la via è di proprietà comunale o privata, nel primo caso se e quando l’Amministrazione intenda risolvere i problemi di sicurezza lamentati dai residenti, nel secondo caso se e come l’Amministrazione intenda fare in modo che il proprietario o i proprietari provvedano alla sistemazione della via ai fini della transitabilità in sicurezza”.

Risponde all’interpellanza l’assessore ai lavori pubblici. Prego.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie, Presidente. La risposta è stata redatta unitamente all’Ufficio tecnico. Quindi con riferimento all’interpellanza in oggetto si espone quanto segue: si è, innanzitutto, proceduto a verificare tramite visura catastale e ricerca su atti di compravendita inerenti area adiacente alla via in oggetto l’attuale proprietà della stessa; la visura storica indica che la proprietà risulta essere della gestione INA Casa.

Nell’atto di compravendita con cui il Comune di Treviglio ha acquisito le aree per la realizzazione dei parcheggi interrati di via Trento si evince che l’area acquisita, unitamente ad altre aree limitrofe tra cui la via Caboto, erano di proprietà ALER e che la stessa già ne aveva ceduto parte ai proprietari dei fabbricati limitrofi. Tali aggiornamenti non risultano ancora registrate al catasto.

L’area sedime della via Caboto risulta, quindi, di proprietà privata di una pluralità di soggetti, tra cui i condomini delle ex case ALER per effetto dell’acquisto degli appartamenti e delle pertinenze già Ina-Casa.

Si può quindi in definitiva concludere che gli obblighi di manutenzione e di dotazione impiantistica del sedime della strada in questione, a fondo chiuso, ricade sui proprietari privati, i quali debbono farsi carico degli oneri conseguenti. Mentre in riale denominato “Ricola”, che fiancheggia la strada, è di proprietà comunale. Il Regolamento comunale per l’utilizzo delle acque e delle rogge di proprietà del Comune di Treviglio pone a carico dei proprietari frontisti gli oneri di pulizia delle sponde dei medesimi, compreso il taglio della vegetazione spontanea.

Gli interventi di manutenzione straordinaria delle rogge e dei riali comunali sono invece in capo al Comune.

Per quanto sopra si provvederà alla programmazione di un intervento diretto e straordinario di sfalcio della vegetazione spontanea lungo il ciglio del fosso comunale, che è già in atto, al fine di rimuovere eventuali situazioni di pericolo per diminuzione della visibilità e successivamente, previa ricerca nominale di tutti i proprietari, ad invitare gli stessi ad effettuare tutti gli interventi necessari per rendere fruibile in sicurezza la strada, ovvero ad assumere tutti i provvedimenti che gli stessi proprietari riterranno necessari alla loro sicurezza ed a quella degli utilizzatori della strada privata.

Io ho fatto un sopralluogo in via Caboto e ho constatato che soltanto il primo tratto del riale è pieno di vegetazione; tutto il resto, almeno due terzi del riale, è tenuto in perfetta manutenzione da parte, immagino, dei frontisti.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Ha chiesto la parola la consigliera Ciocca. Può dichiararsi soddisfatta o meno. Prego.

CONSIGLIERE CIOCCA D.:

Funziona? Ringrazio per le informazioni. Volevo, se è possibile, un supplemento di informazione: che cosa significa che la stessa ne aveva già ceduto parte ai proprietari dei fabbricati limitrofi? Vuol dire che una parte è rimasta di proprietà dell’ALER oppure no?

La seconda cosa: i proprietari frontisti chi sono? Sono i residenti dei condomini o anche, visto che c’è, non so, italiano, fronte o non fronte, e ne esiste solo uno o esiste anche l’altro lato, cioè quello su cui si affaccia il Lidl e le altre strutture?

Ecco, l’ultima cosa. Io sono andata in via Caboto, ovviamente, su richiesta di alcuni residenti, quindi ho visto la situazione. Effettivamente una parte era stata sistemata a cura di alcuni residenti che, evidentemente, avevano dei problemi.

Questo per quanto riguarda le informazioni. Grazie.

