• Non ci sono risultati.

17/2003 - Determinazione 19019/2016 relativa a conte- conte-nuto informativo dell'Anagrafe delle aziende agricole come

2 FONDO REGIONALE PER LA MONTAGNA 2.1 Concessione

R. 17/2003 - Determinazione 19019/2016 relativa a conte- conte-nuto informativo dell'Anagrafe delle aziende agricole come

modificata da determinazione 3219/2017 - Ridefinizione ed integrazione voci contenuto informativo

LA DIRIGENTE FIRMATARIA Visti:

- La legge regionale 30 maggio 1997, n.15 “Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di agricoltura. Abro-gazione della L.R. 27 agosto 1983 n. 34”;

- Il decreto del Presidente della Repubblica 01 dicembre 1999, n. 503 “Regolamento recante norme per l’istituzione della Car-ta dell’agricoltore e del pescatore e dell’anagrafe delle aziende agricole, in attuazione dell’articolo 14, comma 3, del Decreto le-gislativo 30 aprile 1998, n.173”;

- Il Regolamento Regionale n. 17 del 15 settembre 2003 recante “Disciplina dell'anagrafe delle aziende agricole dell'E-milia-Romagna";

- La Determinazione n.12818 del 8 ottobre 2003 Regola-mento Regionale n. 17/2003 - ANAGRAFE DELLE AZIENDE AGRICOLE – Determinazione dei contenuti informativi e del fascicolo aziendale;

- La Determinazione n. 6210 del 10 maggio 2004 R.R.

17/2003 Anagrafe delle Aziende agricole, modifica elenco docu-mentazione da considerare probante in relazione alle varie forme di titolarità di conduzione dei terreni agricoli - Determinazione n. 12818 del 8 ottobre 2003, allegato 1 sez.2/2, p. 23;

- Il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 - Codice dell'am-ministrazione digitale;

- Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo convertito con modi-ficazioni dalla Legge. 4 aprile 2012, n. 35;

- La L. 11 agosto 2014, n. 116, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universi-taria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea;

- La Determinazione n. 19019 del 28 novembre 2016 re-cante “Regolamento Regionale 17/2003 – Rideterminazione del contenuto del contenuto informativo dell'Anagrafe delle aziende agricole e della fonte documentale o telematica – ridefinizione dell'allegato A”;

- La determinazione n. 3219 del 3 marzo 2017 recante “R.R.

17/2003 – Integrazioni al punto 10 dell’allegato A della determi-nazione 19019 del 28 novembre 2016”;

Dato atto che:

- l'art.3 del R.R. 17/2003 prevede che la Regione gestisca il sistema dell'Anagrafe delle Aziende Agricole esercitando, in par-ticolare, le seguenti funzioni:

a) determina i contenuti informativi dell'archivio e del fasci-colo aziendale informatizzati;

b) provvede all’effettuazione dei necessari controlli periodici

sulla regolarità delle funzioni esercitate dai Centri di Assisten-za Agricola – CAA;

- l’art. 14 del D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 stabilisce che la disciplina dei controlli è ispirata a principi di semplicità, propor-zionalità dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio;

- l’art. 25 comma 2 del D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 stabili-sce che i dati relativi all’azienda agricola contenuti nel fascicolo aziendale elettronico fanno fede nei confronti delle pubbliche amministrazioni per i rapporti che il titolare dell’azienda agrico-la instaura ed intrattiene con esse;

Considerato che con l'allegato A della Determinazione n. 19019 del 28 novembre 2016 si è provveduto:

- a rideterminare i contenuti informativi dell'anagrafe ottimiz-zando le informazioni e la relativa documentazione;

- a stabilire che i dati contenuti nel fascicolo aziendale posso-no avere fonte documentale o telematica e che l'interconnessione con banche dati della Pubblica Amministrazione assolve l’azien-da agricola l’azien-dall'obbligo di presentazione della documentazione relativa alle informazioni in esse contenute;

Considerato che con la determinazione n. 3219 del 3 marzo 2017 è stato ridefinito l’allegato A) di cui alla citata determinazione 19019/2016, ed in particolare la voce 10.Uso, con l’introduzione di nuovi codici, è stata modificata come segue:

10. Uso 10.1

Atto comprovante il titolo legittimante, atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel caso di cooperative All. 16 ed eventuali at-ti giusat-tificaat-tivi

10.2

Conduzione ai sensi della L. 11/8/2014 n.116

- che tale disaggregazione non consente un’efficace intero-perabilità dei fascicoli inseriti in Anagrafe delle aziende agricole con il sistema SIAN;

- che pertanto risulta necessario ridefinire la voce 10. Uso come di seguito esposto:

10.1

Godimento a società

Atto comprovante il titolo legittiman-te, atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel caso di cooperative All. 16 ed eventuali atti giustificativi 10.2

Terreni montani sotto 5.000 m.q.

