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COMUNE DI SUZZARA Provincia di Mantova PROCESSO VERBALE N. 7 DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL

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Provincia di Mantova

PROCESSO VERBALE N. 7

DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL

25.05.2010

All’appello risultano presenti :

MELLI WAINER P

CARRA PIERGIORGIO A BORTOLINI LUIGI P PICCININI CARLO P GUASTALLI ALESSANDRO P MELLI MARIA LUISA P VECCHIA ALDO DAVIDE P IAQUINTO ANNA P ALDROVANDI MASSIMO P BIANCHERA ELISA P

COVRI FABIO P

ODINI ROSSANO A ZUCCHI ANDREA P GUIDUCCI ALESSANDRO P BIANCHERA NICOLA P COPPOLA PAOLO P BARBI MASSIMO P FRANCESCHINI BARBARA P

LEALI PAOLO P

IEMBO FRANCESCO P AFRICANI GIULIO P

Presiede la seduta il Sig. Vecchia Aldo Davide.

Partecipa all’adunanza il Segretario – Direttore Generale Dott.

Avanzini Gabriele il quale provvede alla redazione del presente

verbale.

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ASSESSORI PRESENTI SIGG. ALEOTTI P. – AFRICANI I. – BASSOLI G. – DAVOGLIO G. – ONGARI I.

PRESIDENTE ALDO DAVIDE VECCHIA (PARTITO DEMOCRATICO): “La seduta è valida; ai sensi dell’art.23 nomino i consiglieri per la verifica delle votazioni che sono: Cons.

Africani G., Cons. Bortolini L., Cons. Leali P..”.

PUNTO N. 1 - INTERROGAZIONE PRESENTATA IL 18.05.2010 DAL CONSIGLIERE GUASTALLI - GRUPPO PD – SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 118 NEL TERRITORIO

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUASTALLI (PARTITO DEMOCRATICO): ”Il Gruppo consiliare del Partito Democratico con riferimento a quanto apparso in questi giorni sulla stampa locale circa il taglio previsto di automedica per il Comune di Suzzara esprime profonda preoccupazione per tale prospettiva che evidenzia come il Pronto Soccorso di Suzzara sia considerato dalla Regione Lombardia non strategico per il territorio Mantovano.

Ribadisce con forza quanto sia indispensabile per il nostro territorio avere un punto di primo soccorso adeguato e che garantisca un soccorso immediato nel bacino si utenza che va a servire, anche in considerazione dell’alto numero di aziende presenti nel nostro territorio.

Presenta quindi la seguente interrogazione al Sindaco per chiedere: se quanto pubblicato dalla stampa in base alle informative o documenti in possesso del Comune corrisponde a verità; se quanto apparso sulla stampa è stato comunicato/discusso dall’Agenzia regionale e dall’ASL con i Sindaci del territorio; quali sono state le reazioni e risposte dei Sindaci; quali alternative per la gestione delle emergenze e urgenze ha proposto l’Agenzia regionale per il nostro territorio e che il Sindaco riferisca ed aggiorni il Consiglio sulla vicenda.”.

SINDACO WAINER MELLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Una breve cronistoria anche per inquadrare i fatti, nella settimana dal 1° al 6 – 7 maggio è stato dato un appuntamento telefonico, senza ordine del giorno dal direttore dell’ASL dr. Azzoni per la giornata del 12 maggio e io e Africani abbiamo valutato che la richiesta fosse in relazione alla imminente inaugurazione dei nuovi locali dell’ASL e anche in relazione ad una serie di appuntamenti che noi avevamo chiesto al dr. Azzoni fin dall’inverno scorso in relazione alla possibilità da parte dell’amministrazione comunale di usare dei locali nella sede nuova che verrà aperta, che rimarranno vuoti a favore delle associazioni. Quando siamo stati là nella sala d’attesa, dopo un quarto d’ora si è presentato il Sindaco di Castiglione dr.avv. Fabrizio Raganella, ma anch’egli era allo scuro dell’ordine del giorno per il quale fossimo stati convocati, poi siamo stati ricevuti alla presenza del Direttore dell’Azienda ospedaliera dr. Stucchi, ai rappresentanti dell’AREU che è l’Azienda regionale per le urgenza e le urgenze e a quell’assemblea, quell’incontro, erano presenti i Sindaci rappresentanti della Conferenza dei Sindaci, ovvero il Sindaco di Asola, il Sindaco di Castiglione, scusate sto ancora al primo appuntamento. Al primo appuntamento ci viene illustrato senza alcun documento davanti, se non una cartina per dire quale era l’area geografica, quale sarebbe stata la scelta, la proposta che l’AREU, l’azienda regionale avrebbe fatto per la distribuzione delle

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autoambulanze divise in vari soggetti, poi spiegherò meglio, nel nostro territorio. La riunione è durata 3 ore, 3 ore e mezza, abbiamo chiesto dati e ovviamente altre notizie in relazione alla scelta, allora è stata prevista una successiva riunione, questa del tutto ufficiale, il 17 di maggio dove era presenta la Conferenza dei Sindaci, ovvero il Sindaco di Castiglione, di Suzzara, di Asola il Sindaco rappresentato dall’Assessore di Mantova e il Sindaco di Viadana rappresentato dall’Assessore, i quella sede ci hanno distribuito il materiale, fatto ovviamente di numeri in relazione al numero delle missioni compiute, al numero di interventi a codice rosso che sono stati fatti nella zona, quelli a codice giallo, quelli a codice verde. Nel quadro della proposta che è una proposta sostenuta dai 3 direttori generali, quelli dell’AREU, quello dell’ASL e quello dell’Azienda Ospedaliera di Mantova, la proposta si configura sostanzialmente in una serie di dislocazioni che riguardano la suddivisione da loro proposta, per intenderci loro individuano l’MSB come mezzo soccorso di base il cui equipaggiamento è costituito da un autista soccorritore e da due soccorritori, tali mezzi stazionano presso le sedi delle proprie associazioni o in punti strategici del territorio, ai mezzi di soccorso di base, attivi 24 ore su 24 e disponibili continuativamente, in gergo convenzione continuativa, si aggiungono le autoambulanze a disposizione temporanea, in gergo convenzione estemporanea. Poi il mezzo di soccorso intermedio detto MSI, mezzo di soccorso il cui equipaggiamento è costituito da un autista soccorritore, un soccorritore e un infermiere abilitato all’esecuzione di protocolli infermieristici, in ottemperanza alle indicazioni fornite dal medico della centrale operativa. Poi MSA, o mezzo di soccorso avanzato, mezzo di soccorso il cui equipaggio è costituito da un medico, da un infermiere e da un autista soccorritore, in gergo auto medica; nella sostanza la proposta fatta dall’AREU si configura in una distribuzione di queste parti così fatta, per Suzzara viene soppresso il servizio di auto medica, ovvero con la presenza di medico e di infermiere e le ore convenzionali di questo servizio vengono deportate sulla MSB per un totale 8.760 che erano tali quali nel caso con il medico a bordo e questa è la valutazione di impegno annuale, nel senso che l’MSB funziona 24 ore su 24, rimangono in zona per Bondeno di Gonzaga per 12 ore diurne dal lunedì al venerdì per un totale di 3.320 ore sempre un MSB e a Gonzaga 12 ore diurne solo il sabato e la domenica per un totale di 1.260 ore annue. All’interno di questa proposta si viene a definire che la zona di competenza del suzzarese intendo anche il territorio, quindi comprendente Gonzaga, Pegognaga, Moglia e San Benedetto, è sostanzialmente sotto pertinenza dell’auto medica di Mantova e per quello che riguarda San Benedetto per l’automedica di Mantova e di Pieve di Coriano e in qualche modo per Suzzara ancora l’automedica di Mantova e l’automedica di Casalmaggiore, nello stesso tempo ci veniva anche però presentata l’ipotesi di una convenzione, quindi è una cosa che ancora non è stata stabilita, forse rendendosi conto della difficoltà del territorio, di una possibile convenzione con la zona confinante dell’Emilia Romagna, ovvero la possibilità di avere come supporto in caso di chiamata urgente anche l’automedica dell’ospedale di Guastalla, all’interno di questa ristrutturazione, così l’hanno chiamata, l’altro elemento che viene toccato è Castiglione, il quale perde anche lui l’automedica a favore dell’ospedale di Montichiari, e in quel caso lì però non esisteva l’auto medica e la semplice costituzione di una MSB, con la presenza dell’autoambulanza dei soccorritori. La discussione si è protratta parecchio a lungo, la configurazione della automediche sostanzialmente proposta dall’AREU è una a Montichiari, una ad Asola, una a Casalmaggiore, una a Pieve di Coriano e una a Mantova, è stato steso un verbale non una dichiarazione congiunta al quale sono state apportate dichiarazioni da parte del Sindaco di Castiglione Raganella, il quale in parte condivideva la proposta ma riteneva del tutto ingiustificata il dimensionamento subito da Castiglione e quindi la rinuncia all’automedica a favore di Montichiari, ribadendo la necessità che Castiglione tenesse l’automedica. Da parte mia è stato aggiunto a verbale la dichiarazione che avrei dovuto sentire i Sindaco, perché ero in qualità di rappresentante del territorio, che comunque