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12 ASSESSORE MANGANO:

Rispondo velocemente. Noi, come Ufficio Tecnico, hanno fatto tutta una serie di ricerche per sapere chi effettivamente fossero i proprietari. A noi interessava in questa fase capire se il Comune era proprietario, quindi doveva intervenire per l’illuminazione e per gli altri interventi, questo è stato già assodato.

Per quanto riguarda le proprietà...

(Ndt, intervento fuori microfono: “No?”)

No, non è di proprietà del Comune, alla luce e allo stato dei documenti che sono stati visionati.

I frontisti sono sia da una parte che dall’altra.

Per quanto riguarda, ripeto, la manutenzione, già oltre i due terzi – lei me lo conferma – è già stata oggetto di manutenzione. Non è vero?

(Ndt, intervento fuori microfono: “Metà”)

Metà, 50%. Questa è la dimostrazione che, se l’altra l’hanno fatto, è stato già..., sono intervenuti. Su questo il Comune ha fatto un intervento straordinario proprio in questi giorni per metterlo in sicurezza, è chiaro che per il futuro dovranno intervenire i cosiddetti frontisti sul lato destro e sul lato sinistro.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Consigliera Ciocca. Brevemente, però, perché...

CONSIGLIERE CIOCCA D.:

Sì, brevissimamente. È impensabile che il Comune si faccia promotore di un’operazione di coordinamento per risolvere i problemi dichiarati? Prima domanda.

Seconda domanda: non è previsto che il fosso possa essere coperto o tombinato o comunque una soluzione di questo genere? Grazie.

ASSESSORE MANGANO:

Questo, è chiaro, è una risposta che può arrivare dopo accertamenti tecnici per vedere il fosso se è utilizzato, se non è utilizzato e se quindi un’eventuale copertura può essere effettuata e non ci siano delle controindicazioni. Per cui è un problema che affronteremo successivamente con l’Ufficio, ad hoc.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Procediamo col punto n. 2 all’ordine del giorno, avente ad oggetto:

“Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Lingiardi, Borghi e Ciocca Daniela in merito all’indagine sugli ammanchi Società SABB”.

Gli interpellanti hanno depositato al Protocollo del Comune in data 18 maggio 2015 il seguente atto ispettivo, ve ne do lettura: “I sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere: 1) a che punto è l’indagine sugli ammanchi SABB scaturita, secondo notizie stampa, a seguito della denuncia presentata dall’amministratore; 2) se è stata effettuata l’indagine interna funzionale a verificare l’effettiva consistenza degli ammanchi nell’ultimo esercizio e in quelli immediatamente precedenti e le effettive responsabilità; 3) se è stata fatta una qualsiasi azione di responsabilità nei confronti dei presunti responsabili”.

Risponde il Sindaco, prego.

SINDACO PEZZONI:

Grazie, Presidente. Ho chiesto notizie all’amministratore unico, il dottor Lizza, neonominato, che ho incontrato pochi giorni dopo la presentazione della interrogazione, e la sua risposta molto interlocutoria apre praticamente la..., afferma, scusate, che c’è una questione, uno, la denuncia al vaglio della Magistratura, quindi entrare nel merito oggi diventa particolarmente complesso per i profili di responsabilità, le verifiche interne che sono ancora in corso e l’azione di responsabilità verrà deliberata nel momento in cui poi si andrà a approvare il bilancio di SABB.

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13 Colgo l’occasione per dire che in questo momento è in corso a Lurano una riunione della società SABB, che in pratica sta presentando il quadro della situazione delle sue relazioni con G.ECO e con le prospettive di sviluppo. Per questo abbiamo incontrato, ho incontrato precedentemente l’amministratore unico, per esprimere la posizione del Comune di Treviglio.

Già che ci sono, visto che si parla di società partecipate, allargo un attimo il discorso anch’io, il prossimo 9 di giugno abbiamo convocato a Treviglio una riunione con tutti gli altri Sindaci che sono soci di società a cui il Comune di Treviglio partecipa, in maniera tale da fare il quadro e il punto della situazione sulle prospettive di sviluppo e dell’eventuale rivisitazione che noi abbiamo avviato con la delibera che abbiamo approvato il 30 di marzo scorso, o il 31, sulla ricognizione delle società partecipate alla luce degli indirizzi della spending review.

