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Che cosa significa canzonare qualcuno?

Nel documento Indice Résumé substantiel p.6 (pagine 178-185)

Seconda proposta: Dall’ombra

3) Che cosa significa canzonare qualcuno?

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Oggi in italiano non si usa quasi più mentre si usa un altro termine che ha un significato sicuramente più pesante: il bullismo. Ne hai mai sentito parlare?

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Che cosa significa secondo te?

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Leggete la scheda di approfondimento 2C che vi aiuterà a riflettere su un particolare aspetto della lingua italiana.

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Schede di approfondimento 2A La dislocazione

La dislocazione a sinistra è uno dei tratti del parlato più comuni.

Si parla di dislocazione a sinistra quando un componente della frase viene anteposto (o "spostato a sinistra") rispetto alla posizione che occuperebbe normalmente.

Ad esempio, si può dire a tutti compreremo un gelato e rinunciare all'ordine della frase più comune, che sarebbe compreremo un gelato a tutti.

Strettamente legato alla dislocazione a sinistra è l'uso pleonastico del complemento (A me mi piace).

Si parla invece di dislocazione a destra (es.:«l'ho prestata a Rodolfo, l'auto») nel caso in cui ci si trovi, invece, di fronte ad un’emarginazione del complemento e alla sua anticipazione mediante un clitico con funzione cataforica senza che si abbia, apparentemente, alcuno spostamento rispetto all’ordine normale Soggetto Verbo Oggetto. Sul piano informativo, la modifica dell’ordine normale è notevolmente significativa, poiché in questo modo i complementi assumono un valore tematico, sia nella loro posizione anteverbale sia postverbale. Questi tipi di costrutti sono ridondanti in entrambi i casi, dal momento che il complemento viene indicato due volte. La dislocazione a destra è più frequente nel parlato e meno frequente nello scritto.

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2B L’onomatopea

L'onomatopea è una figura retorica che riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suono associato a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento, mediante un procedimento iconico tipico del fonosimbolismo.

Ecco alcuni esempi:

"Gracchiare, strisciare, bisbiglio, rimbombo, ecc." e alcuni versi di animali diventati parole, come "il bau bau del cane, il miao miao del gatto, il pio pio del pulcino".

2C Il bullismo

Il “bullismo” deriva dall’inglese “bully” che denota una persona che usa la propria forza per intimorire o danneggiare una persona più debole. Con il termine “bullismo” si indicano tutti quei comportamenti di violenza, di sopraffazione, e di prepotenza, soprattutto in ambito scolastico-formativo.

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Produzione orale e scritta

1) Il testo si chiude con una domanda: “Un uomo bello e signore («Ferrero di Centallo», si presentava) l’aveva amata e lei non gli aveva creduto. Perché?” Che cosa significa il finale secondo te?

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2) Lalla racconta, dal suo punto di vista, di una “monelleria” di Zoe e della sua punizione. Che “tono” usa? A che sensazione viene associato l’incidente della bombetta del professore?

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3) Hai anche tu un ricordo speciale di una “monelleria” dell’infanzia? Se ne hai conservato il ricordo è speciale, racconta perché.

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4) Osservando una fotografia di gruppo del tuo percorso scolastico, descrivi il tuo ricordo come fa Lalla Romano.

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5.3 Riflessioni

Fase di avvicinamento al testo

L’obiettivo principale della fase di motivazione è stato tentare di avvicinare tali apprendenti alla lettura e all’interpretazione del romanzo Dall’ombra di Lalla Romano. Anche in questo caso, si tratta di un testo letterario italiano, il cui input deve essere reso comprensibile, o almeno quanto più comprensibile possibile. In questa fase, le attività mirano a creare predisposizione alla ricezione, mobilitando i saperi culturali degli studenti e la formulazione di ipotesi semantiche a partire da informazioni parziali. Considerato che la narrazione si sviluppa a partire dalla foto presente in copertina, non è sembrato adatto partire direttamente da questo, per evitare di far calare l’interesse sullo sviluppo narrativo. L’idea di partenza è stata la foto della classe. Tutti hanno avuto una esperienza scolastica e tutti o quasi sono stati fotografati con la classe. Si è pensato di iniziare con un

brain-storming lessicale a cui ha partecipato anche il docente. È stata data agli

