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4 COMPATIBILITÀ AMBIENTALE (IMPATTO/SOSTENIBILITÀ)

7 QUALITÀ DELLA VITA

8.2 Flessibilità tecnologica

dal punto di vista tecnologico la flessibilità di un modulo abitativo di emergenza si esplicita attraverso la possibilità di eseguire le operazione di sostituzione e di intercambiabilità degli elementi costituenti il manufatto edilizio, sia in un’ottica di manutenzione, sia nel caso in cui si renda necessario adattare la risposta dell’organismo edilizio al variare delle condizioni climatiche ed ambientali, anche a carattere stagionale e nell’ambito della stessa localizzazione.

Questo aspetto risulta fondamentale in relazione agli aspetti impiantistici, per i quali è indispensabile predisporre una interfaccia tecnologica in grado di gestire degli apparati impiantistici capaci di sfruttare delle forme di energia rinnovabile ma che allo stesso tempo garantisca una perfetta integrabilità con le reti infrastrutturali pubbliche.

Il ricorso a risorse energetiche rinnovabile è fondamentale considerando che molto spesso lo stesso evento calamitoso responsabile dell’emergenza abitativa provoca l’interruzione dei servizi energetici in rete.

Il ricorso a fonti energetiche rinnovabili è in grado di soddisfare, proporzionalmente al livello di integrazione

tecnologica, le esigenze energetiche di un insediamento di emergenza sia a livello comunitario – elettricità per illuminazione pubblica – che a livello della singola unità abitativa – climatizzazione invernale ed estiva, fornitura di acqua calda sanitaria, fabbisogno elettrico per illuminazione ed elettrodomestici.

Nel caso di un modulo abitativo di emergenza che verrà chiamato ad operare in climi e a latitudini diversi, dove diversa è anche la disponibilità delle diverse fonti di energia rinnovabili, è opportuno prevedere una integrazione tecnologica con combustibili fossili tradizionali, in grado di sopperire ad eventuali carenze nell’approvvigionamento di energia.

La flessibilità tecnologica del modulo di progetto è garantita dalla estrema facilità con cui è possibile implementare o ridurre il livello tecnologico dell’unità abitativa.

Conformemente alle direttive impartite nel “Manuale Tecnico per l’allestimento delle aree di ricovero per strutture prefabbricate di Protezione Civile”, il modulo abitativo di progetto è dotato di impianti elettrici a norma CEI, legge 46 del 05/03/1990 e DPR 447 del 06/12/1991; il Manuale impone una potenza utile installata deve di 6 kW, nonché la

predisposizione di un sistema di messa a terra, completo di spezzone di corda in rame e relativo cablaggio sulle strutture di base, puntazza in rame con capocorda e morsetto.

In linea generale gli impianti elettrici devono essere realizzati a vista, sulle pareti e sul soffitto del modulo, per mezzo di tubazioni e frutti in adeguato materiale plastico, facilmente accessibili; il modulo abitativo di progetto consente tuttavia il cablaggio sotto traccia, sfruttando le intercapedini che si vengono a creare, grazie agli elementi estrusi di distanziamento, tra i pannelli di rivestimento interni (sia a pavimento che a parete) e gli elementi della struttura orizzontale e verticale.

Il quadro elettrico generale risulta posizionato nell’apposito locale tecnico, in contrapposizione all’allacciamento esterno, in modo che non vi siano parti dell’impianto non protette.

Gli stessi criteri di integrabilità si possono estendere agli impianti di adduzione idrica, che può essere posato all’interno dell’intercapedine, ed agli impianti di scarico, che possono trovare alloggiamento all’interno dei moduli orizzontali, previa una minima predisposizione degli stessi (vedere elaborati tecnici).

Il modulo fotovoltaico in dotazione è del tipo “stand alone” ed ha le seguenti caratteristiche tecniche:

- N° 8 moduli Kyocera KC130 connessi in serie, inclinazione 60°, esposizione sud, superficie 8 mq;

- n° 1 regolatore di carica TAR235 12/24V 35 A per caricare le batterie di accumulo;

- n° 4 batterie HGL120 da 12° Ah 12 V connesse in serie; - n° 1 inverter per l’utilizzo di energia a 220/230 V AJ600

500 W 24V.

Il kit proposto può alimentare sistemi a 220 V, ed è in grado di coprire un fabbisogno di circa 1800 W/h in 24 ore, con una autonomia di circa due giorni, rispetto ad una potenza totale degli apparecchi elettrici pari a 600 W.

Tutti gli apparati tecnologici, ad eccezione dei pannelli fotovoltaici, vengono alloggiati nel locale tecnico situato al centro del modulo.

Il costo dell’impianto ammonta a circa 5.000,00 euro iva compresa.

Le motivazioni che hanno portato alla definizione delle caratteristiche del modulo fotovoltaico sono molteplici;

innanzitutto si è voluto contenere i costi di fornitura entro una cifra contenuta, 5.000,00 euro, condizione indispensabile per non far lievitare i costi di produzione del modulo abitativo; per ottenere un tale risultato si è pertanto optato per delle soluzioni tecnologiche che non fossero necessariamente espressione della frontiera tecnologica nel campo del fotovoltaico, senza per questo rinunciare a prestazioni soddisfacenti in termini di resa dell’impianto.

Dei pannelli in silicio policristallino garantiscono un buon rapporto qualità/prezzo mantenendo i costi all’interno del limite imposto.

L’utilizzo di tecnologie consolidate consente inoltre di poter contare su una diffusione molto ampia sul territorio nazionale delle forniture e della manodopera specializzata destinata all’installazione.

Tale aspetto è di fondamentale importanza nell’ottica della gestione immediata dell’emergenza e del contenimento dei costi, poiché riduce i tempi e ottimizza le modalità di trasporto, consentendo agli assemblatori del manufatto di rivolgersi sempre ad una rete produttiva locale, non solo per la

produzione dei moduli fotovoltaici, ma anche per gli eventuali interventi manutentivi da condurre nel corso degli anni.

La definizione della potenza installata è frutto di un ragionamento che, in ragione dell’ottimizzazione del rapporto prestazioni/prezzo, vuole garantire una copertura elettrica immediata, seppur non completa, agli abitanti, in modo da rendere possibile da subito ed indipendentemente dalla rete elettrica nazionale una fornitura di elettricità minima per prese, corpi illuminanti e piccoli elettrodomestici (radio, frigoriferi, computer, ecc).

Tale aspetto è fondamentale dal punto di vista psicologico, poiché garantisce agli sfollati il ripristino immediato delle condizioni di vita sconvolte dall’evento calamitoso, riducendo l’effetto di smarrimento che si diffonde tra la popolazione durante le prime settimane.

La scelta della modalità “stand-alone” preferita a quella “grid- connected” scaturisce dalla necessità di fornire un impianto in grado di funzionare immediatamente, anche in assenza di una rete elettrica pubblica, eventualità più che probabile quando ci si trova a gestire una calamità naturale.

La modalità “stand-alone” non esclude tuttavia la possibilità di creare una integrazione con la rete elettrica, che risulta possibile tramite l’installazione di uno switch.

Infine, un ultimo aspetto tenuto in considerazione per la definizione della dotazione impiantistica del modulo di progetto e del relativo investimento economico riguarda “l’appetibilità” delle appendici fotovoltaiche, che purtroppo risultano spesso oggetto di furto.

9 GESTIONE