Questo perché non mi pare che esistano altri tavoli in cui le società della pianura possano giocare tra gli azionisti la revisione completa, diciamo, del quadro della loro azione.

Faccio presente, e chiudo, che anch’io ho visto con estremo stupore la delibera presa dal Consiglio provinciale su due argomenti e mi riservavo, sia per questi argomenti che anche, ad esempio, per la mancata realizzazione della scuola professionale a Treviglio, di chiedere lumi al Presidente della Provincia, ma per quanto riguarda il discorso delle società volevo sottolineare due cose.

Uno, che è stata deliberata dal Consiglio provinciale la annessione di Cogeide ed è stata deliberata dai voti dei Consiglieri che fanno parte della cosiddetta “fase costituente”, che hanno sostenuto l’attuale Presidente della Provincia.

Mentre, sulla questione ABM, distinguerei ABM da ABM ICT. ABM ICT, che è quella della fibra, con BiG TLC ha sistemato i conti e sta andando avanti, quindi quella è una cosa, quando si parlava della fusione di Anita. ABM invece è quella dell’acquedotto, con ABM Next, è la barca che sta affondando e corre il rischio di far affondare anche la Provincia.

Anch’io mi sono stupito da una parte, come si può dire, dell’intervento iniziale, perché sono stati fatti vertici a porte chiuse con proposte iniziali di conferimento di ABM ICT in Uniacque, poi il Consiglio provinciale ha votato in maniera diversa ma poi, due giorni dopo, il Presidente della Provincia ha votato ancora..., ha dato un indirizzo ancora diverso, ma succede lo stesso anche per l’Interporto, succede lo stesso anche per altre cose.

Quindi, sulla questione delle società, 9 giugno, Comune di Treviglio, ci siamo fatti noi promotori di un incontro con tutti i Sindaci che sono con noi soci di queste società per delineare alcune linee di intervento.

Su SABB lascio le parole dell’amministratore unico, perché mi sembra l’unico che possa dire qualcosa, nei limiti di quello che comporta un’azione legale in corso.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Il consigliere Lingiardi ha chiesto di parlare come interrogante. Ha la parola, può dichiararsi soddisfatto o meno. Prego.

CONSIGLIERE LINGIARDI:

Sì, grazie. Non rispondo sulla seconda parte perché, devo dire la verità, non l’ho neanche seguita. Mi spiace. Non l’ho seguita perché ero intento a cercare di capire cosa voleva dire questa risposta dell’interpellanza sugli ammanchi SABB, era questo l’argomento.

Dopo i gossip e gli articoli di giornale, gli articoloni, mi sembra nel periodo di gennaio, sulla questione appunto degli ammanchi, non abbiamo più sentito niente. Per la verità io nel Consiglio..., scusi, il Sindaco aveva fatto anche una Commissione, ci eravamo trovati anche d’accordo sulla linea da tenere in questo senso, e anche in quella Commissione però si era espressa un po’ la preoccupazione di quello che poteva essere successo all’interno appunto della SABB, non solamente su questo aspetto ma anche su altre questioni. Si era parlato anche appunto di... adesso si dice due diligence, andare a fare una ricognizione interna, poi capisco c’era stata la questione anche dell’amministratore e del cambio dell’amministratore.

Evidentemente l’amministratore nuovo, che è Marco Lizza, ha bisogno di dei tempi per analizzare il tutto, però credo che questa sia una questione da non lasciar perdere, perché parliamo di soldi dei cittadini, parliamo di una partecipata. Oltretutto io mi aspettavo il bilancio

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14 della società, invece penso che sia stato prorogato, loro hanno dei tempi, cioè, nello Statuto dei tempi anche più lunghi, penso sei mesi. Ecco, e quello sarebbe interessante, anche vedere appunto come va la società e come questi ammanchi poi purtroppo dovranno in qualche modo entrare anche in questi bilanci.

Beh, io non posso dirmi soddisfatto su una risposta di questo genere perché è tutto ancora interlocutorio, evidentemente, ma non perché non sono soddisfatto delle risposte sue, Sindaco, ma evidentemente il percorso è tutto ancora da fare. Ecco, l’importante è che però questa questione non vada persa, è una questione fondamentale, importante.

