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il mouse, avere un’anticipazione sugli ulteriori contenuti disponibili tramite la presenza di hotspots i quali sono definiti da apposite icone che specificano la tipologia di infor-

mazione in essi contenuta. La prima visione della foto sferica comunicherà inoltre la possibile presenza di una passeggiata interattiva, ovvero una successione di più foto

sferiche poste in sequenza che mostrano vari punti di un percorso, tramite un indicatore di navigazione posto nella parte inferiore dello schermo. L’esperienza immersiva è qui completata dalla presenza di un’audio ambientale registrato direttamente sul posto, la

cui funzione è quella di restituire quanto più possibile la sensazione che si può provare trovandosi fisicamente in quel luogo. Il terzo livello invece è raggiungibile cliccando su- gli hotspots presenti all’interno delle sferiche, a questo punto apparirà un pop-up in cui

è riportato il contenuto selezionato (un video, una fotografia d’epoca, una gallery, una traccia audio, un doocumento scritto, etc.). In questa fase la quantità delle informazioni mostrata è specifica e sintetica, in modo da non costringere l’utente a lunghe letture, alla visione di clip o galleries immense che richiederebbero un tempo considerevole. Il quarto e ultimo livello di immersione è raggiungibile sia tramite link posti all’interno degli stessi pop-up, oppure tramite la sidebar laterale del sito. Esso ospita la sezione ap- profondimento del sito, che consente di visionare in formato long-form informazioni

aggiuntive o più dettagliate sul luogo che si sta esplorando. Un “menù rapido dei luo- ghi”, che descriveremo meglio più avanti, consentirà inoltre in tutte le sezioni principali del sito, di accedere in modo diretto e veloce ai contenuti relativi ai singoli luoghi.

7.2. INTEGRAZIONE DI FACEBOOK E USO DEGLI HASHTAG

La parola deriva dall’inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta) e denota una parola eti- chettata con il simbolo cancelletto. Un hashtag (#) è un tipo di etichetta o tag utilizzata su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, la sua funzione è quella di rendere più facile trovare messaggi su un tema o contenuto specifico. Un uten- te può creare o utilizzare un hashtag posizionando il carattere hash (cancelletto #) da- vanti ad una parola o una frase che non deve contenere spazi, essa potrà essere inserita all’interno del testo principale di un messaggio. La ricerca di un hashtag restituirà tutti i messaggi che sono stati etichettati con lo stesso. Twitter ad esempio impiega l’hashtag come modalità per indicizzare i contenuti, dal 2009 ha introdotto anche il collegamento ipertestuale a tutti i messaggi che citano lo stesso hashtag. Nel 2010 è invece stata in- trodotta nella prima pagina l’informazione sui “trending topics”, ovvero l’elenco degli hashtag particolarmente utilizzati. Nel 2013 essi sono stati introdotti anche su Facebook.

Gli hashtag vengono poi utilizzati per raggruppare le foto di Instagram all’interno di categorie rendendole più facili da rintracciare per la community. Essi in breve sono de- finibili come dei collegamenti ipertestuali che fungono da etichette.4

Abbiamo precedentemente definito che all’interno del sito esiste una parte social espe- ribile solo da coloro che abbiano preventivamente compiuto l’autenticazione tramite Facebook. Il collegamento con il social network sarà dunque importante poiché gli utenti registrati appariranno sul sito con gli stessi nomi e fotografie presenti nei loro profili Facebook. L’espediente dell’hashtag consentirebbe di collegare automaticamen- te le fotografie alle rispettive galleries dedicate a ogni singolo luogo nonchè di riportare sul sito i commenti dei post pubblicati sui social in cui sia presente il corrispettivo hashtag. Per ogni luogo è stato quindi pensato un hashtag che fungesse da richiamo per il sistema transmediale e, allo stesso tempo, caratterizzasse il singolo punto di interesse. Di seguito è riportato l’elenco dei luoghi scelti con l’hashtag ad essi assegnato:

