V. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
V.1 D ISPOSIZIONI GENERALI
L'obiettivo prioritario è quello di informare tempestivamente la popolazione che rischia di essere coinvolta e/o interessata da un evento radiologico o nucleare, già a partire dalla fase di preallarme, in modo tale da evitare o contenere al massimo fenomeni di inquietudine e reazioni imprevedibili.
Al fine di evitare la diffusione di notizie non sicure e non suffragate da dati certi, deve essere designato un responsabile unico per la diffusione dell'informazione, con funzione di coordinamento.
A livello provinciale, i rapporti con gli organi di informazione sono tenuti dal Prefetto.
In caso di evoluzione dell’evento tale da prevedere l’attivazione dell’intero Servizio nazionale della protezione civile, come nel caso prospettato dallo scenario incidentale in questione (incidente in centrale nucleare transfrontaliera), il responsabile dell’informazione è il Dipartimento della Protezione Civile.
La popolazione che rischia di essere coinvolta dall’emergenza radiologica deve essere informata e regolarmente aggiornata sul tipo di evento e sull’evoluzione dell’evento, sulle misure intraprese e su eventuali comportamenti da adottare per ridurre l’esposizione a radiazioni ionizzanti (informazione preventiva).
La popolazione effettivamente interessata dall'emergenza radiologica deve essere immediatamente informata sui fatti relativi all'emergenza, sul comportamento da adottare e sui provvedimenti di protezione sanitaria ad essa applicabili nella fattispecie.
La Sezione II del Capo X del D. Lgs. 230/95 e ss.mm.ii. disciplina le procedure di informazione della popolazione sulle misure di protezione sanitaria e sul comportamento da adottare per i casi di emergenza radiologica previsti dal presente Piano.
La Regione Veneto, che ha concorso alla presente pianificazione dell’informazione pubblica, ne assicura la diffusione tempestiva e capillare alla popolazione da parte dei Sindaci.
Gli strumenti di diffusione delle informazioni devono essere quelli più diretti: televisioni e radio a diffusione nazionale, quotidiani a diffusione nazionale, stampa gratuita, teletext, sms, social networks.
A livello locale, le informazioni saranno convogliate su emittenti televisive e radiofoniche locali, quotidiani a diffusione locale, siti internet istituzionali.
Il contenuto dell'informazione deve essere adeguato al livello alla situazione emergenziale e al livello di attivazione del sistema di risposta all'emergenza, distinguendo quindi tra le fasi operative di preallarme e allarme. In entrambi i casi può essere necessario integrare le informazioni con richiami riguardanti la radioattività e i suoi effetti. Per una rapida comunicazione della gravità di un evento incidentale ad una centrale nucleare, la IAEA ha elaborato la INES (International Nuclear Event Scale), una scala numerica con valori da 1 a 7 legati in modo crescente alla gravità dell'evento ed ai suoi effetti, di cui la tabella seguente fornisce una schematica rappresentazione.
Maggiori dettagli sono disponibili nell’allegato 6 al Piano Nazionale (v. § I.5).
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Versione attuale presente documento 1.0.0 Data di emissione 06/06/2018 Pagina 57 di 61 Tabella 28: Struttura della Scala INES
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Versione attuale presente documento 1.0.0 Data di emissione 06/06/2018 Pagina 58 di 61 V.2 Informazione alla popolazione nella fase di preallarme
In caso di preallarme, alla popolazione sono fornite informazioni riguardanti:
il tipo e l’origine dell’evento;
le principali caratteristiche delle sostanze radioattive emesse;
i tempi e le modalità con le quali sono diffusi gli aggiornamenti sull’evoluzione della situazione emergenziale.
V.3 Informazione alla popolazione nella fase di allarme
In caso di allarme, la popolazione riceve in modo rapido e ripetuto informazioni riguardanti:
il tipo di situazione di emergenza radiologica in atto;
la prevedibile evoluzione dell’evento e l’influenza dei fattori climatici e meteorologici;
le principali caratteristiche delle sostanze radioattive emesse;
la zona geografica del territorio nazionale eventualmente interessata;
le Autorità a cui rivolgersi per ulteriori informazioni e consigli.
