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CONTO FINALE E COLLAUDO Art. 58 - ULTIMAZIONE DEI LAVORI E CONTO FINALE

Nel documento REPUBBLICA ITALIANA (pagine 60-63)

CAPITOLO IV – ESECUZIONE DEI LAVORI

CONTO FINALE E COLLAUDO Art. 58 - ULTIMAZIONE DEI LAVORI E CONTO FINALE

L'ultimazione dei lavori, appena avvenuta, deve essere dall'appaltatore comunicata per iscritto al Direttore dei Lavori, il quale procederà, dandone congruo preavviso scritto, alle necessarie constatazioni in contradditorio, redigendo apposito certificato se le opere saranno riscontrate regolarmente compiute.

Qualora la visita risultasse la necessità di rifare o migliorare qualche opera, per imperfetta esecuzione, l'impresa dovrà eseguire i lavori che le verranno indicati nel tempo prescritto, che verrà comunque considerato a tutti gli effetti come tempo impiegato per i lavori, ai fini dell'applicazione della prevista penale per i ritardi.

Solo dopo la constatazione della accettabilità dell'opera si redigerà il verbale attestante il compimento dei lavori.

Nel tempo intercorrente tra l'ultimazione dei lavori e la compilazione del Conto Finale, la direzione dei lavori potrà ordinare ulteriori forniture o prestazioni, senza che l'Appaltatore possa rifiutarsi, purchè i lavori debbano servire direttamente o indirettamente per l'opera che forma oggetto dell'appalto. Il conto finale verrà compilato entro tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori.

Detto Conto finale dovrà essere redatto dalla D.L. secondo le modalità stabilite dall’art. 200 del regolamento DPR n. 207 del 05/10/2010 e s.m.i.

Art. 59 - VERIFICHE, COLLAUDI E GARANZIE

L'Appaltatore dovrà eseguire, a suo carico, entro il termine stabilito dalla Direzione Lavori, tutte le opere, che fossero prescritte in sede di collaudo ai sensi dell'art. 227 del DPR n. 207 del 05/10/2010 e s.m.i.

Le operazioni di collaudo devono essere concluse entro sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori.

Il certificato di collaudo ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi due anni dall'emissione del medesimo; decorso tale termine il collaudo si intende tacitamente approvato ancorchè l'atto formale di approvazione non sia intervenuto entro ulteriori due mesi dalla scadenza del medesimo termine (art. 102, comma 3, D. Lgs. 50/2016)

L' Appaltatore dovrà firmare per accettazione il Certificato di Collaudo finale provvisorio entro 20 giorni da quando gli verrà presentato.

La Committente delibererà sull'ammissibilità del certificato di collaudo finale provvisorio, sulle domande dell'Appaltatore e sui risultati degli eventuali avvisi ai creditori entro sessanta giorni e provvederà, inoltre, allo svincolo della garanzia contrattuale e al pagamento della rata di saldo, da erogarsi entro 90 giorni dalla data del Certificato stesso.

Il pagamento della rata di saldo è altresì subordinato alla presentazione da parte dell'Appaltatore della garanzia fidejussoria ai sensi dell'art. 102, D. Lgs. 50/2016, emessa con le modalità di cui all'art. 103 del D.lgs 50/2016

Tale garanzia deve avere validità ed efficacia di mesi ventiquattro a decorrere dalla data di emissione del Collaudo provvisorio. La corresponsione della rata di saldo è sospesa se l'Appaltatore è inottemperante con le norme vigenti in materia di Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori ed in materia previdenziale ed obblighi contributivi, e sarà corrisposta ad avvenuta regolarizzazione.

L'Appaltatore dovrà altresì fornire alla Committente la cartografia con lo schema di tutti gli impianti realizzati nell'opera prima dell'approvazione del collaudo, nonché la documentazione di tutti gli atti il cui onere è a suo carico.

La Committente potrà provvedere alla nomina di uno o più collaudatori in corso d'opera e provvederà alla eventuale nomina del Collaudatore per il Collaudo statico delle eventuali strutture Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008.

Il compenso per i Collaudatori tecnico-amministrativi e per il Collaudatore statico sarà a carico della Committente.

Il pagamento della rata di saldo non costituisce presunzione di accettazione dell'opera ai sensi dell'art.

1666, secondo comma del Codice Civile.

Salvo quanto disposto dall'art. 1669 del codice Civile, l'Appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell'opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di

collaudo assuma carattere definitivo.

Collaudo finale provvisorio

Il collaudo finale provvisorio avviene in presenza della Committente.

