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4 COMPATIBILITÀ AMBIENTALE (IMPATTO/SOSTENIBILITÀ)

7 QUALITÀ DELLA VITA

7.2 Costituzione e dimensionamento

Tale aspetto è di fondamentale importanza: la qualità della vita è infatti quell’ insieme di condizioni che permettono ad un utente di svolgere le proprie attività quotidiane in maniera piena e soddisfacente, e tra queste condizioni ritroviamo anche il dimensionamento e la definizione tipologica degli spazi abitativi.

Il fatto che un modulo abitativo di emergenza abbia un carattere temporaneo non deve determinare infatti un decadimento della qualità della vita dei suoi abitanti, peraltro

già psicologicamente fortemente provati, rispetto alle normali condizioni garantite da una realtà residenziale stabile.

Tale assunto ha ancora più valore se consideriamo che purtroppo gli insediamenti di emergenza molto spesso non hanno un carattere temporaneo, ma rimangono in esercizio per molti anni, assumendo nei fatti caratteri di stabilità.

Pertanto è opportuno che le unità abitative siano in grado di garantire gli standard dimensionali ed abitativi minimi previsti dalla normativa tecnica per l’edilizia residenziale e dalla maggior parte dei regolamenti edilizi comunali.

Partendo dall’assunto che la pratica corrente obbliga gli abitanti di un insediamento provvisorio a permanere nei

TIPOLOGIA n° occupanti Superficie lorda (mq) Volume lordo (mc) Peso a secco (ton) Peso in carico (ton) n° di container

MEDIUM da 4 a 6 79,2 (12m x 6,6m) 255,81 3,60 15,90 2

SMALL 2 39,6 (6m x 6,6m) 127,9 2,10 11,92 1

Tabella 3 – Dati dimensionali

moduli abitativi di emergenza per periodi molto lunghi, a dispetto della natura temporanea dei manufatti, è d’obbligo per il progettista prevedere tale modalità di utilizzo, garantendo una costituzione costruttiva e tecnologica ed un dimensionamento tali da non provocare un decadimento degli spazi abitativi dal punto di vista della fruizione e della definizione tipologica.

Il modulo abitativo di progetto a tal proposito recepisce gli standard abitativi minimi, garantendo superfici ed altezze

nette degli ambienti abitati uguali a quelle cui gli utenti sono abituati.

La possibilità di aumentare la superficie del modulo semplicemente aumentando il numero di elementi componenti, consente inoltre di adattare la dotazione di spazi e servizi alle effettive esigenze degli occupanti o della destinazione d’uso del modulo, qualora non sia previsto un utilizzo a fini residenziali.

Nella tabella 3 che segue sono riportati i dati dimensionali riferiti a due delle tipologie abitative configurabili, small e medium.

Anche da un punto di vista costruttivo è indispensabile che la temporaneità del manufatto non venga percepita dall’utente come sinonimo di inaffidabilità e leggerezza strutturale.

La solidità e lo spessore della struttura e delle partizioni interne sono pertanto utili a trasmettere, soprattutto dal punto di vista psicologico, una sensazione di sicurezza e di agio, ricreando, compatibilmente con la natura intrinsecamente temporanea del manufatto, la percezione della solidità delle mura domestiche ed il senso di benessere che ne deriva.

7.3 Arredabilità

Un modulo abitativo che soddisfa il requisito esposto al punto precedente dovrà inoltre garantire una costituzione e dimensionamento degli spazi tali da rendere possibile l’utilizzo e la disposizione di arredi ed attrezzature di uso comune, contemplando in proposito la possibilità che nell’alloggio temporaneo possano essere trasferiti i beni mobili degli abitanti colpiti dalla calamità.

Tale requisito riveste una importanza psicologica enorme, poiché consente agli utenti di ricreare un ambiente familiare, una idea di casa, che può aiutare a superare il senso di estraneità che spesso si sviluppa nei confronti delle abitazioni temporanee.

Una costituzione ed un dimensionamento degli spazi aderenti agli standard edilizi correnti come quelli adottati per il modulo abitativo di progetto consentono l’utilizzo e la disposizione di arredi ed attrezzature di uso comune, contemplando in proposito la possibilità che nell’alloggio temporaneo possano essere trasferiti i beni mobili degli abitanti colpiti dalla calamità. Come già esposto nel corrispondente punto nel capitolo dedicato all’esposizione dei principi guida, tale requisito riveste una importanza fondamentale, specialmente per le persone anziane, aiutandole a ricreare un senso di familiarità con gli ambienti abitati, grazie alla prossimità con i propri oggetti di uso comune e con il perpetrarsi delle proprie abitudini e consuetudini.

Tale requisito ha un’importanza rilevante anche dal punto di vista della gestione dell’emergenza; è frequente infatti che una percentuale cospicua della popolazione colpita da un evento

calamitoso, non avendo la possibilità di portare con se i propri beni, suppellettili ed effetti personali, sia riluttante ad abbandonare le proprie case, preferendo rimanere nelle proprie abitazioni anche in caso di inagibilità delle stesse e mettendo a repentaglio la sicurezza propria e del personale di soccorso.

Una quota non trascurabile di decessi riguarda non a caso proprio persone che vengono sopraffatte nel tentativo di recuperare i propri beni materiali, o di vigilarli e difenderli dal triste fenomeno dello sciacallaggio.

La possibilità di trasferire il proprio letto, il proprio armadio, gli arredi della cucina e della sala da pranzo, compatibilmente con i tempi necessari ad allestire gli insediamenti provvisori, costituisce quindi un validissimo sostegno dal punto di vista psicologico e consente al contempo di ridurre i costi legati al deposito dei beni di proprietà degli occupanti, nonché la limitazione delle forniture di elementi di arredo a corredo del modulo abitativo da parte della Protezione Civile.

7.4 Accessibilità

Un sistema edilizio temporaneo, esattamente come un sistema edilizio stabile, deve garantire la massima accessibilità e praticabilità, con paricolare riferimento alle persone anziane o affette da handicap psico-fisico.

Tale requisito risulta fortemente condizionato dalle condizioni del contesto in cui l’insediamento provvisorio viene insediato, dal momento che la natura del terreno, la sua consistenza, nonché la presenza di rilievi ed asperità, influiscono in maniera determinante sul livello di accessibilità di un qualsiasi sistema edilizio.

Il progettista può pertanto limitarsi a garantire le migliori condizioni di fruibilità nell’ambito del modulo abitativo, e da questo punto di vista il modulo di progetto è concepito privo di barriere architettoniche.

Gli ambienti sono distribuiti su un solo livello, sia per ragioni economiche che per ragioni costruttive, e tale soluzione consente l’eliminazione di scale e svincola dall’obbligo di predisporre ingombranti e costosi sistemi di elevazione per disabili, mentre gli accessi all’unità abitativa sono attrezzabili

all’occorrenza con scivoli e rampe atte a consentire il transito a persone su sedia a rotelle.

Ovviamente è auspicabile che il contesto venga trattato con la medesima attenzione, predisponendo percorsi che non costituiscano ostacolo alla deambulazione di soggetti affetti da handicap e che il sito di installazione venga selezionato seguendo criteri di accessibilità che non vanifichino l’attenzione rispetto a tale tematica posta al livello del singolo modulo.