Abbiamo visto anche, e ne abbiamo parlato in seguito anche sulla altre società, le questioni anche dei controlli rispetto ai Revisori dei conti, ecco, che devono essere chiari e a volte anche esprimersi magari in maniera un pochettino più leggibile, anche dire quali sono i controlli che hanno fatto, quali sono i tempi dei controlli, quanti controlli sono stati eseguiti.

Ecco, questo è importante, sono soldi dei cittadini, sono soldi che sono venuti a mancare anche rispetto, ad esempio, all’azione di responsabilità, perché qualcuno dovrà pur pagare su questa questione qua. Io non credo che sia da lasciar perdere.

Ecco, concludo qui dicendo se è possibile anche magari in Commissione, magari poter anche chiamare magari l’amministratore, anche se dovrà venire quando ci sarà da discutere sul bilancio, ma se può venire anche a farci il punto della situazione sulle questioni aperte di responsabilità e di analisi o due diligence rispetto alla questione complessiva della società.

Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Piano attuativo ‘Ambito di trasformazione AT. 1B – Porta Nord’ del Documento di Piano, in variante agli atti del PGT, presentato dalla società Punto 5 S.r.l. – Esame osservazioni e approvazione definitiva”.

Illustra, per la Giunta, l’assessore Nisoli. Prego, Assessore.

ASSESSORE NISOLI:

Sì, grazie Presidente. Abbiamo adottato questo Piano attuativo il 14 dicembre del 2014, è stato pubblicato per i 60 giorni per le eventuali osservazioni. Nel periodo delle osservazioni non ne è pervenuta nessuna da parte dei cittadini, è pervenuta un’osservazione l’11 febbraio 2015 da parte dell’ASL, la quale in sintesi osserva: 1) La necessità di prevedere ulteriore area drenante da ricavarne nei posti macchina del parcheggio a servizio dell’area commerciale; le superfici permeabili dovranno essere ricavate tramite la posa di idonei manufatti su supporto drenante.

2) La realizzazione dell’intero ambito è subordinata alla bonifica dell’area dismessa, ovvero dall’esito positivo delle verifiche attualmente in corso. 3) Si evidenzia che nell’ambito non sono stati individuati percorsi di mobilità alternativa (piste ciclabili o percorsi pedonali). 4) Si formulano prescrizioni tecniche in merito alla raccolta e al convogliamento delle acque reflue e alla condotta dell’acqua potabile. 5) Si richiamano i requisiti del Titolo III del Regolamento locale di igiene vigente (aerazione naturale diretta o soluzioni alternative, dotazione di servizi igienici, protezione da umidità e radon, sistemi di raccolta rifiuti e impianti tecnologici, sistemi volti al risparmio e al recupero della risorsa idrica, divieto di realizzare alloggi monofaccia a nord e obbligo del rispetto delle disposizioni in materia di cadute dall’alto)”.

La controdeduzione tecnica. Punto 1): si ritiene accoglibile l’osservazione in merito alla necessità di prevedere ulteriore area drenante nei posti macchina. 2) La convenzione all’articolo 3 già subordina la realizzazione degli interventi edilizi all’approvazione dell’intervento di bonifica o altro analogo atto. 3) La convenzione prevede la cessione di aree al Comune poste parallelamente alla via Bergamo per la ricalibratura della stessa. Le relative opere sono a carico dell’Amministrazione comunale, con possibilità di realizzare anche la pista ciclopedonale collegando sia l’area già ceduta a tale scopo dal Piano attuativo “La Corte’”, posta a sud. 4 e 5) Le prescrizioni richiamate sono già previste dalle vigenti normative, dovranno essere verificate nei relativi titoli abilitativi all’edificazione. Considerato che l’articolo 16 della convenzione prevede già l’impegno al rispetto, in fase di progettazione, dei pareri

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15 espressi dai vari Enti e servizi in materia, si ritiene opportuno accogliere l’osservazione dell’ASL e inserire nello stesso articolo, dopo le parole “Regolamento locale di igiene”, la frase “nonché delle osservazioni presentate dall’ASL in data 11.2.2015, Protocollo 7009, allegate alla presente.

