PRIMA.PARTE
J.i.e 3.1V.ANTnoaItapotuto ammettereilsoggetto e l’oggettoNoumeni,
checomeuna supposizione /xig. 7
J.3.Fioite negòl’oggetto,e credette,cheilKantismononè cheun sistemadi soggettività assoluta,Kantrigettaquesta inlerpetrazione diFichte.Egli partendo dal principioLeibniziano
,cheil neces-sarionella conoscenzadee derivare dal soggetto, dovette
ricono-scere duesorgentidellaconoscenza » 11
5.4. L’oggetto, nel Kantismo, ha unapiccolaparte nella generazione dellaconoscenza:Fichte l’ha negato interamente:questo(ilosofo negandol'oggetto,ha dovuto negarelapassivitidelsoggetto.. » 13
§, 3.Vi sonostatidue gradinell’Idealismo volgare, precedente a quello diFichte.Nel primoaipongonodueesistenze,quella delme;e quella diDio: nel secondosipone la solaesistenzadelme . n 14 J.fi.Vi sonotredifferenzefral’idealismoegoistavolgare,e
l’Idea-lismotranscendentediFichte.In questo secondosipone1’/opuro precedentementeall’/o empirico:L'apparenza del di fuori èuna creazioneliberadelme:L’/o puroponesèstesso;ed inciò egli ì l’agente, edilprodotto libero dell’alto. » ij
§7.Quel metododifilosofare,incuinonsiponecome undato pri-mitivo dell’esperienzal’esistenza diqualcheessereinté,può chia-marsiRazionalismoassoluto.Quel metododi filosofare
,incui
solamentel’esistenzadelmerealeinsèsiponecome undato pri-mitivo della coscienza; ed incuiqualunque conoscenza riposain ultimocomemotivo mediatotul’autoritàdella coscienza mede-sima,sipuò chiamare Razionalismo moderato * in
X
i4«)($.8.L’/opurodiFidileèilpensieroseni* oggetto:questo pensiero consistein«strarreeriflettere. Ilprincipiodiquesto pensiero puro èilvolerepuro,cioè ilvoleresemal’oggettovoluto. Questo vo-lereunitoall’azionediastrarre e diriflettereèl'lo che ponesé stesso,eclicè l’Agente edilprodottodell’ allo. • • • *P°Z- 22
§. q. e io.Nella spiegatonefilosoficadelle cosefa d’uopo distinguere1 or-dine melafico o realedallWmelogico.Tanto Fichte che Schelling, nella spiegazione dell’/o puro,confondono questi dueordini.. » a?
Adoggettodirischiararel’Idealismo germanico, di cuici occu-piamo, siponeadisaminaladottrinacartesianasul’esterna dell’Anima.Icartesianihan posto l’esscma dell’Anima inun pen-derecostante.Maeglinohanriguardatocomeimpossibileun pen-sieroteniaoggetto.Ilpensierosemaoggettoèuuuniversaledi
logica,èun’ astrationeeffettuata » 33
5:12.
V
Io,secondo Fichte,nonpuhconoscere chesèstesso.Lastessa cosa insegna Condillac neltrattatodelle sensaiioni . 3/5-i3,ci4. Si continuaasviluppareladottrinadiFichte sul’/opuro.
Egli sembra che conceda all’/o purolacoscicoia disèstesso;e che insiemeglielaneghi.Sitogliequesta contradiiione osservando, che noinonabbiamo attualmentelamemoria,eperciòlacosciensa delmepuro
,
nonaffetto dall’apparinonediundi fuori.Secondo FichtePIo creandoildi fuori, cioèlarappresentaiione delNon-lo, essendoinfinito,limilasè stesso.Questa supposìiioneèassurda. » 4 5.i5.Si cercacomel’/ocreatoredisèstesso,secondo Fichte, divenga
esiandio creatoredituttalaNatura. Secondo questofilosofo l’at-tivitàintellettualedelmesidee considerarecoree concentratain unpunto,ecomemovendosi da questo punto versotuttele dire-zioni possibili;ellaincontraunostacolo,ritornasudisèstessa, percorreilcamminogiàfatto, ctornaadassorbirtialsuopunto dipartenza:è questa,secondo Fichte,lacreazione delmondo.