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auspicavo, ma questo è stato auspicato da tutti gli altri presenti, un monitoraggio costante della situazione per vedere ovviamente se le cose funzionano, la necessità di una convenzione scritta e non solo una dichiarazione di intenti relativa anche alla zona di confine ovvero all’ospedale di Guastalla e la costituzione, visto che nel documento presentato dall’AREU viene indicato come punto di forza, la costituzione di un eliporto ovviamente con spese a carico della Regione nella nostra zona, attrezzato per il volo notturno, perché nella nostra zona attrezzato per il volo notturno lo è solo Brescia e Milano, in più la costituzione visto anche il cambiamento demografico che abbiamo subito, per il territorio di un soccorso medico pediatrico presso l’ospedale, visto il forte aumento demografico. Nella giornata di venerdì scorso ho incontrato i Sindaci della zona, le dichiarazioni le ho riportate in una

“Lettera al Direttore”, ero presente io, il Sindaco di Pegognaga, l’Assessore Corniani del Comune di Gonzaga, il Vice Sindaco di San Benedetto, l’Assessore Bernardelli di Moglia e il Sindaco di Motteggiana, sulla proposta ci siamo espressi in termini negativi, io, il Sindaco di Pegognaga, Motteggiana e Gonzaga, il rappresentante di Moglia ha auspicato il mantenimento di un monitoraggio proprio per evitare scompensi nel servizio, il rappresentante del Comune di San Benedetto riteneva comunque che ci sia stata una deprivazione del servizio nella zona e anch’egli sosteneva la necessità di un monitoraggio.

Le altre proposte così come le ho configurate sono state sostanzialmente sostenute da tutti, cioè ripeto il monitoraggio, la convenzione con la zona di Guastalla, quindi Regione Emilia Romagna, la questione dell’eliporto e la questione del soccorso medico pediatrico presso l’ospedale di Suzzara. Questa è la vicenda così come ve l’ho descritta. I documenti li ho in possesso io, ho potuto dare copia ai Sindaci, non ho il file di queste proposte, ma ovviamente per quello che riguarda la parte scritta c’è piena disponibilità a fornire ai consiglieri copia di quanto, per quello che riguarda le cartine sono un po’ costose dato che sono a colori, e se non fossero a colori non si potrebbe capire niente, poi lo vediamo se qualcuno ha necessità di averne copia.”.

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUASTALLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Ringraziamo il Sindaco per l’analisi puntuale che ha fatto della situazione e sicuramente facciamo nostre le preoccupazioni per la situazione che si verrà a creare e per direi il lento declino che il punto di primo soccorso andrà purtroppo incontro. Il nostro gruppo consiliare quindi assieme al nostro partito darà a questo punto inizio ad una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza attraverso una raccolta di firme contro tale provvedimento, con la speranza che le associazioni cittadine aderiscano al nostro appello per contrastare tale decisione direi grave e pericolosa presa da Regione Lombardia.”.

PUNTO N. 2 - MOZIONE PRESENTATA IL 05.03.2010 DAL GRUPPO CONSILIARE

“PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI” PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI SUZZARA

CONSIGLIERE PAOLO COPPOLA (PDL - BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Come spiegato dal Presidente questa mozione è stata protocollata il 5 marzo, purtroppo la veniamo a discutere con ben più di quasi 3 mesi di distanza, ma i tempi sono questi, ma il problema però è sempre attuale, è un problema che come gruppo consiliare, come consigliere abbiamo sollevato anche nelle precedenti consigliatore e cioè il problema della riqualificazione della stazione ferroviaria e soprattutto delle strutture, delle infrastrutture che sono, che dovrebbero essere a disposizione della stazione ferroviaria di Suzzara, è un

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problema che si trascina da anni e per il quale tutte le amministrazioni che si sono susseguite, si sono vagamente impegnate, ci sono state delle promesse, qualche incontro, però fondamentalmente quel lento declino che non mi sembra che l’ospedale di Suzzara stia conoscendo, ma invece la nostra stazione ferroviaria ha conosciuto e conosce tuttora e pare che continuerà a conoscere. Un declino che è sotto gli occhi di tutti, e lo si può vedere dalle strutture, lo si può vedere dai servizi che offre, lo si può vedere anche dall’immagine stessa della stazione ferroviaria, quindi lo scopo di questa nostra mozione che mi accingo a leggere è proprio quella di sollecitare da parte dell’amministrazione comunale un’attenzione verso questo problema, un’attenzione che non può esaurirsi nella predisposizione di un limitato di posti macchina in un’area adiacente, ma è un problema che deve essere posto nei tavoli e nelle sedi competenti e cioè con le società e gli enti che con la stazione ferroviaria sono direttamente coinvolti, quindi chiaramente Trenitalia, la rete ferroviaria italiana per quanto riguarda gli aspetti logistici ma anche FER, la società Ferrovie Emilia Romagna, quindi con tutti questi soggetti lo scopo è quello di aprire quanto prima un tavolo di confronto, non solo per arrestare questo processo di declino, ma rilanciare quella che può essere un futuro sicuramente positivo per un nodo ferroviario quale quello di Suzzara che comunque sia nonostante tutto è rimasto ed è tuttora di importanza, il problema è che con la politica di Trenitalia a momento sta privilegiando quelli che sono chiaramente i treni ad alta velocità, la stazione di Suzzara inevitabilmente non essendo una stazione che possa permettere la sosta e anche il passaggio di treni ad alta velocità viene in secondo ordine, ma non per questo deve essere dimenticata come è stato purtroppo in questi anni. Quindi do una lettura veloce della mozione, per quanto riguarda poi l’emendamento valuteremo poi dopo nell’ambito della discussione. “Premesso che Suzzara è un nodo ferroviario di rilevante importanza, disponendo dei collegamenti diretti con Mantova, Verona, Parma, Modena, Bologna, Ferrara; dal momento che la stazione ferroviaria di Suzzara è utilizzata quotidianamente da diverse centinaia di utenti; ricordato che con buona probabilità la linea ferroviaria Suzzara- Parma dovrebbe diventare la linea strategicamente centrale della Linea Tirreno/Brennero, notato che nella linea Verona-Modena le principali stazioni ferroviarie limitrofe a Suzzara come quella di Carpi e anche quella di Mantova, sono state da tempo ristrutturate e riqualificate, mentre per quanto riguarda le altre stazioni minori della medesima linea si è scelto di chiuderle o comunque di utilizzarle solo parzialmente, chiudendo la biglietteria e riducendo drasticamente i servizi offerti al pubblico; tenuto conto che la biglietteria della stazione di Suzzara è aperta attualmente solo nelle mattine dei giorni feriali escluso il sabato, con notevoli disagi per gli utenti del trasporto ferroviario, dal momento che i carnet dei biglietti ferroviari sono paradossalmente in vendita in un esercizio commerciale situato relativamente lontana piazza Garibaldi, mentre la biglietteria automatica è perennemente fuori uso; constatato lo stato di abbandono dei marciapiedi e delle banchine, l’assenza di pensiline sottopassaggi, la vetustà dei locali della stazione ferroviaria, caratterizzate da scarsa funzionalità e scomodità, insufficiente presenza di adeguate e moderne misure di sicurezza come uscite di sicurezza a spinta; preso atti altresì che la stazione di Suzzara risulta sprovvista di un vero parcheggio auto, almeno per il momento, e dotata di un parcheggio per le sole biciclette, peraltro oggetto di numerosi furti; ricordato inoltre che la posa dell’inguardabile muro di ferro non ha certo qualificato piazza Matteotti, ma si è rivelato l’ultimo tassello nel quadro di un progressivo imbruttimento della stazione ferroviaria;

considerato che allo stato attuale la stazione di Suzzara è la cenerentola tra le stazioni limitrofe disponendo di locali non all’altezza dell’importanza della città, sia come terzo centro del mantovano, sia come nodo ferroviario di non secondaria importanza; ritenuto quindi che la stazione di Suzzara non sembra essere tenuta nella giusta considerazione dai vertici delle Ferrovie dello Stato e della Società Emilia Romagna e che una amministrazione comunale attenta debba cercare di salvaguardare il futuro della propria stazione ferroviaria; rilevato che

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altresì un collegamento ferroviario diretto lungo la tratta Suzzara-Guastalla-Reggio Emilia presso la fermata dell’alta velocità di Mancasale di Reggio Emilia rappresenta una opportunità unica per il tessuto economico e turistico suzzarese, chiediamo quindi che il consiglio comunale approvando questa mozione impegni l’amministrazione a contattare le autorità competenti e in particolare i vertici delle Ferrovie dello Stato, la Società Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia, le Ferrovie Emilia Romagna, al fine di sollecitare i provvedimenti più opportuni per salvaguardare il futuro e garantire l’effettiva funzionabilità e fruibilità della stazione ferroviaria di Suzzara, organizzare un Convegno entro il 30 giugno per il rilancio e la riqualificazione della stazione ferroviaria di Suzzara, con tutti i soggetti coinvolti e potenzialmente interessati al collegamento con la fermata della linea dell’alta velocità Reggio Emilia. In sé, la data del 30 giugno ovviamente era stata pensata avendo protocollato la mozione il 5 marzo, è chiaro che adesso siamo a un mese di distanza può sembrare piuttosto imminente, ma avendola protocollata il 5 marzo i tempi c’erano e ci sarebbero stati.

