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9. Debito pubblico

Il 22 novembre il Senato, in Assemblea, approvava senza modifi­ che il disegno di legge 710 (« Delega al Governo per la formazione di un nuovo testo unico delle leggi sul debito pubblico »), d’iniziativa governativa (si v. questa Rivista, 1960, I, pag. 450). Trasmesso alla Camera, ove assumeva il n. 1601, il progetto veniva affidato alla Com­ missione Finanze e Tesoro con l’incarico di esaminarlo in sede re­ ferente, udito il parere della Commissione Bilancio. Quest’ ultima, il 15 dicembre, si pronunciava a favore del provvedimento.

10. Dogane.

a) Il 5 ottobre ed il 7, il 14 e il 15 dicembre la Commissione Igiene e Sanità del Senato, in sede deliberante, discuteva ed appro­ vava, con numerose modificazioni, il disegno di legge 1007, d’ inizia­ tiva governativa, intitolato « Raccolta, conservazione, distribuzione e trasformazione del sangue » (si v. anche questa Rivista, 1960, I, pag. 319).

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h) Il 0 ottobre, alla Camera, il deputato Vitali illustrava la proposta di legge ILO, d’iniziativa sua e di altri deputati, intitolata « Istituzione della zona franca del porto di Trieste ». L’Assemblea decideva di prenderla in considerazione e di adottare per essa la pro­ cedura d’ urgenza, incaricando la Commissione Finanze e Tesoro di esaminarla in sede referente, uditi i pareri delle Commissioni Bilancio e Industria.

c) Il 12 ottobre, il disegno di legge 1103, d’iniziativa del depu­ tato Spadazzi e di altri deputati, intitolato .« Riconoscimento giuri­ dico della professione di spedizioniere doganale ed istituzione degli albi e del fondo previdenziale a favore degli spedizionieri doganali », già approvata dalla Camera (si v. questa Rivista, 1960, I, pag. 450), veniva deferito in sede deliberante alla Commissione Finanze e Te­ soro del Senato, cui era già affidato in sede referente. Il 23 novembre la Commissione discuteva e approvava il disegno di legge con nume­ rosi emendamenti, che il 6 dicembre venivano approvati in sede legi­ slativa anche dalla Commissione Finanze della Camera (4).

d) Il 22 novembre, al Senato, veniva annunciata la presenta­ zione del disegno di legge 1289, d’ iniziativa del Ministro delle Finan­ ze, intitolato « Delega al Governo ad emanare provvedimenti per ac­ celerare il ritmo delle riduzioni daziarie stabilite dal Trattato istitu­ tivo della Comunità economica europea e per anticipare la progres­ siva instaurazione della tariffa doganale comune ». Il 30 novembre la Commissione Finanze e Tesoro decideva di proporre all’ assemblea un testo emendato del disegno di legge, che il 13 dicembre veniva ap­ provato senza modifiche dall’assemblea stessa. Trasmesso alla Ca­ mera ed ivi contrassegnato col n. 2664, veniva approvato, nel testo trasmesso dal Senato, prima (15 dicembre) dalla Commissione F i­ nanze e Tesoro in sede referente e il giorno successivo dalla Camera in assemblea (5).

e) Il 30 novembre veniva approvato dalla Commissione Finan­ ze e Tesoro del Senato in sede deliberante, con un emendamento, il disegno di legge 903, d’iniziativa governativa, intitolato « Fissazione di un nuovo termine della validità della leggi 21 maggio 1956, n. 694, concernente la franchigia doganale per le macchine ed i materiali me­ tallici destinati alla ricerca e coltivazioni di idrocarburi e vapori

(4) Il provvedimento è ora pubblicato sulla Gazzetta, Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 1961 come legge 22 dicembre 1960. n. 1612.

(5) È ora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 312 del 22 dicembi'e 1960 come legge 20 dicembre 1960, n. 1527.

