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D ESCRIZIONE FISICA DEL SITO (E. A GRILLO )

Nel documento Monti dell Uccellina (pagine 9-14)

2.1. Descrizione fisiografica

Il territorio della ZSC ricade per intero all’interno dei confini del Parco Naturale della Maremma e comprende una zona collinare situata lungo il litorale grossetano, per una lunghezza complessiva di circa 14 km ed una larghezza che varia dai 2,5 ai 7 km, mentre la superficie complessiva è di 4441 ha. Il territorio è orientato secondo una direttrice NW-SE (Fig. 3). Al limite settentrionale la ZSC è adiacente alle aree a destinazione agricola frapposte fra il Fiume Ombrone e le colline dell’Uccellina, in corrispondenza del canale essiccatore principale dell’Alberese. A Sud la ZSC incontra l’abitato di Talamone ed il collettore occidentale di bonifica. Il confine orientale è rappresentato dalle zone agricole attraversate dalla S.S. 1 Aurelia e dall’adiacente linea ferroviaria tirrenica. Il confine occidentale è dato dalla sponda sinistra del Canale di Collelungo, fino alla falesia a monte della Serrata dei Cavalleggeri.

I comuni interessati sono Grosseto, Orbetello, Magliano in Toscana.

Figura 3 – La ZSC "Monti dell'Uccellina" (limite dal colore rosa), assieme ai confini dei siti Natura 2000 vicini, in stretta relazione funzionale con essa.

Ente Parco Regionale della Maremma Prot. n. 0002262 del 07-10-2019

10 2.2.Descrizione geomorfologica

Geomorfologicamente, l’unità sicuramente più rappresentativa della ZSC è costituita dai rilievi collinari dell’Uccellina. Nella parte settentrionale, i primi rilievi ad emergere, nei pressi della Pineta Granducale, sono le pareti rocciose dello Scoglietto, del Salto del Gran Duca e della Grotta della Fabbrica.

Procedendo verso Sud, si susseguono alcuni rilievi collinari di una certa altitudine:

Poggio Alto, Poggio di Castel Marino, Poggio di Collelungo e, infine, Poggio Lecci, che rappresenta il punto più alto del territorio (417 m s.l.m.) della ZSC, in corrispondenza della spiaggia di Cala Francese e Cala Rossa, che confinano con le pendici meridionali di Poggio Uccellina. Superato il tratto sabbioso di Cala di Forno, a Sud di Poggio Pian di Betto, inizia un lungo tratta di costa alta e rocciosa, che si dipana fino ai promontori di Punta del Corvo, Capo d’Uomo e Poggio di Fontelunga, dove si apre il golfo di Talamone.

In prima approssimazione, pur con numerose eccezioni, i ruscelli (sono assenti corsi d’acqua a carattere permanente veri e propri) scorrono perpendicolarmente alla linea di costa. Localmente possono essere presenti stagni o pozze, sempre di piccolissime dimensioni.

La rappresentazione cartografica degli elementi che costituiscono l’idrografia, è riportata nella Tavola 10.

Figura 4 – Andamento altitudinale ed Esposizione dei versanti.

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11 2.3.Descrizione geologica

Dal punto di vista litologico, i Monti dell’Uccellina sono caratterizzati da tre diversi affioramenti principali (Figura 6, tratta dalla Carta Geologica della Regione Toscana in Scala 1:10000).

I rilievi settentrionali della ZSC sono costituiti principalmente da Calcare Massiccio, una formazione neritica di ambiente deposizionale di piattaforma carbonatica a bassa energia, formato da rocce calcaree compatte di colore bianche e grigie, non stratificate, spesso incise da diaclasi, risalenti al Lias inferiore.

Nella parte meridionale del territorio, tra Talamone e Poggio Raso, è presente un affioramento di Calcare Cavernoso, un’unità carbonatico-dolomitica risalente al Trias superiore, di colore grigio scuro con "struttura a cellette" o vacuolare, riempito da un residuo carbonatico grigio scuro pulverulento, di origine anidritica e derivante dalla dissoluzione dei solfati presenti, dalla dolomitizzazione dei carbonati e dalla successiva trasformazione in calcite, avvenuta in un ambiente sotterraneo, a basse profondità e temperatura.