Chiudo, per quanto riguarda l’emendamento valuteremo dopo, certo è che il segnale che vogliamo dare è un grido d’allarme che auspichiamo che venga raccolto in modo unanime dal consiglio comunale, al di là degli schieramenti, perché penso che sia una preoccupazione condivisibile da tutti il fatto che la stazione ferroviaria di Suzzara debba essere rilanciata e riqualificata essendo strategica non solo da un punto di visto culturale, ma da un punto di vista economico turistico essendo un servizio fondamentale anche per quello che si dice

………. dare maggiore importanza e riqualificare anche il trasporto ferroviario a scapito del trasporto su gomma, con tutte le conseguenze favorevoli che questa politica incentivante potrebbe portare a beneficio del territorio, a beneficio dei cittadini e della stessa economia.

Sull’emendamento lascio poi la parola al collega Guiducci che poi magari il capogruppo avrà modo di obiettare su alcuni aspetti di questo emendamento. Chiudo semplicemente dicendo che è vero che il regolamento del consiglio comunale lo consente, però quando un emendamento va completamente a svuotare effettivamente un atto consiliare, la legittimità dello stesso è fuori discussione, certo che però l’opportunità che sia fatto un vero emendamento piuttosto che una contro mozione mi sembra sotto gli occhi di tutti, perché a noi non penso che siamo desiderosi di rivendicare la paternità di un problema o dell’altro, l’importante è che questo venga affrontato, però da un punto di vista di approccio a quello che è un atto consigliare non mi sembra un approccio molto ragionato, anche perché in questo modo evidentemente si fa di quello che è un emendamento uno strumento per riscrivere completamente un atto introduttivo di quella che è una mozione, comunque questo è.”.

PRESIDENTE ALDO DAVIDE VECCHIA (PARTITO DEMOCRATICO): “Apriamo la discussione sul punto n.2, vi ricordo che a norma dei regolamenti i tempi sono ridotti, sono 5 minuti di intervento per ogni consigliere sulle mozioni, se nessuno ha delle obiezioni io darei per letto l’emendamento, visto che era già stato consegnato nella seduta consigliare precedente, se non ci sono problemi, così velocizziamo un attimino, sulla questione dell’emendamento il vice presidente sa benissimo che è ammessa questa formulazione dal nostro regolamento e mi rendo conto che può rappresentare in qualche occasione un problema, vedremo di risolvere la questione con il nuovo regolamento del consiglio comunale. Allora do lettura dell’emendamento modificativo al punto n.2 del consiglio comunale, relativo alla mozione presentata il 5 marzo 2010 dal gruppo consiliare PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI: premesso che Suzzara è un nodo ferroviario di rilevante importanza, disponendo di collegamenti diretti con Mantova-Verona-Parma-Modena- Bologna-Ferrara, dal momento che la stazione ferroviaria è utilizzata quotidianamente da diverse centinaia di utenti, questa è la premessa, poi c’è la parte sostitutiva:

l’amministrazione comunale ha manifestato la disponibilità nei confronti di Rete Ferroviaria

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Italiana ad acquisire lo scalo merci della stazione ferroviaria di Suzzara al fine della sua riconversione e ristrutturazione in parcheggio al servizio degli utenti del servizio ferroviario in modo particolare pendolari e studenti, con l’obiettivo di migliorare con tale intervento la viabilità e l’accessibilità alla stazione, oltre a garantire un miglioramento complessivo della sicurezza delle aree circostanti. L’amministrazione comunale ha conseguentemente inserito tale intervento nel programma dell’anno 2010 del Piano OO.PP. 2010-2012, con una previsione di spesa pari a 100 mila euro; considerato che permangono comunque situazioni problematiche relative allo stato dello scalo ferroviario di Suzzara, che necessita di un ammodernamento complessivo nelle strutture quale l’accesso ai treni, condizionato dall’assenza di pensiline e sottopasso, e di modalità di gestione del servizio che registra un’apertura parziale della biglietteria con disagi all’utenza; considerato che nel corso degli ultimi anni la stazione di Mantova e Carpi sono state oggetto di significativi interventi di ristrutturazioni e riqualificazioni; considerato che per la stazione di Suzzara non risultano programmati interventi analoghi per migliorarne l’accoglienza e la funzionalità e che si sono registrati diversi problemi e disagi anche nel traffico passeggeri; dato atto della volontà dell’amministrazione comunale come già avvenuto nel passato di riconfermare con l’intervento a suo carico sopra richiamato l’attenzione verso la stazione e l’importanza del nodo ferroviario di Suzzara; rilevato altresì che un collegamento ferroviario diretto lungo la tratta Suzzara-Guastalla-Reggio Emilia presso la fermata dell’alta velocità di Mancasale di Reggio Emilia rappresenta una opportunità unica con il tessuto economico e turistico suzzarese; tutto ciò premesso chiedono (anche questa è la parte sostitutiva) che il consiglio comunale approvando la presente mozione dia mandato all’amministrazione comunale di Suzzara per rinnovare e promuovere opportune iniziative di sensibilizzazione e di attenzione presso tutti gli enti e autorità competenti al fine di promuovere l’ammodernamento e il miglioramento della stazione ferroviaria di Suzzara preservandone l’importanza e il ruolo per il futuro del nostro territorio. Questo è l’emendamento modificativo presentato dal Gruppo del PD a firma del capogruppo Alessandro Guastalli.”.

CONSIGLIERE MASSIMO BARBI (LEGA NORD – LEGA LOMBARDA – BOSSI): “Noi come Gruppo Lega Nord concordiamo totalmente con quanto è stato detto nella mozione del PDL, sono anni che ormai diciamo che la stazione di Suzzara deve essere riqualificata e riteniamo che l’emendamento presentato dal PD, in molte parti non sia sufficiente e che l’amministrazione comunale abbia dimostrato negli anni di non interessarsi veramente al problema. Anche la stazione corrisponde al degrado che ormai caratterizza Suzzara, per non parlare di quello che succede nei pressi, caporalato, spaccio di droga, parcheggio selvaggio, ecc., e questo senza che ci siano controlli, come se fosse terra di nessuno. Per non parlare poi della famosa che chiamano opera d’arte che fa veramente schifo, è costata decine di migliaia di euro dei contribuenti, la quale …

finisce lato A 1^ cassetta … inizia lato B 1^ cassetta

… i più bei viali di Suzzara, anche in questa zona mancano della zone fiorite che sicuramente abbellirebbero anche la stazione ferroviaria, non è certamente da lasciarsi sfuggire l’occasione di collegarsi con la fermata dell’alta velocità che ………….. a Mancasale di Reggio Emilia, la quale come detto anche nella mozione deve rappresentare un’occasione per il tessuto economico e politico di Suzzara e zone limitrofe. Quindi riteniamo che l’amministrazione comunale debba attivarsi al più presto presso gli organi competenti per la riqualificazione della stazione, quindi voteremo contro l’emendamento presentato dal PD e a favore della mozione del PDL.”.

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ENTRA IL CONS. ODINI R. – CONS. PRES. N. 20

