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Sesta lezione: gli altri argomenti della frase nucleare

CAPITOLO 3: L’ESPERIENZA DIDATTICA AI ROGAZIONISTI

3.4 Il dizionario Sabatini Coletti

3.5.6 Sesta lezione: gli altri argomenti della frase nucleare

Con la sesta lezione sono stati introdotti gli altri argomenti della frase nucleare: l’argomento oggetto (o anche oggetto diretto) e l’argomento complemento indiretto. Con argomento oggetto si intende quell’argomento agganciato al verbo, senza preposizioni e che nella frase lineare si trova dopo il verbo. Con argomento complemento indiretto, invece, si intendono quegli argomenti collegati al verbo mediante una preposizione.

La spiegazione è partita dai verbi bivalenti, ed è stato chiesto provocatoriamente agli studenti come mai scegliessimo di iniziare da questa categoria, e non da zerovalenti e monovalenti, come fatto fino a quel punto. Gli studenti hanno riflettuto un po’, per arrivare poi a capire che si è cominciato con quelli, perché nelle strutture argomentali zerovalente e monovalente non compaiono altri argomenti, oltre all’argomento soggetto. Sono stati poi guidati da alcuni esempi a riconoscere le caratteristiche dell’argomento oggetto: si è osservato che non è legato da preposizioni semplici o articolate85, che nella

84 Parole con cui la studentessa mi ha spiegato la sua scelta.

85 La spiegazione è stata l’ennesima occasione per ricordare la differenza tra preposizione articolata e articolo partitivo.

frase lineare si colloca dopo il verbo86 e che può diventare soggetto nella frase passiva. Con l’occasione, gli insegnanti hanno approfittato per riprendere, nelle altre ore a loro disposizione, lo studio della diatesi del verbo, che negli esercizi di trasformazione da attiva a passiva, o viceversa, crea problemi soprattutto nella scelta del tempo verbale. Come già accaduto nella presentazione dell’argomento soggetto, gli studenti della 1 L hanno riferito di non trovare nessuna differenza con quanto studiato nelle precedenti esperienze, con l’approccio tradizionale.

Si è dedicato più tempo, invece, all’argomento complemento indiretto: anche in questo caso sono emerse tutte le reminiscenze di grammatica tradizionale, in quanto gli studenti hanno più volte cercato di sintetizzare le differenze con l’associazione «l’argomento oggetto diretto risponde alle domande chi? o che cosa? mentre il complemento indiretto a tutte le altre domande»87. Sono stati mostrati quindi degli esempi di frasi, come Stefano parla sempre di affari con il fratello, in cui con il fratello risponde sicuramente ad una di quelle altre domande indicate dagli studenti, ma non può per questo essere considerato argomento complemento indiretto.

Si è cercato di offrire alle classi diversi esempi, con varie preposizioni, in modo che nelle loro menti non si fissasse il concetto che l’argomento complemento indiretto è introdotto solo dalla preposizione a. Si sono evidenziate, come nel caso dell’argomento oggetto, le caratteristiche: non può diventare soggetto nelle frasi passive, salvo in casi in cui si cambi il verbo88, è introdotto da preposizioni e può esprimere diversi concetti89. Si è cercato, inoltre, di dare spazio alla questione legata ai clitici: si è notato come gli studenti incontrino qualche difficoltà nel riconoscere la funzione delle forme pronominali deboli, come mi, ti, ci, spesso scambiate tra argomento oggetto e argomento complemento indiretto. L’approccio valenziale non risolve sicuramente questa problematica, ma la diversa rappresentazione negli schemi grafici, potrebbe richiedere agli studenti di prestare maggiore attenzione. A questo proposito si sono portati gli esempi Mi piace la carbonara e Sara mi accompagna al bar: nel primo caso

mi può essere sostituito dalla forma forte a me, senza alcuna differenza, per cui si tratta

86 Sono stati portati anche esempi di frasi marcate, come Chi insegue il gatto? Il topo, insegue il gatto.

87 Risposte di alcuni studenti, raccolte con le esercitazioni e dai docenti, che erano in collegamento da remoto durante la proiezione dei video.

88 Come in Gli scalatori arrivarono al rifugio e Il rifugio fu raggiunto dagli scalatori (ma non *fu arrivato)

89 Per spiegare questa parte, si è utilizzata una sintesi dei paragrafi che Sabatini dedica all’argomento nella sua grammatica (riferimenti in bibliografia)

di un argomento complemento indiretto, nel secondo caso, invece, mi può essere sostituito dalla forma forte me90, per cui si tratta di un argomento oggetto diretto. Diversa sarà quindi la realizzazione grafica negli schemi: la prima frase presenterà un collegamento tra verbo e pronome mediante una linea curva, la seconda invece presenterà il tradizionale collegamento orizzontale o diagonale, senza curve.

Per quanto concerne gli stessi schemi grafici, si è concordato, inoltre, di agire in base ad una scelta personale per la rappresentazione: non è necessario distinguere il colore dell’argomento soggetto da quelli degli altri argomenti91, ma è fondamentale saper riconoscere le loro differenze e le loro posizioni all’interno della frase. Nel corso della spiegazione si è ripetuta l’importanza di distinguere, all’interno della rappresentazione grafica, gli argomenti diretti da quelli indiretti, evidenziando le preposizioni.

Nel corso dell’esercitazione, sono emerse nuovamente alcune difficoltà legate alla rappresentazione grafica: alcuni studenti hanno collegato gli argomenti tra loro, anziché al verbo, mentre altri riconoscevano a fatica l’argomento soggetto sottinteso. Altri errori diffusi si sono riscontrati nelle frasi con il verbo piacere: in Mi piace il cioccolato e

Quel libro non le piace gli studenti, in particolare quelli della secondaria di I grado,

hanno confuso argomento soggetto e argomento complemento indiretto oppure hanno inserito le all’interno del cerchio del verbo. I docenti avevano già notato le difficoltà con i pronomi in altri esercizi, svolti prima dell’esperienza con la grammatica valenziale.

Gli studenti hanno inoltre dimenticato di unire i clitici, con valore di argomento indiretto, al verbo con una linea curva: ad esplicita domanda, hanno affermato di averlo dimenticato perché non vedevano differenza tra essi e un altro argomento indiretto. Sono stati quindi invitati a riflettere sulla mancanza (solo da un punto di vista grafico) della preposizione e hanno rinforzato la differenza.

Nell’analisi degli elaborati inviati via mail dagli studenti, non è passata inosservata la rappresentazione grafica di A. e P. (2 A) e di E. (1 L) per la frase Serena nuota con le

pinne. Pur non avendo ancora introdotto gli elementi extra nucleari, gli studenti hanno

posto con le pinne all’esterno del nucleo (nonostante la consegna chiedesse semplicemente di rappresentare verbo e argomenti, escludendo gli altri elementi), in

90 Con l’eccezione di alcune varietà regionali dell’Italia meridionale, dove compare anche Sara

accompagna a me al bar.

un’area mista, che comprende tutti gli elementi non appartenenti al nucleo, precisando che si trattava di elementi superflui. Questa scelta invita probabilmente a pensare che una rappresentazione della frase con degli schemi grafici (in questo caso specifico, inoltre, non esattamente fedeli al modello Sabatini) è quasi innata nella mente degli studenti, che hanno trovato una soluzione, senza aver ricevuto input dalla consegna o dalla spiegazione.

3.5.7 Settima lezione: i ‘concetti particolari’ dell’argomento complemento indiretto

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