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Miglioramento performance ciclist

DATI RILEVATI SUI TEMPI DI RECUPERO

Per quanto riguarda i tempi di recupero

c’è stato un miglioramento di 9 atleti su 12, ossia del 75 %

I 3 atleti che affermano di non aver riscontrato miglioramenti sono:

- 3 calciatori (come detto precedentemente, non hanno eseguito il programma di ginnastica posturale).

Il sollevatore che invece non è migliorato sulla rigidità muscolare, afferma di esser migliorato nei tempi di recupero. 75% 25% 0% 0%

Tempi di recupero

atleti migliorati atleti non migliorati

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CONCLUSIONI

Dai dati ricavati da questa indagine possiamo affermare che:

il bite è un aiuto per lo sportivo che presenta delle malocclusioni o semplicemente, sotto stress, serra i denti in maniera eccessiva.

 Per quanto riguarda la performance, possiamo affermare che il bite è stato un valido mezzo per incrementarla. I dati rilevati indicano che il suo utilizzo ha fornito alle arcate dentarie un minimo spazio che è servito ad annullare i precontatti esistenti a causa di una malocclusione e del forte serramento dei denti, e a rilassare la muscolatura del collo e le catene muscolari collegate al sistema stomatognatico.

 Dati positivi si sono riscontrati relativamente ad una maggiore espressione di forza (infatti, i miglioramenti più rilevanti si sono riscontrati nei gesti dove la forza è la componente principale del gesto atletico).

Gli atleti sono infatti riusciti ad esprimere più forza nei sollevamenti (calciatori e

sollevatori), ad esser più rapidi (nuotatori) e con più resistenza (resistenza alla forza), negli sforzi più lunghi (ciclisti).

Non ci sono state grosse differenze tra atleti che hanno affiancato al bite la ginnastica posturale a fine seduta, e atleti che hanno svolto “un po' di stretching” sporadicamente. Non ha quindi influito sulla prestazione sportiva ma il dato non può essere affidabile perché tempi e numero di sedute sono stati irrilevanti.

Riepilogando i dati, le percentuali di miglioramento sono state le seguenti: NUOTATORI Nuotatore 1 3,2 % Nuotatore 2 1,6 % Nuotatore 3 3,7 % CALCIATORI Calciatore 1 4,4 % Calciatore 2 2,8 % Calciatore 3 1,6 % SOLLEVATORI Sollevatore 1 3,7 % Sollevatore 2 5,5 % Sollevatore 2 5,6 % CICLISTI

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2,1 % 1,9 % 2,3

I due massimi miglioramenti sono stati ottenuti dal sollevatore n 2 e n 3, con 10 kg di incremento nel primo, e 9 kg di incremento nel secondo utilizzando il bite e svolgendo ginnastica posturale. La media di miglioramento totale è stata del 3,4 %.

 Per quanto riguarda la rigidità muscolare invece il bite si è dimostrato efficace solo se abbinato alla ginnastica posturale. Gli atleti che a fine allenamento si sono dedicati all’allungamento delle grandi catene muscolari hanno ottenuto dei buoni risultati, incrementando la flessione del rachide nel test (67 %).

I dati quindi ci inducono ad affiancare il bite sportivo ad un percorso di riequilibrio posturale per ottimizzare le sue funzioni.

C’è stato il caso del sollevatore, che nonostante abbia fatto anche allungamento al termine degli allenamenti, non ha migliorato questo parametro.

In questo caso dovrà esser ricontrollato il bite, e se lo specialista lo richiede, modificarlo. Se i sintomi sono ancora presenti bisognerà ricercare un’altra possibile causa che provoca il suo stato di rigidità.

 Per quanto riguarda i tempi di recupero, solite conclusioni dette precedentemente, ossia, Gli atleti sono migliorati se il bite è stato sostenuto da un buon lavoro di riequilibrio posturale al termine degli allenamenti, per eliminare le rigidità e contratture causate dal carico eccessivo che spesso la fa da padrone negli sport agonistici. Nel nostro caso sono migliorati tutti i soggetti che hanno seguito questo percorso. Invece i calciatori , che non hanno eseguito gli esercizi posturali programmati, continuavano a presentarsi agli allenamenti già stanchi prima di cominciare.

Si può affermare che:

- Il bite migliora la prestazione atletica, soprattutto se la componente principale è la forza esplosiva, come abbiamo visto nei sollevatori.

- Il bite riduce la rigidità muscolare e diminuisce i tempi di recupero, dato che, durante

l’esercizio fisico esso contribuisce a migliorare la situazione di equilibrio del corpo Deve però esser accompagnato da un programma di allungamento muscolare glogale, dove si tienga conto delle caratteristiche fisiche del soggetto e il tipo di attività fisica svolta.

Questo studio, nel suo piccolo ha avuto l’obiettivo di contribuire ad indagare se l’uso di bite sportivo possa migliorare l'assetto posturale dell’atleta ripristinando la sua corretta occlusione, favorire l’aumento dell'equilibrio, della stabilità e ottimizzare le prestazioni sportive. Nei limiti delle deboli condizioni sperimentali a disposizione, possiamo confermare nei 12 atleti osservati l'esistenza di un miglioramento dell'utilizzo della forza muscolare, della resistenza e pertanto del

rendimento atletico dovuti al miglioramento dell'equilibrio e della stabilità. In sport come il

downhill, dove il mantenimento di una distribuzione centrale del carico ha importanza

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arretramento del baricentro un avanzamento del medesimo; la correzione degli arretramenti dovuti a patologie occlusali ha conferito un notevole miglioramento delle performances sportive. Il miglioramento dell'assetto posturale inoltre facilita il gesto atletico in quanto l'atleta riesce ad utilizzare a pieno e ad ottimizzare le sue capacità motorie, eseguendo i movimenti con più fluidità (caratteristica fondamentale in sport come il nuoto, dove la bracciata deve essere meno

macchinosa possibile per avere una maggiore presa sull’acqua) e quindi con meno dispendio. Quest'ultimo aspetto assume primaria importanza in sport di resistenza dove il raggiungimento del risultato sportivo non si basa sulla forza esplosiva ma sul mantenimento di uno sforzo di medio- alta intensità prolungato nel tempo.

Una conseguenza non trascurabile del migliorato assetto posturale è il minor rischio dell'atleta di subire infortuni funzionali, come fratture da stress e strappi muscolari.

Questo aspetto preventivo riveste un ruolo importante che può permettere all'atleta di avere meno stress psicologici, una prestazione sportiva ottimale e un migliore stato di benessere generale.

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Bibliografia

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- P. Incardona, Materiale didattico, università di Pisa, corso di laurea specialistica in tecniche motorie preventive e adattate, 2015

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2016

Sitografia

- www.geoortodonzia.it

- www.dentalnext.it

- www.giovannichetta.it

- www.medical-system.it

- drferrante.it

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Ringraziamenti

Desidero ringraziare la professoressa Paola Incardona, relatrice di questa tesi, per la grande disponibilità̀ e per l’aiuto fornito durante la stesura di questo lavoro.

Un sentito ringraziamento va anche a tutti i professionisti con cui ho lavorato, in particolar modo: - Dott. Stefano Frediani dello studio dentistico Stefano Frediani di lido di Camaiore, - Dott. Nicola Musetti dello studio dentistico New Smile,

- Dott.ssa Sara Longa e il Dott. Federico Alberto Bigi dello studio dentistico Dott.ssa Longa, Dott. Bigi di Viareggio.

Con la loro conoscenza e competenza hanno cercato di ampliare le mie conoscenze in materia e fatto crescere a livello lavorativo

Infine ringrazio tutte le persone che hanno partecipato e sostenuto la mia ricerca, in particolar modo tutti i soggetti che si sono prestati alle rilevazioni.

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