Il collaudo finale provvisorio accerta che le opere e forniture siano perfettamente rispondenti a quanto richiesto nei documenti contrattuali.

Nelle specifiche tecniche sono precisate le verifiche a cui sono sottoposte le forniture e/o le opere in oggetto.

Il Collaudatore esprime le sue eventuali osservazioni e riserve circa l’opera, ed indica quali interventi correttivi sono da eseguire. In caso di non pronta ottemperanza, la Committente può commissionare a terzi l’esecuzione di quanto inadempiente, ribaltando le spese all’Appaltatore con defalco sia sulle situazioni lavori che nei pagamenti delle singole fatture, nonché sulla cauzione definitiva.

In ogni caso i collaudi sono dichiarati favorevoli solo quando tutte le opere di riparazione e/o adattamento sono ultimate, e ciò ad insindacabile giudizio del Collaudatore.

L’adempimento di tutte le prescrizioni specificate in sede di collaudo finale provvisorio, e l’esito favorevole di tutte le verifiche e prove ritenute ancora necessarie, dà luogo all’accettazione provvisoria delle opere.

Inoltre costituisce elemento pregiudiziale all’accettazione provvisoria delle opere l’approvazione della documentazione as-built fornita con onere a carico dell’ Appaltatore.

Collaudo finale definitivo

Il collaudo finale definitivo deve accertare che le opere e forniture siano perfettamente rispondenti a quanto richiesto nei documenti contrattuali con particolare controllo di rispondenza alle norme di riferimento.

Il collaudo finale definitivo deve essere effettuato secondo quanto indicato dalle raccomandazioni tecniche UNI-CTI e da eventuali loro aggiornamenti o revisioni e secondo le istruzioni che il Collaudatore impartirà all’Appaltatore.

In particolare per le apparecchiature elettriche le verifiche richieste sono quelle definite dalle vigenti norme CEI.

Il collaudo deve essere eseguito con l’utilizzo della strumentazione necessaria, per la quale si richiede il certificato di taratura in accordo con la Norma UNI EN ISO 9001 al punto 4.11 “Controllo delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo”.

Tale certificazione deve essere allegata ai documenti riportanti i dati di prova.

La garanzia è stabilita in 24 mesi a partire dalla data del collaudo finale provvisorio favorevole degli impianti e vale anche per tutti i materiali forniti.

Certificato di regolare esecuzione

Nel caso di lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria il certificato di collaudo, ai sensi dell’articolo 102, comma 2 del D. Lgs. 50/2016, è sostituito dal certificato di regolare esecuzione che viene emesso dal direttore dei lavori e confermato dal responsabile del procedimento; per i lavori di importo superiore.

Il certificato di regolare esecuzione deve essere emesso non oltre tre mesi dalla ultimazione dei lavori (art. 237 del DPR n. 207 del 05/10/2010 e s.m.i.).

Art. 60 - PRESA IN CONSEGNA E UTILIZZO DELL'OPERA

Vista la tipologia delle opere ogni qualvolta l’appaltatore terminerà un singolo intervento richiesto dal Committente, ne prenderà subito il possesso previa visita del Direttore dei lavori sul cantiere e verifica delle opere realizzate; in caso si accertassero anomalie e/o difetti dell’opera anche dopo l’utilizzo e prima del collaudo finale, ove la causa di tali difetti derivi a una negligenza da parte dell’appaltatore, lo stesso dovrà provvedere a proprie spese a rimediare ai propri errori senza nulla pretendere oltre a quanto già dovuto; il tutto prima che intervenga il collaudo finale.

La presa di possesso da parte della Committente delle predette opere avverrà nel termine perentorio che verrà fissato dalla stessa per mezzo del Direttore dei Lavori e in presenza dell'Appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.

La presa in consegna anticipata non incide sul giudizio definitivo del lavoro e su tutte le questioni che possano sorgere al riguardo, e sulle eventuali conseguenti responsabilità dell'Appaltatore.

A collaudo finale provvisorio favorevole l’opera deve essere consegnata alla Committente. Gli eventuali oneri manutentivi e gestionali saranno a carico dell’Appaltatore nei termini di cui alle norme tecniche di capitolato allegate. La consegna si intenderà effettuata sotto la riserva della responsabilità dell’Appaltatore e con le garanzie di cui all'art. 103, comma 6 del D.Lgs. n°50/2016 e dell’art.1669 c.c.

CAPITOLO VII

DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE

Nel documento REPUBBLICA ITALIANA (pagine 60-63)