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Lo stock degli iscritti al collocamento mirato, nella quasi totalità delle liste provinciali, include sia persone disponi-bili che non disponidisponi-bili al lavoro (eccetto Varese i cui dati si riferiscono solo a persone disponibili al lavoro)11. Al 31 dicembre 2015, complessivamente in tutte le province che hanno fornito i dati12, a eccezione di quella di Como (che ha fornito il dato con riferimento al solo 2016), lo

stock delle persone con disabilità iscritte agli elenchi

unici provinciali (sia disponibili che non disponibili al lavoro) è pari a 50.779. Mentre, con riferimento all’in-sieme dei territori di Como, Lecco, Lodi, Milano e Monza – Brianza, è possibile specificare il dato sullo stock di iscritti al 31 dicembre 2016, che ammonta a 43.908 persone. Nel confronto tra il 31 dicembre 2015 e la stessa data

11 Appare opportuno specificare che i dati raccolti sullo stock degli iscritti sono dati aggregati che presentano la dispo-nibilità al lavoro come una delle variabili per cui i dati am-ministrativi sono disaggregati. Non è dunque possibile ef-fettuare l’analisi separatamente per i soli iscritti disponibili al lavoro. Solo a Varese i dati sullo stock degli iscritti si

riferi-scono ai soli disponibili al lavoro.

12 Si specifica che l’unico servizio ad aver fornito i micro-dati è stato quello della Provincia di Monza e Brianza. Ma per coe-renza con gli altri territori sono stati richiesti e poi utilizzati i dati aggregati anche per la provincia di Monza-Brianza. Da notare tuttavia che questi dati sottostimano ciò che risulta dall’analisi dei micro-dati forniti dalla stessa provincia, dai quali emerge che il totale degli iscritti nel 2015 è pari a 5.177 unità, di cui 2.497 disponibili al lavoro.

2. I dati del collocamento mirato

del 2014, lo stock degli iscritti aumenta nelle Province di Bergamo, Brescia, Lecco, Lodi, Milano e Varese, per un incremento medio complessivo in tutti questi territori provinciali pari al 6% circa. Lo stock degli iscritti cresce nelle Province di Lecco, Lodi, Milano e Monza Brianza, (anche) nel confronto tra il 31 dicembre 2016 e il 31 dicembre 2015, con un incremento medio del 4,7%. In Provincia di Como il numero degli iscritti al 31 dicembre 2016 è pari a 8.800 unità e nella città metropolitana di Milano supera ampiamente i 20.000 in tutte le annualità per cui tale dato è stato fornito.

Come già sottolineato, lo stock degli iscritti, nella mag-gior parte dei servizi provinciali per cui sono stati forniti i dati, non coincide con il numero di persone effettiva-mente disponibili a lavorare. È importante isolare il dato sulle persone con disabilità disponibili al lavoro poiché sono quelle in grado di lavorare ed essere destinatarie di politiche attive di inserimento da parte dei servizi di collocamento mirato.

Al 31 dicembre 2015, nelle Province di Bergamo, Brescia, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Varese e nella

Figura 2.3 – Lombardia. Stock di iscritti agli elenchi e avviamenti al lavoro (Anni 2008-2015) (v.a.)

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Avviamenti al lavoro Stock di iscritti al 31.12

Fonte: Elaborazioni IRS su dati V, VI, VII e VIII Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge 68/1999. Per i dati relativi all’anno 2013: Éupolis Lombardia, Relazione al Consiglio Regionale ai sensi della L.R. 13/03 “Promozione all’accesso al lavoro delle persone disabili e svantaggiate”

Tabella 2.3 – Lombardia. Assunzioni degli iscritti nell’elenco del collocamento obbligatorio presso datori di lavoro privati, classificate per tipologia di contratto

Tempo

indeterminato determinato ApprendistatoTempo Altro N.D. Totale % Totale V.A. 2014 Uomini 27,2 65,8 3,1 1,1 2,9 100 2.129 Donne 26,2 68,2 2,7 1,6 1,2 100 1.543 Totale 26,8 66,8 2,9 1,3 2,2 100 3.672 2015 Uomini 38,6 58,1 1,7 1,7 0 100 2.662 Donne 33,5 63,2 1,7 1,5 0,2 100 1.893 Totale 36,5 60,2 1,7 1,6 0,1 100 4.555

2. I dati del collocamento mirato

città metropolitana di Milano13, i disponibili al lavoro ammontano complessivamente a 28.090 persone, pari al 55,3% dello stock totale degli iscritti presso i servizi di collocamento mirato (tabella 2.4). Tale dato “medio” varia dal 100% della Provincia di Varese (che comunica i soli disponibili al lavoro) e risente di profonde differenze negli altri contesti provinciali (al 31 dicembre 2015 si va dal 31,3% della città metropolitana di Milano, all’85,1% della Provincia di Lodi). Il dato sugli iscritti disponibili al lavoro, sebbene limitatamente alle Province di Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza e della città metropolitana di Milano, può essere riportato anche con riferimento al 31 dicembre 2016: in queste province, i disponibili al lavoro ammontano complessivamente a 19.985, pari al 45,5% dello stock totale di iscritti, variando dal 37,7% di Monza e Brianza all’82,6% di Lodi.

Tutte le province14 per cui sono stati forniti i dati evi-denziano una distribuzione molto simile per classi di anzianità di iscrizione agli elenchi unici provinciali15. Le persone con disabilità sono prevalentemente iscritte alle liste del collocamento mirato da almeno un anno, con una maggiore concentrazione nelle classi di anzianità di iscrizione comprese tra 13 e 48 mesi e oltre 69 mesi. In queste due classi, al 31 dicembre 2015, nelle Province di Bergamo, Brescia, Monza-Brianza e Varese16, si

collo-13 La disponibilità / indisponibilità al lavoro nella Città Metro-politana di Milano al 31 dicembre 2014 e 2015 è specificato solo per un numero ridotto di iscritti (rispettivamente 6.125 e 8.099).

14 Il dato per la provincia di Lecco non è disponibile.

15 Fa eccezione la provincia di Lodi, dove la quota di iscritti da più di 69 mesi rispetto alle altre provincia è molto bassa. Seb-bene non sia stato possibile verificarlo, questa discrepanza potrebbe dipendere da un errore nella rilevazione dei dati.

16 Si noti che nel caso di Varese, perlomeno con riferimento

cano complessivamente circa l’80% dei disabili iscritti agli elenchi unici provinciali, il 50% solo nella classe di anzianità più alta (oltre i 69 mesi). Più specificatamente, sebbene la quota di iscritti da almeno 69 mesi sia all’in-circa la stessa in tutte le province, con una percentuale che si attesta intorno al 50%, per le Province di Bergamo e Brescia, tra il 2012 e il 2015, si registra un andamento crescente nella proporzione della classe di anzianità >69 mesi rispetto al totale provinciale di iscritti. Sebbene non si possa parlare di andamento, anche nella Provincia di Monza-Brianza il dato relativo al numero di iscritti da più di 69 mesi è in crescita tra il 31 dicembre 2015 e il 31 dicembre 2016. Per la Provincia di Varese invece si registra una sostanziale stabilità, tenendo presente che l’anzianità di iscrizione è registrata (perlomeno con rife-rimento al 2015) limitatamente agli iscritti disponibili al lavoro. Per la città metropolitana di Milano, poiché il dato è stato fornito solo per il 2016, non è possibile effettuare confronti con le due annate precedenti. Como invece si caratterizza invece per la proporzione di disabili iscritti agli elenchi unici di collocamento da oltre 69 mesi più alta (il 68% al 31 dicembre 2016).