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endogeni » (si v. anche questa Rivista, 1960, I, pag. 187). L’ emenda­ mento apportato dispone l’applicazione delle norme in esame anche per i materiali e i macchinari importati dopo il 31 dicembre 1957 e fino all’ entrata in vigore delle norme stesse con deposito dei diritti doganali o cauzione per il pagamento degli stessi. Trasmesso alla Camera, il disegno di legge, assunto il n. 2646, veniva deferito in sede legislativa alla Commissione Finanze e Tesoro, che dovrà sentire anche i pareri delle Commissioni Bilancio e Industria e Commercio. 11. Edilizia.

a) Il 17 novembre la Commissione Lavori Pubblici della Ca­ mera iniziava, senza concluderlo, l’ esame delle proposte di legge 2043, d’ iniziativa del deputato Pieraccini e di altri deputati, dal titolo « Interpretazione della legge 2 luglio 1949, n. 408 e successive modi­ ficazioni » (si v. per altre maggiori notizie questa Rivista, 1960, I, pag. 319), 2251, d’iniziativa del deputato Limoni e di altri deputati, dal titolo « Agevolazioni fiscali e tributarie in materia di edilizia » (si v. per maggiori notizie questa Rivista, 1960, I, pag. 452) e 2259, d’iniziativa del deputato Bartole e di altri deputati, dal titolo « Esten­ sione delle agevolazioni fiscali e tributarie di cui alla legge 2 luglio 1949, n. 408 e successive modificazioni e proroghe, agli edifici contem­ plati al 2° comma dell’ art. 2 del r.d.l. 21 giugno 1938, n. 1094, con­ vertito nella legge 5 gennaio 1939, n. 35 ». (si v. per maggiori notizie questa Rivista, 1960, I, pag. 451). La Commissione Lavori Pubblici dovrebbe dare parere sulle tre proposte di legge alla Commissione Fi­ nanze e Tesoro. Quest’ultima, originariamente incaricata di esami­ narle in sede referente, il 6 dicembre otteneva di decidere su di esse in sede legislativa. Il 15 dicembre, sempre sulle tre proposte pre­ dette, si pronunciava, dando parere favorevole, la Commissione Bi­ lancio (II Sottocommissione).

b) Il 24 novembre la Camera, dopo aver ascoltato l’illustra­ zione fattane dal deputato Ermanno Gorrieri, decideva di prendere in considerazione la proposta di legge 2442, d’iniziativa dello stesso deputato Gorrieri e del deputato Casati, intitolata « Agevolazioni tri­ butarie in materia di edilizia turistica nelle zone depresse » (se ne v. il testo in questa Rivista, 1960, I, pag. 451) e di adottare per essa la procedura d’ urgenza. Il 29 novembre la proposta veniva affidata alla Commissione Finanze e Tesoro per Pesame in sede referente, da effettuarsi sentiti i pareri delle Commissioni Industria e Commercio.

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12. E.N.A.S.A.R.C.O.

Il 12 ottobre la Commissione Finanze e Tesoro della Camera ri prendeva l’ esame in sede legislativa della proposta di legge 1519, d’ iniziativa dei deputati Buttè e Berloffa, intitolata « Modifica della legge 31 marzo 1955, n. 176, concernente agevolazioni fiscali all’ Ente nazionale assistenza agenti e rappresentanti di commercio » (si v. per altre notizie questa Rivista, 1960, I, pag. 452), approvandola nel se­ guente testo :

« Gli atti e i contratti dell’ Ente nazionale assistenza agenti e rappresentanti di commercio (E.N.A.S.A.R.C.O.) che saranno sti­ pulati fino al 30 aprile 1962, soggetti a registrazione, saranno gravati dalla sola tassa fissa di registro e ipotecaria ». Trasmesso al Senato, il progetto, col n. 1268, veniva deferito alla Commissione Finanze e Tesoro in sede deliberante.

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