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Contatore energia prelevata/immessa: Dispositivo di misura idoneo alla misura bidirezionale dell’energia scambiata (immessa e prelevata) con la rete elettrica,

Capitolo 6 “ Il Conto Energia”

1. Contatore energia prelevata/immessa: Dispositivo di misura idoneo alla misura bidirezionale dell’energia scambiata (immessa e prelevata) con la rete elettrica,

installato nel punto di confine tra l’impianto di rete per la connessione BT e l’impianto del cliente produttore, in posizione facilmente accessibile. 2. Contatore energia prodotta: Dispositivo di misura idoneo alla misura bidirezionale dell’energia prodotta, installato nella proprietà il più vicino possibile all’uscita dell’inverter.

Di seguito riportiamo alcuni schemi esemplificativi tipici per il posizionamento dei gruppi di misura:

I sistemi di misura dovranno essere installati in modo che risultino protetti dagli agenti atmosferici e che siano sigillabili.

Quadri Elettrici

Quadro lato corrente continua

Si prevede di installare un quadro stagno (IP65) sul lato DC (corrente continua) di ogni convertitore per il sezionamento e la protezione di ogni singola stringa, dotato di un porta fusibile sezionabile sotto carico e di scaricatori di sovratensione.

Quadro di parallelo generale lato corrente alternata (QPI)

Si prevede di installare un quadro che faccia il parallelo degli inverter presenti, dotato di sezionatori in ingresso per sezionare ogni singolo inverter e di un interruttore magnetotermico differenziale generale in uscita opportunamente dimensionato, con soglia di intervento differenziale pari a 300 mA (tipo B).

All’interno del quadro sarà inoltre installato il dispositivo di interfaccia dotato di bobina di apertura a mancanza di tensione come prescritto dalla DK 5940 ed.2.2.

La linea in uscita da tale quadro si attesterà, dopo essere transitato nel gruppo di misura del GSE, su un sezionatore sotto carico che permette la separazione elettrica a vista dell’impianto fotovoltaico per questioni di sicurezza nel caso di intervento manutentive dell’impianto d’utente.

Cavi elettrici e di cablaggio

Il cablaggio elettrico avverrà per mezzo di cavi con conduttori isolati in rame, compresi i morsetti tipo multicontact maschio femmina.

Per quanto riguarda il collegamento in serie dei moduli fotovoltaici fino al lato ingresso DC vengono richiesti cavi aventi le seguenti caratteristiche:

– Cavo speciale solare da 6 mmq, per posa diretta sul tetto, resistente agli sbalzi di temperatura -50

+120°C, resistente agli agenti atmosferici, UV e all’ozono.

– Il collegamento inverter – contatore GSE dovrà essere realizzato mediante cavo schermato

unipolare (o con più cavi unipolari schermati) oppure a neutro concentrico posato in conformità alle norme CEI 11-17 (come richiesto dalla DK5940 ed. 2.2).

– La conduttura sarà rilevabile a vista, realizzata posando i cavi in un tubo rigido

in PVC a parete.

Inoltre i cavi saranno a norma CEI 20-13, CEI20-22II e CEI 20-37 I, marchiatura I.M.Q., colorazione delle anime secondo norme UNEL, grado d'isolamento di 4 kV.

Per non compromettere la sicurezza di chi opera sull’impianto durante la verifica o l’adeguamento o la manutenzione, i conduttori avranno la seguente colorazione:

– Conduttore di neutro: blu chiaro (obbligatorio) – Conduttore di fase: grigio / marrone

– Conduttore per circuiti in C.C.: chiaramente siglato con indicazione del positivo con “+” e del

negativo con “–“

Per tutte le condutture, il diametro dei tubi dovrà risultare pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi posati all’interno di essi.

Per la parte in corrente continua (dalle stringhe agli inverter) la sezione dei cavi è stata calcolata considerando che, per avere prestazioni ottimali, la caduta di tensione totale, valutata dal modulo fotovoltaico più distante fino all’ingresso del gruppo di conversione, dovrà essere mantenuta entro l’1%.

Il dimensionamento dei cavi per la parte in c.a. è stato condotto sulla base di principalmente di considerazioni di carattere elettrico (caduta di tensione).

Protezione contro i contatti diretti

Per la protezione contro i contatti diretti:

– si è previsto l’utilizzo esclusivamente di componenti dotati di marcatura CE

– tutte le parti sotto tensione sono dotate di isolamento adeguato e/o involucri con grado di

protezione idoneo al luogo di installazione. In particolare, i moduli fotovoltaici nonché tutti i cavi elettrici utilizzati sono di tipo a doppio isolamento.

Quale protezione addizionale contro i contatti diretti sul lato c.a., si è ricorso inoltre all’utilizzo di interruttori differenziali (Id=300mA).

Protezione contro i contatti indiretti ed impianto di terra

Poiché il sistema elettrico a valle dell’impianto fotovoltaico è di tipo TT sarà necessario:

– collegare a terra mediante conduttori di protezione di sezione opportuna tutte le masse

dell’impianto (in particolare, la struttura metallica dell’inverter)

– installare una protezione differenziale a valle dell’inverter per la protezione contro eventuali

dispersioni verso terra.

I conduttori di terra saranno dimensionati in base alla dimensione del conduttore di fase, e saranno collegati all’impianto di terra esistente mediante collegamento alla barra di terra.

7.10) Servizi energetici: indicazioni per la scelta delle soluzioni più vantaggiose

L’ipotesi di bando per l’Affidamento dei servizi energetici (rete di impianti FV) è basata sul principio che il Comune non chiede la fornitura di un bene (impianti fotovoltaici) ma di un servizio inerente l’utilizzo dello stesso bene (energia prodotta dagli impianti FV).

Il principio è quindi che non c'è bisogno di detenere la proprietà di un bene per usarlo nel lavoro (come ad esempio nel caso di locazione o leasing operativo), ma è sufficiente poterne disporre per

la durata necessaria, e spostando sulla controparte tutti gli oneri (finanziari, gestionali, fiscali) derivanti dalla proprietà.

In questo modo si privilegia il lavoro, non la proprietà dell'impianto; si valorizza la funzione d'uso più che la materialità.

Il bando dovrà quindi prevedere che l'utilizzatore del bene (il Comune), pagando un canone (cessione del credito derivante dal conto energia) calcolato in base al suo valore d'uso (ben diverso dal puro valore materiale), ne abbia la disponibilità per un determinato periodo di tempo che può essere anche molto lungo (periodo di durata della convenzione: 20 anni).

Così facendo il Comune non sarà soggetto all'impegno di capitali propri trasformando l'operazione in canoni periodici “all inclusive”, che comprendono cioè non solo il valore del bene ma anche la progettazione, la manodopera, la gestione derivante dalla proprietà dei beni (compresi l'assicurazione e l'eventuale smaltimento).

Inoltre nello specifico oltre agli impianti FV la cessione del credito derivante dal conto energia servirà al comune come canone da versare annualmente alla società aggiudicatrice del bado per coprire i costi relativi agli altri servizi energetici.

Di seguito vengono riportati l’elenco dei servizi energetici attesi: