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NITRATI IN ACQUE SOTTERRANEE SCOPO

Verificare il rispetto della concentrazione standard dei nitrati nelle acque sotterranee, definito come standard di qualità ambientale dalla normativa vigente, rappresentata dal D.lgs n. 30 del 2009.

DESCRIZIONE

Il D.lgs n.30 del 2009 in attuazione della Direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento, fissa standard di qualità per alcuni parametri, tra i quali i nitrati, e valori soglia per altri allo scopo di valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee (allegato 3 – tabella 2 e 3).

L’indicatore verifica il rispetto dello standard di qualità ambientale dei nitrati pari a 50 mg/L. La conformità è stata calcolata attraverso la media dei risultati del monitoraggio, riferita al ciclo specifico di monitoraggio, ottenuti in ciascun punto del corpo idrico.

UNITÀ di MISURA mg/L.

FONTE dei DATI

Strutture Territoriali ARPA di Catania, Enna, Trapani, Agrigento, Messina, Ragusa e Siracusa (2010).

NOTE TABELLE e FIGURE

Nella tabella 1.22 sono elencate le province che nel 2010 hanno effettuato il monitoraggio dei corpi idrici sotterranei di competenza territoriale ed una serie di dati che indicano il totale dei punti monitorati, i superamenti, le medie dei superamenti e le percentuali (relative alle province e regionali). Nelle figure 1.10 – 1.15 sono rappresentati i dati in tabella mediante una serie di rapporti tra le valutazioni numeriche e percentuali, locali e regionali.

STATO

Durante l’anno 2010 sono state monitorate un totale di 327 stazioni nei corpi idrici sotterranei significativi ricadenti nei territori delle strutture provinciali elencate nel paragrafo fonti.

Dall’analisi dei dati riportati in tabella e rappresentati graficamente, appare evidente come lo standard di qualità ambientale per i nitrati, pari a 50 mg/L, non è superato solo in tre delle sette province. Per quanto riguarda le restanti quattro, si hanno superamenti puntuali più o meno significativi.

I dati puntuali evidenziano situazioni talvolta gravi che, però, nella valutazione più ampia di un’intera provincia tendono a perdere significatività numerica, portando all’attenzione un impatto antropico molto localizzato.

In tabella ciò è riscontrabile nella colonna delle medie che evidenzia un superamento medio provinciale in soli due casi e di entità lieve, quando nelle stazioni monitorate in quei territori si riscontrano picchi di 175 e 515 mg/L.

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – Sicilia

Tabella 1.22 - Concentrazione dei nitrati monitorati nei corpi idrici sotterranei nell’anno 2010

Provincie N° totale stazioni

N° stazioni con superamento

% stazioni con

superamento Media Nitrati (mg/L)

CT 33 4 12% 23,17

TP 33 18 55% 65,44

SR 58 1 2% 16,01

EN 14 0 0% 15,40

AG 10 0 0% 2,34

RG 162 33 20% 54,53

ME 17 0 0% 12,77

TOT 327 56 17% 27,09

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

Figura 1.10 - Rapporti tra stazioni monitorate e stazioni con superamenti medi nel ciclo di indagine dello standard di qualità.

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

Figura1.11 - Media per provincia della concentrazione dei nitrati monitorati nell’anno 2010.

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

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Figura 1.12 - Rappresentazione percentuale dei superamenti provinciali del parametro nitrati per il ciclo di monitoraggio dell’anno 2010

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

Figura 1.13 - Rappresentazione percentuale dei superamenti provinciali del parametro nitrati per il ciclo di monitoraggio dell’anno 2010

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

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Figura 1.14 - Rappresentazione percentuale dei superamenti provinciali del parametro nitrati per il ciclo di monitoraggio dell’anno 2010

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

Figura 1.15 - Rappresentazione percentuale dei superamenti provinciali del parametro nitrati per il ciclo di monitoraggio dell’anno 2010

Fonte: Elaborazione e dati ARPA Sicilia (2010)

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – Sicilia

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Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – Sicilia

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2. ATMOSFERA

Autori: R. Antero(1), G. Ballarino(1), G. Capilli(1), F.Merlo(1).