1. Parco della Burcina - #StessalanaBurcina

2. Museo Della Transumanza Barbato - #StessalanaTransumanza

3. La strada dell’Alpe - #StessalanaStradaAlpe

4. Alpe Artignaga - #StessalanaArtignaga

5. Ecomuseo della civiltà montanara - #StessalanaCiviltaMontanara

6. Duomo di Biella - #StessalanaDuomo

7. Ex Mulino Susta - #StessalanaMulino

8. Trappa - #StessalanaTrappa

9. La Machina Brusà - #StessalanaMachinaBrusa

10. Strada dell’oro - #StessalanaOro

11. Lanificio Botto Giuseppe - #StessalanaBator

12. Centrale Idroelettrica del Piancone - #StessalanaPiancone

13. Diga Delle Mischie - #StessalanaDiga

14. Ex Pettinature Rivetti - #StessalanaRivetti

15. Cappellificio Cervo - #StessalanaCervo

16. Ex Casa del Popolo di Crocemosso - #StessalanaCasadelpopolo

17. Lanificio Scuola Piacenza - #StessalanaScuolaPiacenza

18. Villaggio Operaio Trossi-Rivetti - #StessaLanaVillaggio

19. Palazzo Ronco - #StessalanaPalazzoRonco 4. support.twitter.com/articles/253564

20. Unione Industriale Biellese - #StessalanaUIB

21. Ex Lanificio Pria - #StessalanaPria

22. Ex Lanificio Maurizio Sella - #StessalanaSella

23. Fabbrica della Ruota - #StessalanaFabbricaRuota

24. Città Dell’Arte Fondazione Pistoletto - #StessalanaCittadellarte

25. Lanificio Giletti - #StessalanaGiletti

26. Dopolavoro Zegna - #StessalanaDopolavoro

27. Lanificio Ermenegildo Zegna - #StessalanaZegna

7.3. CASI STUDIO

Di seguito sono riportati alcuni casi studio di long-form, storymap e alcuni web docu- mentary nei quali sono presenti espedienti comunicativi, grafici e strutturali che sono stato di ispirazione e riferimento per la realizzazione del progetto.

01. SNOW FALL

Il long-form Snow Fall realizzato da The New York Ti- mes contiene un servizio-inchiesta coordinato da John Branch, reporter sportivo e che ha visto una quindicina di giornalisti impegnati per sei mesi nella ricostruzione del- le conseguenze di una grande valanga che aveva travolto un gruppo di sciatori sulle Cascades, montagne nell’ en- troterra di Seattle. Oltre all’articolo scritto, il long-form contiene una serie di contenuti multimediali (video, foto, audio), anch’essi visualizzabili tramite scrolling, in più vi sono delle animazioni in 3D che riproducono il paesaggio e una serie di video introduttivi che si attivano automati- camente durante lo scrolling rendendo più dinamica la let- tura e aumentando il grado di coinvolgimento dell’utente. Fonte: www.nytimes.com/projects/2012/snow-fall/#/?part=blur-of-white

02. HISTORIC LONDON

Historic London è una storymap dalla struttura semplice che vuole mostrare la Londra del passato attraverso la so- vrapposizione di fotografie d’epoca ai luoghi reali di cui sono invece presenti delle foto sferiche. I contenuti sono raggiungibili sia tramite la mappa, sia tramite la gallery in- terattiva che rende più facile e veloce l’identificazione dei luoghi.

