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CONSIGLIERE MASSIMO BARBI (LEGA NORD – LEGA LOMBARDA – BOSSI):

“Premetto subito che noi come gruppo Lega Nord voteremo a favore di questa convenzione, ripeto quello che vado dicendo da anni e cioè che questo servizio deve essere fatto da personale qualificato, che oltre all’autista ci sia come mi sembra di aver capito anche una persona qualificata che li accompagni, e questo dal mio punto di vista poteva esserci scritto in questa convenzione.”.

CONSIGLIERE PAOLO COPPOLA (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Proprio due domande veloci, non riesco a capire all’articolo 2, comma 4 - lett. c), in caso di presenza di utenti residenti in Comuni situati al di fuori dell’ambito territoriale del Distretto di Suzzara i Comuni di appartenenza che quindi penso di capire che non sono quelli firmatari, quelli che aderiscono a questa convenzione, saranno tenuti ciascuno al versamento di una quota forfetaria corrispondente all’1% del costo del servizio. Però mi chiedo come si fa a vincolare a una convenzione dei Comuni che non ne sono parte, nel senso ci sarà un utente supponiamo che è residente in un Comune situato al di fuori dell’ambito del distretto, chiede di poter essere trasportato, e bontà sua certo non gli si può dire di no, però chi ci dice che il Comune poi alla fine del quale è residente questo utente, aderisca e accetti questa condizione dell’1% del costo del servizio, non riesco a capire come si riesca a inserire nell’ambito del meccanismo della convenzione questo paragrafo. Poi l’altra domanda che volevo fare era: per quanto riguarda l’articolo 2 al comma 2 il Comune di Gonzaga farà una procedura ad evidenza pubblica diretta, gestisce anche l’indizione della gara il Comune di Suzzara. Poi, più che una domanda era un’osservazione, non ricordo se nelle precedenti convenzioni vi era una ripartizione di questo tipo, mi sembra inferiore, quindi la saluto positivamente, qui abbiamo il 15% del costo del servizio sugli abitanti e l’85 per il numero degli utenti forse le altre volte era tarato diversamente, nel senso che era più verso il numero degli abitanti tipo un 20/30 se non ricordo male e il 70 invece per il numero degli utenti, ritengo che questa suddivisione sia più equa perché vada a ripartire quello che è il servizio che viene erogato a favore della comunità di appartenenza si, ma soprattutto dell’utente medesimo, anzi se in futuro tra 3 anni si arriverà a un 90/10 forse risponde più a logiche di efficienza e di economicità, per il resto nulla da eccepire.”.

ASSESSORE IVANO AFRICANI: “Non c’è tanto da replicare, non so come era l’anno precedente, sinceramente non ho guardato rispetto alla questione del 15 o del 10%, questo è ovviamente con la quota di solidarietà perché sappiamo benissimo che Comuni piccoli come Motteggiana non riuscirebbe da sola a sostenere questo costo e quindi dentro a questa logica c’è appunto un indirizzo solidale rispetto ai Comuni più piccoli che hanno a carico questo tipo di intervento di carattere sociale di trasporto verso la Casa del Sole. Rispetto l’altra questione non ho capito bene la domanda sinceramente, “in caso di presenza di utenti

e residenti in Comuni situati al di fuori dell’ambito territoriale del distretto di Suzzara, i Comuni di appartenenza saranno tenuti ciascuno al versamento di una quota forfetaria corrispondente all’1% del costo del servizio”, non lo so, funziona così, Roncoferraro, adesso dipende se è nel tragitto, su Borgoforte se chiede di poter trasportare una persona deve corrispondere l’1% del costo del servizio.”.

Sospensione della seduta: ore 22,10 Si riprende la seduta: ore 22,20

finisce lato A 3^ cassetta … lato B 3^ cassetta non c’è registrazione

… inizia lato A 4^ cassetta

PUNTO N. 5 - ADESIONE AL CONSORZIO OLTREPO' MANTOVANO. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI CONVENZIONE E DELLO STATUTO CONSORTILE

