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132 sulle basi delle risorse delle economie del pianeta e compromettere i benefici in termini di benessere. Se non si tiene conto delle implicazioni in termini di risorse delle tecnologie a basse emissioni di carbonio vi è il rischio che il trasferimento dell'onere della diminuzione delle emissioni ad altre parti della catena economica possa generare nuovi problemi ambientali e sociali, come l'inquinamento causato da metalli pesanti, la distruzione degli habitat o l'esaurimento delle risorse.

133 simile: pur essendo estratti in Europa (come il litio, per esempio) sono trasformati al di fuori dell'Europa. Infatti, per quanto riguarda i metalli, i livelli più a monte, come l’estrazione, sono altrettanto fondamentali dei livelli superiori, che necessitano delle tecnologie, le capacità e le competenze nella raffinazione e nella metallurgia rappresentando un anello fondamentale nella catena del valore. Queste carenze, unite alla vulnerabilità delle attuali catene di approvvigionamento delle materie prime, incidono su tutti gli ecosistemi industriali e richiedono pertanto un approccio più strategico: inventari adeguati per evitare interruzioni impreviste dei processi di produzione, fonti alternative di approvvigionamento in caso di interruzione, partenariati più stretti tra i soggetti operanti nell'ambito delle materie prime critiche e i settori utilizzatori a valle e attrazione di investimenti verso sviluppi strategici.

4.3.1 USO CIRCOLARE DELLE RISORSE, PRODOTTI SOSTENIBILI E INNOVAZIONE

Il piano d'azione per l'economia circolare del Green Deal europeo mira a dissociare la crescita dall'uso delle risorse attraverso la progettazione sostenibile dei prodotti e la mobilitazione del potenziale delle materie prime secondarie (Commissione Europea).

La circolarità e il riciclo delle materie prime da tecnologie a basse emissioni di carbonio sono parti integranti della transizione verso un'economia climaticamente neutra.

L'estensione del ciclo di vita del prodotto, l'uso di materie prime secondarie, il mantenimento del valore dei materiali di elevata qualità contribuiscono a soddisfare una quota crescente della domanda di materie prime che altrimenti andrebbero importate. A tal proposito, per promuovere il recupero di materiali dalla grande immissione di batterie sul mercato europeo, la Commissione nel 2020 ha proposto un una serie di norme che regolano la fase finale del ciclo di vita, ossia la seconda vita (riutilizzo e cambio di destinazione), i tassi di raccolta, l'efficienza del riciclo e il recupero dei materiali, il contenuto riciclato e la responsabilità estesa del produttore (Commissione Europea).

134 Attualmente, come mostrato nella figura sottostante, oltre il 50 % dei metalli utilizzati nell’industria, come il ferro, lo zinco o il platino vengono riciclati; Grazie a questa circolarità è possibile coprire oltre il 25 % del fabbisogno totale (Commissione Europea). Più tecnicamente, questo fabbisogno può essere definito come il tasso di riciclo, ovvero la percentuale della domanda globale che può essere soddisfatta mediante materie prime secondarie (Commissione Europea). Tuttavia, nel caso di altre materie prime, soprattutto quelle impiegate nelle tecnologie per le energie rinnovabili o in applicazioni altamente tecnologiche, come le terre rare, il gallio o l'indio, la produzione secondaria rappresenta soltanto un contributo marginale.

Figura 24: tasso di riciclo dei maggiori metalli utilizzati in UE

135 L’obiettivo è che, attraverso una maggiore attenzione in materia di ritrattamento dei rifiuti, si possa evitare che materiali preziosi finiscano nelle discariche. Inoltre, la sostituzione di una materia prima critica con una materia prima non critica che offre prestazioni simili è un altro modo per attenuare la dipendenza dalle materie prime critiche. Infine, anche la progettazione sostenibile e lo sviluppo di tecnologie alternative che richiedano materiali diversi possono contribuire ad aumentare la resilienza dal punto di vista dell’approvvigionamento.

4.3.2 APPROVVIGIONAMENTI DIVERSIFICATI

Quando si parla di costruzione della resilienza attraverso la politica di approvvigionamenti diversificati, si fa riferimento perlopiù alle politiche commerciali europee piuttosto che le aziende individuali. A causa dei limiti geologici dell'UE, la domanda di materie prime critiche è e sarà nel futuro prossimo perlopiù soddisfatta dalle importazioni extra UE. L'autonomia strategica aperta dell'UE in questi settori deve pertanto continuare a essere ancorata ad un accesso ben diversificato e non distorto ai mercati globali delle materie prime.

Tra le sfide che si è posta la Commissione Europea a tal proposito emergono gli accordi di libero scambio con le organizzazioni internazionali, per garantire che il commercio e gli investimenti nelle materie prime siano privi di distorsioni in modo da sostenere gli interessi commerciali dei paesi membri. L'UE sta altresì negoziando accordi di libero scambio con una serie di Paesi importanti dal punto di vista delle materie prime, come la Cina. Alcuni esempi sono gli incontri UE-USA-Giappone sulle materie prime critiche (i cui argomenti chiave sono i rischi di approvvigionamento, gli ostacoli agli scambi, l’innovazione e le norme internazionali), il dialogo con l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OSCE), (dove si tratta di minerali originari da zone di conflitto, orientamenti sulle materie prime e approvvigionamento responsabile), e con le Nazioni Unite (prospettive globali, pressioni ambientali, gestione delle risorse, gestione dei minerali)(Commissione Europea).

