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2 IL SETTORE MELICOLO

5. ANALISI DEI COSTI IN MELICOLTURA

5.1 I COSTI DI PRODUZIONE IN MELICOLTURA

La redditività in melicoltura dipende da un duplice aspetto, dalle rese che si ottengono e dai costi di produzione sostenuti. Negli ultimi anni ha assunto maggior peso il costo della manodopera, anche se si sono osservati aumenti nei prezzi di diversi macchinari ed attrezzature. Questo trend è stato osservato anche per i costi di investimento per la struttura del meleto, il materiale vivaistico e l’irrigazione.

I costi di produzione più frequenti sono costituiti dai costi per la cura e la lavorazione del frutteto, oltre che da quelli aziendali e di capitale. I primi sono rappresentati dai costi di manodopera, per i materiali e per le macchine e gli attrezzi. Per “costi aziendali e di capitale” si intendono, invece, le spese per l’assicurazione antigrandine, le annualità per gli investimenti, gli interessi ed altre spese aziendali (Lang, Thomann, 2008).

Figura 5.2 I costi di produzione melicola

COSTI DI MANODOPERA  Costo del lavoro

 Costi di raccolta

 Costi per lavoratori esterni

all'azienda COSTI PER I MATERIALI  Acquisto concimi

 Acquisto erbocidi e fitosanitari  Acquisto prodotti per la legatura COSTI PER IMPIANTI E MACCHINARI  Costi derivanti dall'acquisto di

macchinari ed attrezzature COSTI AZIENDALI E DI CAPITALE  Ammortamenti

 Costi di allestimento impianti  Spese amministrative

 Pagamento dei contributi  Assicurazioni

130 5.1.1. LE VOCI DI COSTO

-COSTI DI MANODOPERA

Questa tipologia di costo risulta molto variabile in quanto l’impegno lavorativo nel frutteto è molto differenziato e dipende dalle caratteristiche della zona di coltivazione, della varietà, dall’altezza e dall’età delle piante. Per quanto riguarda i lavoratori esterni all’azienda, sono rappresentati dai soggetti aI quali si fa ricorso principalmente per la raccolta e per il diradamento manuale. Nella maggior parte dei casi, comunque, buona parte dei costi di manodopera viene spesa per la raccolta.

- COSTI PER I MATERIALI

Il costo dei materiali riguarda l’acquisto di prodotti da utilizzare nel processo produttivo, come: l’acquisto dei concimi, degli erbicidi e dei fitosanitari. Ulteriori spese vengono affrontate per i materiali necessari per la legatura e diversi altri.

- COSTI PER IMPIANTI E MACCHINARI

Questa tipologia di costi risulta più complessa da calcolare, in quanto i costi per macchine ed attrezzi si riferisce sempre all’intero parco macchine costituito da macchinari nuovi non ammortizzati. Questo comporta che le macchine e le attrezzature vengano regolarmente sostituiti una volta che sono stati completamente ammortizzati. A volte accade, nella pratica, che sia le macchine che le attrezzature vengono utilizzati ben oltre la data del termine del loro ammortamento, in modo da generare un minor costo per questa voce di spesa. Riguardo l’utilizzo annuo, è possibili ipotizzare un loro buon impiego, ovvero che le macchine ed attrezzature possano in parte essere impiegate anche per altre aziende.

- COSTI AZIENDALI E DI CAPITALE

Questa voce di costo copre circa un terzo di tutti i costi di produzione e riguarda gli ammortamenti, i costi di allestimento impianti e altre costi. Tra questi, inoltre possono essere inserite anche le spese di amministrazione che riguardano i contributi versati per l’associazione a diverse organizzazioni (Unione Agricoltori

131 e Coltivatori Diretti, Consorzio di Miglioramento fondiario, Centro di Consulenza, ecc.), alcune imposte (IRAP, IRPEF), oltre all’assicurazione infortuni e di vecchiaia per il personale. Inoltre, possono riguardare anche le spese sostenute per l’assicurazione del proprio terreno e dei propri macchinari, un esempio pratico può essere quello dell’assicurazione antigrandine, il premio varia da Comune a Comune e varia in funzione della frequenza con cui si presentano gli eventi grandinosi. In questo caso si parla di un costo variabile, in quanto il valore del bene assicurato oscilla e dipende innanzi tutto dalla varietà assicurata; i valori reali possono essere verificati ogni anno presso il Consorzio di difesa antigrandine.

