Linee guida per la pianificazione di emergenza nelle aree portuali interessate dalla presenza di naviglio a propulsione nucleare, in attuazione dell'articolo 124 del decreto legislativo 17 marzo 1992, n. 230 e successive modifiche ed integrazioni.
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10 FEBBRAIO 2006
Linee guida per la pianificazione di emergenza per il trasporto di materie radioattive e fissili, in attuazione dell'articolo 125 del decreto legislativo 17 marzo 1992, n. 230 e successive modifiche ed integrazioni.
- Decreto Regionale dell’Assessore Territorio e Ambiente del 11-marzo-2010 “Istituzione del Tavolo Tecnico per la prevenzione e la riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon”
Per completare il quadro normativo vale la pena ricordare che l’attenzione della Comunità Europea riguardo la problematica connessa alle radiazioni ionizzanti è sempre elevata, tanto che è del 27 aprile 2010 una proposta di regolamento (EURATOM) del Consiglio della Comunità Europea riguardo i livelli massimi di radioattività ammissibili per i prodotti alimentari.
Va sottolineato che quanto sopra riportato non va visto come un arido elenco normativo ma risulta essere il motore di una serie di attività che coinvolgono a vari livelli diversi Enti e Organismi Nazionali e Internazionali essendo anche il motore principale delle attività di monitoraggio delle radiazioni ionizzanti di ARPA Sicilia..
A questo proposito si ribadisce che l’attuale organizzazione delle attività di monitoraggio prevede che i dati raccolti a livello regionale vengano convogliati in un unico archivio, nell’ambito del sistema nazionale RESORAD (Rete nazionale di Sorveglianza sulla Radioattività ambientale) coordinato da ISPRA (ex APAT) che, al fine di ottemperare agli obblighi derivanti dagli articoli 35 e 36 del Trattato Euratom e dall'art. 104 del D.Lgs. 230/95 e s.m.i., invia entro il
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30 giugno di ogni anno- al JRC (Joint Research Center) di Ispra i dati di radioattività raccolti dagli istituti enti e organismi idoneamente attrezzati che fanno parte della Rete RESORAD.
Oltre a ciò, è ancora a seguito del Trattato Euratom che nel mese di maggio del 2010, la Commissione Europea, ai sensi dell’art. 35 del Trattato Euratom, ha effettuato un visita ai laboratori italiani della “macroarea” del Sud Italia. La Commissione ha scelto di effettuare la prima tappa della propria visita presso Arpa Sicilia.
È stato visitato,in particolare, il laboratorio di Palermo e ARPA Sicilia si è fatta carico di organizzare l’accoglienza per tutte le Agenzie interessate alla visita ispettiva.
Nel complesso l’esito della visita è stato positivo: è stato molto apprezzato l’aspetto connesso alla programmazione delle attività della Rete di monitoraggio della Sicilia, e ne è stata raccomandata la continuazione. E’ stata apprezzata anche la dotazione strumentale e l’attenzione prestata alle attività di misura, in particolare lo sforzo condotto dal personale delle Strutture Territoriali, ed in particolare della Struttura Territoriale di Palermo, nel portare avanti sia le attività programmate per la Rete Regionale di monitoraggio della radioattività sia le attività connesse ad altre problematiche riguardanti il monitoraggio degli agenti fisici nel territorio.
Benché questo annuario sia riferito ai dati ambientali prodotti nel 2010 da ARPA Sicilia, non possiamo ignorare che venga redatto nel 2011, pertanto si ritiene doveroso dare un cenno agli aspetti normativi connessi al recente incidente nucleare avvenuto alla centrale giapponese di Fukushima nel marzo del 2011.
In questo caso, la Commissione Europea ha emanato (in data 25 marzo 2011) il
“REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) n. 297/2011 che impone condizioni speciali per l'importazione di alimenti per animali e prodotti alimentari originari del Giappone o da esso provenienti, a seguito dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima”, modificato, nell’immediato seguito, con il “REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 351/2011 DELLA COMMISSIONE dell'11 aprile 2011 che modifica il regolamento (UE) n. 297/2011”.
