Indicare i provvedimenti o le misure adottati ai fini della razionalizzazione e del contenimento delle spese di funzionamento e le relative riduzioni previste come da deliberazione di GC n. 122 del 13 maggio 2015.
Tipologia di spesa Misure o provvedimenti adottati Riduzioni previste
Utenze elettriche Consip Energia Elettrica 12 - 0,68%
l’obiettivo e’ stato raggiunto nel 2014 con una riduzione di spesa da euro 199.850,00 (dato 2013) ad euro 198.494,15 (liquidato anno 2014).
1) Spese telefonia mobile 1) riduzione degli apparati di telefonia mobile in relazione alle effettive necessità connesse all’esercizio della prestazione lavorativa;
2) valutazione in merito all’assegnazione di apparati di telefonia mobile alle strutture “in uso collettivo”, per quei particolari servizi che non sono legati specificamente ad una persona e la cui attività è svolta fuori sede;
3) distinzione dei servizi forniti a titolo personale (c.d. dual billing) e fatturazione diretta agli utenti mediante RID sul conto corrente o carta di credito;
1) valutazione periodica delle spese complessive;
2) limitare l’utilizzo delle postazioni
- 23%
2) Spese telefonia fissa
telefoniche, abilitando automaticamente tutto il personale alle chiamate verso le
numerazioni interne all’Ente, mentre quelle dirette verso l’esterno ovvero verso i cellulari dovranno transitare dal centralino;
3) abilitazione alle chiamate esterne, urbane, ed extraurbane e verso i cellulari
esclusivamente per gli apparecchi di telefonia fissa in dotazione ad Amministratori,
Segretario Generale, Responsabili di settore, incaricati di Posizione Organizzativa e rispettive Segreterie;
4) razionalizzazione delle assegnazione ai vari Settori degli apparecchi fax.
l’obiettivo e’ stato raggiunto nel 2014 con una riduzione di spesa da euro 78.272,00 (dato 2013) ad euro 59.773,81(liquidato anno 2014).
3) Gasolio per automezzi 1) utilizzare, per spostamenti relativi a grandi distanze, i mezzi di trasporto pubblico per i quali è effettuata una valutazione di
“convenienza a prescindere”;
2) limitare, a cura dei responsabili di struttura, l’utilizzo delle auto con autista ai soli casi di effettiva necessità connessa ad inderogabili esigenze di servizio,
autorizzando l’utilizzo dell’autovettura solo nella eventualità della indisponibilità di servizi di trasporto pubblico ovvero della effettiva convenienza economica (ad esempio, utilizzo contemporaneo da più dipendenti).
-2%
(a valere dal 2016)
4) Assicurazioni Rinegoziazione contratto a seguito di gara
d’appalto - 22,66%
l’obiettivo e’ stato raggiunto nel 2014 con una riduzione di spesa da euro 8.889,58 (dato 2013) ad euro 6.874,76 (liquidato anno 2014).
5) Autovetture di servizio Manutenzione automezzi
1) ottimizzazione dell’utilizzo dei mezzi;
2) riduzione del parco auto, in attuazione della sopra citato D.L. n.95/2012, tramite dismissione delle autovetture non ritenute indispensabili, indicando a tale fine, quali criteri prioritari per la dismissione l’anno di immatricolazione (più obsolete) e la cilindrata (superiore a 1600 cc);
3) continuo monitoraggio, per ogni autovettura, delle spese sostenute per carburante e relativa analisi dei consumi in rapporto ai km percorsi;
4) verifica periodica della riduzione dei
- 45,66%
(l’Ente non ha comunque rispettato il limite previsto)
costi complessivi per il parco auto.
l’obiettivo e’ stato raggiunto nel 2014 con una riduzione di spesa da euro 4.274,41 (dato 2013) ad euro 2.324,63 (liquidato anno 2014).
6) Spese postali, telegrafiche e bancarie
Rinegoziazione contratto
- 18,95%
l’obiettivo e’ stato raggiunto nel 2014 con una riduzione di spesa da euro 63.236,49 (dato 2013) ad euro 51.256,51 (liquidato anno 2014).