Questaimmagine contieneunacontradizione,poichésupponeun di fuori antecedentementeallasua produzione.Sembra, chenella mentediFichtelanozionediunostacolo,che urtandol’attività intellettualedcll’/ola fa ripiegaresudisè stessa, siasiformatanel modoseguente:ilpensiere puroconsiste,secondolui,nell’azione diastrarre,edi riflettersisudisèstessa:l’azionediastrarreha untermine
,e questo termineèlanozioneastratta.Questo ter-minereigiudizio, arrestal’azione diastrarre,e l’obbligae retro-cedere,ed a rimenarel'astrattoalconcreto:Questo termine,si
puòcongetturare
,cheabbiasomministratoa Fichtelanozione dell'ostacolo,dicuisièparlato.
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Fichtenonriconoscenell’elistentadelNon-lonell’Io,la dislin-ìionefraleproduzioni dellanecessità slainterna
,siaesterna,e quelle dellalibertà,ed è questoilinoprimoerrore.Egliammette nnvolere senza oggettovolato;nè sembra riconoscerel’ indipen-denza della natura particolare della percezionesensibiledalla vo-lontà.Edè questoilsuosecondoerrore.Inostrivolerison pre-cedutidalla conoscenzadeglioggettivoluti.Nel sistema di Fichte ilvolereche crealaNatura èunvolere cieco; edèquestoilsuo
terzoorrore pag. 49
5•16.Fichtefacreare dall'/otuttigli oggettidellanatura, nellostesso modoincuiilgeometracrealefiguregeometriche;l’/o perciò possiedeunaperfettascienzadellaNatura.Leforme diKant non sonopilicondizioni dateo presupposte,manelsistemadiFichte sonocreateliberamentedalme; nondimenoegliriguardandole comelegginecessariedel conoscitore,sicontradice. Si spiega come,
secondo Fichte, l’/o creaDio » fio
J. 17.Lospiritoumanoriguarda necessariamente,quando nonfilosofa, l’universocome unacosa reale insè:Fichtenonba potuto sot-trarsia questaleggedell*umanità,e del sensocomune;intanto lasuafilosofialomenaariguardar questa credenzacome un’iilu-sione.Questaillusionel’Iolaproduce creando liberamente1 uni-versoideale.Maquest’/o,che crea liberamentelaNaturaesterna, crea ugualmentesè stesso;perciòsegue, checomelacreazione liberadelmondoproducel’illusionedelmondo
;cosi lacreazione libera delmeproducel’illusionedelmestesso.L’/o dunque non ècomeilmondo nonè.Malerappresentazionidelmondocdel me nonsonoforsereali?No,dico Fichte, queste reppresentazioni sonoilsognodiunaltrosogoo,ilqual sogno èlacoscienza;e questosogno èanche sognato,senzache visiaunsognatore.In poche parole: /essere non è:Ioslessononsono a 64
§. 18.Questo Nihilismo assoluto iilrisultameotode’due seguenti prin-cipi!ammessiugualmente daKant,eda Fichte:1.*ognioggetto pensatoèideale:a.»ogni oggettoche apparisce, anche nella co-scienti,èun merofenomeno,unameraapparenza. .
...»
68PARTE SECONDA
i
5-19.1modernifilosofi,chefiorirouoprima dellanascitadelCriticismo, han creduto impossibileallo spiriloumano1*negazioneoildubbio dellapropriaesistenza. 11Nihilismo c falsamenteattribuitoa
Ze-nonediElèa . » 73
)( i4a)(
§.20.SipongonoadisaminalairefamoselesidiGorgia,lequali tono:
j.°Nonesistealcuna cosa;a.°Ancorchéqualche cosaesistesse, noi non fjotremmo conoscerla:3.°Supposto che potessimo cono-scerla,non jiotremmo comunicarla aglialtri.Laprima proposizione contieneilnihilismo.Gorgia crede provarla a questomodo! Se ciòche èè, ciòche è deeessereeterno
,o generato,oinsieme eterno tgenerato.L’ultima supposizione è assurda.Laseconda è assurda, perchè secondoladottrina Elastica,che Gorgia ammette,la gene-razioneè.impossibile.Riguardoallaprima Gorgia argomentaad hominemsecondoiprincipi!degliEleatici:L‘Eterno èinfinitor l'Infinitononè in alcun luogo:Ciò chenonè inalcun luogononè.