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INDICATORE
CONCENTRAZIONE DI ATTIVITÀ DI RADON INDOOR
SCOPO
Ottenere informazioni sulla concentrazione di radon in ambienti confinati, nell'ambito del “Piano Radon Regionale” che prevede la mappatura delle concentrazioni di radon sull'intero territorio siciliano, con criteri omogenei a quelli del “Piano Nazionale Radon” e in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs. n. 241 del 26/5/2000.
DESCRIZIONE
L’indicatore, qualificabile come indicatore di stato, fornisce la concentrazione di Rn-222 in aria negli ambienti abitativi come valore globale in un anno di esposizione. (NB: Allo stato attuale l’unico valore limite di riferimento della normativa italiana è riferito agli ambienti di lavoro: il D.Lgs. n. 230 del 17/3/1995 integrato dal D. Lgs. n. 241 del 26/5/2000, prevede il limite di 500 Bq/m3 per i luoghi di lavoro ma, al tempo stesso, richiede di individuare le zone del territorio a rischio di radon. La Raccomandazione 90/143/Euratom stabilisce in 200 Bq/m3 e 400 Bq/m3 , rispettivamente per le vecchie abitazioni e per quelle in costruzione, i limiti di concentrazione da non superare). Recenti indicazioni dell’OMS suggeriscono di contenere le concentrazioni entro i 100 Bq/m3 .
UNITÀ di MISURA
L’unità di misura dell’attività dei radionuclidi è il Becquerel (Bq) e, pertanto, la concentrazione di attività viene misurata in Becquerel/m3 ( Bq/m3 ).
FONTE dei DATI
ARPA Sicilia – Struttura Territoriale di Catania, Struttura Territoriale di Ragusa; Provincia Regionale di Ragusa-10° Settore Geologia e Geognostica(2). In ambiente abitativo le misure sono state effettuate con dosimetri a traccia tipo “CR-39”. L’incertezza associata alle misure è mediamente del 30%.
NOTE TABELLE e FIGURE
Nella Figura 3.12 è riportata la distribuzione in frequenza che sintetizza i dati di concentrazione rilevati, mentre nelle figure 3.9; 3.10; 3.11; successive è riportata la distribuzione territoriale dei punti di misura.
STATO e TREND
Nella Figura 3.12 è riportata una distribuzione in frequenza che sintetizza i dati di concentrazione rilevati, mentre nelle figure successive è riportata la distribuzione territoriale dei punti di misura.
Nel corso del 2010 la Struttura Territoriale di Catania è stata particolarmente impegnata nelle attività di analisi dei dosimetri per il “Progetto Pilota” di monitoraggio del radon nella Provincia di Ragusa il cui posizionamento era già cominciato nel corso del 2009, con la piena collaborazione della Struttura ARPA di Ragusa, della Provincia Regionale di Ragusa e del X Settore Geologia e Geognostica, che hanno particolarmente curato l'attività relativa alla distribuzione e raccolta dei dosimetri con la gestione dei relativi questionari.
Ciò viene sottolineato per evidenziare che la popolazione di tale indicatore è operazione estremamente complessa che richiede notevoli azioni di coordinamento ed un forte impegno alla collaborazione tra strutture appartenenti anche ad Enti istituzionali differenti.
Di seguito, si riporta uno schema dello stato di attuazione del Progetto Pilota sulla Provincia di Ragusa (aggiornato al 31/10/2011;):
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Tabella 3.5 - Stato di attuazione del Progetto Pilota
COMUNI 1 SEMESTRE 2 SEMESTRE
Acate in corso
Chiaramonte Gulfi completo completo
Comiso completo completo
Giarratana completo completo
Ispica in corso
Modica completo completo
Monterosso Almo completo completo
Pozzallo completo completo
Ragusa completo completo
Santa Croce Camerina completo completo
Scicli completo completo
Vittoria in corso
Fonte: Dott. R. Mineo, Provincia di Ragusa
Figura 3.9 – Distribuzione dosimetri nel territorio della Provincia di Ragusa.