Conduzione ai sensi della L. 11/8/2014 n.116

Dato atto inoltre che non risultano attualmente presenti nel citato allegato A) della determinazione 19019/2016 alcune voci, con relativi codici, che consentirebbero una migliore intercon-nessione con i sistemi informatici SIAN;

Pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, si rende ne-cessario integrare l’elenco della documentazione da considerare

probante o la fonte telematica - che comprova la corrispon-denza della situazione aziendale con le informazioni contenute nell'archivio – di cui all’ allegato A, della Determinazione del Re-sponsabile del Servizio competitività delle imprese agricole ed agroalimentari n. 19019 del 28 novembre 2016 integrando con la seguente nuova voce:

Descrizione Codice Documentazione probante 42.Custodia

giudiziaria 42.1 Copia dell’atto dell’Autorità giudiziaria

Visti:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 111 del 28 genna-io 2021 avente per oggetto “Piano triennale di prevenzgenna-ione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023” ed in particolare l’allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazio-ne degli obblighi di pubblicaziol'applicazio-ne previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corru-zione 2021-2023”;

Viste altresì:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Ro-magna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'eser-cizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibe-ra 450/2007” e successive modifiche ed integdelibe-razioni;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- la delibera n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell’ambito delle Di-rezioni Generali, Agenzie, e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RA-SA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 21037 del 23/11/2020 recante: “Provvedimento di no-mina di Responsabili del procedimento ai sensi degli articoli 5 e ss. della L. 241/1990 e ss. mm. e degli articoli 11 e ss. della L.R.

32/1993 presso il Servizio Competitività delle imprese e agro-alimentari”;

Richiamata, inoltre, la determinazione n. 23269 del 30 dicem-bre 2020 recante: “Ulteriore proroga degli incarichi dirigenziali nell'ambito della direzione generale agricoltura, caccia e pesca e conferimento di incarico dirigenziale ad interim”;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi;

Dato atto che il sottoscritto dirigente non si trova in situazio-ne di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;

determina:

1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono pertanto parte integrante e sostanziale del presen-te atto;

2) di modificare l’elenco della documentazione da considerare probante o la fonte telematica - che comprova la corrispondenza della situazione aziendale con le informazioni contenute nell'ar-chivio – di cui all’ allegato A, punto 10, della Determinazione del Responsabile del Servizio competitività delle imprese agrico-le ed agroalimentari n. 19019 del 28 novembre 2016, così come modificata dalla determinazione 3219/2017, eliminando il punto 10.uso e rendendo autonomi le sottovoci, come di seguito esposto:

10.1

Godimento a società

Atto comprovante il titolo legittiman-te, atto pubblico o scrittura privata autenticata. Nel caso di cooperative All. 16 ed eventuali atti giustificativi 10.2

Terreni montani sotto 5.000 m.q.

Conduzione ai sensi della L.

11/8/2014, n.116

3) di integrare l’elenco delle voci e della documentazione da considerare probante o la fonte telematica - che comprova la corrispondenza della situazione aziendale con le informazioni contenute nell'archivio – di cui all’ allegato A, della Determina-zione del Responsabile del Servizio competitività delle imprese agricole ed agroalimentari n. 19019 del 28 novembre 2016, così come modificata dalla determinazione 3219/2017, con l’introdu-zione del seguente nuova descril’introdu-zione:

Descrizione Codice Documentazione probante 42.Custodia

giudiziaria 42.1 Copia dell’atto dell’Autorità giudiziaria

4) di rendere consultabile la documentazione mediante la fun-zione gestione documentale;

5) di disporre l’ulteriore pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. n. 33/2013, secondo quanto previsto nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparen-za (PTPC), come precisato in premessa;

6) di disporre la pubblicazione in forma integrale della pre-sente determinazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, dando atto che il Servizio Competiti-vità delle Imprese Agricole ed Agroalimentari provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura.