ASSESSORE GIORGIO BASSOLI: “Credo che sul discorso della ferrovia si possono fare tanti ragionamenti e della stazione ferroviaria, io condivido ovviamente l’iniziativa che ha corretto io ritengo, non sostituito quella che era l’impostazione della proposta di discussione presentata al consiglio comunale dal gruppo del PDL, anche perché secondo me io ho semplicemente colto questo dato e l’unico elemento di novità che c’era rispetto alla situazione precedente era l’iniziativa che ha preso l’amministrazione comunale di rapportarsi con RFI e di cogliere quella che era stata una ipotesi ventilata circa la dismissione dello scalo ferroviario e dando la disponibilità cosa che andremo a verificare prossimamente per un intervento di riqualificazione che intervenga tra l’altro su alcune delle cose che diceva adesso Barbi, che ci vedono oggettivamente da sempre in difficoltà essendo stato un plesso ferroviario costruito ancora l’atro secolo e che è stato progressivamente circondato e manca oggi di quelli che possono essere gli elementi minimali di infrastrutturazione tipo parcheggio naturalmente per le autovetture private ma anche per quanto riguarda la movimentazione dei bus del servizio scolastico e del servizio di linea. Questo aspetto credo che sia l’indice manifesto, concreto, che questa amministrazione vuole porre non come dimostrazione di una primogenitura di interesse, ma come di elemento che su quella situazione si intende avviare un confronto concreto con RFI che intercetta anche un contesto di strategia pianificatoria di RFI perché è legato comunque, questo aspetto va letto anche nelle sue determinazioni dal loro punto di vista, ad una dismissione di situazioni che non sono per loro più di interesse produttivo e che è una strategia che viene attuata a livello nazionale, quindi questo tipo di esempi possono essere anche in territori a noi vicini frequenti già individuati. Io ho anche verificato perché mi ricordo un accenno di inizio di discussione quando la mozione fu presentata all’ordine del giorno originariamente, in cui si fece riferimento ad esempio ad altri episodi di riqualificazione o altro, dai contatti che noi abbiamo avuto il dato sulla riqualificazione su Mantova Carpi è stato semplicemente semplificato nel senso che sono elementi che hanno un bacino territoriale di evidente rilevanza per RFI, Carpi un dato sostanzialmente di contiguità con Modena, quindi di fatto un bacino da 60 mila abitanti che è la popolazione di Carpi, Mantova per le ovvie ragioni di Comune capoluogo, per cui c’è una strategia sui Comuni capoluoghi, aveva citato anche l’esempio della stazione di Mirandola, sulla quale mi sono anche interessato perché ho detto se c’è un problema che le amministrazioni comunali su queste ipotesi di recupero e di ristrutturazione debbono piantare i piedi, devono picchiare i pugni sul tavolo o altro, vediamo come hanno fatto, ho preso informazioni, il Comune di Mirandola aveva un protocollo d’intesa della metà degli anni ’80 con RFI relativo alla riqualificazione della stazione ferroviaria, che è rimasto silente fino a qualche anno fa, poi RFI ha deciso il raddoppio della Verona Bologna e ha riqualificato sua sponte, per una necessità molto semplice che sono le vetrine di una tratta di accesso alle linee internazionali, quindi si primaria importanza, le stazioni sono fotocopia e rientrano in un progetto di riqualificazione che è quello fa vetrina per RFI. La tratta Verona Modena non è a livello di quella tratta, è una tratta secondaria e sulla stazione di Suzzara dal punto di vista dell’allora inquadramento non rientra nella classificazione di Carpi e di Mantova è un livello inferiore, per cui loro sanno tranquillamente e pacificamente quello che è necessario per la stazione di Suzzara e che è richiamato tra l’altro nell’emendamento riportato, sottopasso, pensiline, un servizio organizzativo differenziato e migliorato, accessibilità ai servizi

………….. è chiarissima, il problema è che questi elementi non sono nella programmazione di RFI come investimento, allora io credo che quello che noi abbiamo cercato di cogliere in questo contesto nel rapporto con RFI, basti semplicemente pensare al dato della competenza territoriale di RFI, a Borgoforte vanno a Verona, noi andiamo a Bologna per la stessa tratta già questo è significativo per alcuni aspetti o alla commistione o alle interferenze

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che ci possono essere tra competenze di comparti di carattere regionale, (dicevo competenza territoriale, a Borgoforte è competenza del dipartimento di Verona, Suzzara è competenza del compartimento di Bologna) ed è la stessa linea, qualche anno fa era il contrario, nel senso delle competenze. Al di là di questo noi siamo consapevoli che ci sono problemi legati anche ad esempio alla tratta Suzzara Parma che è interrotta da anni per i lavori dell’alta velocità in cui è messa addirittura in discussione di nuovo l’arrivo in stazione a Parma della linea Suzzara Parma, perché in questo momento la ristrutturazione va a una riorganizzazione degli spazi ferroviari all’interno della stazione, di come questo abbia inciso negativamente sulla qualità del servizio e credo che abbia fatto perdere anche utenza anche di fronte al fatto che paradossalmente si è quasi riusciti a fare prima delle strade programmate da trent’anni rispetto alla riqualificazione della ferrovia, questo determina anche problemi con l’utenza di cui siamo consapevoli e ci siamo anche interessati da questo punto di vista, così come stiamo attenti a quello che si sta muovendo sul territorio reggiano, perché già qualche anno l’amministrazione comunale si interessò ad avviare rapporti di carattere istituzionale con il territorio reggiano in modo particolare emiliano, in cui c’era anche un riferimento al discorso ferroviario, cosa che abbiamo già ripreso in questi mesi a fare, perché ci può essere un interesse verso questo territorio relativamente alle strategie di quello che avverrà nei prossimi anni a Reggio Emilia con la realizzazione della nuova stazione medio padana che è prevista per i 2014, che avrà una natura particolare tra l’altro, perché funzionerà come una sorta di stazione scambiatrice autostrada ferrovia, perché sostanzialmente dall’autostrada ………. in stazione se si parcheggerà sotto la stazione. Quindi sicuramente c’è un dato di interesse verso questo dato di area vasta a livello territoriale. Non credo che la proposta integrativa, emendativa o altro trovi nel discorso del convegno del 30 di giugno una sorta di ………. perché quando è stato ricordato sempre in quell’abbozzo di discussione nella volta precedente, un convegno che fu proprio convocato da queste parti, presumo a Mantova, presumo si riferisse al convegno del ’92, organizzato dalla Camera di Commercio di Bolzano, Cremona, Grossetto, La Spezia, Lucca, Mantova, Massa Carrara, Parma, Pisa, Reggio Emilia, Trento, Verona, il titolo era: Forum, Il raccordo ferroviario Tirreno Brennero nel sistema dei trasporti Nazionali ed Europei, Mantova 12 settembre ’92. Ho qui la relazione del Presidente della Camera di Commercio di Mantova Zaniboni, che dice sostanzialmente le stesse cose dopo 20 anni, ma richiamava già agli atti di un precedente convegno degli anni ’80, dove sostanzialmente venivano ribadite le stesse cose, ora io ringrazio dell’azione di stimolo nei confronti dell’amministrazione comunale di Suzzara del gruppo del PDL, ritenendo che ci si debba far parte attiva e su questo è condivisibile, anzi io ritengo che dal punto di vista del lavoro istituzionale e dell’apporto istituzionale tutti i contributi su queste tematiche sono ben accetti, perché il dato che noi abbiamo sperimentato in questi anni vuoi per contiguità geografica o altro, non lo so, comunque noi siamo in Lombardia e un’attenzione anche della Regione Lombardia su queste tematiche sarebbe anche auspicabile, mentre la partita è stata giocata esclusivamente sul versante emiliano, quindi io ritengo che da questo punto di vista organizzare un convegno ulteriore su queste tematiche, quando io ho assistito al convegno fatto a Mantova qualche mese fa dove è stato invitato il Presidente di RFI Cipolletta, e a fronte delle manifeste problematiche della linea Mantova Milano se il problema è organizzare un convegno per sentirsi dire dal Presidente delle ferrovie che ci sono delle situazioni che stanno peggio, va bene possiamo anche organizzarli i convegni però credo che forse lo scopo non è questo, ci può essere un lavoro proficuo a più livelli che tutti coloro che intendono svolgere possono fare, trovando anche eventualmente l’obiettivo di portare un lavoro di relazione, un lavoro istituzionale a confrontarsi poi in un contesto che sia il frutto di un percorso condiviso e preparato, in questo contesto sinceramente non vedo, non comprendo l’urgenza di una iniziativa che porti a ripetere le cose che sono già state dette 20

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anni fa riguardo al potenziamento della linea, alla elettrificazione, alla strategicità della linea Parma Suzzara nei confronti del Tirreno Brennero quando siamo nelle stesse situazioni, allora forse il problema personalmente ritengo che non sia fare dei convegni, io credo che il dato concreto che si sta registrando adesso è questa finestra che si è aperta nel rapporto con RFI che io ritengo sia importante cogliere anche per porre in un contesto di rapporti istituzionali con RFI a fronte di disponibilità concrete che un’amministrazione locale pone sul tavolo, un tavolo di confronto con l’azienda stessa, perché oggi può essere il discorso del parcheggio ma potrebbe essere un discorso in prospettiva legato alle dinamiche di sviluppo e di strategia di RFI che potrebbero trovare nelle amministrazioni di questo territorio degli interlocutori attenti e quindi credo che ci sia da lavorare su questa strada, personalmente non ritengo che il dato lo si potrà fare, non dico che non servirà, lo si potrà fare, però in questo momento sinceramente la questione mi sembra che necessiti di un lavoro di altro tipo sul quale io ritengo i contributi di tutti sono ben accetti, perché credo che ci si muova sulla valutazione di un interesse generale del territorio e di conseguenza io credo che ci siano tutti gli ambiti istituzionali e tutti gli ambiti politici che debbano sentirsi coinvolti e interessati a questa partita.”.