Fonte: Arpa – ST di Catania, ST di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa, elaborazione dati Arpa Sicilia –ST2
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Figura 3.10 - Dettaglio della distribuzione di dosimetri nella città di Ragusa.
Fonte: Arpa – ST di Catania, ST di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa, elaborazione dati Arpa Sicilia –ST2
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Figura 3.11 - Dettaglio della distribuzione di dosimetri nella città di Modica.
Fonte: Arpa – ST di Catania, ST di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa, elaborazione dati Arpa Sicilia –ST2
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Figura 3.12 - Distribuzioni statistiche delle concentrazioni di gas radon nei Comuni della Provincia di Ragusa. Frequenza (%) N° misure = 138
C_max = 226 Bq/m^3
Clas s i di conce ntrazione (Bq/m^3)
Frequenza (%) Frequenza (%) N° misure = 10
C_max = 213 Bq/m^3
Fonte: Arpa – ST di Catania, ST di Ragusa, Provincia Regionale di Ragusa.
Analisi concentrazioni: Arpa Sicilia, ST di Catania -elaborazione dati Arpa Sicilia –ST2
Come si può vedere dai dati sopra riportati, le concentrazioni di radon rivelate negli ambienti abitativi sono contenute entro valori che solo per pochissimi punti percentuali superano di poco i 200 Bq/m3, mantenendosi prevalentemente entro il valori di 100 Bq/m3 che è il valore di cautela suggerito recentemente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Ulteriori analisi sono ancora in corso e, quando sarà completato il piano delle misurazioni, si valuterà l'eventuale necessità di ulteriori approfondimenti conoscitivi.
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INDICATORE
CONCENTRAZIONE DI ATTIVITÀ DI RADIONUCLIDI ARTIFICIALI IN MATRICI AMBIENTALI EALIMENTARI (PARTICOLATO ATMOSFERICO, DEPOSIZIONI UMIDE E SECCHE, LATTE)
SCOPO
La valutazione della concentrazione di attività di radionuclidi artificiali in matrici ambientali e/o alimentari permette di verificare il livello della eventuale contaminazione che può avvenire o a seguito di accumulo dei radionuclidi naturali o a seguito di diffusione dei radionuclidi di origine artificiale trasferiti all’ambiente in conseguenza di eventi accidentali non controllati (esempi tipici sono gli incidenti con ampia diffusione di radionuclidi, tipo gli incidenti di Chernobyl, o l’incidente di Algeciras o incidenti di tipo “locale”). La misura della concentrazione di attività di radionuclidi nelle matrici alimentari fornisce altresì un’informazione utile in relazione all’importanza dell’alimento quale componente della dieta. In particolare, risulta particolarmente indicativo il livello di concentrazione di Cs-137, sia perché la presenza di questo radionuclide è direttamente correlabile ad eventi di contaminazione ad ampia diffusione (v.sopra) sia perché si tratta di un radionuclide ad elevata radiotossicità e con un tempo di dimezzamento di circa 30 anni il che contribuisce di fatto a mantenere persistente nel tempo la contaminazione. ARPA Sicilia, relativamente a questo indicatore, opera nell’ambito del programma nazionale predisposto da ISPRA sulla base di quanto previsto dall’art. 104 del D.Lgs n.230/95 (e successive modifiche e integrazioni) e dal Regolamento CEE 737/90 (e successive modifiche con il Regolamento CE n.
1661/99), inviando al sistema RADIA (Rete “Sinanet”) i dati del monitoraggio. ISPRA ogni anno, entro il 30 giugno, invia al JRC (Joint Research Center) di Ispra i dati di radioattività raccolti dagli istituti enti e organismi idoneamente attrezzati facenti capo alla Rete RESORAD.