È pervenuto in data 22 aprile il parere favorevole da parte della Regione Lombardia, la quale non evidenzia nessun rilievo rispetto alla variante adottata e ci fa un richiamo per quanto riguarda l’adeguamento delle tavole del PGT al parere che avevano già dato in fase di approvazione del nostro PGT, di inserire il corridoio di salvaguardia urbanistica circa la interconnessione autostradale, e questa prescrizione è stata già recepita in sede di approvazione definitiva della variante n. 5 che abbiamo fatto ad aprile.

La Provincia di Bergamo ci ha trasmesso il suo parere in data 18 maggio 2015 e anche il parere della Provincia di Bergamo è favorevole e decreta di esprimere parere di compatibilità con il PTCP.

A seguito di questi pareri favorevoli che son pervenuti e della osservazione della ASL possiamo approvare definitivamente il Piano attuativo “Ambito di trasformazione AT. 1B Porta Nord”, già adottato il 15 dicembre 2014. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Procederemo con due votazioni: una sull’osservazione e poi la votazione complessiva del Piano attuativo.

Vi sono interventi? Il consigliere Minuti ha chiesto la parola. Prego.

CONSIGLIERE MINUTI:

Grazie, Presidente. Colgo l’occasione per esprimere un apprezzamento per la sua professionalità e la sua imparzialità, da Consigliere di opposizione. Non c’entra niente, ma siccome qualcuno, e non c’entrava niente, ha detto il contrario prima, e quindi io dico la mia.

Relativamente al merito della questione. Ho avuto modo, nella presentazione di questo Piano attuativo in parziale variante allo strumento urbanistico, poi non è risultata poi tale, un apprezzamento, insomma: in questo momento di fermo dell’attività edilizia ben vengano le iniziative, anche se queste iniziative vengono tutte da fuori, da Brignano e da Pagazzano, e non vengono da imprenditoria di Treviglio. Che serva questo monito a svegliare l’imprenditoria anche di Treviglio, anche perché sono le ultime occasioni che si colgono, perché una Regione Lombardia approdata a una maggiore maturità nella politica legislativa, perché se proseguiva nella immaturità che la portava a legiferare ogni giorno una legge diversa e magari in conflitto con quelle dello Stato, avvalorava la tesi di molti, in particolare dal Movimento 5 Stelle, della inutilità o della dannosità di questo istituto, mentre invece c’è da dire che la Regione Lombardia ultimamente sta facendo molto meno leggi e anche un po’ più buone, per esempio la legge urbanistica, che dice: cogliete le occasioni perché da qui in avanti non si spreca più il territorio della Regione perché il territorio agricolo che è rimasto serve per l’agricoltura che esiste, che ha bisogno di aree di sfogo. Bello questo, quindi hanno colto l’ultima occasione, ma noi però, Assessore, io apprezzo il suo lavoro, non cogliamo appieno la valenza di questo concetto perché in una città come la nostra, che ha la grande fortuna nel territorio, rispetto ad altre, di essere quasi interamente fognata e il suo territorio, a garanzia dell’ecologia dell’ambiente trevigliese, noi abbiamo la fognatura dappertutto, e non è mica stata una cosa facile, eh, perché l’abbiamo fatta in venti anni, pezzo per pezzo, dalla zona nord, al PIP, alla zona ovest, alla Geromina, al territorio della Pia Casa, alla Cascina Rampin alla zona ospedaliera, tranne un piccolo tratto strategico che è però il più diabolico: è quello che va dalla Mauri e la Farchemia a questo insediamento, a questo Piano attuativo.

Ebbene, qual è la nostra risposta? E del resto non poteva essere molto diversa vista la vostra intenzione, che per ora è in buona compagnia, il Sindaco mi ha detto che la maggioranza PD- Forza Italia ha votato la soppressione di Cogeide e l’incorporazione in Uniacque. No? Così stanno le cose, c’è questa maggioranza diabolica PD e Forza Italia. Ebbene... è il mio partito, sì, almeno uno dei due, non tutti e due, perché tutti e due è un po’..., ancor più diabolico. E come farà a realizzare la fognatura Mauri, Farchemia, questa zona qui, un soggetto che avrà il

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16 carico di problematiche quali ha Uniacque? Mentre invece era affidabile che la realizzasse Cogeide, che ha dimostrato sul campo che pezzo per pezzo il territorio ce lo ha davvero risanato: i nostri acquedotti, ogni due anni ne ha approfondito uno. Mica era merito del Presidente, chiunque fosse; è l’azienda che funzionava, è l’azienda che è efficiente, che è stata impostata bene e che darà un valore aggiunto a Uniacque.