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI):

“Pare che siamo tutti d’accordo che la stazione di Suzzara e i collegamenti facciano schifo, quindi su questo non ci piove. Pare che l’amministrazione voglia spendere 100 mila euro per comprare da Trenitalia o chi per essa per farci un parcheggio e questo non esisterà mai, io ho chiesto circa 4/5 volte quando ancora lavoravo alla Edison e avevo necessità di avere un parcheggio a Mantova, ho chiesto al Comune di Mantova se poteva interessarsi per andare ad utilizzare il parcheggio dello scalo merci di Mantova, non c’è stato mai niente da fare, quindi la prima parte sostitutiva è una cosa lascia il tempo che trova, non ha assolutamente nessun senso, prima cosa perché non abbiamo i 100 mila euro, seconda cosa perché Trenitalia o il proprietario non lascerà mai fare niente e quindi la prima parte la possiamo cancellare così. Tutto quello del resto, diciamo il secondo, il terzo e il quarto capoverso possono essere anche accettate perché è tutto una critica a quello che è la situazione della stazione, però non riesco a capire, anche perché io non ho partecipato a nessun convegno organizzato da altri, ma ho organizzato un convegno assieme proprio all’On. Zaniboni come presidente della Consulta, un convegno che si chiamava “Parma Suzzara una strada un ferrovia” e a quel convegno lì vennero tutti i Sindaci dell’asta, i Presidenti della Provincia, i Presidenti o i Direttori della FER, facemmo questo convegno che poi ha dato luogo a qualche cosa perlomeno per la strada, un convegno è sempre un qualcosa che rimane e che dà occasione a tutti di essere edotti sullo stato delle cose, di guardare in viso le persone per capire se magari dicono una bufala o pure no e che non resti tutti nelle mani dell’Assessore che stasera mi sembrava molto informato, moto informato su quelli che sono i rapporti con RFI e poco e niente informato per quello che sono i rapporti con la FER, io invece perché credo che il nostro maggiore interlocutore sia la FER nel tempo ho mantenuto rapporti, sono andato a convegni in cui c’era presente il Presidente della FER, non mi ha fatto una grande impressione se qualcuno lo conosce, il Direttore della FER anche lui, l’assessore ai trasporti della Regione Emilia Romagna invece mi è sembrata una persona valida. Tutto nasce, anche noi siamo stati penalizzati perché negli anni in cui si prendevano le decisioni Prodi decise che la stazione intermedia dell’alta velocità si doveva fare a Mancasale, sulla direttrice Sassuolo Reggio Guastalla, contro quelle che erano le aspettative di tutti noi che doveva essere fatta a Parma, perché Parma era il cosiddetto TIBRE, se si vuole considerare il TiBre la linea più veloce per andare a Parma e quindi al Tirreno, oggi dire noi non vogliamo c’è tutto, al di là di quello dei 100 mila euro, siamo d’accordo su tutto, sul degrado, su tutto quello che c’è però non vogliamo il convegno, perché non volete il convegno, non ho capito, non mi

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venite a dire perché vi fa fatica fare un convegno, perché si fa un convegno per cercare un presidente del Suzzara calcio, si fa un convegno per tantissime cose, diceva qualcuno che un tavolo non si nega a nessuno, perché volete negare un tavolo a me, forse è una questione politica che volete evitare che al tavolo sia presente un amministratore della FER, un consigliere delegato nella persona di Camocardi che è un consigliere della FER, se è questo basta che lo diciate, possiamo chiedere che venga Fontanili, così manda Fontanili, manda un funzionario se è questo, perché se non c’è nessuna ragione, che fatica vi fa venire una sera, un pomeriggio qui a parlare di ferrovia, a parlare di Mancasale, a parlare perché il Comune di Bagnolo ha già progettato la metropolitana leggera che proseguirà forse fino a Novellara, elettrificata per collegare la stazione della Mediopadana velocemente e noi non possiamo parlare, dobbiamo parlare con la Rete Ferroviaria Italiana che non centra niente sul fatto che da Suzzara se vogliamo andare a Mancasale bisogna che cambiamo a Guastalla, non ho capito, noi se vogliamo andare a Mancasale che ci sia il treno a fermata che uno suona il campanello e si ferma come una autobus a fermata a chiamata, però dobbiamo cambiare a Guastalla, quindi dobbiamo andare a Guastalla in treno, cambiare, prendere l’altro treno che a Mancasale, non c’è due scartamenti diversi, c’è lo stesso scartamento, prima il Guastalla Reggio era gestito da (il Presidente sollecita il Consigliere a concludere) … riprende Guiducci: però a Bassoli hai fatto parlare fino quando ha voluto, mai che tu abbia aperto la bocca, la apro per me? L’assessore ha spiegato tanto che non si è capito niente, ha tirato fuori il ’92 con Cipolletta, lasciamo stare, io ti sto dicendo una cosa molto chiara che se vuoi andare a Mancasale adesso, fra un anno quando di fermeranno i treni devi da Suzzara andare a Guastalla con un treno, a Guastalla scendere e prendere un altro treno e non è stato detto da nessuno che voglio fare un convegno, se non lo fai tu, se non lo fa il consiglio comunale di Suzzara lo faccio io, perché ci vuole poco a fare un convegno, basta invitare le persone, poi tu non ci sarai, non ci sarai perché ti dà fastidio, ti metteremo dall’altra parte, di spalle, non lo so, in videoconferenza, come vorrai, però vedi tu e allora noi votiamo contro questo emendamento.”.

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUASTALLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Solamente un flash velocissimo, cioè il fatto del parcheggio e della spesa era già inclusa anche nel Piano OO.PP. quindi Guiducci ti sei perso qualcosa già prima, cioè non è la prima volta, quindi quando vedremo se è fattibile o no, ho il presupposto dell’assessore insomma, l’altra cosa non vedo perché ostinarsi su questa cosa qua, siamo tutti d’accordo su qual è il problema, tutti chiediamo all’amministrazione comunale di rinnovare l’impegno, una volta che chiediamo all’amministrazione comunale un impegno su questo tema deciderà l’amministrazione comunale quali sono le vie migliori per parlare con gli enti preposti, giustamente se voi come partito, se tu personalmente vuoi fare un convegno su questo tema non c’è assolutamente nulla di male come noi lo facciamo su latri temi, lo fai e io sicuramente ci sarò.”.

ASSESSORE GIORGIO BASSOLI: “Voglio solo far notare una cosa, che nelle considerazioni che ha fatto il consigliere Guiducci prima, uno - ha negato sostanzialmente il fatto che ci sia una relazione aperta con RFI riguardo all’iniziativa che noi abbiamo reso pubblica istituzionalmente, quindi non è questione dell’assessore o altro e che rientra nella programmazione del Comune, quindi che è una balla che abbiamo raccontato, va beh! Ha detto che non si farà niente, allora noi mettiamo sul piano opere pubbliche qualcosa che non si potrà fare, è quello che ha detto lei poco fa. La seconda cosa, ho sentito delle illazioni gratuiti su problemi di rapporti anche istituzionali nei confronti della Provincia e del Vice Presidente della Provincia, delle questioni di cui sono informato perché ho seguito le vicende legate al progetto di riqualificazione della tratta che è cominciata nel 2004, so che il progetto

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di riqualificazione dell’elettrificazione non ha finanziamento, conosco tutta la vicenda dei Comuni Emiliani relativamente al contrasto che è nato sul tracciato di riqualificazione, so le difficoltà dell’attraversamento di Suzzara e cose di questo tipo, il problema è che si possono fare anche i convegni che non contano niente, forse voi non avete letto gli atti di questa relazione, ma dice le stesse cose che ci stiamo dicendo stasera dopo vent’anni, lo ha deciso RFI e io ho focalizzato l’attenzione su RFI, perché oggi il discorso del parcheggio e della riqualificazione della stazione è RFI, non è FER, perché FER è ospite in stazione a Suzzara.”.

CONSIGLIERE ALESSANDRO GUIDUCCI (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI):

“Certo io volevo anche cercare di arrivare a vedere se la stazione di Suzzara poteva essere ceduta a FER tanto per andare con l’Emilia Romagna, perché c’è qualcuno che vuole andare con l’Emilia Romagna, in questo caso andrei con FER, se FER mi dice da Suzzara parte un treno veloce per Mansatale e quindi per andare velocemente a Milano, a Roma, a Napoli, a Bari dove c’è, sono disponibile a dire va bene Trenitalia dagli la stazione.”.

ENTRA IL CONS. CARRA P. – CONS. PRES. N. 21

CONSIGLIERE PAOLO LEALI (INIZIATIVA – LEALI A SUZZARA): “Io voglio andare ancora più indietro, quando 50 anni fa prendevo il treno da Suzzara andavo a Guastalla, Suzzara aveva 7 binari e quando arrivavo a Guastalla ce ne erano 2 e mi scappava un po’ da ridere e dicevo noi abbiamo una grande stazione qui invece non hanno niente. Adesso non faccio più questo percorso in treno, vado in macchina, passo sopra il cavalca via e vedo una grande stazione commerciale a Guastalla, nella nostra invece la stazione di trasporto merci non la vedo, questa una piccola considerazione, per il resto voglio ringraziare chi mi ha dato la possibilità di leggere qui assieme sia la mozione che l’emendamento, perché avendoli letti io a casa da solo non riuscivo bene a capire la differenza tra uno e l’altro, se non appunto queste ultime due cose che riguardavano il convegno, devo dare ragione a Guiducci, credo che fare un convegno non faccia male a nessuno anche se ne sono stati fatti tanti e tutti quelli che sono stati fatti hanno dato pochi risultati, comunque quando si parla le parole non bucano i vestiti, quindi si possono fare. Piuttosto l’ultima considerazione è sempre la solita, che mi tocca fare tutte le volte, che si fa una proposta da una parte, dall’altra si dice si, però, ma, hai ragione però noi dobbiamo dire qualcosa di diverso perché se no darvi ragione non va bene, questa è la considerazione che io faccio tutte le volte e tutte le volte mi ritrovo qui a dire che è vero che è così, per il resto io credo che non c’è nient’altro da aggiungere perché i problemi li abbiamo tutti sotto gli occhi, la stazione di Suzzara non è più quella che era, che sia giusto intervenire l’abbiamo riconosciuto tutti, noi voteremo a favore della mozione di Coppola e riteniamo che l’emendamento del PD non abbia ragione di essere stato fatto.”.