136 L’UE, dunque, si sta impegnando in partenariati strategici con paesi terzi ricchi di risorse; tali paesi spaziano dalle nazioni con un settore minerario altamente sviluppato come il Canada e l'Australia a numerosi paesi in via di sviluppo dell'Africa e dell'America latina fino ai paesi vicini all'UE come la Norvegia, l'Ucraina e dei Balcani occidentali. La Serbia, ad esempio, possiede importanti depositi di borati, mentre l'Albania vanta depositi di platino (Commissione Europea). Tali partenariati strategici che riguardano l'estrazione, la trasformazione e la raffinazione sono particolarmente importanti le regioni e i paesi in via di sviluppo ricchi di risorse come l'Africa. L'UE può aiutare i suoi paesi partner a sviluppare le loro risorse minerarie in modo sostenibile favorendo il miglioramento della governance locale e la diffusione di pratiche minerarie responsabili, che creano a loro volta un valore aggiunto nel settore minerario e un motore di sviluppo economico e sociale.

4.3.3 ABILITAZIONE TECNOLOGICA

Come discusso nel capitolo 3, la digitalizzazione è un processo fondamentale per rendere resilienti le supply chain moderne, in particolare l’adozione delle tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 come IoT, AI e BDA possono creare un valore aggiunto considerevole per le aziende. Per quanto riguarda il settore dell’estrazione mineraria, ma anche di tutta la catena logistica un primo modo per ottenere resilienza è l'automazione del lavoro manuale per una maggiore produttività ed efficienza in un'industria altrimenti tradizionalmente ad alta intensità di lavoro. Grazie a ciò è possibile concentrarsi sulle operazioni principali mentre si esternalizza il supporto IT e si centralizzano le funzioni IT, finanziarie e HR in tutte le aziende. Questo aiuta ad abbassare i costi operativi e a ridurre le spese generali di manutenzione. Inoltre, con lo smart working che sta diventando la nuova normalità, l'industria del metallo ha anche bisogno di creare nuova capacità digitale per ospitare riunioni virtuali, seminari, conferenze, corsi di formazione e interviste per poter risparmiare sui costi di viaggio e sulle infrastrutture.

137 Come molti altri settori, la pandemia Covid-19 ha esposto la mancanza di preparazione dell'industria del metallo a gestire situazioni incerte: le aziende manifatturiere di questo tipo che hanno dato o daranno la priorità all'adozione della tecnologia possono essere meglio preparate a mitigare il rischio di future esposizioni simili al Covid-19, consentendo una gestione più sicura ed efficiente della forza lavoro.

Gli abilitatori tecnologici che possono aiutare a raggiungere questo obiettivo possono includere ambienti di formazione virtualizzati che utilizzano le tecnologie AR/VR e la crescente adozione del cloud per aiutare nell'abilitazione e nella formazione a distanza e nella diffusione di conoscenze verso i dipendenti. Allo stesso tempo però, questo tipo di operazioni, ha portato a minacce legate alla sicurezza sia per le risorse fisiche che per i sistemi IT che supportano le varie operazioni e processi aziendali: è importante rafforzare le misure di sicurezza per proteggere il patrimonio aziendale. Le operazioni virtualizzate che offrono nuovi prodotti e processi permetteranno all'industria del metallo di esplorare nuovi mercati e applicazioni di prodotti, migliorando la quota di mercato, la redditività e l'utilizzo delle risorse (Arindam Sarkar).

L'idea è di connettere entità fisiche e virtuali come asset, operazioni e processi per realizzare ottimizzazioni a catena e miglioramenti nel lungo periodo. Gemelli digitali, IoT e modellazione di simulazione possono funzionare all'unisono in tutta la catena ed essere la chiave per creare un'impresa connessa in tutti i suoi aspetti, ma anche con gli attori a monte e a valle della filiera (Arindam Sarkar). I possibili benefici possono essere maggiori prestazioni del prodotto, di processo e delle risorse, una maggiore supervisione sull'adempimento degli ordini dei clienti e sulle prestazioni di consegna e di inventario.

Un altro problema che è possibile risolvere attraverso l’implementazione di abilitatori tecnologici è che spesso la domanda può apparire incoerente in seguito alle incertezze del mercato (problema accentuato dalla pandemia) rendendo difficile gestire il rischio di bilanciare la produzione e l'utilizzo della capacità rispetto alla conversione in vendite.

Inoltre, la mancanza di accuratezza nella previsione della domanda e nella pianificazione delle vendite e delle operazioni ostacola la gestione del capitale d'esercizio: la pianificazione e la previsione sono fondamentali per assicurare livelli di inventario ottimali e per sostenere un sano processo di evasione degli ordini. In questo caso di nuovo la scelta di automatizzare l'approvvigionamento può aiutare a migliorare

138 l'efficienza, soprattutto se combinato con tecnologie cognitive come AI e ML (Machine Learning) (Arindam Sarkar).

Infine, come tutti i grandi colossi industriali globali, anche il settore metallifero dovrebbe stanziare investimenti per coltivare l'analitica in tutti i settori, a partire dalla produzione fino all’analisi della domanda finale. Di conseguenza, i BDA sono destinati a crescere esponenzialmente negli orizzonti a breve e medio termine, sfruttando l'alto potenziale dei dati in tutta la catena logistica del metallo. Investimenti in questo abilitatore tecnologico possono portare vantaggi come identificazione delle spese eccessive, valutazione dei prezzi da proporre ai clienti per rimanere all’interno degli standard di mercato, l’identificazione della domanda futura, grazie a previsioni accurate sia per quanto riguarda i prodotti standard che per nuovi lanci sul mercato. Inoltre, è anche possibile avere una completa visibilità delle emissioni e dei rifiuti prodotti, oltre che delle prestazioni del piano di produzione, sia proprio che dei clienti e dei fornitori (Arindam Sarkar).