SINDACO WAINER MELLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Nel corso di questi mesi noi abbiamo avuto parecchi incontri con i rappresentanti delle amministrazioni comunali del nostro territorio, quando dico territorio intendo l’ex distretto, quindi Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana, Moglia, San Benedetto, anche in relazione ad un altro problema che era il rilancio della Consulta Economica d’Area. Nel corso di questi incontri anche in relazione a un fatto che è avvenuto mi pare verso ottobre/novembre, è stato il finanziamento del GAL che è il Gruppo Azione Legale, noi ci siamo trovati ad avere questo progetto approvato da parte del Consorzio Oltrepo con finanziamenti significativi soprattutto per quello che riguarda la zona di Ostiglia/Revere e siamo rimasti fuori invece come finanziamenti sia il parco San Colombano, nostro, e i parco San Lorenzo. Nell’ambito di questi incontri, di queste discussioni siamo arrivati alla conclusione che il sistema dell’Oltrepo è un sistema significativo, un sistema che va da Quistello fino a Felonica, mi pare che raggruppi sui 19 Comuni con una popolazione attorno ai 40 mila abitanti, abbiamo chiesto un incontro con il Presidente del Consorzio, mi pare prima di Natale, il dr. Pastacci che è il Sindaco di Quistello e abbiamo fatto la proposta di inserirci nell’ambito del Consorzio Oltrepo cercando di portare quindi il peso di questo Consorzio da 40 mila a 80/90 mila abitanti, convogliando verso questo consorzio gli altri Comuni, l’adesione è già stata formulata per Pegognaga, in questi giorni verrà formulata da San Benedetto, da Motteggiana, da Gonzaga e da noi. Il Consorzio Oltrepo è quel sistema che ci permette di entrare nella richiesta di finanziamenti sia per quello che riguarda le fondazioni, non ultimo voi sapete che in questi giorni è apparso nella stampa che è stato finanziato il Progetto Dominus, che riguarda proprio il territorio che va praticamente da Felonica fino a Suzzara per un importo di circa 3.200.000,00, e questo anche in relazione alla possibilità di entrare nella richiesta dei finanziamenti dell’ex Obiettivo 2. Quindi sostanzialmente dare caratteristica e peso diverso ai progetti, portando avanti un sistema che è estremamente pesante cioè una massa critica significativa. Vi ricordo che il problema del Dominus è anche importante perché un finanziamento del genere se transitasse nell’ambito di qualsiasi dei nostri Comuni è un finanziamento che poi in relazione alle spese che si fanno andrebbe a rompere per ognuno di questi Comuni a rompere il problema del patto di stabilità. In questo caso i 3 milioni e due vengono gestiti dal Consorzio, ed è una sorta di liberatoria che i Comuni hanno in relazione sempre al patto di stabilità.

Come avete visto dallo schema è chiaro che c’è una quota secondo l’approvazione fatta dalla Regione nel 2008, per cui il contributo per una popolazione da 10 mila a 30 mila abitanti è di 10 mila euro. In questa fase noi non abbiamo chiesto la revisione dell’assetto del consiglio di

amministrazione del Consorzio Oltrepo, abbiamo semplicemente dato l’adesione e ovviamente i Comuni interessati, quindi Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana e San Benedetto, ma credo che entrerà anche Moglia, nel proseguo del tempo dichiareranno quale è la loro intenzione per quello che riguarda la posizione che questi Comuni possono esprimere all’interno del consiglio d’amministrazione del Consorzio stesso.”.

CONSIGLIERE MASSIMO BARBI (LEGA NORD – LEGA LOMBARDA – BOSSI): “Anche in questo caso il nostro gruppo voterà a favore dell’adesione del Consorzio Oltrepo Mantovano, anche se ci sono alcune cose nelle finalità perseguite che non mi trovano d’accordo, o altre fatte tempo fa che ormai non si fanno più, come l’Oltrepo Mantovano e i suoi sapori, manifestazione che portava molta gente in piazza. Poi non vorrei che questo Consorzio diventi nel tempo un ulteriore spreco di soldi pubblici e mi piacerebbe che i risultati ottenuti siano presentati tutti gli anni al consiglio comunale.”.

CONSIGLIERE PAOLO COPPOLA (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Nel punto precedente abbiamo visto lo strumento della convenzione, qui vediamo quello del consorzio e facendo un po’ l’analisi di quello che questa serata abbiamo avuto modo di discutere abbiamo visto che ci sono le varie tipologie come determinati servizi possono essere gestiti da più entità territoriali o meglio da più Comuni. Ecco, quella del consorzio è però una tipologia che al momento dal punto di vista legislativo è vista con maggiore sfavore, perché si dice anche che nella revisione del T.U. degli Enti Locali, quella che sarà la carta dell’autonomia, il DDL Calderoli, il consorzio viene visto con sfavore, addirittura gli eventuali consorzi esistenti, le eventuali funzioni e servizi che sono stati conferiti ai consorzi dovranno essere riammessi nel circolo virtuoso di quello che è l’associazionismo comunale o addirittura conferiti alle Province. Quindi io non vorrei che, questo è molto peculiare perchè riguarda il punto di vista eco ambientale, i parchi, non vorrei che magari questo è un tentativo quello del Comune di Suzzara di fare sistema, che però dal punto di vista normativo rischia di essere non solo tardivo ma un po’ controproducente se non addirittura fuori tempo massimo, questo perché bisognerebbe ragionare in un ottica di area vasta, sempre di più in ottica o dell’Unione o eventualmente quelle che sono le convenzioni. Abbiamo visto prima il sistema della convenzione dal punto di vista del trasporto dei disabili, qual è il vantaggio della convenzione, che innanzi tutto non si crea un ente terzo come quello del consorzio, si hanno dei costi inferiori, si ha una maggior sicurezza e tranquillità possiamo dire anche nella gestione delle risorse, e qui non è precisato bene, l’eventuale finanziamento certo è un finanziamento che all’inizio ci vengono chiesti 10 mila euro perché in base all’allegato a) perchè il Comune appartiene alla classe demografica per cui viene richiesto questo contributo, però a seconda poi delle spese che questo consorzio dovrà sostenere è chiaro che i finanziamenti ci verranno chiesti e in un’ottica di contenimento della spesa pubblica sicuramente il consorzio non è lo strumento migliore, sia per monitorare la spesa pubblica che anche per gestirla direttamente. Si creano poi dei posti in più, speso i consorzi venivano creati anche per creare delle postazioni, delle sedie, possiamo anche dirlo, per dei politici trombati, non è questo il caso perché vediamo che ci siedono dei sindaci, però è chiaro che il sistema del consorzio è un sistema che a lungo andare verrà sicuramente superato, sia perché costoso, sia perché in un ottica di swot, visto che prima avevamo ragionato di minacce, punti forza, debolezze, opportunità, e quello che ha minori opportunità e ha più debolezze e sono quelle soprattutto dal punto di vista finanziario ed economico, pensate invece come sarebbe stato, naturalmente però non dipendo solamente dal Comune di Suzzara, però in un’ottica futura fare una unione di Comuni in cui il trasporto disabili, la stessa tutela dei parchi, oppure anche il Piano territoriale degli orari fosse gestito direttamente dall’unione dei Comuni, quindi con dei dipendenti, nell’ambito di quelli che sono dei servizi