studenti la “parola chiave” classe ed è stato chiesto agli allievi di scrivere parole inerenti e all’esperienza scolastica. Ciascuno ha cercato di spiegare il perché della propria associazione mentale ed è seguita una discussione intorno agli argomenti che tale termine ha richiamato. Gli studenti si sono mostrati interessati anche alle esperienze dei compagni e del docente; nello stesso tempo sono emerse alcune “costanti” (per esempio, infanzia, adolescenza, amicizia, compagni, compagne…) che hanno permesso di attivare il lessico utile alla lettura del brano. La lista di parole individuate dagli studenti ha offerto l’occasione per la ricerca dei sinonimi e dei contrari. Per esempio, la parola infanzia ha stimolato il ripasso delle età della vita: infanzia, adolescenza/pubertà, maturità, vecchiaia; la parola amicizia ha stimolato, per associazione, le parole: complicità, affetto, fiducia e, per contrasto, i suoi opposti: competizione, invidia, rivalità, indifferenza…

Nella seconda parte della fase di avvicinamento, si è pensato di presentare varie foto (scaricate da internet) di classi di studenti, e tra queste anche quella di Lalla Romano.

È stato chiesto agli studenti cosa hanno in comune queste foto. Si tratta di fotografie che ritraggono studenti di varie età, in varie occasioni (per esempio, il primo o l’ultimo giorno di scuola, il giorno del diploma, una gita, la palestra, la festa del Carnevale, la recita o il concerto di fine anno). Agli studenti è stato chiesto:

 Avete anche voi foto del vostro percorso scolastico?

184  Le avete conservate (voi o i vostri genitori). Perché?

Dalle risposte emerge che la foto di gruppo serve a celebrare un’occasione di cui si vuole conservare un ricordo. Quindi “fissa” lo stare in gruppo in un’occasione speciale del proprio percorso formativo. Inoltre, è emerso che se la foto viene conservata è associata a un ricordo positivo e divertente (se il ricordo è negativo si tende a nascondere o non conservare).

Segue l’attività di analisi della foto su cui si svolgerà l’attività successiva. Il compito assegnato riguarda l’osservazione dell’immagine. In un secondo momento si può lasciar riflettere gli studenti sulle differenze tra questa foto e le altre guardate in precedenza.

Dall’analisi e dalla comparazione, emergono subito alcune differenze sostanziali:

 l’uso del bianco e nero

 l’assenza di ragazzi

 l’espressione seria del volto

Comprensione del testo

Nella fase di comprensione del testo si è chiesto agli studenti di individuare alcune informazioni presenti nel brano.

Il primo elemento di differenza individuabile è il colore. La foto della classe di Lalla Romano è in bianco e nero. Quindi, si tratta di un’immagine che risale ad un’epoca in cui non esisteva ancora la stampa a colori. Per rendere più interessante la riflessione sull’uso del bianco e del nero si è chiesto agli studenti di ricordare quando le foto sono diventate a colori. Quasi tutti hanno visto in famiglia foto di gruppi scolastici in bianco e nero (magari della mamma e del papà). In un secondo momento, è stato chiesto agli studenti di fare ipotesi sulla data di questa fotografia.

L’altro aspetto subito notato è stata l’assenza dei ragazzi. Infatti si tratta di una foto che ritrae una classe di sole ragazze. Si è lasciato agli studenti la possibilità di fare ipotesi.

Infine, si è chiesto agli studenti una possibile spiegazione a proposito delle espressioni dei volti di queste ex-studentesse. Perché sono tutte così serie? Quale può essere stata l’occasione speciale “celebrata” dalla fotografia? Dopo aver analizzato, queste differenze si è proceduto al confronto in

plenum con la classe su tutte e cinque le fotografie. Le considerazioni simili

sono state condivise mentre non si è trovato accordo sul motivo dello sguardo fisso dell’immagine in bianco e nero. Inoltre, non è stato trovato accordo neanche sul “momento celebrato” dallo scatto.

Il confronto in plenum della classe ha chiuso la fase di avvicinamento al testo. Infatti, successivamente l’attività si è spostata sul brano scelto per la

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lettura: il primo, quello con cui si apre “Dall’ombra”. Il motivo che ha portato alla scelta del primo brano non è casuale. Nelle prime pagine gli studenti si aspettano una sorta di introduzione o comunque qualche indizio sul rapporto con la foto della classe analizzata nella fase precedente.

Senza l’intervento del docente non è possibile trovare un rapporto tra la fotografia e la protagonista del brano letto in classe. Pertanto, insegnante è dovuto intervenire per spiegare che la scrittrice ha celebrato attraverso questo ricordo una delle sue compagne di classe. L’autrice stessa è presente nella fotografia in bianco e nero.

Nel documento Indice Résumé substantiel p.6 (pagine 178-185)