Nelle situazioni in cui si impongono provvedimenti e comportamenti di protezione per la salute della popolazione sono diffuse informazioni su:
circolazione delle persone all’aperto ed occupazione razionale delle abitazioni (per esempio chiusura di porte e finestre, spegnimento degli impianti di aria condizionata e dei sistemi di presa d’aria esterna, spostamento in ambienti seminterrati o interrati);
eventuali restrizioni e avvertimenti relativi al consumo degli alimenti e dell’acqua;
norme di igiene personale;
Nei casi in cui sia prevista, secondo quanto previsto nella parte IV e all’Allegato 1, la distribuzione delle compresse di iodio stabile (iodoprofilassi), viene data specifica informazione alla popolazione sulle modalità di somministrazione.
Inoltre, informazioni specifiche sono rivolte a particolari gruppi di popolazione, in relazione alla loro attività, funzione ed eventuale responsabilità nei riguardi della collettività, nonché al ruolo che effettivamente debbono assumere nella situazione di emergenza in atto.
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ALLEGATO 1
LISTA DEGLI ACRONIMI
ANPA Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente ARIES Accidental release impact evaluation system ARPA Agenzia regionale per la protezione ambientale ASL Azienda sanitaria locale
CCS Centro coordinamento dei soccorsi CEN Centro di emergenza nucleare
CEVaD Centro elaborazione e valutazione dati
CGR Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei grandi rischi CNMCA Centro nazionale di meteorologia e climatologia dell’aeronautica militare CNR Consiglio nazionale ricerche
CO 118 Centrale operativa SUEM 118 COM Centro operativo misto
COMFOP-N Comando Forze Operative Nord COR Centro Operativo Regionale
Co.R.Em. Coordinamento Regionale in Emergenza DPC Dipartimento della protezione civile DPI Dispositivi di protezione individuale DSS Direttore dei soccorsi sanitari DTS Direttore tecnico dei soccorsi
DVVFSPDC Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ECURIE European community urgent radiological information exchange
IAEA International atomic energy agency (Agenzia internazionale per l'energia atomica [detta anche AIEA])
IR Incidente rilevante
ISPRA Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale NBCR Nucleare – Biologico – Chimico - Radiologico
RESORAD Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale RIR Rischio di incidente rilevante
SOE Sala operativa per la gestione SOR Sala operativa della Regione ULSS Unità locale socio sanitaria VVF Vigili del fuoco
WHO (OMS) World health organization (Organizzazione mondiale della sanità)
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ALLEGATO 2
PREFETTURA 0425428511 0425428666 [email protected] 0425428511 DIRIGENTE DITURNO COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO 0425398911 0425398998 [email protected]
115 FUNZIONARIO RESPONSABILE DI TURNO
CENTRALE OPERATIVA 118 0425393017 042530693 [email protected] 118 FUNZIONARIO RESPONSABILE DI TURNO
AZIENDA SANITARIA ULSS5 POLESANA - ROVIGO
04253931 0425393616 [email protected] 04253931 DIRETTORE PRO-TEMPORE
AREA TUTELA E SVILUPPO DEL TERRITORIO - Direzione Protezione Civile e Polizia Locale
0412794780
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REGIONE VENETO
AREA TUTELA E SVILUPPO DEL TERRITORIO – Unità Organizzativa Tutela dell’Atmosfera
0412792442 0412792422 [email protected]
QUESTURA 0425202511 0425202777 [email protected] .it
113 FUNZIONARIO
RESPONSABILE DI TURNO
COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI 04254251 0425425581 [email protected] [email protected]
COMANDO SEZIONE POLIZIA STRADALE 0425202611 0425202609 [email protected] ato.it
0425202611 FUNZIONARIO RESPONSABILE DI TURNO