Ebbene, quale risposta date voi, avendo alle spalle queste contraddizioni, ma per vostra insufficiente azione di governo? Vi accontentate di monetizzare degli standard, contenti di portare qualche soldo in cassa, e rinviate alle future Amministrazioni la realizzazione della fognatura. Io avrei dato una risposta diversa: avrei colto l’occasione dell’interesse di privati per realizzare questo insediamento, peraltro governato nel senso di convincere questi privati non solo a tirare fuori i soldi a vantaggio del bilancio comunale, che aveva assoluta necessità di introitare oneri urbanizzativi, ma per introdurre anche quello che enfatizzò in sede di prima adozione il consigliere Giussani, ogni volta che c’è una modifica rispetto al precedente, per esempio il precedente in questo caso è lo strumento urbanistico, e sai, però diminuiscono i volumi, però abbassano le altezze, e sai, chi viene da fuori vede degli edifici meno impattanti.

Certo, cose positive, certo, sono cose positive, è lo stesso discorso che voi avete fatto a proposito di Foro Boario, no? Foro Boario: però si fanno meno volumi rispetto a prima. Però, ragazzi, andate a vedere il progetto che hanno depositato in Comune in Foro Boario, è veramente una schifezza, è veramente un capannone indegno di quella porzione nevralgica della città.

Io capisco alienare un immobile per fare..., alienare un’area per fare un immobile di valore aggiunto, ma un capannone così andava bene, come io vi suggerivo, in viale Carlo Porta, nell’area di proprietà comunale, che è più grande di 20.000 metri, introitavate una somma maggiore e avreste collocato il manufatto giusto nel posto giusto, con anche più parcheggi, avendo la libertà di decidere cosa fare nel Foro Boario in una più matura circostanza.

Ecco, capisco, avete introdotto alcune modifiche che per certi aspetti possono essere considerate positive, però la sostanza è che viene rinviata la realizzazione della fognatura generale dell’area nord di Treviglio, che è l’unica area sprovvista di fognatura, di fognatura, e in più – grazie per l’acqua –, e in più... ho perso il filo che in più, in più...

(Ndt, intervento fuori microfono: “Manca la fognatura e?”)

Non solo la fognatura, ma c’è una cosa singolare che non mi è mai capitata in tanti anni di attività di registrare: che addirittura altri Enti pubblici, sia pure non territoriali, presentano osservazioni su uno strumenti urbanistico, non so, la ASL, la ARPA, quando la normale interlocuzione, i tavoli, ma voi siete contro i tavoli già, i tavoli sono un’invenzione dalla Borghi e voi li avete cancellati dal vostro vocabolario, ha costretto la ASL a fare un’osservazione per dire: beh, però manca la fognatura, dovete fare degli approfondimenti, state attenti a come realizzate l’infrastruttura, perché il terreno è permeabile più o meno eccetera. E infine la Regione Lombardia, che qui doveva star zitta e non dire proprio niente, invece dire: ma ricordatevi che nel Piano di Governo del Territorio non avete ancora indicato un’area di salvaguardia della IPB, dell’autostrada Treviglio-Bergamo. Cosa c’entra? Come il cavolo a merenda.

Tuttavia gli uni e gli altri alla fine concordano che questo intervento s’ha da fare, l’economia di Treviglio dice che s’ha da fare; noi, che siamo dell’opinione che s’ha da fare meglio di così, di come voi proponente, perché ha queste due lacune, una l’ho detta, l’altra ve la ometto perché sto andando oltre i termini.

