• Non ci sono risultati.

4.2 Gli strumenti di contabilità direzionale negli enti pubblici

4.2.2 Contabilità analitica

Per contabilità analitica si intende una tecnica amministrativa che permette di attuare raggruppamenti di valori, rticolati sulla base delle caratteristiche dei processi produttivi e distributivi e delle esigenze conoscitive necessarie per svolgere la gestione.

La contabilità analitica riguarda la predeterminazione, la rilevazione, la

localizzazione, l’imputazione, l’assegnazione, il controllo e l’analisi dei costi e dei ricavi di gestione.

Bruni sostiene che “le contabilità analitiche, come dice lo stesso termine, sono

quelle che riprendono dalla contabilità generale i valori elementari di costo, ovvero rilevandoli congiuntamente con questa, soffermandosi sugli specifici aspetti della gestione finanziaria ed economica, ne raccolgono e ne elaborano

gli sviluppi analitici e quindi più articolati”15.

La contabilità analitica rappresenta, quindi, un sistema informativo alimentato non solo dalla contabilità generale ma anche da rilevazioni extra-contabili attraverso il quale gli organi di governo e di direzione possono verificare in maniera preventiva e consuntiva, le condizioni di efficace ed efficiente gestione dell’ente, nell’ottica della realizzazione degli obiettivi perseguiti.

Il collegamento tra contabilità generale e contabilità analitica non è obbligatorio, tende sicuramente a facilitare l’implementazione della contabilità analitica ma spesso può esistere un sistema di analisi dei costi basato su informazioni extracontabili senza che ve ne sia uno di contabilità generale.

15

89

La contabilità analitica rappresenta il motore del sistema di controllo di gestione o meglio dell’intero ciclo di strategia e controllo. Essa infatti dalle molteplici funzioni che svolge è fondamentale dalla fase di programmazione strategica alla fase del controllo.

90

La figura in basso dimostra la centralità della contabilità analitica rispetto a tutto il processo decisionale e di controllo:

La funzione della contabilità analitica è tanto più cruciale in un ambiente come quello degli enti locali in cui la gestione si ispira a principi finanziari e non economici e dove di conseguenza, manca ab origine un’educazione alla razionalità economica.(Borgonovi 1992). L’introduzione di una contabilità analitica porterà non solo a migliorare la funzione di controllo di gestione ma ad attuare il cosiddetto “controllo pubblico”.

Questa sorta di controllo sottolinea il fatto che i “prodotti” degli enti locali hanno natura prevalentemente sociale ma questo non esula dalla considerazione che, questi “prodotti pubblici” ,per essere erogati, richiedono notevoli risorse

91

soprttutto per questo, occorre implementare un’analisi dei costi che permetta di erogare questi prodotti in maniera più efficiente ed efficace possibile.

Le funzioni rivestite dalla contabilità analitica sono molteplici, la letteratura ci offre molti spunti in merito e qui cerco di riportare quelle, a mio avviso, più significatve:

rappresenta il cuore del reporting per l’alta direzione (Bubbio 1991); è indispensabile per l’assunzione di molte scelte aziendali, in quanto la

sua presenza costituisce un supporto centrale del sistema decisionale (Mulazzani 1982);

costituisce la fonte informativa della reportistica sia per il sistema consuntivo che preventivo in termini di budget e, anche se in misura inferiore, di Peg (Fici 2000);

misurazione dei costi dei singoli prodotti e le altre analisi di rilievo decisionale (Kaplan 1990);

rilevazione di informazioni analitiche sugli andamenti di singole aree e reparti d’azienda e conseguentemente di quelle relative alle risorse impiegate da ogni singolo centro di responsabilità; queste infomazioni hanno valenza organizzativa e sono collegate con il sistema delle punizioni e premi;

la valutazione delle rimanenze ai dini della redazione del bilancio d’esercizio

fornisce le informazioni necessarie per prendere decisioni durante l’elaborazione di piani e programmi

permette di esecitare il controllo sull’efficienza della gestione permette di esercitare il controllo sui risultati ottenuti

