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Capitolo 3: Il mercato

3.3 Il contesto europeo

Il primo segmento di mercato non regolamentato, specificatamente dedicato alla quotazione e negoziazione di obbligazioni e cambiali finanziarie, è stato creato dalla Norvegia nel 2005. Questo mercato prende il nome di Nordic ABM ed è suddiviso ulteriormente in due segmenti in funzione del valore nominale del titolo rispettivamente superiore alla soglia di 65 mila euro, riservato ai soli investitori istituzionali o inferiore, aperto invece agli investitori retail. Questo mercato ha avuto grande successo grazie alla creazione di procedure molto semplici caratterizzate da tempistiche e costi contenuti. Gli adempimenti richiesti per l’ammissione sono molto simili a quelli previsti

nell’ExtraMOT PRO; in particolare viene richiesto alle imprese emittenti di rendere pubblici gli ultimi tre bilanci approvati, il prospetto informativo e altri documenti che illustrino in dettaglio i contenuti dell’operazione. A differenza del mercato italiano le obbligazioni sono riservate sia agli investitori istituzionali che a quelli retail; alla quotazione sono ammessi titoli interamente sottoscritti, con scadenza tra i 3 e 7 anni, caratterizzati da ammortamento a tasso fisso o variabile. È previsto che la società venga affiancata da un advisor, ossia un manager oppure da una banca d’investimento, che attraverso competenze tecniche e specialistiche supporti la società durante tutte le fasi dell’operazione.

Nel Regno Unito nel 2010 è stato costituito il London Stock Exchange, ossia una piattaforma di negoziazione dedicata allo scambio di mini bond. Si tratta di un mercato regolamentato secondo la Direttiva MiFID26. In quest’ultimo, a differenza di quanto previsto in Italia, la sottoscrizione dei titoli è aperta non solo agli investitori istituzionali, ma anche ai piccoli risparmiatori. Per assicurare la liquidità dei titoli è resa obbligatoria la presenza di un market maker, ossia un intermediario finanziario che effettua negoziazioni di strumenti finanziari per conto proprio, acquistando titoli che confluiscono nel suo portafoglio e vendendoli, fornendo così liquidità al mercato.

In Germania esistono mercati dedicati alla scambio di titoli di debito delle PMI nelle diverse piazze finanziarie, ma nel 2010 a Stoccarda è stato costituito un mercato regolamentato non ufficiale, composto da più segmenti, uno dei quali dedicato esclusivamente ai mini bond. Questo mercato, il Bondm, è aperto agli investitori istituzionali e alla platea retail. Gli investitori possono sottoscrivere i titoli direttamente sul mercato primario attraverso un canale di vendita elettronico chiamato Bondm subscription box, permettendo cosi un facile accesso anche ai piccoli risparmiatori. Per quanto concerne le negoziazioni sul mercato primario, è prevista la presenza di un soggetto, detto quality liquidity provider, che garantisca la liquidità del titolo.

I requisiti di ammissione al mercato Bondm prevedono la pubblicazione di un prospetto approvato dall’Autorità di mercato, la nomina di un intermediario che affianca l’impresa durante il processo di emissione (coach), la pubblicazione del bilancio certificato in forma estesa e la presentazione di un rating emesso da un’agenzia specializzata.

Pe assicurare la liquidità dei mini bond è previsto un sistema di merket making.

In Francia l’emissione di obbligazioni da parte di PMI può essere effettuata su tre mercati finanziari: due segmenti (il B e C) del mercato regolamentato Euronext e su una piattaforma

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MiFID: acronimo di Markets in Financial Instruments Directive, è una direttiva dell'Unione Europea 2004/39/CE conosciuta anche come direttiva MiFID .

38 multilaterale chiamata Alternext, presso la Borsa di Parigi. L’emissione di mini bond è stata permessa nel 2012 ed è aperta agli investitori istituzionali e retail. Per essere ammessi alla quotazione dei titoli l’emittente deve presentare gli ultimi tre bilanci certificati; se già quotato deve pubblicare un prospetto informativo, mentre nel caso di società non quotata o con capitalizzazione di mercato inferiore a 100 milioni di euro, è richiesta la pubblicazione di un rating espresso da una delle agenzie riconosciute dall’ESMA, (European Security and Maekets Authority). In caso di eventi che potrebbero influenzare il valore dei titoli emessi l’emittente dovrà comunicarlo in modo tempestivo.

Sul mercato Alternext è prevista la presenza di tre soggetti: lo sponsor che supporta l’impresa nel rispettare i requisiti informativi previsti sia prima che dopo il collocamento, il financial advisor per affiancare l’impresa nella definizione della struttura dell’operazione e per redigere i documenti e infine l’advocat specializzato negli aspetti legali. In Francia vengono previsti vantaggi fiscali in riferimento alle imposte patrimoniali e al reddito. In particolare le persone fisiche che investono in mini bond e che detengono i titoli per almeno 5 anni godono di una riduzione dell’imposta patrimoniale che grava sul prestito fino al 50% e di una detrazione dell’imposta sul reddito pari al 18% del versamento effettuato.

In Spagna è stato costituito un mercato per la negoziazione di mini bond per le PMI nel 2013, il Mercado Alternativo de Renta Fija (Marf). In questo mercato è possibile emettere obbligazioni e cambiali finanziarie. A differenza degli altri mercati sopra citati, in quest’ultimo le obbligazioni possono essere emessi da società per azioni e da società a responsabilità limitata e sono riservate solamente agli investitori professionali. L’emittente per accedere alla quotazione sul Marf deve essere iscritto al registro delle imprese, fornire una documentazione relativa all’azienda, inclusi i bilanci certificati degli ultimi due anni, lo statuto della società, la delibera di emissione e pubblicare un certificato di solvibilità fornito da agenzie autorizzate oppure informazioni sul rischio. Nel caso in cui si verifichino eventi che potrebbero modificare il valore del titolo emesso la società è tenuta a rendere pubblica tale informazione. Anche in questo caso è prevista la presenza dell’advisor durante il processo di emissione, mentre non è obbligatoria la presenza nel mercato secondario del liquidity provider per garantire la liquidità del titolo. Il mercato spagnolo è molto simile all’ExtraMOT PRO, sia per la sua struttura che per l’impianto normativo e regolamentare che ne disciplinano il funzionamento.

Capitolo 4: Il processo di emissione dei mini bond

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