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Dalla legge sulla promozione delle PMI ad ogg

4. Politiche volte allo sviluppo delle PMI cines

4.4 Dalla legge sulla promozione delle PMI ad ogg

Se durante gli anni '90 il governo cinese aveva sostenuto le PMI dal punto di vista fiscale e finanziario, con il nuovo millennio si spinse oltre, promulgando la legge fino ad oggi più importante per lo sviluppo delle PMI: la legge di promozione delle PMI del 2003. Già nel settembre del 2000, la Commissione nazionale del commercio e dell'economia pur continuando a sostenere lo sviluppo delle grandi imprese decise di supportare simultaneamente anche le imprese più piccole promulgando le linee guida per incoraggiare e guidare lo sviluppo delle PMI. Queste linee guida proponevano una semplificazione nel processo di approvazione e nascita delle PMI e invitavano i rappresentanti del governo, di tutti i livelli, ad investire nelle PMI. In base alla loro capacità finanziaria avrebbero dovuto finanziare i fondi di garanzia per le PMI, fornire sussidi per progetti in ambito scientifico e tecnico e per la creazione di sistemi di servizi ed infrastrutture.

Se il primo passo per lo sviluppo delle PMI nel nuovo millennio si ebbe con queste linee guida, tre anni dopo si ebbe la vera pietra miliare legislativa per le piccole e medie imprese cinesi. L'1 gennaio 2003 entrò in vigore la “Zhonghua renmin gongheguo zhong xiao qiye cujin fa” 中 华 人 民 共 和 国 中 小 企 业 促 进 法 (Legge della RPC per la Promozione delle PMI). Secondo l'articolo 13 di tale legge le PMI avrebbero dovuto utilizzare i fondi concessi dallo Stato per i seguenti campi:

41 J. Chen, "Development of Chinese small and medium-sized enterprises", Journal of Small Business

(1) informazioni e servizi per la creazione di nuove imprese;   (2) l'istituzione di un sistema di garanzia di credito per le imprese;   (3) innovazione tecnologica;

  (4) incoraggiamento per la specializzazione e la cooperazione con grandi imprese;   (5) formazione del personale, consulenze, ecc. fornite dai centri per il supporto alle imprese;

  (6) creazione di un mercato internazionale;   (7) produzione più ecologica.42

Nonostante tutti gli obiettivi che questa legge si proponeva, il risultato più importante ottenuto grazie ad essa fu l'attenuazione di tre problemi che minavano la sopravvivenza e lo sviluppo delle PMI cinesi: il primo era la disparità di condizioni di accesso al mercato; il secondo era l'eccessivo carico fiscale; e il terzo era la carenza di fonti di finanziamento per lo sviluppo delle PMI. La legge per la promozione delle PMI fornì alle imprese cinesi una garanzia legale per ottenere un'equa posizione sul mercato; una politica di tassazione favorevole per speciali categorie di PMI e sostenne la specializzazione e l'innovazione tecnologica.

Dopo l'entrata in vigore della legge di promozione delle PMI, queste ultime divennero più forti sia a livello nazionale che internazionale, ma dal 2008 subirono anch'esse un calo nella produzione e nelle esportazioni a causa della crisi economica mondiale. Il governo cinese si trovò, quindi, a dover sostenere nuovamente questa tipologia di imprese che, a causa della loro tendenza all'esportazione, subirono più delle altre gli effetti di questa crisi. Per questa ragione il Consiglio di Stato tra il 2009 e il 2010 pubblicò due documenti molto importanti per lo sviluppo delle PMI: i Guowuyuan guanyu jin yi bu cujin zhong xiao qiye fazhan de ruogan yijian 国务院关于 一步促进 进 中 小 企业 发展 的 若 干 意见 (Diversi pareri del Consiglio di Stato sul promuovere ulteriormente lo sviluppo delle PMI) e i Guowuyuan guanyu guli he yindao minjian touzi jiankang fazhan de ruogan yijian 国务院关于鼓励和引导民间投资健康发展的若 干 意见 (Diversi pareri del Consiglio di Stato sull'incoraggiare e guidare un sano sviluppo degli investimenti privati). Con il primo documento si dichiarava esplicitamente che le imprese private potevano entrare in settori fino a quel momento

42 Legge della RPC sulla Promozione delle piccole e medie imprese (2003) consultabile sul sito

monopolizzati dalle imprese statali, come il settore bancario, ferroviario, dell'aviazione civile, ecc... e si invitavano i vari dipartimenti amministrativi a non discriminare le imprese private nell'approvazione degli investimenti, nell'erogazione dei servizi finanziari, nella tassazione, nell'uso delle terre e in molto altro. Con il documento pubblicato nel 2010 si proponeva di aprire altri settori industriali agli investitori privati e di incoraggiare i privati all'investimento in aree e settori dove le attuali leggi non proibivano espressamente gli investimenti privati. Quindi alle PMI è stato concesso, sulla carta, di investire in settori che prima erano monopolizzate dalle imprese statali, ma in realtà vi è ancora parecchio ostruzionismo in quanto i dipartimenti governativi andrebbero contro i loro stessi interessi, in quanto l'entrata nel mercato delle PMI intensificherebbe la concorrenza e pregiudicherebbe la sicurezza dei profitti creata dalla monopolizzazione.43

Quindi l'implementazione di tali regolamentazioni diviene sempre più complicata poiché, anche se promulgate dal governo centrale, queste leggi vanno ad intaccare gli interessi dei governi locali che, per trarne profitto, non vigileranno sulla corretta applicazione delle riforme.

43 G. Wang e Y. Zheng, China: development and governance, (Singapore: World Scientific Publishing

CAPITOLO II - L'accesso al credito per le PMI cinesi