DESCRIZIONE viene misurata in Becquerel/chilogrammo (Bq/kg) e Becquerel/litro (Bq/l).
I limiti massimi ammissibili nei prodotti alimentari per il Cs-137, il Cs-134 e tutti gli altri radionuclidi il cui tempo di dimezzamento supera i 10 giorni, è definito dal REGOLAMENTO (EURATOM) n° 3954/87 del Consiglio del 22 dicembre 1987 1. Tali limiti sono di 400 Bq/kg per alimenti per lattanti, 1000 Bq/kg per i prodotti caseari, 1250 Bq/kg per gli altri prodotti alimentari (escluso quelli secondari), e di 1000 Bq/kg per gli alimenti liquidi.
FONTE dei DATI ARPA Sicilia (2009).
Le analisi di radioattività nei campioni di alimenti sono state condotte dai due laboratori di Fisica delle Radiazioni ionizzanti dei Dipartimenti di CATANIA e di PALERMO per la campagna radioattività negli alimenti relativa all’anno 2009.
[Analisi effettuate dai Dott: Casabianca, S. (DAP CT); Reitano MC. (DAP CT); Sansone Santamaria A. (DAP PA)].
(*) oltre a questo, anche il Regolamento (CE) 733/08 regolamenta le concentrazioni di alimenti di importazione da paesi terzi.
Ulteriori proposte di aggiornamenti e modifiche sono ancora in corso, fino alla recente proposta della Commissione delle Comunità Europee del 18-giugno 2009
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NOTE TABELLE e FIGURE
Nella Figura 3.13 si raffigura la distribuzione dei campioni analizzati e nella Tabella 3.6 le concentrazioni sulle matrici rilevate.
STATO e TREND
Per quanto riguarda la concentrazione di radionuclidi negli alimenti, l’attività di monitoraggio ha dato un quadro abbastanza rassicurante per quanto riguarda la presenza dei radionuclidi (in particolare il 137Cs), c’è da evidenziare un incremento del numero di campioni analizzati rispetto al 2008.
Figura 3.13 – Distribuzione campioni analizzati
Fonte: Arpa Sicilia – ST di Catania, ST di Palermo, elaborazione dati ST2
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Tabella 3.6 – Concentrazioni sulle matrici rilevate
MATRICE COMUNE
Frazione, ecc indicativo
località prelievo
PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione
ARPA_SIC_PA_IR_100_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 75±1.5
MUSCOLO
BOVINO Palermo via Ciaculli PA
ARPA_SIC_PA_IR_101_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
K-40 68±1.36
ACQUA POTABILE
SOTTERRANEA Marsala C.da S. Anna Pozzo Sciacca TP
ARPA_SIC_PA_IR_102_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
pilchardus) Palermo C.so Calatafimi
599 PA
ARPA_SIC_PA_IR_103_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
K-40 140±2.8
PEPERONI Licata via Cacici 37 AG
ARPA_SIC_PA_IR_104_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 146±2.92
AMANITA
CAESAREA Licata via Lo Monaco AG
ARPA_SIC_PA_IR_105_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
K-40 125±2.5
AMANITA
CAESAREA Enna C.da
Misericordia EN
ARPA_SIC_PA_IR_106_10 CS-134 <0.1 CS-136 <0.1 K-40 133±2.66
ERBA Enna C.da Pasquasia EN
ARPA_SIC_PA_IR_30_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_57_10 CS-134 <0 CS-137 <0.1
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Segue Tabella 3.6 – Concentrazioni sulle matrici rilevate
MATRICE COMUNE
Frazione, ecc indicativo località
prelievo
PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione
ARPA_SIC_PA_IR_58_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
FLUVIALE Aragona Cda Montagna
Mintina AG
ARPA_SIC_PA_IR_59_10 CS-134 0.1±0.002 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_60_10 CS-134 0.1±0.002 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_61_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_62_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
della Rocca invaso castello AG
ARPA_SIC_PA_IR_63_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE
Frazione, ecc indicativo località
prelievo
PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione (Bq/u)
ACQUA DI LAGO
Alessandria
della Rocca invaso castello AG
ARPA_SIC_PA_IR_64_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_65_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_66_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
GRANO DURO Valderice C.da Rizzuto TP
ARPA_SIC_PA_IR_67_10 CS-134 <0.1 CS-134 <0.1
GRANO DURO Licata C.da Stagnone SP
67 AG
ARPA_SIC_PA_IR_68_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 121±2.42