Gorgia suppone, conunospirilosofistico,lanecessitàdello spazio perl’esistenzadiqualunquecosa,necessitàammessada Leucippo, inanegatada Senofane; quindiegliragiona adhominem,nella sup|>osizionediduepriucipiicontraditlorii.
...
pag. JJ j.ai.L’esame delletesidelsofistaGorgiapresenta l’occasionediesa-minaleladottrinadegliEleatici.Nella dottrinadiSenofanefa d’uopo distinguere alcuni principii razionali,che aonoi fonda-menti del Teismo puro,daalcunialtriprincipiirazionali,che sonoilondamcnlidelPanteismo.1primi sonoiseguenti;L’ Eterno èinfinito.L’F.temoi immutabile. L’Eterno è uno.1secondi «ano:
Ugnigenerazione o causalità èimpossibile.Niunessere è possibile oltredell'Cssereinfinito.Senofane ragionò con maggior conseguenza diSpinosa,ilquale riguardòlasostanzaunicacomeimmutabile e mutabile insieme. Senofanenonardidiattaccarelatestimonianza della coscienza,cheattcstal’esistenza de’cambiamenti;enon po-tendo conciliarla eoi auo razionalismo assoluto,ammise
l’inoom-prensibililàdituttele cose « - * Sl
f.22.Senofane negòilvacuo;maLeucippo, chesiriponefragliLlcalici fi-sici.l’ammise. Gorgia, per provareilnihilismo, supponela necessitàdel vacuo, unitamentea’ principiirazionalidiSenofane,che fescludono.» 85
§,23. Arrestandoci all’esame delladottrinadiSenofane,pervederela sna relazionecolcriticismo,possiamostabilire,cheKantpoteva benissimo dedurne logicamenteleprincipalidottrinedella sua cri-ticadellaRagion pura:eglipoteva dedurre:l.*lacausalità non oggettiva ereale: a.°IIprincipiodicausalità,chesitrovanella nn-traintclligeuza
,noncidentico,masintetico:3.°Iltempoè nprioriinnoi:essononèoggettivo,masoggettivo:4-°La co-scienza noncidà che apparenze:5.°L’Assolutoèunideale privo diqualunquerealtà.
Fidile volle purestabilire<»prioricolprincipiod’identità
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*43)(slenzadel me.11ragionamentodiGorgia ela lolladalai intro-dottafra glielementiapriori ha potutosomministrareaKantl’idea diuriAntitetica a priori
;efarglicosistabilirequestasesta propo-sizione:
NeW
Ideale dtU' Assolutotimottra uriantitetica,ouna contraditionedellaRagion puracontè siesta pag. 87$.34. SebbeneKantaffermi,cheidubbiidiHomesulacausalità l’abbianosvegliatodal suo sognodommatico,el’abbiano con-dotto al metodocritico
,ciònonescludechenel corsode’suoi pensierilasuafilosofianon abbia ricevuto alcun soccorso dal ra-zionalismodegli Eleatici,da’pensamentide’ sofisti, eda quelli de-gliscettici.Alle congetture antecedentiaiaggiungonoiseguenti motivi;l.°la nomenclaturadiKantdifenomenicNoumeninon aitrova in alcun moderno,masitrova in SestoEmpirico:a.» L’An-titeticade1noumenisitrovapure in Sesto:3.*Iprincipi)del la scetticaapparvero negli Eleatici,ene1sofisti-,lostudio di Sesto, cheKant,secondo sembra,ha dovutofare,hadovuto menarlo a meditaresulrazionalismodegli Eleatici, esuiragionamentide’ sofi-sti; 4.0
LasecondatesidiGorgia è perfettamente insegnata daKant e da Fichte:5.°Kant, nella sua metodologia tmnscendentale,dice, cheeglisipropone di perfezionarela scettica
;dovevadunque co-noscerlaunitamente alledottrine,chevihannoavutorelazione.» 9.1 5.35.NinnoscetticoprimadiKantha negato l’autorità della coscienza.
Democritorigettaval’autorità de’ sensi esterni,nongiàquella della coscienza.Egli negava,comeicartesiani
,lequalitàsensibili se-condarie;ammettevagliatomi, edilvacuo * 9!