La Responsabile del Servizio Giuseppina Felice

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVI-ZIO FITOSANITARIO 15 MARZO 2021, N. 4373

Divieto di messa a dimora nella regione Emilia-Romagna di piante appartenenti al genere Crataegus Spp

Il DIRIGENTE FIRMATARIO Visti:

- la L.R. 20 gennaio 2004, n. 3, recante "Norme in materia di tutela fitosanitaria – Istituzione della tassa fitosanitaria regio-nale. Abrogazione delle leggi regionali 19 gennaio 1998, n. 3 e 21 agosto 2001, n. 31";

- il regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, relativo anche alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante;

- il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo fra l’altro ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’ap-plicazione della legislazione sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari;

- la propria determinazione n. 127 del 9/1/2019, recante “Di-vieto di messa a dimora nella Regione Emilia-Romagna di piante appartenenti al genere Crataegus spp. Anno 2020”;

- il regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commis-sione, del 28 novembre 2019, che stabilisce condizioni uniformi per l’attuazione del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le misure di prote-zione contro gli organismi nocivi per le piante e che abroga il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione e modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2018/2019 della Commissione;

- il D.M. 13 agosto 2020, recante “Criteri per il manteni-mento di aree indenni per l'organismo nocivo Erwinia amylovora (Burrill) Winslow et al. agente del colpo di fuoco batterico delle pomacee nel territorio della Repubblica italiana”

- il D. Lgs. 2 febbraio 2021, n. 19, recante “Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell’articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l’adegua-mento della normativa nazionale alle disposizioni del regolal’adegua-mento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625”;

Considerato che:

- sul territorio regionale è sempre diffuso il "Colpo di fuoco batterico delle pomacee", causato dal batterio Erwinia amylovo-ra, che può provocare rilevanti danni economici ed ambientali a molte specie di interesse agrario, ornamentale e forestale;

- le piante appartenenti al genere Crataegus spp. sono partico-larmente sensibili al colpo di fuoco batterico e possono costituire una potenziale fonte di inoculo e di propagazione della malattia;

- con la suddetta determinazione n. 127/2020 è stato proroga-to fino al 31/12/2020, a tiproroga-tolo di prevenzione e ulteriore cautela, il precedente divieto di messa a dimora delle piante appartenen-ti al genere Crataegus spp.;

- la limitazione della presenza di piante appartenenti al ge-nere Crataegus spp. nel territorio della Regione Emilia-Romagna ha contribuito in modo evidente a ridurre il numero di focolai della malattia;

- permangono tuttavia rischi di diffusione della fitopatia in oggetto;

Ritenuto pertanto opportuno prorogare ulteriormente il divieto

di messa a dimora delle piante appartenenti al genere Crataegus spp., in quanto il contenimento della presenza di piante di tale genere costituisce un fattore che facilita e favorisce l'azione pre-ventiva e di contrasto alla diffusione del colpo di fuoco batterico delle pomacee, condotta costantemente dagli agricoltori;

Visti:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, recante "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della di-sciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte del-le pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;

Richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'eser-cizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibe-ra 450/2007” e successive modifiche;

- n. 468 del 10 aprile 2017, recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 recante “Indirizzi organiz-zativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture re-gionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

Viste:

- la determinazione n. 15715 del 15 settembre 2020 recante

“Nomina dei responsabili del procedimento del Servizio Fitosa-nitario, della Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca, ai sensi degli articoli 5 e ss. della L. 241/1990 e ss.mm. e degli ar-ticoli 11 e ss. della L.R. 32/1993. Modifica determinazione n.

19741/2017”;

- n. 111 del 28/1/2021, recante “Piano triennale di preven-zione della corrupreven-zione e della trasparenza. Anni 2021-2023”, in particolare l’allegato D) recante “Direttiva di indirizzi interpre-tativi 2021 – 2023”;

Vista la determinazione dirigenziale n. 23269 del 30/12/2020 del Direttore Generale Agricoltura, Caccia e Pesca, recante “Ul-teriore proroga degli incarichi dirigenziali nell'ambito della Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca e conferimento di incarico dirigenziale ad interim” fino al 31/3/2021;

Attestato che il sottoscritto dirigente, responsabile del proce-dimento, non si trova in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto, ai sensi della delibera di Giunta n. 2416/2008 e successive modifi-che e integrazioni;

determina:

1. di prorogare, ai sensi dell’art. 6, comma 3, del D. Lgs.