A questo proposito, una nota informativa del Consiglio Regionale della Lombardia del 2016 evidenzia che più della metà (il 62%) degli iscritti è presente da più di 4 anni, suggerendo che il fenomeno possa essere stato determinato da cambiamenti nella condizione di salute, nelle capacità o nelle motivazioni al lavoro intervenuti successivamente alla loro iscrizione17.

al 31 dicembre 2015, ci si riferisce esclusivamente agli iscritti disponibili al lavoro

17 Consiglio Regionale della Lombardia, L’accesso al lavoro per le persone disabili in “Note informative sull’attuazione delle politiche regionali – n. 25”, novembre 2016.

Tabella 2.4 - Iscritti agli elenchi unici provinciali per provincia, totali e disponibili al lavoro. Dato di stock. Anni 2012-2016 (v.a.)

2012 2013 2014 2015 2016 Iscritti disponibili Iscrittidi cui disponibili Iscrittidi cui disponibili Iscrittidi cui disponibili Iscrittidi cui disponibilidi cui Bergamo 3.308 2.299 3.431 2.805 4.098 3.372 4.415 3.466 n.d. n.d. Brescia 4.828 3.983 5.301 4.441 5.598 4.723 5.821 4.880 n.d. n.d. Como n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 8.880 3.743 Lecco 1.727 717 1.849 939 2.063 1.164 2.231 1.319 2.342 1.476 Lodi n.d. n.d. 1.164 974 1.203 1.027 1.296 1.102 1.380 1.140 Milano n.d. n.d. n.d. n.d. 23.448 5.885 24.788 7.764 25.742 11.529 Monza - Brianza n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 5.134 2.465 5.564 2.097 Varese 5.715 n.d. 6.274 n.d. 6.634 n.d. 7.094 7.094 n.d. n.d. Totale 15.578 6.999 18.019 9.159 43.044 16.171 50.779 28.090 43.908 19.985

L’analisi delle caratteristiche socio-anagrafiche delle persone con disabilità iscritte al collocamento mirato (sia disponibili che non disponibili al lavoro) evidenzia che la maggior parte, circa il 60%, sono uomini, con percentuali abbastanza simili in tutte le province. I dati disponibili, riferiti a un numero ridotto di anni, appa-iono rivelare solo un moderato aumento nel tempo della proporzione di donne tra le persone con disabilità iscritte. Per quanto concerne l’età, in tutte le province, la quota prevalente dello stock di iscritti si concentra in fasce di età adulta (45-54 anni) e/o anziana (over55). Relativamente poi al grado di istruzione, le persone con disabilità iscritte alle liste di collocamento provin-ciali possiedono un livello di istruzione basso (fino alla licenza secondaria inferiore, ISCED compreso tra 0 e 2). D’altra parte, la quota di persone con disabilità iscritte al collocamento mirato con una istruzione terziaria (ISCED 5 o superiore) è inferiore al 5%18.

Infine, se si considera la percentuale di invalidità, in tutte le province per cui sono stati forniti i dati (2015 o 2016), lo stock degli iscritti è per oltre la metà compo-sto da persone con percentuali di invalidità medio-alte, ossia superiori al 67%. La percentuale più alta si rileva a Milano con circa il 62% degli iscritti con percentuali di invalidità medio-alte. A Como, al 31 dicembre 2016, sebbene il dato sulla percentuale di invalidità non è disponibile per tutti, ma solo poco più della metà degli iscritti, tale quota si attesta intorno al 27%, comunque più alta del 24% degli iscritti con percentuale di invali-dità tra il 33% e il 67%.

La maggior parte degli iscritti sono dunque uomini, over45, con un livello di istruzione basso ed elevate per-centuali di invalidità, caratteristiche che ne rendono più difficile l’inserimento nel mercato del lavoro. Molti sono iscritti da più di quattro anni. Ma tanti sono anche coloro che sono indisponibili al lavoro.