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8 Disordini Alimentari

8.1 Cosa sono i disturbi alimentari?

I disturbi alimentari colpiscono diversi milioni di persone in qualsiasi periodo della propria vita, anche se molte sono donne fra i 12 e i 35 anni. Ci sono 3 principali tipi di disturbi alimentari: anoressia nervosa, bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating).

I disturbi alimentari sono malattie in cui le persone sperimentano gravi disturbi nei loro comportamenti alimentari a cui sono associati pensieri ed emozioni. Le persone affette da questi disordini sono solitamente preoccupate riguardo al cibo e al loro peso corporeo.

Le persone con anoressia e bulimia nervosa tendono ad essere perfezioniste, con scarsa autostima e sono estremamente critiche verso se stesse e verso il proprio corpo. Di solito si “sentono grasse” e si considerano sovrappeso, nonostante a volte vivano in uno stato di denutrizione (o malnutrizione) potenzialmente fatale. Queste persone sono ossessionate dalla paura di ingrassare e di essere grasse.

Nelle prime fasi di questi disturbi, i pazienti negano di avere questi problemi.

In molti casi, i disturbi alimentari si verificano insieme ad altri disturbi psichiatrici, come ansia, panico, disturbo ossessivo compulsivo e abuso di alcool e droghe. Nuove ricerche suggeriscono che l’ereditarietà può svolgere un certo ruolo nello sviluppo di queste patologie. Tuttavia, questi disturbi possono colpire anche persone che non hanno precedenti in famiglia. Senza il trattamento dei sintomi emotivi e fisici di questi disturbi, ne possono derivare malnutrizione, problemi cardiaci e altre condizioni potenzialmente fatali. Con una adeguata assistenza medica le persone affette da disturbi alimentari possono riprendere adeguate abitudini alimentari e tornare ad avere una migliore salute emotiva e psicologica.

8.1.1 ANORESSIA NERVOSA

L’anoressia nervosa viene diagnostica quando i pazienti perdono almeno il 15% del peso adeguato e previsto per una persona della loro altezza. I segni distintivi dell’anoressia sono:

• Assunzione di cibo limitata

• Paura di essere “grasso”

• Problemi con il proprio peso e negazione della perdita di peso

Le persone affette da anoressia nervosa non riesco a mantenere un peso adeguato perché si rifiutano di mangiare abbastanza, spesso fanno esercizio fisico in maniera ossessiva, si causano il vomito o

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usano i lassativi per perdere peso. Con il passare del tempo, i seguenti sintomi possono manifestarsi come conseguenza di un corpo che soffre la fame:

• Interruzione ciclo mestruale;

• Osteopenia od osteoporosi (assottigliamento delle ossa) dovute alla mancanza di calcio;

• Capelli/unghie fragili;

• La pelle si secca e può assumere un colorito giallastro;

• Anemia lieve; i muscoli si riducono, compreso il muscolo cardiaco;

• Grave costipazione;

• Diminuzione della pressione sanguigna, rallentamento della respirazione e della frequenza cardiaca;

• La temperatura corporea interna diminuisce causando una perenne sensazione di freddo;

• Depressione e letargia.

8.1.2 BULIMIA NERVOSA

Sebbene le persone affette da questa patologia siano sottoposte a diete e a esercizio fisico frequente, esse possono essere leggermente sottopeso, normopeso e perfino obese. Ma non sono sottopeso come le persone affette da anoressia nervosa. I pazienti con bulimia nervosa mangiano frequentemente e durante questi pasti possono mangiare una grande quantità di cibo in un breve periodo di tempo, consumando spesso migliaia di calorie ad alto contenuto di zuccheri, carboidrati e grassi. Possono mangiare molto rapidamente, spesso deglutendo il cibo senza gustarlo.

Le loro abbuffate terminano solo quando sono interrotte da altre persone, si addormentano o per il dolore causato dal loro stomaco ingrossato oltre la sua capacità. Durante l’abbuffata le persone affette da questo disturbo si sentono fuori controllo. Dopo un’abbuffata invece, il dolore di stomaco e la paura di ingrassare portano il malato a ricorrere al vomito o ai lassativi. Questo ciclo viene ripetuto diverse volte la settimana e, nei casi più gravi, più volte al giorno.

Molte persone non sanno che un membro della propria famiglia o un amico soffre di bulimia perché le persone affette da bulimia tendono a nascondere le loro abbuffate. Dal momento che non dimagriscono drasticamente, il loro comportamento può passare inosservato alle persone più vicine.