PASTA Licata C.da Stagnone sp
67 AG
ARPA_SIC_PA_IR_69_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 110±2.2
PASTA Alcamo Viale Europa 40 TP
ARPA_SIC_PA_IR_70_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 103±2.06
PASTA Enna Via Leonardo da
Vinci 2 EN
ARPA_SIC_PA_IR_71_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 83±1.66
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE
Frazione, ecc indicativo località prelievo
PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione
ARPA_SIC_PA_IR_72_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_73_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_74_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_75_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_76_10 CS-134 <0.1
CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_77_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE Frazione, ecc indicativo
località prelievo PROV Codice
Identificativo NUCLIDE
ARPA_SIC_PA_IR_78_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_79_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_80_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
Agrigento fiume Carboj in c.da Carboj AG
ARPA_SIC_PA_IR_81_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_82_10 CS-134 <0.1 CS-134 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_83_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 23±0.92
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE Frazione, ecc indicativo
località prelievo PROV Codice
Identificativo NUCLIDE
ARPA_SIC_PA_IR_84_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
AG ARPA_SIC_PA_IR_85_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
AG ARPA_SIC_PA_IR_86_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
Agrigento C.da Fondacazzo AG ARPA_SIC_PA_IR_87_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
AG ARPA_SIC_PA_IR_88_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
AG ARPA_SIC_PA_IR_89_10 CS-134 <0.1
CS-137 <0.1
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE Frazione, ecc indicativo
località prelievo PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione
ARPA_SIC_PA_IR_90_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_91_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_92_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_93_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
ARPA_SIC_PA_IR_94_10 CS-134 <0.1 CS-137 <0.1
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Segue Tabella 3.6
MATRICE COMUNE Frazione, ecc indicativo
località prelievo PROV Codice Identificativo NUCLIDE
Concentrazione
della Rocca diga Castello AG ARPA_SIC_PA_IR_96_10
CS-134 <0.1
Anari 2 CL ARPA_SIC_PA_IR_98_10
CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 80±1.6 K-40 80±1.6
MUSCOLO
BOVINO Caltanissetta via Michele
Amari n.2 CL ARPA_SIC_PA_IR_99_10
CS-134 <0.1 CS-137 <0.1 K-40 78±1.56
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Rumore
La problematica connessa all'inquinamento da rumore è certamente tra quelle maggiormente poste sotto l'attenzione della Comunità scientifica internazionale, tanto che nel novembre del 2010 l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha pubblicato una guida sull’esposizione al rumore con una ricognizione degli effetti potenziali del rumore sulla salute, nella quale è illustrata anche la dinamica “dose-effetto”.
Nel rapporto è bene illustrato come il periodo in cui l'individuo può essere maggiormente esposto agli effetti dannosi del rumore è durante il sonno. A parziale tutela della popolazione, le Direttive Comunitarie hanno introdotto, negli ultimi anni, nuovi indicatori come Lden e Lnight (direttiva 2002/49/CE ) che, pur con alcuni limiti di interpretazione del dato di misura e fatte salve le differenze che -ovviamente- possono verificarsi nei diversi paesi dell'Europa, possono bene descrivere lo stato di esposizione della popolazione.
La legge quadro sull'inquinamento acustico, emanata in Italia nel 1995 (Legge n. 447/1995) individua competenze e adempimenti a livello regionale, provinciale e comunale per la prevenzione, la gestione e il contenimento del rumore nell’ambiente di vita anche tramite la pianificazione delle attività di monitoraggio del rumore ambientale.
