4. Promuovere il nostro “oro rosso”
4.2 Il consumatore cinese è online
Il fenomeno degli e-commerce in Cina è tutt’altro che transitorio e le ragioni sono diverse. Oltre 300 milioni di cinesi preferiscono fare shopping stando comodamente seduti sulla poltrona di casa propria piuttosto che affrontare il traffico, lo smog o la fila alle casse. Uno dei motivi del successo dello shopping online è proprio la comodità e il risparmio di tempo: grazie ad un semplice click dal proprio telefono cellulare, tablet o computer è possibile acquistare qualsiasi cosa.158 Inoltre, spesso online si possono trovare prodotti non ancora distribuiti nei
negozi interni al Paese e, dato il coinvolgimento dei giovani consumatori nel fenomeno della globalizzazione, essi sono sempre più disposti ad acquistare online tutto ciò che rispecchia le mode e le tendenze di tutto il mondo.
Dal momento in cui la maggior parte dei brand stranieri limita la loro presenza fisica alle città di secondo livello cinesi, internet ha permesso ai rivenditori stranieri di piazzare i propri prodotti anche nelle città meno esposte al commercio al dettaglio, senza dover sopportare i costi di un esercizio in loco.159 Il boom del
commercio elettronico, in Cina, è garantito anche dal miglioramento degli aspetti
157 KPMG Global China Practice, “E-commerce in China: Driving a new consumer culture”, Gennaio
2014, http://www.kpmg.com/CN/en/IssuesAndInsights/ArticlesPublications/Newsletters/China- 360/Documents/China-360-Issue15-201401-E-commerce-in-China.pdf
158 Alessandra SPALLETTA e Sonia MONTRELLA, “E-commerce maneggiare con cura”, in
AgiChina24, http://www.agichina24.it/focus/notizie/e-commerce-maneggiare-con-cura-br-/i-rischi- per-il-made-in-italy-nel-drago-onlinebr-
159 AsiaBriefing, “E-commerce in Asia: il mercato online in Cina, India e Vietnam”, Numero 1, Giugno-
Agosto 2014,
http://www.asiabriefing.com/store/book/e-commerce-in-asia-il-mercato-online-di-cina-india-e- vietnam-472
73 pratici che lo riguardano, in particolare la velocità nelle consegne, l’assistenza ai clienti efficiente e politiche di reso più flessibili che attraggono sempre più cinesi. L’e-commerce rappresenta anche un’opportunità valida e irrinunciabile per coloro che vivono lontano dalle metropoli cinesi: grazie alla decisione del governo di diffondere in tutto il Paese la banda larga, infatti, anche gli abitanti dei piccoli paesi di provincia possono avere accesso ad internet e fare acquisti alla pari di un abitante di Pechino o Shanghai.160
Alibaba, la società di e-commerce più grande del Paese, ha realizzato nel 2012, da uno dei suoi due portali, più di 170 miliardi di USD. Per la fine del 2014 sono previsti 1.800 miliardi di RMB (288 miliardi di USD), in giro di affari. Il portale TaoBao conta 500 milioni di utenti e, il colosso di e-commerce cinese, ha acquistato il 18 per cento di Sina, la società che controlla Weibo, il sito di microblogging cinese più noto e usato nella RPC. Nel 2013, il volume di affari totale dell’e-commerce cinese ha raggiunto 1.320 miliardi di RMB; tra gennaio e novembre 2012, Alibaba.com ha registrato 121.49 miliardi di Euro di transazioni: 97 attraverso attività B2C con TaoBao e 24 attraverso B2B con Tmall.
Dati questi dati, è ormai difficile ignorare l’importanza dei social media cinesi nelle strategie all’ingresso all’e-commerce di questo Paese. Entro il 2020, il boom
del commercio elettronico raggiungerà un volume tra i 420 e i 650 miliardi di USD. Il 12° piano quinquennale cinese ha spinto, infatti, verso un modello economico
più orientato verso i consumi interni e verso un incremento di settori, quali quello delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, con l’obiettivo di rendere la Cina leader dell’e-commerce globale.
Ovviamente, in questo contesto, le aziende straniere sono avide comprensibilmente di ritagliarsi uno spazio e intraprendere la “via dell’e-
160 Giorgio NICOLI, “E-commerce in Cina: perché i cinesi vanno matti per gli acquisti online”, in YourBiz,
International web projects, 2 Settembre 2014,
74 commerce”. Per affrontare questa direzione ed avere successo in un paese così vasto come la Cina, è importante conoscere il proprio tipo di consumatore. 161
Gli e-shopper sono solitamente studenti universitari, tra i 20 e i 30 anni e un reddito medio di 2.130 RMB al mese (circa 250 Euro), si tratta di un gruppo abbastanza disomogeneo e difficile da essere inquadrato.162
Più di 10.000 persone sono state intervistate recentemente da KPMG163 circa lo
shopping “del lusso”, una delle informazioni più interessanti rilevate dal rapporto svela che il prezzo medio pagato per gli articoli aumenta a seconda dell’età del cliente: l’importo medio speso dai consumatori nella fascia under-20 era di circa 726 RMB, quello speso dai consumatori tra i 25-29 anni saliva a 1.657 RMB mentre, i quasi cinquantenni sono arrivati a spendere 2.108 RMB per beni considerati di lusso. L’analisi ha svelato anche che, sebbene le donne siano più avvezze ad acquistare oggetti di lusso on-line e in generale spendano maggiormente rispetto agli uomini, questi ultimi, invece, sono disposti a pagare molto di più sui singoli prodotti rispetto alle donne. Considerando la facilità di ottenere comparazioni online direttamente sui siti di vendita, una delle motivazioni principali che spinge i consumatori a fare acquisti online è il prezzo. Il 51 per cento degli intervistati ritiene che quando si acquista in rete ci si sente più sicuri del paese di origine del prodotto.
Il metodo di pagamento dominante per gli acquisti online, in Cina, è cambiato nel corso del tempo: precedentemente il metodo preferito erano i contanti ma, ormai, si predilige il pagamento automatico on-line. Attualmente, circa il 70 per cento dei pagamenti sono elettronici. Il governo cinese ha concesso oltre 200 licenze che autorizzano altrettante imprese ad installare sistemi di pagamento elettronico anche se il mercato è sotto il controllo di quattro giganti del settore: Alipay,
161 AsiaBriefing, “E-commerce in Asia: il mercato online in Cina, India e Vietnam”, Numero 1, Giugno-
Agosto 2014, http://www.asiabriefing.com/store/book/e-commerce-in-asia-il-mercato-online-di- cina-india-e-vietnam-472
162 IResearch Consulting Group, “2012-2013 China online shopper behavior report”, http://www.iresearchchina.com/reports/4830.html
163 KPMG è un Network di servizi professionali alle imprese, specializzato nella revisione e
75 TenPay, Union Pay e 99bill che, combinati, raggiungono l’85.5 per cento del mercato del portafoglio elettronico cinese.164 Tuttavia, Alipay, con oltre 300 milioni
di utenti, rimane il leader nel mercato dei pagamenti cinese. In generale, i pagamenti online sono in una fase più matura e sono diventati il business di base per tutte le società di pagamento in Cina.165