Fonte: www.expedia.co.uk/vc/historicLondon/

03. BULGARI ROMAN TREASURES

Bulgari Roman Treasures è una storymap realizzata da Bulgari con l’intento di pubblicizzare i propri prodot- ti mettendoli in relazione alla città di Roma. I luoghi selezionati si possono esplorare cliccando direttamente sugli indicatori della mappa, oppure tramite lo scrolling. A ogni luogo sono associate una serie di foto sferiche op- portunamente modificate per creare un’atmosfera magica dai toni dorati, è possibile muoversi tra di esse tramite le frecce presenti sul pavimento oppure tramite l’indicatore di navigazione presente in basso a sinistra. All’interno di ogni foto sferica sono presenti degli hotspots che in alcuni casi presentano delle informazioni, in altri casi mostrano i prodotti Bulgari. Vi è poi un menù rapido per accedere facilmente ai contenuti e per ricordare la propria posizio- ne all’interno del percorso guidato. Una musica evocativa accompagna l’esplorazione mentre una voce narrante in- troduce alle varie sezioni.

04. KILLING KENNEDY

Killing Kennedy è un longform realizzato da National Geographic Channel che mostra la storia del presidente Kennedy e del suo assassinio attraverso immagini e testi che vengono visualizzati tramite lo scrolling. Durante lo scorrimento una musica accompagna la lettura dei conte- nuti, in alcuni punti compaiono degli hotspots, la cui icona già mostra un’anticipazione del tipo di contenuto che si andrà a visualizzare (foto, interviste, audio, etc.). Cliccando sulle icone si aprono dei pop-up contenenti informazioni aggiuntive. L’effetto dinamico ottenuto tramite l’espedien- te del motion parallax contribuisce far immergere il lettore nella storia.

Fonte: www.kennedyandoswald.com/#!/premiere-screen

05. GOOGLE NIGHT WALK IN MARSEILLE

Google night walk in Marseille è una passeggiata interat- tiva realizzata per le vie di Marsiglia, due persone guidano lo spettatore lungo un percorso prestabilito e raccontano man mano la città che è resa esplorabile dalla street view che garantisce una visione degli ambienti urbani a 360 gradi accompagnati da ricostruzioni audio. La presenza di hotspots consente inoltre di approfondire alcune temati- che, come la street art, tipica di questa zona.

06. STRADE VIRTUALI

Strade Virtuali è un progetto che denota la volontà di mappare il territorio biellese per renderlo esplorabile an- che tramite il web. Alcune vie della provincia di Biella sono state scelte e rese disponibili in modalità street view. Il sito non è propriamente una storymap, in quanto mostra sol- tanto le vie selezionate ma non aggiunge altri contenuti o informazioni. L’unica altra azione possibile è il collega- mento a Google maps, dove sono visualizzabili anche le fotografie georeferenziate dei luoghi.

Fonte: www.territoriovirtuale.org/sv.htm

07. SOUND CITY PROJECT

Sound City Project è un progetto realizzato da David Vale in collaborazione con Rick van Mook e Caco Teixeira. Esso si pone l’obiettivo di ricreare la sensazione di essere fisi- camente in un determinato ambiente attraverso fotografie panoramiche accompagnate da registrazioni dell’ambien- te sonoro a 360 gradi, realizzate tramite un prototipo che contribuiscono a trasmettere una sensazione di realtà. Fonte: soundcityproject.com/

08. OUT OF MY WINDOW

Out of my window è un documentario interattivo che vuo- le mostrare gli ambienti di vita di alcune persone in diffe- renti zone del mondo, utilizzando l’espediente della finestra per creare una mappa, una sorta di collage che permette di introdursi all’interno delle case di queste persone. Per il do- cumentario sono state raccolte 49 storie provenienti da 13 città e raccontate in 13 diverse lingue. Gli ambienti interni delle case sono anch’essi dei collage di immagini che van- no a costruire un’unica panoramica all’interno della quale sono presenti elementi evidenziati e cliccabili che porta- no ad altri contenuti, in genere testimonianze video in cui le persone raccontano le proprie vite. Le ricostruzioni del paesaggio sonoro contribuiscono ancora di più a ricreare l’ambiente rappresentato dalle fotografie.

Fonte: outmywindow.nfb.ca/#/outmywindow

09. STINKS, BANGS & BOOMS.

THE RISE AND FALL OF THE AMERICAN

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