7) Carta e consumabili Ricorso al MEPA -2%
(a valere dal 2016)
4.12 Assicurare dal 1 novembre 2015 il rispetto di quanto statuito dall'art. 33 comma 3-bis del Codice dei contratti in ordine alle modalità di acquisizione di lavori, beni e servizi, salvo quanto statuito dall'art, 23 lei' comma 3 della L. 11412014.
Relativamente agli organismi partecipati, al fine di garantire la corretta ed equilibrata gestione, l’ente deve;
5.1 attivare tempestivamente tutti gli strumenti idonei ad assicurare un efficace controllo da parte dell'ente della gestione dei servizi, individuando, ove non già prevista, un'apposita unità organizzativa destinata a disciplinare i rapporti con le partecipate, impartendo opportune direttive ai tini della riduzione dei costi di gestione con obbligo di presentare ipotesi di fattibilità gestionale più economiche ed efficienti ed ogni altro provvedimento volto ad esercitare l'importante funzione di indirizzo in capo all'ente; dal 2014, l'ente è tenuto all'osservanza di quanto previsto dall'art. 1, comma 550 e seguenti della legge di stabilità 2014, mediante l'accantonamento di un fondo vincolato per il ripiano, in misura proporzionale alla partecipazione, del risultano di esercizio o saldo finanziario negativo degli organismi partecipati;
5.2 adottare i provvedimenti necessari a garantire che l'erogazione dei servizi pubblici affidati a società esterne, pur se partecipate totalmente dall'ente, si svolga nello scrupoloso rispetto della normativa di settore e comunque sulla base di una adeguata comparazione e verifica delle condizioni di efficienza, di economicità e di quanta del servizio;
5.3 vigilare sull'osservanza da parte delle società affidatarie in house delle disposizioni in materia di acquisti di beni e servizi ai sensi dell'art. 3 bis comma 6 della L. 148/2011;
5.4 porre in essere iniziative di controllo mirate sugli organismi partecipati al fine di monitorare costantemente che gli stanziamenti previsti in bilancio non vengano superati determinando situazioni di squilibrio;
5.5 assicurare il rispetto di quanto stabilito dall'art. 6, comma 19 del decreto legge 31.5.2010, n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122, recante il divieto, salvo quanto previsto dall'art. 2447 del codice civile, di effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito e garanzie a favore delle società partecipate non quotate che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio, ovvero abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infra annuali, fermi restando i trasferimenti a fronte di convenzioni, contratti di servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse, ovvero alla realizzazione di investimenti;
5.6 rivedere la partecipazione a consorzi, enti e società di cui l'ente è attualmente parte, ai fini della riduzione degli oneri eventualmente a carico, alla luce delle disposizioni di cui all'art. 259, comma 5, del TUEL che prevede l'eliminazione, o quantomeno la riduzione, delle spese che non abbiano per fine l'esercizio di servizi pubblici indispensabili e, quanto ai consorzi di funzioni, osservare il disposto dell'art. 2, comma 186, lettera e) della legge 23 dicembre 2009, n. 191;
5.7 verificare e disporre, per quanto di competenza, che i compensi al presidente ed ai componenti del consiglio di amministrazione degli organismi partecipati siano conformi alle specifiche norme di legge: in particolare, verificala: che, sulla base del comma 6, dell'art. 6 del D.I.. n 78/2010 convertito nella legge n. 122/2010, i compensi degli organi di amministrazione e di quelli di controllo cda, sindaci e revisori dei conti) delle società totalmente partecipate in modo diretto o indiretto e delle società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione come individuate dall'ISTAT ai sensi del comma 3 dell'art. 1. della legge 196/2009, siano ridotti del 10% a decorrere dal primo rinnovo successivo all'entrata in vigore del D.L.. n. 78/2010 (La disposizione non è applicabile alle società quotate ed alle loro controllate, nonché alle società miste). A decorrere dall'esercizio 2015, verificare il rispetto delle disposizioni contenute nell'articolo 1, comma 554 e seguenti della legge di stabilità 2014;
5.8 verificare l'osservanza della riduzione dei costi prevista dall'art. 6, comma 2 del decreto legge 78/2010, relativo alla partecipazione onorifica agli organi collegiali, anche di amministrazione, che ricevono contributi a carico delle finanze pubbliche, nonché la titolarità di organi dei predetti enti;
5.9 assicurare, per il 2014, l'osservanza del disposto di cui all'art. 6, comma 4, del decreto legge 6 luglio 2012, n, 95 relativo all'obbligo di allegare al rendiconto della gestione una nota informativa contenente la verifica dei crediti e debiti reciproci tra l'ente e le società partecipate:
5.10 verificare l'osservanza della riduzione delle spese previste dall'art. 6, comma Il del decreto legge 78/2010, relative a studi, consulenze, relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità, nonché sponsorizzazioni.