Come si può bene notare la contabilità analitica deve assolvere ruoli e fornire output così diversi tra loro, e trpvare una metodologia di aggregazione dei costi capace da sola di soddisfare esigenze informative così varie è veramente

92

È necessario dotarsi di un sistema di rilevazione dei cost elastico in modo da adattarsi ed adeguarsi alle diverse funzioni e configurazioni ritenute necessarie di volta in volta.16

La presenza di moltecipli varietà di configurazioni di costo non è un fatto eclatante né per un’azienda privata né per un’azienda pubblica, poiché ciò è giustificato dalle tantissime operazioni che avvengono all’nterno dell’azienda, dalle combinazioni sempre nuove che si formano e dai vari impatti con

l’organizzazione e l’ambiente esterno. Non sorprende quindi la possibilità che in due aziende con la stessa produzione, magari la stessa organizzazione e operanti nello stesso luogo si trovano sistemi di rilevazione di contabilità analitica

totalemnte diversi proprio perché a fare la differenza sono i comportamenti dei vari soggetti interni all’azienda, la cosiddetta parte nascosta che riesce a dare il valore aggiunto partendo magari dalla definizioni di particolari configurazioni di costo.

Inoltre proprio perché la contabilità analitica non è obbligatoria e quindi non si riduce ad un mero adempimento formale, dovrebbe essere considerata come una vera e propria opportunità, un punto di forza su cui poggiare tutta la gestione. Nonostante l’indubbia importanza e centralità del sistema di contabilità analitica nella maggior pate delle amministrazioni pubbliche non si trova un minimo accenno ad una contabilità di costo.

È facile capire come le cause principali di ciò sono • la mancanza di cultura aziendale;

• il rifiuto per ciò che è nuovo;

• la mancanza di spirito di imprenditorialità

• la mancanza di responsabilità perché “tanto si lavora con denaro pubblico e il proprio non viene toccato”

Tutte cause, a mio parere, risolvibili con un po’ di buona volontà e un po di sensibilizzazione maggiore riguardo questi temi.

Un’altra motivazione può essere ricondotta alla necessità di lavorare su grandi quantità di valori ed avere a disposzione un sistema informativo che consenta la

16

93

creazione di database dai quali attingere e articolare informazioni destinate a finalità diverse, in un’ottica di sistema informativvo integrato.

Il supporto informatico ed informativo in effetti, economicamente parlando, è lo scoglio più grande per l’attuazione di un sistema di contabilità, ed è impensabile agire senza un tale tipo di supporto. La decisione di introdurre il sistema di contabilità dei costi comporta il sostenimento di costi di progettazione, di introduzione, di formazione del personale amministrativo e di funzionamento. Inoltre, significherebbe fare un investimento dai contenuti immateriali che

produce delle informazioni da utilizare solo all’interno dell’ente a corresponsione delle quali non si manifesteranno correlati flussi economici diretti e questo tende a bloccare gia in partenza una possibile implementazione del sistema.

Bisognerebbe però considerare, che anche se da questo investimento non si traggono immediati flussi economici positivi, indirettamente in termini di risparmio di risorse e possibilità di riallocazione si guadagna moltissimo.

La soluzione da poter adottare è prima di tutto far pressione sui responsabili dei centri o meglio ancora su chi sta ai vertici dell’ente ed inforndere loro, anche con dei sistemi di premi e punizioni, la consapevolezza che conoscere il costo del loro operato è un’operazione essenziale tanto quanto un impegno di spesa; successivamente bisognerà attuare un’analisi costi/ benefici per poter valutare il sistema informativo più efficace ed economico ed infine bisognerà adattare un sistema di reportistica che permetta di analizzare gli eventuali scostamenti e che gratifichi il responsabile del centro per aver agito concretamente in maniera eficace, efficiente ed economica.

Un sistema di contabilità risulterà utile ed effiace quando ha avrà come fine la probabilità che le persone assumano comportamenti adeguati al raggiungimento degli obiettivi d’azienda.

94