Tra Cala delle Cannelle e Punta del Corvo e nella piana alluvionale orientale, nella parte meridionale della ZSC, affiora la formazione del Verrucano, molto antica (risalente al Permico-Trias superiore), di tipo clastico, conglomeratico continentale o di acque basse, costituito da argilloscisti siltosi o arenacei, metamorfosati, grigio o rosso violacei, con intercalazioni di quarziti e quarzo-areniti.

Nel settore Nord-occidentale, nel settore sudorientale e - più limitatamente - nel settore orientale della ZSC, vi sono affioramenti di Scaglia toscana, roccia sedimentaria clastica, costituita da particelle calcaree delle dimensioni della sabbia, formatasi generalmente in condizioni di scarpata marina (quindi non pelagiche).

Figura 5 – Legenda della Carta Geologica della Regione Toscana, Scala 1:10000.

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12 Figura 6 – Estratto della Carta Geologica della Regione Toscana, Scala 1:10000.

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13 E’ opportuno rammentare la scoperta di filoni cinabriferi nel calcare massiccio del Poggio di Spaccasasso (SGHERRI in CAVANNA 2007). Sia la grotta che l’area circostante, qui, presentano abbondanti forme carsiche superficiali (fori carsici). Nell’area circostante una delle cavità in Loc Spaccasasso si osservano numerosi affioramenti di questo minerale soprattutto come soluzione impregnante di rocce carbonatiche. Le acque sotterranee, ricche di solfuri e mercurio in soluzione, hanno imbevuto il Calcare massiccio sostituendo il carbonato di calcio con il solfuro di mercurio.Tale presenza deve essere tenuta in considerazione non solo per la sua importanza geologica, ma anche in quanto oggetto di coltivazione in varie epoche del passato. Infine, non è trascurabile la possibile dispersione di mercurio nell’ambiente circostante, dove si nutrono e pascolano animali selvatici e domestici allevati. Potrà essere intrapreso, da parte dell'Ente Parco, il percorso per il riconoscimento del Poggio di Spaccasasso in Geosito, secondo il dettato e le procedure di cui all’art. 95 della L.R. 30/2015.

2.4. Descrizione climatica

Nel complesso il clima dell’area ricade nella fascia di regime sub-costiero. Il clima è tipicamente mediterraneo, con estremi termici estivi, pochi giorni con temperature sottozero (generamente n<15) e precpitazioni concentrate in primavera ed autunno. Dai dati della stazione pluviometrica denominata “Alberese Podere 129”, per la quale sono disponibili dati relativi alle precipitazioni dal 1937 al 2011 (Fonte: Servizio Idrologico Regione Toscana), vi è una precipitazione media annua di 630 mm. Dai dati della stazione termometrica denominata “Alberese Idraulico”, per la quale sono disponibili dati relativi alle temperature dal 1951 al 1997 (Fonte: Servizio Idrologico Regione Toscana), vi è una temperatura media annua di 14,58 °C. Per il totale della precipitazione annua, si rileva un andamento decrescente nel periodo (Fig. 7). Attraverso il calcolo del coefficiente di correlazione per ranghi di Spearman, è stata identificata una correlazione negativa statisticamente significativa tra l’anno di rilievo e la precipitazione totale (Rs=

-0,297, p<0,05). Analoga analisi è stata effettuata per le temperature, senza ottenere risultati statisticamente significativi.

Nel contesto della dorsale dei Monti dell’Uccellina, prevalentemente allineati in direzione NO-SE, esiste una netta distinzione tra la caratterizzazione a scala meso-climatica dei due versanti. Il versante nord-orientale della dorsale dei Monti dell’Uccellina, infatti, è sottoposto a minore insolazione e ventosità da mare, condizione che favorisce l’instaurarsi di microclimi azonali, in siti (impluvi, forre) localmente più freschi e umidi (ambiti mesofili). Sul versante sud-occidentale, invece, persistono situazioni di maggiore termofilia, con aridità anche accentuata; inoltre è più significativa l’azione dei venti marini prevalenti, entranti dai quadranti sud-occidentali.

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14 Figura 7 – Precipitazioni totali, dati dalla stazione meteo "Alberese Podere 129" (1937-2011).

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