Tutti i costi rimanenti, come per esempio le spese per l’acqua, per l’energia, per lo smaltimento dei rifiuti, ecc., possono essere raggruppati sotto la voce “diversi”. Accanto al lavoro e al capitale il terreno è un altro fattore di produzione. La rendita fondiaria è un valore puramente matematico del quale però bisogna tener conto nel computo dei costi complessivi. La rendita fondiaria potrebbe essere intesa come un affitto non introitato (Lang, Thomann, 2008).

- SPESE EFFETTIVE E COSTI CALCOLATI

Esistono dei costi che non generano una spesa immediata per l’azienda: la rendita fondiaria, l’ammortamento e gli interessi per le macchine e gli attrezzi, le annualità per gli investimenti sono costi calcolati, di non immediata spesa. Questi costi vengono solitamente pagati utilizzando il margine di copertura, ovvero la differenza tra la resa lorda ed i costi diretti.

- COSTI DI PRODUZIONE A FRONTE DI RESE DIVERSE

L’entità dei costi di produzione è influenzata dalla resa del frutteto, all’aumentare della resa corrisponde da un lato, un incremento dei costi diretti/ha, mentre dall’altro una diminuzione dei costi fissi di produzione per kg di mele, questo accade perché tutti i costi fissi ed una gran parte di quelli aziendali e di capitale vengono distribuiti su una maggior quantità di prodotto.

Di seguito viene proposto un esempio di come si crea il prezzo di una mela generica, senza marchio; i valori presentati vengono presi come riferimento, e,

132 con opportuni aggiustamenti che variano da caso a caso, è possibile adattare le cifre alle diverse situazioni aziendali. Per questi calcoli è stata assunta come esempio un’azienda di medie dimensioni con una superficie di 5 ha ed una resa media di 50 t/ha (Lang, Thomann, 2008).

Tabella 5.2. Costi di produzione ha/kg

Voce di costo €/ha €/kg %

Costi di gestione e lavorazione Manodopera 6.296 2,6 33,5 Macchine e attrezzi 3.950 7,9 21,0 Materiali 1.742 3,5 9,3 Noleggio macchinari 48 0,1 0,3 Costi aziendali e di capitale Ammortamento frutteto 2.322 4,6 12,4

Altri costi aziendali 1.516 3,0 8,1

Rendita fondiaria 1.500 3,0 8,0 Ammortamento impianto di irrigazione 640 1,3 3,3 Assicurazione antigrandine 462 0,9 2,5 Altri 300 0,6 1,6 TOTALE 18.776 37,6 100,00

Fonte: Frutta e Vite 3/2008

Una volta stabilito il costo di produzione, il prezzo del prodotto si modificherà nella contrattazione tra il produttore e il grossista/azienda di commercializzazione, ed aumenterà ad ogni successivo passaggio della filiera produttiva, fino a giungere al consumatore finale. In base alla lunghezza del canale, quindi, uno stesso prodotto avrà un differente prezzo al consumo.

L’analisi della catena del valore può essere utilizzata per determinare chi presenta i margini più elevati (integrazione a monte/valle della filiera produttiva):

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Grafico 5.3. Analisi della catena del valore

Costo minimo per ciascun operatore

Surplus del cliente finale

Surplus dell’operatore Fonte: Modì Europa S.p.A

Materia prima Compo -nenti Distribu -zione Dettaglio Cliente finale

Prezzo materia prima al produttore

Prezzo del produttore al grossista

Prezzo del grossista al dettagliante

Prezzo di vendita al dettaglio

Prezzo che i clienti sono disposti a pagare

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