CONSIGLIERE NICOLA BIANCHERA (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Molto è già stato detto, volevo concentrare l’attenzione su quello che ha detto poc’anzi il consigliere Leali che è una cosa secondo me molto giusta e in qualche modo dovrebbe farci riflettere anche per le volte successive, perchè qui sempre per parlare chiaro, la fotografia è stata molto corretta, qui non si vuole dare opportunità all’opposizione e in qualche modo si cerca di insabbiare, perché l’operazione è questa qui, secondo me non vogliono fare il convegno semplicemente perché più la cosa rimane nascosta, più se ne parla meno meglio è, però il problema è che ormai i suzzaresi lo sanno bene tutti quella che è la stazione, quelli che sono i servizi, non capisco come mai appunto sembra la samba dei cretini, ci guardiamo in faccia e ci diciamo che effettivamente la stazione fa schifo e poi quando ne discutiamo non riusciamo in un secondo a metterci d’accordo su una cosa, una promessa, un passo da fare insieme,

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noi contiamo ben poco ma in qualche modo che possa essere condiviso, mi sembra veramente un’assurdità che su questo tema che ormai appunto se ne parla da prima che io nascessi, quindi ormai se ne parla da tantissimo non si riesca a dire oggi che la Giunta Melli dica allora prendiamo questo impegno e ci impegniamo a fare, perché anche l’assessore Bassoli ha parlato, fatto, ha detto 12 mila volte ho fatto, ho fatto, però, ha detto tante volte so benissimo, conosco benissimo, conosce benissimo, so benissimo, sono 15 anni che fa l’assessore …

finisce lato B 1^ cassetta … inizia lato A 2^ cassetta

… si parlano sopra l’assessore Bassoli e il consigliere – non si riesce a trascrivere … riprende Bianchera Nicola: altrimenti lei li prende in giro perché è 15 anni che viene a dire le stesse cose, che conosce benissimo i problemi e i problemi ci sono ancora, allora bisogna essere realistici nel dire che non siete in grado di risolverli, non avete la forza politica, la forza anche culturale di poter andare ad incidere in queste problematiche perché altrimenti stia zitto, fa più bella figura, glielo dico con molto rispetto, io ho molto rispetto però non può venire

… ha avuto l’occasione tre o quattro volte di replicare poi replicherà ancora, io le dico che molto rispetto del suo operato però non può per l’ennesima volta venirci a dire che la conosce benissimo la situazione e che sta facendo questo e quest’altro perché non è vero, il PD il vostro partito, il suo partito riconosce che la stazione fa schifo allora ci prendiamo in giro, è la samba dei cretini come ho detto prima, ci guardiamo negli occhi e ci diciamo che ci sono dei problemi e poi quando si dice facciamo un convegno per far sapere anche ai cittadini quali sono stati i passi fatti in avanti, se ci sono dei progetti, lei dovrebbe essere orgoglioso di andare in un convegno in piazza e dire ai cittadini ho fatto questo, gli appuntamenti sono stati questi, invece qui si cerca di insabbiare e di nasconderlo, non so bene se appunto il motivo è per non mettere il dito nella piaga, a parte che ormai è una piaga che i cittadini lo sanno anche e non si capisce perché si debba fare un convegno sulla luna e non si debba fare un convegno su questa cosa, su questo mi dispiace, mi dispiace perché la situazione ha un empasse un po’ strano, condividiamo insieme le cose, diciamo insieme che manca il sottopasso, che non ci sono le pensiline, che non ci sono i parcheggi e poi stasera liquideremo l’argomento come se nulla fosse stato fatto, ormai potremo portarlo in consiglio comunale tutti i mesi, discuterne, senza trovare un punto d’incontro però la volontà non è nostra, noi il convegno siete voi ad impuntarvi a non volerlo fare e non si è ancora capito bene il perché sinceramente. Quindi il vostro è solamente un atteggiamento pretestuoso, strumentale, che però danneggia come diceva il consigliere Leali, danneggia poi bene o male il muoversi nei servizi da parte dei cittadini, tutto qua, perché vengono presi in giro, sono 15 anni che vengono presi in giro, questa è la verità, io verrei volentieri al convegno anche per dirlo perché i cittadini è giusto che lo sappiano che voi li state prendendo in giro su questa cosa della ferrovia perché è una ferrovia che fa schifo, questo è un dato di fatto, qui ci sono dei responsabili se la politica conta deve contare in questi momenti, se no se nessuno risponde e se nessuno dice uno può anche dire sentite io ho fatto quello che potevo fare non ci sono riuscito e non me ne occupo più, se ne fanno tanti inutili si può fare anche questo però mi dovete dare un motivo per il quale. Dicevo che ha ragione il consigliere Guiducci quando dice che non lo fatte perché non volete invitare Camocardi, smentite almeno questa cosa che non è questo il motivo, sul fatto che il consiglio sia sovrano lo dice lei perché è tutta sera che ci interrompe quindi non è tanto sovrano, si è maleducato perché sto parlando io e interrompe e parla con gli altri, comunque faccia un po’ come gli pare, credo che i cittadini abbiano già capito il vostro atteggiamento.”.

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SINDACO WAINER MELLI (PARTITO DEMOCRATICO): “Brevemente io faccio la proposta della costituzione di un Comitato cittadino che sia rivolta ad ostacolare la politica delle Ferrovia Italia e del Governo.”.

CONSIGLIERE GIULIO AFRICANI (PARTITO DEMOCRATICO): “Non avevo intenzione di intervenire ma dopo quello che è stato detto, a me mi sembra di aver sentito altre cose dopo non lo so cosa si è sentito, io non ho sentito che non bisogna organizzare un convegno, ho sentito dire che si fa fatica a credere che si possa produrre dei risultati dato che dipende molto poco dall’amministrazione e molto di più dalla Regione e dallo Stato, comunque se si organizza un convegno non c’è nessun problema per me. Un’altra questione è quella dello stato oggettivo di degrado della stazione che obiettivamente è sotto gli occhi di tutti ma non è che il valzer dei cretini, è che se si può fare qualcosa è giusto che venga fatto però ci sono dei limiti che anche i consiglieri di minoranza dovrebbero riconoscere come quello per esempio di essere degli artisti e di non poter giudicare la scultura che anch’io come voi trovo orrenda ma trovo orrendo anche un Jackson Pollock che vale 20 miliardi, quindi non sono un artista non sono in grado di giudicare. Al di la di questo su quello che è stato dopo detto da Leali e cambiato subito in corsa da Bianchera a me sembra che da quando si è insediata questa consigliatura siano stati accolti diversi emendamenti proposti dalla minoranza nell’intento di collaborare tutti a costruire qualcosa per la cittadinanza e mi sembra anche che ci siano state votazioni ben dissimili anche all’interno di questo partito che dimostra ancora una volta come da questa parte non ci siano particolari preclusioni di concetto dato che una cosa è venuta dalla minoranza, anzi, mi sembra che la cosa invece accada in quei banchi di fronte a me.”.

CONSIGLIERE PAOLO COPPOLA (PDL – BERLUSCONI PER GUIDUCCI): “Più che la replica volevo vedere se il Presidente ci concede la sospensione di 5 minuti del consiglio se si riesce a trovare un accomodamento, perché dispiace arrivare a una collisione così quando mi sembra di capire che ci siano delle convergenze parallele, visto che la direzione è quella anche se non si incontrano.”.

Sospensione della seduta: ore 20,45 Si riprende la seduta: ore 20,55

PRESIDENTE ALDO DAVIDE VECCHIA (PARTITO DEMOCRATICO): “Riprendiamo la seduta del consiglio comunale, siamo ancora fermi al punto n.2, la Conferenza dei capigruppo durante la sospensione ha trovato un accordo sull’emendamento che a questo punto vi leggo, l’emendamento risulta essere quello presentato in origine dal Gruppo PD, però nella parte dispositiva è stato modificato con l’accordo della Conferenza dei Capigruppo e risulta essere di questo tenore: “Tutto ciò premesso chiedono che il consiglio comunale approvando la presente mozione dia mandato all’Amministrazione comunale di Suzzara per rinnovare e promuovere opportune iniziative di sensibilizzazione e di attenzione presso gli enti e le autorità competenti, al fine di promuovere l’ammodernamento ed il miglioramento della stazione ferroviaria di Suzzara, preservandone l’importante ruolo per il futuro del nostro territorio; chiedono anche occasioni pubbliche di confronto con gli enti preposti sul tema del rilancio e della riqualificazione della stazione di Suzzara e per il collegamento della stazione dell’alta velocità a Reggio Emilia. Questo è l’emendamento che mettiamo in votazione.”.