Per cui, anticipando anche la dichiarazione di voto, ci tocca – chi non lo so –, ci tocca, beh, accogliere le osservazioni, perché sono pertinenti, dicono delle cose tecniche oggettive, giuste, ma non approvare definitivamente questo strumento urbanistico, ancorché prendo atto che c’è lì un’industria dismessa, che è meglio un intervento edilizio intelligente rispetto a un’industria dismessa. Il voto sarà negativo.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, Consigliere. Nessun altro chiede la parola? Possiamo procedere quindi alla votazione sull’osservazione dell’ASL.

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17 Dichiaro chiusa la discussione. Dichiarazioni di voto sull’osservazione dell’ASL? Nessuno chiede la parola per dichiarazione di voto, quindi pongo in votazione l’osservazione n. 1 – e anche l’unica – proposta dall’ASL.

Chi è a favore all’accoglimento voti sì, chi è contrario voti no. Dichiaro aperta la votazione.

Procediamo con sistema elettronico e con l’ausilio... in modalità palese. Consigliere Fumagalli, non ha votato.

Dichiaro chiusa la votazione.

17 i voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva.

Procediamo anche alla votazione relativa al Piano nel suo complesso. Vi sono dichiarazioni di voto? Nessuno per dichiarazione di voto.

(Ndt, intervento fuori microfono)

Per dichiarazione di voto? Prego, consigliera Ciocca.

CONSIGLIERE CIOCCA D.:

Volevo dire che non siamo intervenuti perché concordiamo con l’analisi che ha fatto il consigliere Minuti e, concordando con l’analisi, concordiamo anche con la scelta di votare no.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Nessun altro per dichiarazione di voto? Pongo in votazione quindi il punto n. 3 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Piano attuativo ‘Ambito di trasformazione AT. 1B Porta Nord del Documento di Piano in variante agli atti del PGT, presentato dalla Società Punto 5 S.r.l. – Esame osservazioni e approvazione definitiva”.

Procediamo con votazione in forma palese e con l’ausilio del sistema elettronico.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

9 voti a favore, 6 contrari, 2 astenuti. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i consiglieri Lingiardi, Bussini, Borghi, Ciocca Daniela, Minuti, Merisi, astenuti i consiglieri Melli e Pignatelli, a favore gli altri Consiglieri presenti in Aula.

Passiamo al punto n. 4 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Ripiano del disavanzo di amministrazione registrato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui”.

Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore al Bilancio, giusto? Prego.

ASSESSORE VAILATI:

Sì, grazie Presidente. L’operazione di riaccertamento dei residui è un atto tecnico richiesto dalle nuove disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilanci delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi. Per questi, infatti, sono stati individuati i principi contabili fondamentali del coordinamento, che servono per il coordinamento della finanza pubblica.

Nella seduta del 29 aprile è stato approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2014. Il risultato del rendiconto è di un avanzo pari a 2.825.000 euro. I residui vengono poi rianalizzati secondo i nuovi criteri dalla contabilità armonizzata. Abbiamo peraltro fatto una Commissione ad hoc dove, appunto, sono stati spiegati tecnicamente i procedimenti.

Successivamente, con delibera della Giunta comunale n. 48 del 30 aprile, si è proceduto alla determinazione del risultato di amministrazione al primo gennaio 2015. Pertanto i valori si modificano in tal senso, cioè il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014, pari a 2.800.000 euro, considerando poi i residui attivi cancellati in quanto non correlati ad obbligazioni giuridiche perfezionate, residui passivi cancellati in quanto non correlati ad obbligazioni giuridiche perfezionate, i residui attivi e passivi re-imputati agli esercizi in cui sono esigibili, il calcolo quindi del fondo pluriennale vincolato porta ad avere un risultato di amministrazione al primo gennaio 2015 di 3.500.000 euro.

Viene calcolato poi il Fondo crediti di dubbia e difficile esazione, che per il nostro Comune è pari a 3.100.000 euro circa. Vengono stabiliti gli importi di parte vincolata, che hanno un totale di 1.700.000 euro. Si arriva così ad un disavanzo di 1.261.000 euro.

L’articolo 2 del decreto ministeriale del 2 aprile 2015 stabilisce quali sono le modalità per

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18 ripianare il disavanzo. Le modalità di ripianamento del disavanzo sono o in un’unica soluzione, con per esempio proventi realizzati dall’alienazione di beni patrimoniali disponibili, oppure dilazionare l’importo in trenta esercizi.