Organismi partecipati
Denominazione Quota
Gal serre salentine € 2.500,00 Casarano Città
Contemporanea (in liquidazione)
€ 4.415.000,00
L’Ente, a seguito di accollo del debito, statuito con deliberazione di giunta comunale n. 136/2014, della società interamente partecipata Casarano Città contemporanea (attualmente in liquidazione), ha proceduto a pagare le prime due rate del debito complessivo pari ad € 2.049.424,74.
Si precisa che il ripiano del debito legato alla società interamente partecipata dal Comune era stato inserito (ovviamente per importo diverso poiché cristallizzato alla data del 31.12.2011) nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato con deliberazione di consiglio comunale n. 1 del 17.1.2013 ed approvato con deliberazione n.
153/PRSP/2013 dalla competente Sezione Regionale di controllo della Corte dei conti per la Puglia che sembrava ritenere legittimo l’accollo medesimo. Si legge, infatti, nella deliberazione di cui sopra “ai debiti di cui si è detto (si parla di altri debiti indicati nella ricognizione operata dal Comune) si aggiungono i debiti della società interamente partecipata dal Comune “Casarano Città Contemporanea Srl” pari ad € 1.798.046,92 rappresentanti per oltre il 95%
da aperture di credito ottenute da Banca Popolare pugliese da rimborsare entro il 30.06.2013”, senza contestazione alcuna.
A seguito della ormai nota deliberazione della Sezione regionale di Controllo n. 164/2014 il Comune di Casarano ha proceduto all’annullamento in autotutela dell’operazione di accollo ed ha richiesto la restituzione, con nota prot. n.
28626 del 17 dicembre 2014, delle somme già versate per effetto dell’operazione.
Per effetto di tale pretesa, Banca popolare pugliese, in data 11.02.2015, ha opposto ricorso chiedendo l’annullamento di una sola parte della deliberazione di GC n. 378/2014, ossia quella che dispone atto di indirizzo al responsabile del servizio finanziario di procedere alla richiesta di restituzione delle somme.
Il Comune ha, altresì, opposto controricorso, al fine di ottenere dal G.A. il rigetto dell’avverso ricorso per inammissibilità ed infondatezza.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sede di Lecce nel pronunciare la sentenza n. N. 02673/2015 REG.PROV.COLL. sul ricorso promosso da Banca Popolare Pugliese per l’annullamento della delibera di Giunta Comunale n. 378 del 4 dicembre 2014, avente a oggetto la revoca in autotutela della D.G.C. n. 136/2014, nella parte in cui dava al Responsabile del Servizio Finanziario indirizzo affinché procedesse alla richiesta, da formularsi alla Banca Popolare Pugliese, di restituzione delle somme a oggi versate in forza della D.G.C. n. 136/2014; della nota del Dirigente del Servizio Finanziario del Comune di Casarano con la quale, in forza della D.G.C. n. 378/2014, è stata richiesta la restituzione dei due ratei versati dal Comune alla Banca; di ogni atto connesso, presupposto e/o consequenziale, lo ha dichiarato inammissibile per difetto di interesse
Tanto premesso, l’Ente ha provveduto ad iscrivere in bilancio nella parte spesa € 574.636,39 così suddivisa: € 6.510,23 intervento 1010306 ed € 568.126,16 intervento 3010303; nella parte entrata € 568.126,16 alla risorsa 5032057.