Dal 1995 ad oggi sono stati emanati diversi Decreti applicativi con indicazioni tecniche sulle modalità di misura del rumore e con i riferimenti sui limiti di rumore da non superare per le diverse zone. Di seguito, si riporta una sintesi dei Decreti in riferimento alle varie tipologie di sorgenti acustiche inquinanti.
D.P.C.M. 18 SETTEMBRE 1997-
“Determinazione dei requisiti delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante”
DECRETO 31-OTTOBRE-1997-
”Metodologia del rumore aeroportuale”
D.P.C.M. 14-NOVEMBRE 1997-
“Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”
D.P.C.M. 5-DICEMBRE 1997-
“Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”
D.P.C.M. 11-DICEMBRE 1997-
“Regolamento recante norme per la riduzione dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili”
D.P.C.M. 16-MARZO-1998
“Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico”
D.P.C.M. 20-MAGGIO 1999-
“Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico. ”
DECRETO 29-NOVEMBRE 2000-
“Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani di intervento e di contenimento e abbattimento del rumore”.
D.P.R. 30 MARZO 2004 N.142 -
“Disposizioni per il conte4nimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995 n. 477”.
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D.LGS. 19 AGOSTO 2005 N. 194-
“Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale”.
D.A. n. 16/GAB/2007
“Regione Siciliana -Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Territorio e Ambiente “
(il Decreto Asessoriale attribuisce ad ARPA Sicilia il ruolo di “Autorità” ai sensi del D.Lgs. 194/2005) Come si può vedere, a partire dall'emanazione della “Legge quadro”, fino alle normative più recenti, c'è stata una progressiva attenzione del legislatore che, dalle sorgenti di rumore di tipo
“puntuale”, ha interessato le sorgenti più estese (assi stradali, ferroviari, aeroporti) che comportano l'esposizione al rumore di più ampia parte della popolazione.
Per quanto sopra, nell'ottica di potere adempiere ai propri mandati normativi definiti dall'elenco sopra riportato, ARPA Sicilia ha impegnato -nel recente passato- parecchie delle proprie risorse nell'implementare il proprio sistema di monitoraggi e controlli.
Così, a partire dall’anno 2007, è stata definitivamente messa a regime la rete di monitoraggio del rumore, in modo tale da consentire sia l'effettuazione dei controlli, sia l'effettuazione del monitoraggio in continuo del rumore prodotto da infrastrutture di trasporto per le finalità di cui al D.M. 29/11/2000 e D.Lgs. 194/05.
A tale scopo è stato sviluppato, da ARPA Sicilia, apposito documento contenente le specifiche tecniche per la consegna dei dati da fornire all’Autorità ai sensi del D.Lgs. 194/05.
Relativamente allo stato dell’arte sulle mappe acustiche strategiche per gli agglomerati di Palermo e Catania, il risultato dell’attività di cui sopra ha portato alla redazione di due documenti, presentati sotto forma di prima bozza di mappatura da parte delle Strutture Provinciali di Palermo e di Catania. Di seguito è riportata una mappa della distribuzione delle attività di monitoraggio del rumore effettuate sul territorio delle nove province Siciliane dalla Strutture Territoriali di ARPA Sicilia. Come si può vedere, l'attività di monitoraggio è stata concentrata -prevalentemente sulle
Relativamente allo stato dell’arte sulle mappe acustiche strategiche per gli agglomerati di Palermo e Catania, il risultato dell’attività di cui sopra ha portato alla redazione di due documenti, presentati sotto forma di prima bozza di mappatura da parte delle Strutture Provinciali di Palermo e di Catania. Di seguito è riportata una mappa della distribuzione delle attività di monitoraggio del rumore effettuate sul territorio delle nove province Siciliane dalla Strutture Territoriali di ARPA Sicilia. Come si può vedere, l'attività di monitoraggio è stata concentrata -prevalentemente sulle