2/2/2021, n. 19, il divieto della messa a dimora delle piante appar-tenenti al genere Crataegus spp. in tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna, fino a data da destinarsi, fatta salva specifica autorizzazione del Servizio Fitosanitario valutata sulla base dei rischi fitosanitari presenti sul territorio;

2. di applicare ai trasgressori le sanzioni amministrative pe-cuniarie, previste dal seguente art. 55, comma 14, del D. Lgs.

n. 19/2021, il quale dispone quanto segue: "Chiunque non

os-serva il divieto di messa a dimora di piante, disposto dai Servizi fitosanitari regionali ai sensi dell’art. 32, comma 2, anche qualo-ra le stesse siano asintomatiche, ha l’obbligo di provvedere alla loro estirpazione e distruzione entro quindici giorni dalla notifi-ca dell'atto di intimazione ad adempiere. In notifi-caso di inosservanza dell’obbligo di cui al primo periodo si applica la sanzione ammi-nistrativa pecuniaria da 200,00 euro a 1.200,00 euro; il Servizio fitosanitario regionale competente per territorio dispone altre-sì l’estirpazione delle piante ponendo a carico dei trasgressori le relative spese. A chiunque impedisce l’estirpazione coattiva

delle piante si applica la sanzione di cui al secondo periodo au-mentata del doppio.”;

3. di pubblicare integralmente il presente atto nel Bolletti-no Ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna, al fine di garantirne la più ampia diffusione, dando atto che ne verrà data idonea informazione sul seguente sito: http://agricoltura.regio-ne.emilia-romagna.it.

Il Responsabile del Servizio Stefano Boncompagni

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVI-ZIO GEOLOGICO, SISMICO E DEI SUOLI 11 MARZO 2021, N. 4259

O.C.D.P.C. n.675/2020 - Approvazione della graduatoria definitiva e del Piano degli interventi prioritari di miglio-ramento sismico o di demolizione/ricostruzione su edifici pubblici strategici e rilevanti di cui all'art.2, comma 1, lett.

B) dell'O.C.D.P.C. n.532/2018, finanziati secondo le disposi-zioni dell'O.C.D.P.C. n. 675/2020

Il DIRIGENTE FIRMATARIO Visti:

- il Decreto-Legge 28 aprile 2009, n.39, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n.77 e, in particolare, l'articolo 11, con il quale viene istituito un fondo per la preven-zione del rischio sismico;

- l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n.532 del 12 luglio 2018 pubblicata sulla G.U. della Repubblica Italiana, n.169, del 23 luglio 2018, “Attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009 n.39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n.77”, in materia di contributi per in-terventi di prevenzione del rischio sismico (di seguito O.C.D.P.C.

n.532/2018);

- l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 675 del 18 maggio 2020 pubblicata sulla G.U. della Repubbli-ca Italiana, n. 133 del 25 maggio 2020 “Disciplina delle risorse non utilizzate o oggetto di revoca di cui alle ordinanze 3907/2010, 4007/2012, 52/2013, 171/2014, 293/2015, 344/2016 e 532/2018 di attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77“(di seguito O.C.D.P.C. n.675/2020);

- la deliberazione della Giunta regionale del 12 ottobre 2020, n.1358 recante “O.C.D.P.C. 18 maggio 2020, n. 675 – Attuazione dell’art.1, commi 1,3 e 4. Approvazione dei criteri e delle indi-cazioni tecniche e procedurali per la presentazione dei progetti, l’attribuzione, la concessione e la liquidazione dei contributi per la realizzazione di interventi di riduzione del rischio sismico in edifici pubblici strategici e rilevanti”, di cui all’art.2, comma 1, lett. b) dell’O.C.D.P.C. n.532/2018;

Dato atto:

- che l’art. 1 dell’O.C.D.P.C. n.675/2020 ha definito le risor-se non utilizzate del Fondo per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, di cui all’art. 2 comma 1 lett. a), b) e c) delle Or-dinanze nn.3907/2010, 4007/2012, 52/2013, 171/2014, 293/2015, 344/2016 e 532/2018;

- che l’art. 2, comma 3 dell’O.C.D.P.C. n.675/2020 ha

dispo-sto che le risorse non utilizzare di cui all’art. 2, comma 1, lettere c) delle ordinanze sopra richiamate, potessero essere impegnate per gli interventi di cui all'art. 2, comma 1, lettera b) delle mede-sime ordinanze, con priorità rispetto agli interventi su edifici di proprietà comunale;

- che l’art. 2, comma 4 dell’O.C.D.P.C. n.675/2020, ha previsto che alle risorse riutilizzate si applicasse la disciplina dell'ordinanza n. 532/2018 relativa alle azioni di cui all'art. 2, comma 1;

- che la quota derivante dalle risorse “non utilizzate” o “og-getto di revoca” ai sensi dell’art. 1 comma 3 e 4 dell’O.C.D.P.C.

n.675/2020 e relative all'art.2, comma 1, lett. b) e c) delle Ordi-nanze n. 3907/2010, 4007/2012, 52/2013, 171/2014, 293/2015, 344/2016 e 532/2018, rilevate attraverso il portale del Di-partimento della Protezione Civile MePP11 (Monitoraggio Edilizia Pubblica e Privata - art.11), risulta pari a complessivi euro 9.711.499,38;