(1) ARPA Sicilia

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Introduzione

L’atmosfera ricopre un ruolo centrale nella protezione dell’ambiente; la descrizione dei fenomeni che ne determinano le alterazioni deve passare attraverso una conoscenza approfondita e definita in un dominio spazio - temporale, da un lato delle condizioni fisico - chimiche dell’aria e delle sue dinamiche di tipo meteorologico, dall’altro delle emissioni di sostanze che ne alterano la composizione chimica sia di origine antropica (inquinanti) che naturale.

La Decisione EoI 97/101/CE modificata da 2001/752/CE instaura uno scambio reciproco di informazioni e di dati provenienti dalle reti e dalle singole stazioni di misurazione dell'inquinamento atmosferico negli Stati membri.

Dal 2005 ARPA Sicilia svolge il ruolo di Punto Focale Regionale (PFR) del Sistema Nazionale Ambientale (SINANet) raccogliendo e agevolando il flusso di informazioni relativo alla qualità dell’aria verso ISPRA che gestisce la banca dati nazionale (BRACE). I dati così trasmessi, relativi a ciascun anno di rilevazione, sono pubblicati sul sito internet (www.brace.sinanet.apat.it) e consultabili dagli utenti interessati. Parallelamente al flusso di informazioni EoI, la normativa che regolamenta la valutazione e gestione della qualità dell'aria (D.Lgs. 351/99, D.M. 60/2002, D.Lgs.

183/2004, D. Lgs. 152/2007, dal settembre 2010 tutti abrogati dall’art.21 del D.Lgs. 13 agosto 2010, n.155), stabilisce un altro flusso di informazioni che dal livello locale è trasmesso a livello nazionale ed europeo.

Con D.A. A.R.T.A. n. 176/GAB del 9 Agosto 2007 é stato approvato il Piano Regionale di Coordinamento per la Tutela della qualità dell'aria ambiente. Il suddetto Decreto fornisce indirizzi per la predisposizione degli strumenti attuativi (piani d’azione e programmi) tenendo conto della necessità di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali.

Con D.A. A.R.T.A. n. 94 del 24 luglio 2008 sono stati approvati l’Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente e la valutazione della qualità dell’aria e zonizzazione del territorio; la figura seguente rappresenta la zonizzazione attualmente vigente, cui il presente elaborato si riferisce.

Figura 2.1: D.A. 24 luglio 2008, n.94 - Classificazione del territorio ai fini del mantenimento e risanamento della qualità dell’aria per ossidi di zolfo, ossidi di azoto, particelle sospese con diametro inferiore ai 10 micron, monossido di carbonio ebenzene.

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Nel corso del 2008, è stato avviato l’attuale Sistema di Rilevamento Regionale della Qualità dell’Aria, gestito da ARPA Sicilia, che opera secondo l’architettura di figura 2.2.

Figura 2.2: Schema Generale Architettura del Sistema

Le reti pubbliche di monitoraggio della qualità dell’aria esistenti sul territorio regionale dal 2008 sono connesse al Centro regionale per realizzare un sistema integrato, con l’obiettivo di mettere in rete i diversi sistemi di rilevamento della qualità dell’aria presenti sul territorio Siciliano.

I dati raccolti e memorizzati presso le postazioni di misura (cabine) della rete di monitoraggio ARPA vengono, con frequenza almeno giornaliera, trasferiti al CED regionale ARPA e da qui resi disponibili, utilizzando la rete informatica VPN di ARPA Sicilia, ai Dipartimenti ARPA per le successive fasi di verifica e di validazione.

Il CED regionale è inoltre interconnesso ai CED pubblici esistenti sul territorio, in modo da poter acquisire giornalmente i dati validi (la validazione dei dati è a carico del Gestore) prodotti dalle reti pubbliche esistenti sul territorio regionale.