$.36.GliAccademiciammettevano, sul’autoritàdellacoscienza l’esi-stenzadelproprioessere.Gliscetticinonnegavanol'autoritàdella coscienza:t.°Sesto dice:Noi nondistruggiamo quelle coseche invo-lontariamentepermeteodellapaziente fantasia cimenano all'as-senso.Oratalicosesonoappuntolecoseapparenti:ciòdi cui dubi-tiamononè quello che apparisce,maciòchesiaffermadello appa-rente.Si trovano moltealtreespressioni simili in Sesto: 3.” 1Cirenaici insegnavano,cheglistalidell’anima sonolesole cose,che noi pos-siamo conoscere;machenonpossiamo conoscerlecause,chetali modificazioniproducono.Sestoadduceduesole differenze frala dottrina cirenaicae lascettica:laprima è, cheiCirenaici affer-manoassolutamenteVincomprensibilitàdellecauseesternedelle nostreaffezioni
;laddovegliscetticiailimitanoasospendereil lorogiudiziocircaquestecause.La secondadifferenza consistenello scopodelleduedottrine;poichélacirenaicaha per iscopoil pia-cere;lascetticalatranquillitàdellamente. • »tos
. I *•.
$.37.S.Agostinopone come unaverni» clicgliAccademici non possono contrastare1'csislenzadelproprioessere; sitnimfallar sum.pag,io5 j. 28.Vi sono duedifferenzefrailcriticismo elo scetticismo:lo
scet-ticismo ammetteval’autoritàdella coscienza;ilcriticismol’ba ne-gato.Loscetticismononispiegavailmodoondesiforma nel nostro spiritol’apparenzadeglioggettiesterni; nicomesiformanole nozioni deglioggettisupertensibili; ilcriticismohapreteso di spie-garlo;mal’ideadiquestoproblema ritrovainSesto Empirico. 109
$. 29-IlRazionalismo èstatonellafilosofiapriadiKant:essoistato tempre unitoalRealismo. IlRazionalismoassolutadiKantha rigettalocomeimpossibile qualunque Realismo; ediltuo risulta-menlo èstatounidealismo universale tuluttelerealtà, ilquale
èstatochiamato IdealismoIraascendentale »112
3o.Ladistinzione diesistenza 0realtàfenomenica,ediesistenza orealtànoumenica,dicuisiservonoiKantiani,è assurda.Non vi ha alcun mezzofral’EsistenzaedilNiente. Sestonon prende ilvocabolo Esistenza ebeiounsolosenso:l'esistenzaapparente è, secondo lui, vera in siigliscetticisospendevanoilgiudiziocirca l’esistenzadelle cause delleapparenze,ecircaglioggetti sola-mente pensatienon apparenti.Gliscetticiperapparenze inten-devano solamentelenostreaffezioniinterne 117 5.5».L’Idealismotranscendentale,ediltranscendentesonoassurdi.
Sicadeinconlradizionenegando1*esistenzainsédeglioggetti immediati della coscienzasper questa ragione niunuomonè filo-sofosino aKantha osalo negarel’esistenzainsédiquesti oggetti.
Pergiioggetti sentitipermezzode’ sensiesterni,lospiritoumano ne credelarealtà,sul'identitàdell’oggettotentilocollacauta dellasensazione.Riguardoagli oggettipensati,enon apparenti,la filosofiadell’esperienzanestabiliscelarealtàsulaconnessione dell’ esistenzeapparenticoll’esistenzadeglioggettipensati.. . »121 j.3a,Kante Fichte riconosconoquesti fattidella coscienza,maeglino
liriguardanocomemere apparenze «127
5.33.Perispiegareladualitàfenomenica,Kantpartidalla supposizione delsoggetto edell’oggetto:Fichteparlidalsoggetto creatore libero diaè stessoc dell’oggetto:restavaunterzo partito,edera di partire da Dio, o dall’Assoluto: questofuilpartilo sceltoda Schelling, che
insegnòilPanteismo. s »128
J.34.ApostrofeagliAccademicidiParigiperarrestareilcorsode’ tra-viamentide’modernisistemialemanni,editenersiallafilosofia dell'esperienza
risiasa'ismcL
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