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PUNTO N. 3 - APPROVAZIONE DEL “PIANO TERRITORIALE DEGLI ORARI SOVRACOMUNALE” DEI COMUNI DI SUZZARA, PEGOGNAGA, QUISTELLO, GONZAGA E RONCOFERRARO AI SENSI DELLA L. 53/2000 E DELLA L.R. 28/2004

ASSESSORE IVAN ONGARI: “Tra gli amministratori sono quello che ha seguito più da vicino l’evolversi ed il prendere forma del Piano che andremo ad illustrare stasera, anche se di fatto si tratta di una materia molto trasversale, quindi concerne anche altri assessorati, in primis anche quello del collega Africani a cui poi se avrà voglia e ci sarà tempo potrei anche passare il testimone e al termine della presentazione della d.ssa Trentini per qualche considerazione. Allora PTO è l’acronimo che sta per Piano territoriale degli orari, è un documento che descrive i principali problemi legati al tempo ed agli orari del territorio, fa emergere le criticità da affrontare e stabilisce un approccio strategico che si intende adottare e alcune azioni anche concrete da mettere in atto. Quindi dicevo abbiamoli piacere di avere con noi questa sera la d.ssa Trentini che è la Responsabile della Società di Consulenza che ha redatto il PTO e la d.ssa Deavi che è la Responsabile dell’Ufficio Tempi nel Comune di Suzzara. Cedo la parola alla d.ssa Trentini che come da accordi intercorsi durante la Commissione di Sabato mattina, ci illustrerà in modo riassuntivo con un Powerpoint i contenuti del PTO. Questa presentazione è stata riproposta in diverse battute ai consiglieri e non solo, poi però per problemi di lavoro non tutti hanno potuto essere presenti ai precedenti incontri per cui abbiamo ritenuto opportuno insieme anche al consigliere Coppola di riproporlo questa sera.”.

D.SSA CARMELITA TRENTINI (GARCIA CONSULTING): ”Grazie per l’invito, cercherò di essere sintetica, infatti ho preparato qualche slide, anche se la materia come ha introdotto l’assessore è piuttosto complessa. Il Piano territoriale degli orari innanzi tutto è stato istituto dalla Legge Regionale 28 che riguarda le politiche regionali per il coordinamento e l’amministrazione dei tempi della città, è un piano che rappresenta un indirizzo strategico per quanto riguarda la regolazione del sistema degli orari dei servizi urbani e ne vuole promuovere una graduale armonizzazione e un coordinamento. Diciamo questo è il senso generale, anche se poi vedremo che il piano tocca diversi argomenti e diverse tematiche che fra di loro si interrelato. La legge regionale obbliga tutti i Comuni sopra i 30 mila abitanti ad adottare il PTO, mentre per i Comuni sotto tale soglia sono invitati a predisporre il Piano in forma associata, cosa che appunto è stata fatta dai Comuni che rappresentano e che hanno presentato e che sono in fase di approvazione i PTO del nostro territorio. Devo dire che le modifiche alla legge regionale che stanno per essere apportate abbasseranno la soglia e quindi comporteranno l’obbligo per i Comuni dai 20 mila abitanti, quindi Suzzara sarebbe già coinvolta, è già stato approvato il PTO che presentiamo stasera in due Comuni, il Comune di Roncoferraro e il Comune di Quistello, giovedì sera è in approvazione a Pegognaga e il 31 a Gonzaga. Il PTO sovracomunale è stato il primo piano degli orari che viene approvato in provincia di Mantova, è adottato dai 5 Comuni e riguarda una popolazione pari a 49.818 abitanti, pari circa al 50% della popolazione residente nell’Oltre Po mantovano, quindi un buon campione rappresentativo di quella che è la popolazione che risiede nella nostra area. Il lavoro è stato svolto dagli uffici Tempi dei 5 Comuni, coordinato dall’ufficio Tempi di Suzzara che è il capofila e che ringrazio per tutto il lavoro che ha fatto anche a supporto al nostro lavoro tecnico. Dunque, dicevo, il piano interseca diverse tematiche soprattutto perché la legge individua alcune tematiche principali per coordinare e amministrare i templi e gli orari di una città o di una territorio, questi temi sono: il tema della mobilità sostenibile; il tema dell’accessibilità e la fruibilità temporale dei servizi pubblici e privati; la riqualificazione degli spazi urbani; il coordinamento degli orari dei servizi sul territorio con il sistema degli orari

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anche di lavoro; la promozione delle pari opportunità e l’uso del tempo per i fini di solidarietà sociale. Capite immediatamente da questa slide come appunto il piano tocca vari ambiti molto importanti per la vita di tutti noi, di tutti i cittadini e per questo gli indirizzi che vengono individuati dal piano che sono stati appunto costruiti sulla base di una raccolta dati rappresentano appunto delle piste di lavoro importanti per le amministrazioni pubbliche attraverso le quali poi declinare dei progetti specifici. Il piano si articola in capitoli, il primo dei quali riguarda appunto una disamina della legislazione relativa alle politiche di conciliazione partendo dalla politica dell’Europa ovviamente che con una risoluzione del Consiglio dei Ministri dell‘occupazione delle politiche sociali indica le linee guida, in Italia con la prima legge di riforma della pubblica amministrazione che è la Legge 142, per poi appunto discendere dalla legge nazionale 53/2000, per arrivare poi alle varie leggi regionali che hanno disciplinato in materia, in particolare per quanto riguarda la Lombardia la legge 28. Le politiche delle Pari Opportunità in Regione Lombardia sono direttamente collegate alla Presidenza, non esiste una DG, ma sono direttamente collegate alla presidenza in quanto la Regione è molto sensibile su queste politiche e sta di fatto che appunto è stato finanziato questo piano proprio perché è stato uno dei primi piano sovracomunali presenti in Regione.

La gestione del tempo sia personale che sociale, da tutte queste disposizioni legislative diventa di una comunità insediata in un determinato contesto territoriale e dunque non può essere solo delegata ai cittadini ma deve essere affrontata collettivamente come materia di interesse pubblico, per questo diciamo è disciplinata ed è stato individuato questo piano per organizzarla e disciplinarla, infatti il piano territoriale degli orari diventa un piano strategico tra gli altri strumenti di pianificazione e programmazione territoriale che sono ad uso forse più noto, forse più conosciuto delle amministrazioni pubbliche, quali i PGT, quale il Piano di Zona, quale per esempio il Piano Urbano del Traffico. Col piano degli orari si interseca e ha delle questioni che toccano e hanno a che fare con tutti questi elementi. Il capitolo 2 del piano raccoglie elementi di analisi e abbiamo raccolto tutta una serie di dati che riguardano appunto le aree tematiche previste dalla legge, cioè dati relativi all’accessibilità dei servizi comunali di tutti i 5 Comuni, i servizi informatici per i cittadini presenti e attualmente in rete nei Comuni, la mobilità, i servizi intesi come servizi sanitari, commerciali, culturali e i dati demografici, le fonti sono state i documenti ufficiali pubblicati e le fonti dirette attraverso la raccolta dati presso i Comuni, presso tutti gli uffici interessati. Questo è un po’ l’indice del lavoro, il quadro normativo che abbiamo visto, gli elementi di analisi, poi c’è un capitolo che riguarda le linee guida e il parco progetti e le azioni pilota che abbiamo realizzato. Allora il capitolo 2 che riguarda gli elementi di analisi descrive il contesto territoriale dell’Oltre Po mantovano mettendo in lucei punti di forza e i punti di debolezza e poi ci sono una splittata, un paio di pagine su ogni Comune mettendo in evidenza anche in questo caso le criticità oppure i punti di forza. Poi abbiamo fatto una lettura analitica dei dati raccolti nel corso della ricerca che è durata circa 6 mesi, in cui abbiamo raccolto tutti questi dati, io qui ve ne racconto qualcuno perché naturalmente tutto il piano sono più di 200 pagine. Io vi racconto magari quelli un po’ più significativi che poi ci hanno portato e che sono poi direttamente correlati con i progetti che abbiamo indicato nel parco progetti. Ad esempio il tema dell’accessibilità e del movimento delle pratiche comunali, per esempio abbiamo rilevato in tutti i Comuni le pratiche che sono veramente tante, per esempio per quanto riguarda le pratiche anagrafiche sono quelle che in tutti i Comuni rappresentano la percentuale maggiore, vedete sono circa oltre il 30% spesso di tutte le pratiche che vengono eseguite in un Comune, quindi a significare che è una grossa fetta di attività dell’ente pubblico che una serie di queste pratiche potrebbero sicuramente essere viste dal punto di vista dell’accessibilità per quanto riguarda i servizi on line che è uno dei temi a cui la legge tiene molto, soprattutto per aumentare la sensibilità e garantire una maggiore …