Il CED Regionale ARPA è il nodo centrale del sistema, deputato a raccogliere, immagazzinare, analizzare, valutare e trasmettere l’informazione proveniente dalle diverse postazioni e reti di monitoraggio pubbliche presenti sul territorio regionale; è basato su una architettura tecnologica di tipo Server/Client costituita da Personal Computer di fascia alta.

I Server, attualmente in numero di 2, operanti in parallelo in ambiente Windows NT sono dedicati alla realizzazione della funzione di Centro di raccolta, elaborazione dati e supervisione rete, per lo svolgimento delle attività di:

- acquisizione automatica di dati e allarmi dalle stazioni di monitoraggio ARPA dislocate su tutto il territorio regionale, ivi compresi i laboratori mobili;

- validazione ed archiviazione automatica dei dati acquisiti;

- esecuzione automatica di elaborazioni statistiche e di consuntivazione periodica dei dati acquisiti ed archiviazione dei dati elaborati;

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- esecuzione automatica di controlli sui dati acquisiti ed elaborati per l’individuazione di superamenti delle soglie legali ammissibili per la qualità dell’aria;

- generazione ed archiviazione automatiche di allarmi;

- gestione del database di sistema;

- acquisizione giornaliera dei dati pre-elaborati e validati delle reti pubbliche delle aree provinciali;

- esecuzione automatica di elaborazioni statistiche e di consuntivazione periodica dei dati acquisiti;

- esecuzione automatica di controlli sui dati acquisiti ed elaborati per l’individuazione di superamenti delle soglie legali ammissibili per la qualità dell’aria;

- archiviazione automatica dei dati acquisiti ed elaborati;

- generazione ed archiviazione automatiche di allarmi.

I Calcolatori di tipo Client, dislocati presso la competente struttura della Direzione Generale ARPA e presso i Dipartimenti Provinciali ARPA, operanti in rete, sono dedicati alla realizzazione dell’interfaccia operatore per le attività di colloquio on-line con le postazioni di rete e con il CED Regionale per l’acquisizione di dati, allarmi e configurazioni e l’invio di comandi.

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Qualità dell’aria

La misurazione continua in siti fissi della concentrazione di inquinanti atmosferici costituisce uno degli strumenti di conoscenza principali del programma di valutazione della qualità dell’aria. A questo occorre integrare la conoscenza relativa alle emissioni in atmosfera ed alla meteorologia.

La misura della qualità dell’aria è effettuata tramite analizzatori di inquinanti che funzionano in continuo, posizionati all’interno di cabine, presenti negli agglomerati e nelle zone definiti ai sensi del D. Lgs. 351/99.

Grazie ai finanziamenti previsti dalla misura 1.01 del POR Sicilia 2000-2006 ARPA Sicilia ha implementato sul territorio nuovi sistemi di rilevamento al fine di completare la copertura spaziale delle reti esistenti in Sicilia.

In particolare, oltre alla realizzazione di un Sistema Informativo Regionale per la Valutazione Integrata della Qualità dell’Aria (SIRVIA), sono operative cinque nuove stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell’aria posizionate negli agglomerati IT1909 (Termini Imerese e Partinico), IT1900 (Trapani ed Enna) e IT1902 (Misterbianco).

Sempre nell’ambito del POR Sicilia sono stati acquisiti due nuovi laboratori mobili per il rilevamento della qualità dell’aria ed è stato effettuato l’aggiornamento strumentale della porzione della rete ARPA già denominata “rete ENVIREG”.

La qualità dei sistemi di rilevamento della qualità dell’aria esistenti, tuttavia, necessita ancora di ulteriori miglioramenti in relazione alla gestione strumentale e alla disposizione territoriale dei sistemi di misura che producono i dati.

L’Annuario 2010 riporta i dati relativi agli indicatori ritenuti maggiormente significativi per descrivere lo stato della qualità dell’aria nel territorio siciliano.

In particolare, si è fatto riferimento alla vigente zonizzazione regionale e sono stati riportati i dati significativi ed i superamenti dei limiti di legge in grafici a barre, di immediata lettura ed interpretazione.

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Quadro sinottico Indicatori per Atmosfera

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