Relativamente alla gestione contabile, al fine di mantenere la corretta ed equilibrata gestione del bilancio, l’ente deve:
PATTO DI STABILITA’ INTERNO
6.1 rispettare scrupolosamente le regole del patto di stabilità interno, con particolare riferimento ai limiti di spesa del personale;
6.2 adottare gli strumenti organizzativi e contabili idonei a consentire la previsione e il controllo dei flussi di riscossione e di pagamento, sia al fine di conseguire il raggiungimento dell'obiettivo programmatico del patto di stabilita interno, sia al fine di contenere il ricorso ad anticipazioni di tesoreria o di cassa nei limiti consentiti dalla legge;
6,3 assicurare, in conformità al disposto dell'art. 1. comma 557 della legge 27 dicembre 2006, n, 296, come sostituito dall'art. 14, comma 7, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con legge 30 luglio 2010, n. 122, la riduzione delle spese dì personale, anche attraverso la riduzione del fondo per la contrattazione integrativa e garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale. Tale tetto, inoltre, deve essere costantemente controllato al fine di accertarne la compatibilità con i vincoli della finanza pubblica e mantenuto in misura tale da garantire il rispetto del patto di stabilità interno.
ENTRATE A CARATTERE NON RICORRENTE
6.4 rispettare rigorosamente il principio per il quale le entrate a carattere non ricorrente, quali quelle derivanti dalla concessione delle aree cimiteriali, dai rimborsi occasionali/introiti e rimborsi diversi, dalle sanzioni per violazioni al codice della strada, dagli oneri concessori e dal recupero della evasione contributiva, devono essere destinate al finanziamento delle spese correnti di eguale natura non originate da cause permanenti, al fine di assicurare un riequilibrio stabile del bilancio, avendo cura di mantenere tale destinazione anche durante la gestione, dando corso agli impegni in misura non superiore a quanto effettivamente riscosso;
Entrate e spese a carattere non ricorrente
Oggetto Entrate Spese
Risorsa Importo € Intervento Importo €
MUTUO CASSA DD.PP. EX
ART. 32 D.L. 66/14 5.03.2067 4.084.219,48 3010303 4.084.219,48
ACCOLLO MUTUO
PERMESSI A COSTRUIRE 4.05.3901 313.592,53 Titolo I
Titolo II 198.929,50 Pagamenti in conto capitale effettuati nel primo semestre 2014 (Art. 31, comma 9-bis
della legge n. 183/2011)
BILANCIO DI PREVISIONE 2014 - DIMOSTRAZIONE RISPETTO PATTO DI STABILITA' - ANNO 2014 SALDO FINANZIARIO in termini di competenza mista
ENTRATE FINALI
Entrate correnti relative al corrispettivo del gettito IMU sugli immobili di proprietà comunale (art. 10 quater, comma 3, del decreto-legge n. 35/2013)
SANZIONI AL CODICE
DELLA STRADA 3.01.1942 130.000,00 1080103 1030101
1030101
SANATORIA EDILIZIA 4.05.3903 15.000,00 TITOLO II 15.000,00
PROVENTI DA
MONETIZZAZIONI 4.05.3906 15.402,80 TITOLO II 15.402,80
RECUPERO EVASIONE
6.5 assicurare e mantenere durante la gestione dell'esercizio finanziario la corrispondenza di qualsiasi entrata a destinazione vincolata con le finalizzate spese, avendo cura di impegnare te spese solo dopo l'effettivo accertamento delle relative entrate;
Entrate a destinazione vincolata
4021854 885.000,00 2090101 885.000,00
Riqualificazione P.I. –
Fondi statali 4021640 774.000,00 2080201 774.000,00
Realizzazione impianti fotovoltaici
su edifici comunali- Fondi statali
4021641 1.200.000,00 2090101 1.200.000,00
PAC Manutenzione straordinaria asilo nido comunale
4021056 69.941,65 2100101 69.941,65
Fondi FEASR – Opere urbanizzazione zona
P.I.P.
