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Contesto di riferimento e domanda di servizi in rete

Capitolo II- Domanda e offerta di servizi in rete

2.1 Contesto di riferimento e domanda di servizi in rete

I dai di seguito riportati sono tratti dalla Digital Scoreboard1 redatta periodicamente dalla Commissione Europea per il monitoraggio dei progressi realizzati.

Lo scopo, come si può facilmente intuire, è quello di fornire una sintesi immediata delle performance ottenute nel corso del tempo al fine di aggiustare le azioni e politiche in un’ottica di feed forward, ovvero sulla base dell’andamento in corso d’opera.

La Tabella 1, nello specifico, riporta la percentuale di utilizzo di Internet in Italia, da parte dei cittadini, nel corso dell’anno di riferimento, classificando la domanda in base a sesso, classe di età, posizione geografica e occupazione.

Gli anni messi a confronto, sintetizzati nel presente elaborato ai fini dello studio, sono esclusivamente il 2010, anno di pubblicazione dell’Agenda Digitale, e il 2015, con evidenziazione del delta differenziale, a differenza della scoreboard originale in cui sono riportati anno per anno i risultati ottenuti.

Il trend è quello di un generale aumento dell’utilizzo di Internet2 nel corso dei cinque anni, che coinvolge tutti i soggetti su cui si fonda l’analisi, a conferma della potenza dirompente di questa quarta rivoluzione industriale.

Nello specifico si possono osservare le seguenti tendenze:

- Gli uomini fanno un maggior utilizzo di internet, di più di 10 punti percentuali nel 2015 rispetto alle donne;

- L’utilizzo di internet diminuisce all’aumentare dell’età: il 92% dei giovani tra i 18 e 19 anni utilizza internet (più 1,6% del 2010), percentuale che si riduce della metà per popolazione dai 60 anni in poi; tuttavia il maggior aumento percentuale di utilizzo dal 2010 al 2015 si riscontra nelle fasce d’età dai 35 ai 64, dato molto significativo considerando che uno degli obiettivi strategici dell’Agenda Digitale è quello di ridurre il digital divide, anagrafico e territoriale;

1The digital scoreboard measures the perfomance of Europe and the Member States in a wide range of

areas, from connectivity and digital skills to the digitisation of businesses and public services.(https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/digital-scoreboard)

2 Anche se negli ultimi anni la crescita maggiore è riferibile all'interazione con altri utenti attraverso i social

network, si riscontrano sensibili incrementi per l'insieme delle attività svolte online. Ad esempio, dal 2013 al 2014 cresce l’utilizzo di wiki per ottenere informazioni su qualsiasi argomento dal 58,7% al 60,8%. (Strategia per la crescita digitale, pag. 16)

46 - Per ciò che attiene alla posizione geografica, la diffusione è abbastanza

equilibrata, con una leggera supremazia del centro-nord rispetto a sud e isole; - Gli studenti, come si può immaginare, sono i maggiori utilizzatori di Internet,

seguiti dagli occupati e da chi è in cerca di una prima occupazione; si può ben intuire come lo sviluppo di siti web per la ricerca di lavoro (Bacheche, social network) abbia favorito e aiutato le attività in questo senso.

Tabella 1- Rielaborazione Digital Agenda Scoreboard (Commissione europea, 2015)

Utenti internet ultimi 12 mesi 2010 2015

Sesso Maschi 54,6% 65,0% 10,40% Femmine 43,6% 55,8% 12,20% Classe di età 18-19 90,4% 92,0% 1,60% 20-24 82,1% 90,7% 8,60% 25-34 73,3% 85,1% 11,80% 35-44 64,6% 80,1% 15,50% 45-54 53,0% 70% 17,00% 55-59 41% 60,4% 19,40% 60-64 25,2% 45,9% 20,70% 65-74 12,1% 25,9% 13,80% 75+ 2% 6,7% 4,70% Ripartizione geografica Nord-Ovest 53,6% 64,6% 11,00% Nord-Est 51,3% 65,2% 13,90% Centro 51,3% 61,5% 10,20% Sud 41,9% 53,1% 11,20% Isole 44,5% 53,8% 9,30% Occupazione Occupati 68,7% 81,1% 12,40%

In cerca di prima occupazione 59,7% 77,9% 18,20%

Studenti 91,8% 94,1% 2,30%

Ritirati dal lavoro 13,3% 23,2% 9,90%

47 Seppure l’utilizzo di Internet sia incrementato nel quinquennio, confrontando i numeri italiani3 con la media dei paesi Europei, si evince un notevole ritardo dell’Italia rispetto al resto dell’Europa.

Queste sostanziali differenze, secondo quanto riportato nel documento strategico dell’Agenda Digitale italiana, si possono riassumere nei seguenti elementi:

- La penetrazione della banda larga in Italia è del 24,1% rispetto alla media UE del 31,6%;

- Gli utenti regolari4 di Internet sono solamente il 63% degli utenti di età compresa tra 16 e 74 anni, contro una media europea pari al 76%, mentre per converso sono il 28% gli italiani che non hanno mai utilizzato Internet contro il 16% della media europea;

- La diffusione dell'acquisto di beni e servizi in rete è leggermente superiore al 20% in Italia, a fronte del 53% medio dell'Unione Europea, con valori ancora più bassi per gli acquisti cross-border (11% contro il 16%);

- I cittadini italiani che hanno utilizzato servizi di e-government sono pari a circa il 24% rispetto al 46% medio europeo, mentre coloro che hanno inviato moduli della Pubblica Amministrazione compilati sono poco più del 10% contro il 26%; - Oltre al ritardo nell'utilizzo di Internet si aggiunge anche il divario nelle skills

digitali. In Italia, il 55% degli individui nella fascia 16-74 anni possiede un livello di skills ICT basso o nullo, contro il 44% della Spagna, il 43% della Francia, il 33% della Germania e il 32% del Regno Unito, fino ad arrivare a valori inferiori al 30% per Finlandia, Svezia, Olanda, Danimarca e Lussemburgo, ovvero interpretando i dati in modo opposto, significa che in Italia più della metà della popolazione non possiede skills digitali, e questo la rende molto meno competitiva nel mercato lavorativo internazionale.

Affinché sia possibile avere un quadro completo della domanda di servizi digitali, è necessario menzionare anche i numeri relativi alle imprese.

Ancora una volta, gli indicatori analizzati dal Digital Agenda Scoreboard in materia di adozione di servizi digitali mostrano come le imprese italiane siano in linea con il resto delle imprese europee nell’utilizzo di sistemi ERP, mentre risultano disallineate nelle

3 Commissione Europea, Digital Agenda Scoreboard

48 applicazioni di gestione delle relazioni con i clienti, nell’utilizzo di siti web e nell’e- commerce5.

In particolare le PMI, che sono la stragrande maggioranza nel nostro paese, risentono fortemente di quella mancanza di competenze necessarie a superare questo gap digitale, al quale si aggiunge un 40% di imprese che ancora tende a percepire la diffusione di Internet come inutile ai fini aziendali.

Per contro due aree in forte crescita sono la presenza sui social network (37%) e il dialogo con la Pubblica Amministrazione (82%).

Rispetto a quest’ultima i dati ISTAT al 2012 rivelano come le maggiori interazioni avvengano mediante posta elettronica (86%), mentre i servizi più richiesti siano la gestione di certificati medici (86%) e i servizi per il lavoro (77%); tali percentuali sono da valutare considerando la natura obbligatoria di queste attività, che ha sicuramente dato un’accelerazione all’adozione.

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