- della nota dell’Assessore all’Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile, Prot. 29/10/2020. 0697577.U, con la quale viene chiesto ai Comuni di trasmettere, con riferi-mento all’O.C.D.P.C. n.675/2020, le proposte di priorità per gli interventi strutturali su edifici pubblici di interesse strategico e su edifici rilevanti ricadenti nel proprio ambito territoriale, me-diante lo schema predisposto costituente l’Allegato B3 alla DGR 1358/2020;

- che le proposte di priorità risultano conservate agli atti d’uf-ficio del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna;

Dato atto, inoltre, che:

- ai sensi della D.G.R. n.1358/2020, la graduatoria definitiva, con l’indicazione degli edifici ammessi a finanziamento fino alla concorrenza dell’importo complessivo disponibile, è stata pubblica-ta sulla pagina web del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione (link: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/

it/geologia/sismica/interventi-di-riduzione-del-rischio-sismico/

art-11-dl-28-aprile-2009-n39/ordinanza-del-cdpc-n-675-del-2020-e-documenti-correlati);

- l’importo del contributo è stato determinato moltiplicando il “costo convenzionale”, distinto in base alla tipologia di inter-vento di cui al comma 1 dell’art.8 dell’O.C.D.P.C. n.532/2018, per il volume lordo dell’edificio soggetto ad intervento;

- ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n.1358/2020 sopra citata, i contributi degli interventi utilmente ammessi a finanziamento che risultavano elevati rispetto all’importo com-plessivo disponibile in ragione delle rilevanti volumetrie della costruzione (art.10, c.2 dell’O.C.D.P.C. n.532/2018), sono stati rimodulati al fine di ottimizzare l’impiego dell’ammontare com-plessivo delle risorse disponibili per finanziare il maggior numero di interventi;

- con nota Prot. 22/02/2021. 0149723.U indirizzata ai Sogget-ti beneficiari è stato richiesto il Codice Unico di Progetto (CUP) per gli interventi strutturali ammessi a finanziamento (art.2, com-ma 1, lett. b);

Rilevato che:

- per gli edifici collocati utilmente in graduatoria la tipologia di intervento risulta essere di intervento locale, miglioramento si-smico o demolizione/ricostruzione;

- in ottemperanza al comma 5, art.9 dell’O.C.D.P.C.

n.532/2018, “nel caso in cui dalla progettazione risulti non possibile raggiungere, attraverso il miglioramento sismico, la percentuale del 60%, la tipologia dell’intervento potrà essere ridotta al rafforzamento locale, laddove ne esistano le condi-zioni, con una nuova progettazione debitamente rendicontata economicamente e tecnicamente, che comunque dovrà garanti-re interventi strutturali sulle parti più vulnerabili dell’edificio.

La Regione provvederà a ricalcolare il finanziamento secondo i parametri indicati al comma 1, lettera a) dell’articolo 8 e alla ri-modulazione del Programma, comunicandolo al Dipartimento”;

Considerato che per lo svolgimento di tutte le attività fina-lizzate alla realizzazione degli interventi strutturali di cui trattasi, devono essere rispettate le modalità e le tempistiche di cui all’Al-legato B2 alla D.G.R. n.1358/2020;

Atteso che:

- per le motivazioni precedentemente espresse, la somma di

€ 9.711.499,38 destinata agli interventi di prevenzione del rischio sismico su edifici pubblici strategici e rilevanti di cui all’art.2, comma 1, lett. b) dell’O.C.D.P.C. n.532/2018, non è sufficiente a soddisfare la totalità delle richieste di finanziamento pervenute;

- i contributi concessi, oggetto del presente provvedimento, sono da considerarsi quali importi massimi, da erogare a favore dei Comuni beneficiari, ed eventuali ulteriori somme che si ren-dessero necessarie per la realizzazione degli interventi saranno a carico di ciascun soggetto beneficiario del contributo;

Dato atto che come disposto dalla D.G.R. n.1358/2020, il Dirigente regionale competente provvederà con propri atti all’at-tribuzione, alla concessione, alla liquidazione e alla revoca dei contributi di cui sopra, così come alle eventuali proroghe del-le tempistiche previste dall’Ordinanza suddetta e dall’Aldel-legato

Dato atto che come disposto dalla D.G.R. n.1358/2020, il Dirigente regionale competente provvederà con propri atti all’at-tribuzione, alla concessione, alla liquidazione e alla revoca dei contributi di cui sopra, così come alle eventuali proroghe del-le tempistiche previste dall’Ordinanza suddetta e dall’Aldel-legato