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destinazione del risultato di esercizio

L’utile d’esercizio ammonta a Euro 4.570.333,59.

Si propone all’Assemblea di procedere alla seguente ripartizione:

1. Alla riserva legale, di cui all’art. 53, comma 1. lettera a) dello Statuto (pari al 75,5% degli utili netti

annuali) Euro 3.449.933,42

2. Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione pari al 3% degli utili netti

annuali, di cui all’art. 53 comma 1. lettera b) dello Statuto Euro 137.110,01

3. Ai fini di beneficenza o mutualità (comprensivi della quota di Euro 109.905,77) Euro 800.00,00

4. A distribuzione di ristorno ai soci ai sensi dell’art. 54 dello statuto, secondo i criteri stabiliti dall’apposito

regolamento approvato dall’assemblea Euro 183.290,16

Illustrazione dei criteri seguiti in sede di determinazione della quota di utile da riconoscere ai soci a titolo di ristorno, ai sensi dell’art. 8 del “Regolamento assembleare sul ristorno ai soci”

La proposta di destinazione dell’utile di esercizio prevede l’attribuzione ai soci di 183.290,16 Euro a titolo di ristorno. Il Consiglio di Amministrazione, nella determinazione del ristorno da riconoscere ai soci a fronte dell’operatività intrattenuta con la Cassa nel corso del 2020, ha seguito i seguenti criteri: i) il ristorno è riconosciuto esclusivamente a coloro che risultano iscritti nel libro dei soci; ii) nel caso di più soci contitolari, il ristorno derivante dal relativo contratto è attribuito in parti uguali. Negli altri casi di rapporti cointestati il ristorno è attribuito interamente al socio a condizione che i contitolari rientrino tra le persone individuate dall’art. 433 del codice civile, altrimenti, per la parte spettante, al solo socio secondo i criteri dell’art. 1298, ultimo comma, del codice civile; iii) i soci ammessi nel corso dell’esercizio 2020 beneficiano del ristorno solo per il periodo nel quale hanno avuto la qualità di socio; iv) i beneficiari del ristorno devono rimanere soci fino alla data in cui l’assemblea delibera la distribuzione degli utili a tale titolo; v) l’applicazione del ristorno è riferita alle seguenti tipologie di contratti: riferiti alla categoria della raccolta diretta - conti correnti, conti di deposito, depositi a risparmio, certificati di deposito e obbligazioni emesse dalla Cassa; riferiti alla categoria della raccolta indiretta - fondi, sicav e gestioni patrimoniali; riferiti alla categoria degli impieghi - conti correnti, anticipi salvo buon fine, anticipi fatture Italia ed estero, portafoglio agrario, mutui chirografari, mutui fondiari e mutui ipotecari; vi) il ristorno è liquidato mediante incremento della partecipazione sociale; vii) qualora il ristorno utilizzato per incrementare la partecipazione sociale sia di importo diverso dal corrente valore nominale dell’azione o da un suo multiplo, la relativa differenza è imputata in un apposito fondo fino a che la quota di pertinenza del socio non raggiunga il predetto valore grazie a successivi ristorni; viii) il ristorno riconosciuto a ciascun socio non può essere superiore a 100 volte il corrente valore nominale dell’azione, la quota eccedente tale limite è destinata a fini di beneficenza e mutualità.

La determinazione dell’ammontare complessivo dei ristorni è stata pertanto effettuata con l’applicazione dei criteri sopra indicati, previsti dal vigente Regolamento, che si possono dettagliare nel seguente prospetto:

utile netto esercizio 2020 4.570.333,59 (A)

meno: quota minima obbligatoria alla riserva legale (70%) 3.199.233,51 (B)

meno: quota obbligatoria ai fondi mutualistici per la promoz. e lo sviluppo della coop. (3%) 137.110,51 (C)

utile al netto delle destinazioni obbligatorie (A – B – C) 1.233.990,07 (D)

margine di intermediazione lordo della Cassa (voce 120 conto economico) 16.058.010,46 (E) margine di contribuzione riferito ai soci (definito mediante utilizzo del TIT - tasso interno di trasferimento - pari

alla media mensile dell’Euribor a 6 mesi - divisore 365) 3.815.091,75 (F)

quota % margine di intermediaz.lordo imputabile all’operatività con soci (F x 100/E) 23,76% (G)

utile ristornabile ante verifica limite regolamentare (D x G) 293.196,04 (H)

utile ristornabile rispetto al limite regolamentare (D x 40%) 300.599,58 (I)

utile ristornabile: minore fra H e I 293.196,04 (L)

utile ristornabile, al netto eccedenze da destinare a fini di beneficenza o mutualità (pari ad euro 109.905,77),

proposto dal Consiglio di Amministrazione 183.290,16 (M)

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESEERCIZIO 2020 63

La determinazione del ristorno spettante al singolo socio è effettuata sulla base della seguente proporzione:

margine contrib. singolo socio : margine contrib. tutti i soci = ristorno singolo socio : utile ristornabile

Proponiamo al Vostro esame e alla Vostra approvazione il bilancio dell’esercizio 2020 come esposto nella documentazione dei prospetti di bilancio, nonché nella Nota Integrativa.

CAPITOLO 10 Considerazioni

conclusive

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DELL’ESEERCIZIO 2020 65

Care Socie, cari Soci,  

la Pandemia da Covid-19, dai tratti drammatici, ha obbligato tutti a cambiare il modo di vivere. In molti casi, purtroppo, a sopravvivere, vedendo sparire tante certezze. L’epidemia che ha colpito il globo terrestre ci ha però anche permesso di dimostrare la nostra audacia e piena reattività. Insieme ai nostri dipendenti, soprattutto coloro a più stretto contatto con la clientela, abbiamo affrontato il 2020 con resilienza e abbiamo altresì confermato cosa significhi essere banca di comunità, sempre attenta al cliente (aumentando gli orari di sportello) e al territorio (quest’anno in modo particolare abbiamo contribuito a salvare diverse vite umane, sostenendo enti del terzo settore e/o ospedali locali, bisognosi di risorse economiche necessarie per forniture di materiale sanitario atto a combattere il virus, elargendo ingenti somme in beneficienza aventi il carattere dell’adesso e subito). L’attuale Pandemia ci ha permesso di confermare come il modello di servizio e la centralità delle Persone che distinguono il Credito Cooperativo debbano rappresentare una risposta concreta alle necessità dei territori e delle Comunità.

Un sistema di Banche protagoniste nei loro territori, solide, forti, organizzate ed efficienti non solo è possibile: è auspicabile, per rispondere alle nuove sfide e per garantire quella “biodiversità” bancaria che serve al Paese.

Insieme al Movimento Cooperativo, rappresentato da Federcasse, ci impegniamo costantemente per fare in modo che i governanti e i vigilanti, nazionali ed europei, possano approfondire e maggiormente comprendere la nostra biodiversità:

avere l’anima, il cuore e la testa cooperativi, in un gruppo bancario cooperativo. La nostra peculiarità cooperativa rappresenta un valore aggiunto distintivo e sempre più attuale, che va confermato, rafforzato e difeso da ogni rischio di omologazione.

Siamo convinti che l’articolazione a gruppo bancario cooperativo ci aiuterà a coniugare la prossimità con l’efficienza e la competitività, soprattutto attraverso la svolta verso il Fintech, garantita da economie di scala, in termini di prodotti e servizi, oggi più che mai indispensabili.

Vogliamo continuare a fare la nostra parte con passione e dedizione, affinando strategie necessarie affinché la nostra Cassa possa realmente rimanere ancorata ai propri territori.

Per il Consiglio di Amministrazione