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finisce lato A 2^ cassetta … inizia lato B 2^ cassetta

… che ha carattere sociale quelle scolastiche. A volte per i dati la comparazione non è stata semplicissima perché i Comuni non sono tutti organizzati nello stesso modo, nel senso che magari ogni Comune ha un’organizzazione interna leggermente diversa, però siamo riusciti a fare delle comparazioni di dati, ad esempio solo due Comuni presentano l’ufficio URP come Suzzara e Roncoferraro. Poi ad esempio abbiamo visto la modulistica scaricabile dai portali on line attualmente in vigore, ci sono molti moduli scaricabili su ogni sito di ogni Comune, però diciamo i servizi on line che un cittadino può fare direttamente da casa non sono tantissimi, per esempio solo a Suzzara e Pegognaga si può pagare l’Ici on line, direttamente da casa io posso pagare questo tributo, in altri Comuni non c’è la possibilità, sicuramente ad esempio si potrebbero implementare una serie di pagamenti on line per agevolare proprio il fatto che lo sportello del Comune non debba stare necessariamente aperto per tantissimo tempo e dall’altra parte a casa uno di sera così come prenota un viaggio o prenota il biglietto del treno possa anche pagare un servizio del Comune per esempio. Poi abbiamo visto appunto che ci sono anche qui una serie di modulistica on line che però significa che uno a deve compilare e comunque fare un passaggio presso lo sportello. Qui un po’ le cose che vi ho detto come osservazioni generali e che appunto poi attengono al fatto che abbiamo pensato di poter individuare nel parco progetti rispetto all’accessibilità la possibilità di realizzare appunto una serie di servizi on line. Abbiamo fatto poi una raccolta dati sulla mobilità, qui ci sono parecchi dati che vedete, le cose più interessanti da dire su questo aspetto è che abbiamo fatto anche un po’ questa matrice della destinazione dei flussi della mobilità giornaliera e sicuramente il mezzo privato è quello più utilizzato sul nostro territorio, nel senso l’auto, anche perché i mezzi pubblici sono appunto le ferrovie con le tratte e con anche degli orari piuttosto standardizzati sugli orari o dei pendolari o degli studenti e le linee degli autobus idem, quindi vedete come gli spostamenti relativi all’area dell’Oltre Po mantovano sono appunto quasi tutti realizzati la maggior parte con i mezzi privati, su questo tema, siccome la mobilità sostenibile è un tema molto importante per questo tipo di pianificazione strategica e anche perché per andare incontro al famoso obiettivo 20-20-20 sapete dell’Europa che tutti gli Stati devono ovviamente applicare, l’idea di comunque pensare a dei percorsi di mobilità sostenibile anche sovracomunale è indicata nel piano come una delle attività. I servizi, anche qui molto velocemente, solo un accenno, per quanto riguarda il tessuto commerciale ecco un dato che è uscito, ne abbiamo parlato anche durante le presentazioni, piuttosto interessante, si evince come vi è ancora una netta presenza di piccoli esercizi commerciali all’interno dei tessuti urbani dei Comuni, quindi come ancora i negozi di vicinato rappresentino il tessuto collettivo delle nostre realtà e quindi anche da questo siamo partiti per pensare a delle attività, per promuovere i centri storici, le iniziative da fare anche a livello sovracomunale per promuovere l’uso delle piazze, degli spazi pubblici in modo magari più coordinato. Per quanto riguarda i servizi sanitari non ho riportato le tabelle, c’è da dire principalmente che per i servizi sanitari abbiamo raccolto i dati relativi ai servizi delle prestazioni ASL che sono concentrate per la maggior parte sul Comune di Suzzara perché il distretto è qui, sugli altri Comuni gli sportelli sono aperti molto poco e quindi ovviamente c’è anche un grosso scostamento dovuto al fatto che tutte le persone devono recarsi a Suzzara per avere una serie di prestazioni e gli orari sono piuttosto rigidi da questo punto di vista, nel senso che sono quasi sempre al mattino. Abbiamo poi fatto una somministrazione, abbiamo somministrato dei questionari ai cittadini di tutti i 5 Comuni sui servizi on line, circa 120 sono stati i questionari che sono stati somministrati per capire appunto il rapporto fra gli utenti dei servizi comunali e gli strumenti informatici offerti, abbiamo scoperto che tantissime persone, la maggioranza, usano ormai il computer in modo quotidiano sia per motivi di lavoro ma anche per motivi di tempo libero o di altro, quindi è uno

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strumento che è piuttosto diffuso, anche presso le abitazioni, le case, quindi viene usato normalmente direi, c’è stata un’apertura molto positiva nel fatto di poter usufruire di servizi offerti dalla pubblica amministrazione on lini e quindi su questo è stata poi fatta anche questa sperimentazione con la CRS cioè la Carta Regionale dei Servizi, per quanto riguarda gli usi non sanitari, perché sapete che questa carta regionale che abbiamo tutti in tasca è una carta che ha una parte che si usa per usi sanitari, ma l’altra parte che serve per utilizzare una serie di servizi invece non sanitari come ad esempio le autocertificazioni che si compila automaticamente se si inserisce la card nell’apposita smart card che è stata tra l’altro distribuita durante l’azione sperimentale della Regione che molto volentieri e con grande disponibilità è venuta in tutti i nostri Comuni a presentare questo servizio della carta regionale dei servizi che ormai vi devo dire perché ho visto le ultime disposizioni per quanto riguarda anche poter accedere a finanziamenti si fa tutto con la CRS, quindi anche per le aziende questo è un uso molto importante che direi da poter sperimentare. Abbiamo fatto poi delle interviste agli amministratori, rispetto a questo tema sono uscite una serie di indicazioni e poi appunto sono state individuate le tematiche su cui poi elaborare più che dei progetti delle indicazioni progettuali, perché poi la progettualità vera e proprio dovrà essere indicata dall’amministrazione scegliendo delle priorità e poi realizzando le principali aree tematiche su cui lavorare. L’approvazione del PTO è molto importante perché solo i Comuni che hanno approvato il Piano territoriale degli orari potranno accedere ai nuovi finanziamenti che la Regione mette a disposizione, tra l’altro i bandi sono già aperti, per poter poi finanziare le azioni contenute nel Piano, quindi la Regione sostiene in modo continuativo l’azione anche in questo senso. Le tematiche che sono state individuate sono queste che vedete, il tempo per l’incontro, il tempo per comunicare, il tempo per spostarsi, l’ufficio tempi e le politiche di conciliazione sono tematiche che riguardano e che ritornano a riprendere le aree base su cui si basa la legge, per quanto riguarda il tempo per l’incontro abbiamo sicuramente pensato, naturalmente queste idee che vedete sono scaturite dal lavoro di gruppo di tutti gli uffici di tutti i Comuni, dai confronti con gli amministratori e così anche da ciò che in parte sul territorio esisteva o è in corso di realizzazione o comunque si potrebbe realizzare. Abbiamo pensato sicuramente all’istituzione di tavoli tematici su alcuni temi importanti come la viabilità, le politiche alla persona, l’istruzione e la formazione e la cultura proprio per aprire dei tavoli di confronto con le parti sociali in campo a seconda delle varie tematiche perchè sicuramente un discorso di partecipazione può favorire la creazione di progetti condivisi, abbiamo pensato a questa idea dell’Orto solidale o del Giardino solidale come momenti di socialità per anche sfruttare meglio oppure per fare in modo che sia un momento di incontro fra persone, anche per anziani, anche per persone con disabilità per esempio, per riutilizzare degli spazi pubblici e quindi anche per dare un senso si uso sociale degli spazi pubblici. Poi un altro dei progetti pensati o delle piste di lavoro è questa idea del centro commerciale naturale come animare le piazze e quindi appunto come i centri dei nostri Comuni che diventano attraverso una serie di iniziative poli di attrazione per le persone, non solo per andare in piazza ma anche per acquistare presso i negozi perché magari si mettono in piedi una serie di iniziative che possono far si che le persone possano acquistare magari nei negozi del centro. Il mercato contadino perché anche questo è un modo per promuovere i prodotti locali del territorio, in alcuni Comuni so che esiste già, è già attivo, in altri vorrebbero attivarlo, il tema della notte bianca perché è un tema che è stato sollecitato da alcuni, e questi alcuni dei progetti che si sono pensati per quell’area, per quanto riguarda il tempo per comunicare sicuramente l’idea più importante al di là appunto di un progetto che veda una comunicazione più omogenea verso il cittadino per quanto riguarda tutti i Comuni, anche appunto il progetto principale è questo del Comune a portata di un click, l’abbiamo chiamato così, c’è questa sperimentazione sovracomunale graduale, relativa appunto all’utilizzo della CRS per i servizi non sanitari, in particolar modo si è pensato ai servizi anagrafici on line per

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