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Danimarca

Nel documento Alternanza Scuola-Lavoro (pagine 96-99)

In Danimarca sono diversi gli ambiti scolastici e formativi in cui sono previste attività e metodologie di apprendimento in contesti di lavoro. In primo luogo, è l'istruzione e la formazione professionale a costituire il canale di primario di apprendimento on the job. Essi si sviluppa in una vasta gamma di programmi e si articola in diversi indirizzi:

• l’istruzione e formazione professionale (erhvervsuddannelserne - EUD) nei settori commerciale e tecnico, offerta dagli istituti commerciali e tecnici;

• la formazione di base per il servizio sociosanitario (grundlæggendesocial - og sundhedsuddannelser - SOSU), gestita dagli istituti per il servizio sociale e sanitario;

• l’istruzione e formazione nel settore agrario, organizzata presso gli istituti di agraria;

• la formazione marittima, offerta dalle scuole specialistiche del settore.

Questo tipo di indirizzo tuttavia non fa parte del generale sistema di istruzione ma è esterno.

I vari indirizzi sono organizzati in percorsi di istruzione teorica che si alternano a un periodo di formazione pratica presso le imprese e/o contesti di lavoro. I corsi sono destinati a giovani di età compresa fra i 16 e i 19-20 anni. Tutti i programmi di formazione professionale, ad eccezione di quella specifica del settore marittimo, sono sotto il controllo del Ministero dell’educazione. Gli istituti di formazione sono dotati di una relativa autonomia, che esercitano soprattutto in termini di scelta delle discipline, dei contenuti e delle competenze in uscita dei vari percorsi di formazione, in cooperazione con le parti sociali. I rappresentanti delle associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali svolgono un ruolo cruciale nel sistema VET danese, sia presso gli organi centrali che in quelli periferici; influenzano le decisioni che impattano sugli esiti occupazionali della formazione (ad esempio, stabilendo la durata la durata e la struttura dei programmi di formazione). Specifici Consigli per la formazione a livello locale assistono gli istituti scolastici e di formazione nella pianificazione dei contenuti dei programmi e nel loro adattamento alle esigenze dei mercati del lavoro locali.

Ciò tende a garantire che l'organizzazione e lo sviluppo dei programmi educativi e di formazione professionale tenga effettivamente conto di continuità e mutamenti nell’ambito dei profili di competenze delle varie figure professionali.

Per accedere ai programmi di istruzione e formazione professionale è generalmente necessario aver concluso l'istruzione obbligatoria. In principio l'ammissione è libera, ma è possibile che vengano introdotte limitazioni nei casi in cui il numero di iscrizioni a determinati programmi ecceda le esigenze del mercato di lavoro per quanto attiene a determinate specializzazioni.

L’Erhvervsuddannelserne (Istruzione e formazione professionale) è organizzata attraverso la diffusione capillare sul territorio danese di oltre 110 istituti commerciali e tecnici, 5 istituti comprensivi e alcuni istituti specialistici, con oltre 90 indirizzi di formazione e un totale di quasi 250 specializzazioni professionali. Tutti i programmi, gli indirizzi e i corsi prevedono una formazione

teorica e un apprendimento pratica in ambito lavorativo. Viene data molta importanza al fatto che vi sia coerenza fra i periodi di studio in ambito scolastico e quelli di apprendimento pratico in impresa (il rapporto è, in genere, 1/3 di lezioni a scuola e 2/3 di formazione in contesti di lavoro). L'intero programma dura in genere 4 anni.

Attività di apprendimento in ambito lavorativo sono previste anche all’interno dei percorsi di istruzione secondaria superiore generalista, negli indirizzi e nei diplomi che contengono discipline o riguardano settori di tipo commerciale), economico (HHX) o tecnico industriale (HTX). Tali percorsi consentono, come gli altri, di accedere all’istruzione post-secondaria. La formazione scolastica intende fornire non soltanto le competenze di cultura generale, rafforzare lo sviluppo personale degli studenti e permettere loro di comprendere la società in cui vivono, con una vasta gamma di materie e discipline sia teoriche che tecniche, di cui molte opzionali, ma punta a sollecitare anche gli orientamenti professionali attraverso 1/6 dei tempi di insegnamento dedicati all’analisi dei settori professionali.

Il quadro legislativo favorisce il ricorso a periodo più o meno lunghi di apprendimento presso contesti lavorativi in riferimento a progetti definiti e sviluppati congiuntamente da parte degli istituti scolastici, le imprese, le associazioni datoriali e quelle sindacali.

È interessante rilevare che gli studenti possono liberamente scegliere se iniziare il percorso a partire dalla fase teorico-scolastica e proseguire poi con quella di apprendimento in ambito lavorativo o procedere all’inverso. Il primo periodo è volontario e dura fra le 5 e le 40 settimane (negli istituti tecnici la durata media è di 20 settimane). Lo scopo del primo periodo introduttivo è facilitare gli studenti nei primi approcci e familiarizzare con la materia scelta. Infatti, in questa fase perciò viene data loro la possibilità di provare più indirizzi di studio. Dopo il primo periodo introduttivo gli studenti scelgono il programma di apprendimento in ambito pratico lavorativo e continuano con il secondo periodo (circa 20 settimane negli istituti tecnici e 38 negli istituti commerciali) e poi da 3 a 6 periodi a scuola che si alternano alla formazione pratica in azienda.

Chi invece sceglie di iniziare con il percorso di formazione pratica, viene subito ospitato presso un’impresa o un contesto professionale di con un periodo di formazione di 20 settimane, sulla base di un contratto stipulato fra studente e impresa/e. La formazione in contesti di lavoro può aver luogo in una o più imprese, anche presso strutture pubbliche, accreditate come luoghi idonei per l’apprendimento attraverso la valutazione e il controllo esercitati dal Consiglio di riferimento per il singolo programma di studi.

È importante sottolineare che, nell’ottica di stimolare responsabilità e autonomia negli studenti, l’individuazione e la scelta del luogo o dei luoghi di apprendimento sul lavoro spetta al singolo studente. Tuttavia, l'istituto scolastico di appartenenza offre un servizio di orientamento e consulenza.

La valutazione del lavoro e del rendimento degli studenti avviene, a seconda della materia, tramite esami scritti o orali, talvolta sulla base di compiti predisposti a livello centrale, o attraverso la valutazione continua da parte dell'insegnante. La valutazione e/o gli esami finali vengono svolti al termine dell'istruzione scolastica e l'istituto rilascia la certificazione. Quando si conclude

il periodo di formazione pratica in impresa, l'impresa stessa rilascia un attestato che certifica il rispetto dei requisiti richiesti per la formazione pratica di lavoro.

Nel documento Alternanza Scuola-Lavoro (pagine 96-99)