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CORSO DI LAUREA IN

Nel documento FACOLTA di INGEGNERIA (pagine 49-54)

INGEGNERIA

CHIMICA

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CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CHIMICA

L'in gegner ia chimi ca, nell a sua accezione principale,è l'anel lo dicongiunzione per la elaborazione del progett o di un impia n to ch imi co,nell ' amp io intervallo di comp et enze chesi richiede tra l' acquisizion e dei datichimici, fisici ecin et ic i el' av-viament o dell' impianto. A questa funzione pr im aria, istituzion ale si affiancano le altre attività di "engineeri ng", necessarie nei centri di ricercaenel l'in du st riach i-mica, consist ent i in: ricerche di fluo di nami ca, di cin et icachimica esui fenom eni di traspo rt o di mat eri a ecalo re,anali si dei siste mi, model listica diprocessi,proget to di apparecchiatu re ed impianti, programm i'econo mi ci e produtt ivi, contr ollo e gesti one di im pianti, direzione di reparti di prod uz ion e, prob lemi di traspo rt o di reagenti e prodotti di reazione,gestioneepro gettazion e di servizigenerali,analisi di mercato , ecc.

Per con fi gurareil pro f i lo pro fessio naledell'i ngegnerechimi co siè andatomod i-ficando il prim it ivo concetto storico di assommare in una unica laure a tutto il pat rim onio didisci plineform at iveed infor mativedi un chimicotradizionaleed un ingegnere meccanico, poic hé l'inserimento efficace di un ingegnere chimi co nel sist ema produ tt ivo richiede una preparazione con prerogative autono me. Ciò no-nostant e, in sistemi ad econo mia di medi o svi luppo co me quella ita lia na, contra-riamente a quanto avviene in altri paesi atecnol o giaavanzata,come ad es. Regno Unito eStati Uniti, ètuttora-ritenuto non convenient etrascurarelebasicultu rali di meccanic a e strutt uristiche po iché, in questo mod o, si ampliano le possibilità di utiliz zazione del l'i ngegnere chimico. Una tale im po stazio ne, seguita anchenell e nostre scuo le, ha determinato, come risulta da dati relati vi alle più im port anti ind ustr ie chimiche, un inser iment o priorit ario dell'i ngegnere chi m ico rispet t o ad altri laureati adibendolo partico lar mente allaprogettazione, svil uppodei processi, controllo e gesti onedegliimpia nti, produz ion e eprogramm azion e.

Gli elem enti carat t erizzant i del la preparazion e dell'ingegnere chi mi co si ri tro-vano in un approfondimento dell a fisica trad izio na le, del la termo di nam ica, dell a termocine t ica e del la meccanic a dei flu idi associa ti ad adeguat e conoscenze di chim ica, chimica fisica e chim ica industria le necessarie per l'appr ofondi mento dellostu d io deifenom enicheintervengon onell evarie apparecchiatu re.

Leposs ibilità di impiego dell'i ngegnerechimico non siesaur isco no in quellegià assai vaste del l'i ndust ria chimica edell e consore lle (petro lchi m ica,elett rochimi ca, sider urgica, met allu rgica) o del le ind ustrie col legate come quel la tessile, di no t e-vole importa nza nell'econom ia italiana e piemontese. Esse si est endono , anche in mod o pr ivil egiato in set tori emergent i, qua li la riso luzione di probl em i eco lo-gic i (trat ta mento di scarich i inquinanti gassosi, liqu id i e solid i e risanament oamo biental e}, per lo st udi o e la produz ione di material iper altre industrie, i recuperi energet ici e lo sviluppo industr ial e di tecnolo gie bioch im ich e, associata a queste ultime laattual issim abranc adell'ingegner iaalimentare.

La risposta a tutte queste aspetta t ive compor t aesigenzedid attiche nonmed e-st e ; son o peraltro stati predispost i vari indiriz zi che si prop ong ono di dare agli al lievi un certo inqua dra mento nelle vari e dire ttr ici prof ession aliai qualiessi aspi -rano inserirsi. La dif fer enziazio ne che ne risult a è tuttavia mod esta considerando cheunnotevo le numero di mater ie deveessere comuneatutti gliindir izzi.

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In tutto il corso deglistudi sièinteso privilegiarelo sviluppo formativo rispettoa quello delle materie puramente informative, nel convincimento che questo tipo di formazione consenta meglio al futuro ingegne re di assimilare i prob lemi nella loro essenza e gli dia un patrimonio di capacità inalterabile con il decorrere del tempo, mentre le nozioni puramente applicat ive sono soggette ad invecc hia re a seguitodel rinno va me nt o della tecnica.

Si è tuttavia cercato di evitare un eccesso di preparazione teorica tale da ind u rre nel giovane la ur eat o una astraz ionedaiprob lemidelmondo produtt ivo.

Si tratta diinterventi e dosaggi assaicomplessi, suscettibilidivalutazion iun po' soggettive e quindi certamente perfettibili.

Conforta tuttavia da un lato la constatazione che coloro che ha nn o seguitocon serietà ed impegno il corso di laurea in ingegneria chimica del nostro Politecnico non rim pia ngano - anche a distanza di annie con un notevolebagagliodi esperien-za . la loro fatica, e da un altro lato l'interessedicuia tutt'ogg i ineola u reat i di valida preparazionesono oggetto da parte del mondo del lavoro.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA Romualdo CONT I

Dip. diScienzadeiMateriali eIngegneriaChim ica

COMMISSIONE PER L'ESAME DEI PIANI DI STUDIO INDIVIDUALI CesareBRISI

RomualdoCONTI

Dip. di ScienzadeiMaterialieIngegneriaChimica Dip. di ScienzadeiMaterialie IngegneriaChimica M.PiaPRAT IGAG LI A Dip. di ScienzadeiMater iali eIngegneriaChimica Maurizio PANETTI

Vit oSPECCHIA

Dip. di ScienzadeiMateriali eIngegneriaChimica Dip. di ScienzadeiMaterialieIngegneriaCh imica

COMMISSIO NEPER LE PROVE DI SINTESI

Bru no DEBENED ETTI Dip. di Scienza deiMat eriali e IngegneriaChim ica Ugo FASOLI Dip . di ScienzadeiMater iali eIngegneriaChimica GiuseppeGOZZE LINO Dip. di Scienza dei Materi alie Ingegneria Chimica

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PIANO UFFICIALE DEGLI STUDI

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