Tuttavia, la bulimia nervosa mostra dei sintomi che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme:

• Gola sempre infiammata e mal di gola cronico;

• Le ghiandole salivari del collo e sotto la mascella si gonfiano, le guance e il viso spesso diventano gonfi causando un viso da “scoiattolo”;

• Lo smalto dei denti svanisce; i denti iniziano a cadere a causa dell’esposizione agli acidi dello stomaco;

• Il vomito costante può portare a soffrire di reflusso gastroesofageo;

• L’abuso di lassativi provoca irritazioni, portando a problemi intestinali;

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• I diuretici possono causare problemi ai reni;

• Grave disidratazione dovuta alla perdita di liquidi.

La bulimia può portare a complicazioni rare ma potenzialmente fatali tra cui lacerazione esofagea, perforazione intestinale e aritmie cardiache.

8.1.3 DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA (BINGE EATING)

Le persone affette dal disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) hanno episodi di alimentazione incontrollata in cui consumano grandi quantità di cibo in poco tempo sentendosi fuori controllo durante l’abbuffata. A differenza delle persone con bulimia nervosa, le persone che pratica binge eating non cercano di eliminare il cibo ingerito tramite il vomito o pratiche pericolose come il digiuno o l’abuso di lassativi. Il binge eating è un disturbo cronico e può portare a gravi complicazioni di salute, in particolare, obesità, diabete, ipertensione e problemi cardiovascolari.

Il binge eating è caratterizzato da un frequente eccesso di cibo durante un periodo di tempo sufficientemente lungo (almeno una volta a settimana per 3 mesi), combinato con l’incapacità di controllarsi e associato con almeno 3 dei seguenti comportamenti:

• Mangiare più rapidamente del normale;

• Mangiare fino a sentirsi così pieni da stare a disagio;

• Mangiare grandi quantità di cibo anche quando non si ha fame;

• Mangiare da soli perché ci si sente in imbarazzo quando si mangia;

• Sentirsi disgustati con sé stessi, depressi e sentirsi in colpa dopo aver mangiato.

Il disturbo da alimentazione incontrollata causa un disagio significativo.

8.2 C

OMPORTAMENTI DA ASPETTARSI

Coloro che sono affetti da un disturbo alimentare possono mostrare alcuni (ma non tutti) dei seguenti segni emotivi o comportamentali. La presenza di uno di questi segni in uno dei tuoi membri familiari può indicare che sta combattendo contro questo disturbo e che tu dovresti incoraggiarlo a cercare un aiuto professionale.

• Grande paura di prendere peso;

• Immagine di sé negativa o distorta;

• Frequenti controlli allo specchio per controllare i propri difetti;

• Autostima legata alla forma e al peso del corpo;

• Paura di mangiare con gli altri o in pubblico;

• Preoccupazione per il cibo;

• Si mangiano piccole porzioni di cibo o si rifiuta completamente il cibo;

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• Evitare di mangiare in compagnia;

• Accaparramento e occultamento di cibo;

• Mangiare in segreto;

• Scomparire dopo aver mangiato, spesso andando in bagno;

• Rituali alimentari insolito (tagliare il cibo a pezzetti, masticare ogni boccone un numero esagerato di volte, mangiare molto lentamente);

• Qualsiasi nuova pratica con diete alimentari alla moda, inclusa l’eliminazione di interi gruppi alimentari;

• Poca preoccupazione per la grande perdita di peso;

• Interesse ossessivo per gli show televisivi di ambito culinario e per le ricette;

• Consumo di soli alimenti “sicuri” o “salutari”;

• Isolamento sociale;

• Inventare scuse per non mangiare;

• Cucinare pasti elaborati per gli altri, ma rifiutarsi di mangiarli;

• Mangiare strane combinazioni di cibo;

• Rituali alimentari elaborati;

• Isolamento dalle comuni attività sociali;

• Nascondere la perdita di peso con vestiti larghi;

• Umore piatto e mancanza di emozioni;

• Irritabilità;

• Sbalzi d’umore;

• Iperattività e irrequietezza (incapacità di sedersi, ecc.);

• Rigidità nei comportamenti e nelle routine ed estrema ansia se queste vengono interrotte;

• Eccessivo esercizio fisico;

• Esercizio fisico anche quando si è malati o feriti, con l’unico scopo di bruciare calorie.

Gli individui con disturbi alimentari possono essere a rischio di condizioni che si verificano contemporaneamente al disturbo alimentare, come disturbi dell’umore o dell’ansia, abuso di sostanze (alcool, marijuana, cocaina, eroina, metanfetamina, ecc.), autolesionismo, comportamenti e pensieri che portano al suicidio.