Pertanto si propone a codesto Consiglio di poter procedere al recupero del disavanzo di amministrazione, determinato appunto a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, in trent’anni, attraverso l’applicazione al bilancio 2015 e ai bilanci seguenti di una quota costante di disavanzo pari a 42.000 euro. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi.

Ha chiesto la parola il consigliere Lingiardi. Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE LINGIARDI:

Grazie, Presidente. Sì, abbiamo in Commissione analizzato questa nuova rideterminazione dell’avanzo d’amministrazione, in questo caso non è un avanzo ma è un disavanzo di amministrazione, e sinceramente devo dire che all’inizio ho proprio avuto un momento di scoraggiamento rispetto a questa questione, non pensavo proprio di poter verificare un disavanzo, specialmente in queste condizioni, dopo i riaccertamenti.

Per la verità un accenno era stato fatto, perché nei conti economici, quelli con modalità, e non so se sarà la modalità completa nuova, ma quelli conti economici e stato patrimoniale, l’anno scorso avevamo un milione di disavanzo e quest’anno, con una partecipazione straordinaria della vendita delle reti del gas, saremmo andati a 2 milioni di disavanzo.

Allora cosa ho fatto? Sono andato a vedere quali erano un po’ le questioni base rispetto a questo disavanzo di 1.200.000 euro, mi sembra, 1.261.000, e la cosa importante che si può valutare è questo famoso Fondo crediti di dubbia e difficile esazione.

Allora, il Fondo crediti di dubbia esigibilità è un fondo che viene istituito per tali crediti, per i crediti appunto di dubbia esigibilità, ed obbligatorio effettuare un accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione e vincolare una quota del risultato di amministrazione in sede di rendiconto. In sede di rendiconto, fin dal primo esercizio di applicazione del principio, l’Ente vincola nell’avanzo di amministrazione l’intero importo dei Fondi crediti di dubbia esigibilità, e questo è talmente elevato che porta poi ad un disavanzo, ed è quantificato appunto poi in un prospetto riguardante il Fondo.

Nello stesso tempo, se il risultato appunto di amministrazione non presenta un importo sufficiente a comprendere il Fondo crediti di dubbia esigibilità, per tale quota si registra appunto un disavanzo, che dev’essere applicato al bilancio di previsione in corso di gestione.

Fino a quando il Fondo crediti di dubbia esigibilità non risulta adeguato non è possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione. Queste sono le regole, nuove regole contabili.

Poi mi sono chiesto: ma è possibile, solo noi abbiamo questo Fondo così importante? Allora sono andato a guardare un po’ di delibere dei vari Comuni, anche qui intorno, e devo dire che non ce n’è una uguale all’altra di delibere, a veramente, non ce n’è una uguale all’altra, però devo dire che la nostra..., la delibera del Comune di Treviglio è fatta abbastanza bene perché va a prendere l’allegato B1 dell’Arconet della Ragioneria dello Stato, del MEF, e quindi quello era il mio punto di riferimento per confrontarmi con le altre delibere. Perché nelle altre delibere io non ho mai trovato questo Fondo crediti di dubbia esigibilità e, sinceramente, non capisco perché.

Poi ho trovato finalmente una delibera della Città di Vigevano che adotta questo allegato e ai Fondi crediti di dubbia e difficile esazione c’è zero. Ma la tabella è proprio uguale nella sua composizione e ha, invece, altri vincoli derivanti da leggi e da principi contabili e altri vincoli formalmente attribuiti all’Ente; aveva un avanzo di amministrazione di 16.314.000, certo non è proporzionale rispetto al numero degli abitanti, sicuramente, aveva un avanzo di 16.314.000 e a fine totale parte disponibile, che è il punto finale di tutto, rimane con un avanzo di 6,8 milioni, quindi non va in disavanzo.

Allora io ho fatto la mia ricerca, non ho trovato nessun Comune che va in disavanzo. La pongo come questione per capire, cioè a me piace capire su queste questioni qua, non tanto... Va

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