4031636 212.900,00 2110401 212.900,00
Fondi regionali efficientamento Energetico edifici
scolastici
4031638 1.700.000,00 2090101 1.700.000,00
Percorsi sicuri e sostenibili – Fondi
regionali
4031639 376.000,00 2080101 376.000,00
Completamento rete pluviale – fondi
regionali
4031645 915.400,00 2090401 915.400,00
Costruzione rotatoria tra via Agnesi –via Alto Adige – via F. De
Andrè
5031682 62.289,76 2080101 62.289,76
Collegamento stradale via Maggia –
Via Ombrone – via Pavia
5031633 219.000,00 2080101 219.000,00
Prolungamento via Casaranello e via
Cisternella
50319621 382.000,00 2080101 382.000,00
Ambito sociale di
provincia 2059568 22.400,00** Spesa stanziata in
esercizi precedenti Destinata ad OSL Libra – libera il
Randon 2050081 11.217,39 Spesa stanziata in
esercizi precedenti Destinata ad OSL
Misura 321 Agea 4039581 4.225,00*** 2010805 4.225,00
REGIONE PUGLIA
"CENTRO EDUCATIVO CLIMATICO"
4031305 4.800,00 2040501 4.800,00
6.6 rispettare la corretta classificazione contabile di tutte le entrate e le spese in conformità alla codifica SIOPE;
6.7 assicurare che non vengano allocate nei servizi in conto terzi poste in entrata ed in uscita non previste dalla elencazione tassativa di cui all'art. 168 del TUEL e dal D.1'.R. 31 gennaio 1946, n. 194,
6.8 assicurare, nell'anno 2015, l'applicazione del decreto legislativo n. 118 del 2011 attraverso i seguenti adempimenti:
affiancamento dei nuovi schemi di bilancio di previsione e di rendiconto por missioni e programmi (con funzioni conoscitive) agli schemi di bilancio annuale e pluriennale e di rendiconto adottati nel 2014, che conserveranno la funzione autorizzatoria e il valore giuridico ai fini della rendicontazione.
applicazione del principio contabile generale della competenza finanziaria (cd. potenziata) per l'accertamento delle entrate e l'impegno delle spese:
adozione del principio applicato della contabilità finanziaria.
riaccertamento straordinario dei residui per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi alla nuova configurazione del principio della competenza finanziaria,
applicazione del principio contabile applicato della programmazione e predisposizione del primo DEFR e DUP con riferimento al triennio 2016-2018.
MONITORAGGIO E CONTROLLO
6.9 attivare adeguati sistemi di monitoraggio e di controllo dell'andamento della gestione finanziaria, adottando tempestivamente i provvedimenti necessari a salvaguardare e mantenere gli equilibri di bilancio;
6.10 valutare, per il futuro, il ricorso all'indebitamento, verificando adeguatamente le reali compatibilità di bilancio e nell'osservanza di quanto disposto dall'art. 204, primo comma, del TUEL;
6.11 valutare il complesso delle risorse necessarie per la liquidazione della massa passiva e, ove necessario, trasferire risorse all'Osl provenienti dalla vendita del patrimonio disponibile prioritariamente rispetto a possibili utilizzi per spese di investimento;
6.12 prevedere nei bilanci degli esercizi di competenza, le risorse necessarie per il completo risanamento dell'ente anche attraverso l'applicazione degli avanzi di amministrazione per la parte non vincolata;
6.13 tenere conto del comma 3 bis dell'articolo 187 del TUEL aggiunto dal decreto-legge 10 ottobre 2012, n 174 convertito, con modificazioni, con legge 7 dicembre 2012, n. 213, ai sensi del quale l'avanzo di amministrazione non vincolato non può essere utilizzato nel caso in cui l'ente si trovi in una delle situazioni previste dagli articoli 195 e 222, ratto salvo l'utilizzo per i provvedimenti di riequilibrio di cui all'articolo 193;
6.14 rispettare i principi del bilancio di cui ai l'art. 162 del TUEL, con particolare riferimento a quanto disposto dal comma 4;
6.15 assicurare l'aggiornamento periodico, negli anni, dell'inventario dei beni.