che collocati in un’area vasta realizzano anche delle economie di scala e inevitabilmente si traducono in vantaggi e ricadute positive per tutta la comunità. Quindi questo del consorzio può essere nel breve periodo la risposta giusta, ma nel medi/lungo periodo a mio modo di vedere rischia di essere invece una risposta non dico inadeguata, ma comunque contro corrente rispetto a quello che invece è il favor del legislatore, quindi queste sono le principali obiezioni, dopo come diceva il Sindaco dal punto di vista dell’organigramma, anche la sede a Pieve di Coriano con l’ingresso del Comune di Suzzara forse viene un po’ sbilanciato mettere la sede a Pieve di Coriano, però nell’ambito di quello che è poi il Comune capofila viene operativo Quingentole, forse andrà anche ripensato dal punto di vista meramente operativo oltre che di quello eventualmente proprio normativo.”.

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Io avevo letto lo statuto, me lo stavo riguardando e non è che sia molto favorevole, nel senso che il consorzio va bene se funziona bene, se invece anche nel funzionamento ci sono dei problemi e per funzionamento intendo dire la possibilità di prendere decisioni e di avere la forza di aggregazione per prendere decisioni, noi qui abbiamo uno statuto che dice che i diritti di voto sono sulla base della popolazione residente quindi i diritti di voto sono divisi, il consiglio di amministrazione è composto da 7 membri che sono nominati dall’assemblea, quindi già noi potremmo anche non essere in consiglio di amministrazione perché i Comuni sono 19 mi pare, quindi potremmo anche non essere in consiglio di amministrazione, io pensavo che tutto sommato ci fosse un sistema diverso di nominare i consiglieri di amministrazione, non c’è una lista di minoranza, un sistema tale che possa garantire che Suzzara che rappresenta qualcosa di più del 10% abbia diritto a un consigliere, non è dato, quindi dipende da questioni politiche, non so se tutto questo è stato tenuto presente nel discorso di entriamo. Entriamo penso che dovremmo entrare però ho paura che diventi un consorzio molto politicizzato, ci sono gettoni di presenza, ci sono tante cose che non sono molto così, che in un consorzio non sono molto accettabili in un consiglio di amministrazione, il direttore e i funzionari debbono essere retribuiti chiaramente, però un consorzio dove i rappresentanti sono eletti dai cittadini dovrebbe essere senza remunerazione. Non so, proviamo, entriamo, c’è il diritto di recesso, l’importante è che non faccia debiti che poi saremmo chiamati a ripianare e che funzioni bene, gli interessi sono tanti e sono diversi, noi siamo di qua e siamo per adesso solo noi a quanto mi risulta, di la sono molti di più.”.

SINDACO WAINER MELLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Più che replica è una constatazione, è chiaro che è probabile che quello che suggerisce Coppola che il futuro sia nella situazione dell’unità dei Comuni e che quello che diciamo noi e lo statuto approvato con atto del 23 dicembre è sostanzialmente riconosciuto. Si può ammettere anche l’artificiosità di questi sistemi per andare alla richiesta di fondi, a parte che ovviamente si riconosce un territorio tutto sommato a forte omogeneità e come dire il territorio che sta alla parte destra del Po, però è anche vero che probabilmente qualche treno quando c’era l’Obiettivo 2 si è perso, nel senso che per esempio la Consulta d’Area mi si dice che allora, non ricordo chi fosse il Presidente, poteva essere un elemento per accedere ai fondi dell’Obiettivo 2, fondi europei, non essendo fatto questo è chiaro che si definisce una situazione di artificio, si crea un altro sistema per poter concorrere a questi finanziamenti.”.

PUNTO N. 6 - ADEGUAMENTO NORMATIVO DEL REGOLAMENTO PER LA

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