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CAPITOLO 3: L’ESPERIENZA DIDATTICA AI ROGAZIONISTI

3.1 Contesto e obiettivi

Nei mesi di aprile e maggio 2020 ho svolto un tirocinio nella scuola secondaria paritaria dei Rogazionisti, a Padova, in zona Arcella. Il progetto iniziale prevedeva un totale di 6 incontri, monosettimanali, in una delle ore di grammatica, per le classi 2 A e 1 Liceo. L’obiettivo di questo breve percorso era quello di introdurre gli studenti in un mondo diverso e insolito, e osservare le loro reazioni alla presentazione di un modello di grammatica completamente nuovo rispetto a quello a cui erano abituati, e che con tutta probabilità abbandoneranno già al termine di quest’anno scolastico, senza poi ritrovarlo nuovamente in futuro. La grammatica valenziale è un campo molto vasto e abbiamo concentrato la nostra attenzione principalmente sulla frase nucleare, per collegarci direttamente a quanto le due classi stavano affrontando da programma, lasciando spazio solo nell’ultima parte agli elementi extranucleari.

Per strutturare il programma ho utilizzato le grammatiche di Sabatini, Camodeca, De Santis, con particolare riferimento a quella per la Secondaria di I grado, e di Ferrari e Zampese (riferimenti in bibliografia). Il programma è stato inoltre concordato con la prof.ssa Vanelli e i docenti delle rispettive classi.

Al termine delle lezioni i ragazzi hanno affrontato una prova di verifica di quanto appreso, utile per valutare il loro apprendimento e la mia chiarezza nella presentazione degli argomenti

3.2 Le classi

Nei mesi antecedenti l’inizio del mio tirocinio mi sono confrontato con i docenti delle materie letterarie per individuare in quali classi proporre il mio intervento. Questo confronto è stato fondamentale, perché la mia conoscenza dei gruppi classe, nonostante lavori all’interno dello stesso istituto, era scarsa e parziale. La scelta è ricaduta sulla 2 A per la Secondaria di I grado, per la presenza di alcuni studenti con disturbi dell’apprendimento e di un ragazzo con certificazione di disabilità, e sulla 1 Liceo per la Secondaria di II grado, per la maggiore facilità di gestione della classe e per osservare da vicino le reazioni di un gruppo, non l’intera classe, che affronta anche lo studio del latino.

Nonostante la scuola sia inserita in un contesto multietnico, le due classi sono composte solo da ragazzi nati in Italia da entrambi i genitori italiani, quindi con nessuna difficoltà nella lingua legata alle proprie origini.

La classe 2 A è formata da 14 studenti: 5 femmine e 9 maschi; tra questi, uno studente è seguito per alcune ore a settimana da insegnanti di sostegno e per altre da un’operatrice sociosanitaria. La maggior parte proviene da scuole primarie differenti, dislocate in varie zone di Padova e della provincia; un solo studente si è trasferito in questa scuola nei primi mesi dello scorso anno scolastico, gli altri condividono lo stesso percorso dal primo giorno di scuola secondaria. Per tre studenti il Consiglio di classe ha predisposto un Piano didattico personalizzato (Pdp); per lo studente con disabilità è stato redatto il Piano educativo individualizzato (Pei), in ottemperanza con le normative ministeriali.

All’inizio di questo anno scolastico è cambiata notevolemente la composizione del consiglio di classe: la professoressa Elisa Olivo, che lo scorso anno insegnava solo geografia, è diventata l’insegnante di italiano, mentre storia e geografia sono state assegnate ad altri docenti; per questo motivo la docente aveva a disposizione solo sei ore settimanali, suddivise tra antologia, letteratura italiana, narrativa e grammatica. La maggior parte degli studenti (11) si ferma a scuola anche per il pomeriggio, con il doposcuola, dove sono seguiti da un’educatrice nello svoglimento dei compiti scritti e nella preparazione delle materie orali.

Prima di iniziare le lezioni sulla grammatica valenziale, nessuno di loro la conosceva bene, solo uno studente aveva già fatto una breve esperienza alla scuola primaria; durante le ore di grammatica avevano già parlato però di valenza del verbo. Il mio percorso è stato inserito dopo aver terminato lo studio di tutte le parti del discorso e dopo aver iniziato da diverse settimane lo studio della frase, con l’apporto della grammatica tradizionale.

La classe 1L è formata da 19 studenti: 5 femmine e 14 maschi, anche se all’inizio dell’attuale anno scolastico gli studenti erano solo 11; gli ultimi due inserimenti non hanno mai frequentato la scuola, ma hanno solo seguito le lezioni online, per cui anche la conoscenza da parte dei docenti era estremamente limitata. Dieci degli attuali studenti provengono dalla Secondaria di I grado interna (due avevano iniziato la Secondaria di II grado altrove), gli altri da diverse scuole di Padova e provincia. Tra i 19 studenti, 10 seguono il percorso di Liceo tradizionale, 9 quello di Scienze applicate.

Il Consiglio di classe ha redatto il Pdp per sei studenti, mentre per altri si era ancora in fase di valutazione all’inizio delle mie lezioni, specialmente nei casi di arrivo in corso d’anno.

Il professor Davide Ferro insegna tutte le materie letterarie previste dall’orario settimanale, per un totale di 10: suddivise in italiano (4), latino (3) e geostoria (3). Con gli studenti del percorso Scienze applicate trascorre solamente sette ore, perché non studiano il latino. Nell’ambito dell’insegnamento di italiano il programma prevede un’ora di antologia, una di epica e due di grammatica.

Per la Secondaria di II grado l’organizzazione scolastica offre la possibilità di un doposcuola nei locali dell’istituto, ma in autonomia, senza il supporto di un educatore. Prima di iniziare il percorso sulla grammatica valenziale, le conoscenze sugli argomenti erano limitate in alcuni studenti e totalmente assenti nella maggior parte. Il mio percorso è iniziato dopo che l’insegnante aveva terminato lo studio di tutte le parti del discorso, con l’approccio tradizionale.

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