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DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ

Nel documento CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A. (pagine 13-35)

Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A., come sopra rappresentata, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.

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Ing. Tomaso Grassi

Presidente del Consiglio di Amministrazione Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A.

SEZIONE 2

DESCRIZIONE GE NER ALE DEL P ROGR AMM A

Cassa di Risparmio di Cesena S.p.A. ha redatto il presente Prospetto di Base nel quadro di un programma di offerta di prestiti obbligazionari con valore nominale unitario inferiore a Euro 100.000 deliberato dal Comitato Esecutivo in data 27 gennaio 2014 e dal Consiglio di Amministrazione in data 21 febbraio 2014.

Il presente Programma prevede l’emissione in via continuativa da parte dell’Emittente delle seguenti tipologie di titoli di debito:

- Obbligazioni a Tasso Variabile

- Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e Floor - Obbligazioni a Tasso Fisso

- Obbligazioni a Tasso Misto

- Obbligazioni a Tasso Step Up / a Tasso Step Down - Obbligazioni Zero Coupon

- Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile con eventuale rimborso anticipato e/o ammortamento periodico

- Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso con eventuale rimborso anticipato e/o ammortamento periodico Le Obbligazioni ordinarie oggetto del Programma di Emissione sono titoli di debito che determinano l’obbligo, per Cassa di Risparmio di Cesena, di rimborsare all’investitore, alla scadenza, il 100% del loro valore nominale unitamente alla corresponsione di cedole di interesse (ad esclusione delle obbligazioni Zero Coupon) determinate secondo le modalità di calcolo specifiche per ciascuna tipologia di prestito.

Le Obbligazioni subordinate sono “passività subordinate” di tipo Tier II, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute nella Parte Due (Fondi Propri), Titolo I (Elementi dei Fondi Propri), Capo 4 (Capitale di Classe 2), art. 62, 63 e 77 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (il “CRR”) e della Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 20 dicembre 2013 “Applicazione in Italia del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e della direttiva 2013/36/UE (CRD4)”, Parte II, Capitolo I.

Le Obbligazioni subordinate Tier II sono titoli di debito che determinano l’obbligo, per Cassa di Risparmio di Cesena, di rimborsare all’investitore, alla scadenza o con ammortamento periodico del capitale anche a rate non costanti, il 100% del loro valore nominale unitamente alla corresponsione di cedole di interesse determinate secondo le modalità di calcolo specifiche per ciascuna tipologia di prestito. Le Obbligazioni subordinate avranno durata pari o superiore a 5 anni; le stesse potranno essere rimborsate anticipatamente come indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito previa autorizzazione della Banca d’Italia.

Il presente Prospetto di Base, che sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione e consta:

• della Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell’Emittente e dei titoli oggetto di emissione;

• del Documento di Registrazione, che contiene le informazioni sull’Emittente;

• della Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali e i rischi di ogni singola emissione.

Le Condizioni Definitive e le Note di Sintesi, che conterranno i termini e le condizioni specifiche dei titoli di volta in volta emessi,saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento, messe a disposizione entro il giorno antecedente quello di inizio dell’offerta presso la sede e ogni filiale dell’Emittente e soggetti collocatori, nonché pubblicate sul sito internet www.carispcesena.it e, contestualmente inviate a Consob.

SEZIONE 3

NOT A DI SINTESI

Sezione A — Introduzione e avvertenze

A.1 Introduzione Le Note di Sintesi sono costituite da obblighi informativi definiti “Elementi”. Questi elementi sono numerati nelle sezioni A - E (A.1 - E.7). Essi contengono tutti gli elementi necessari per essere inclusi in una Nota di Sintesi per questo tipo di titoli e Emittenti. Dato che alcuni Elementi non sono necessari, ci possono essere lacune nella sequenza di numerazione degli Elementi.

Anche se un Elemento può essere richiesto nella Nota di Sintesi, in funzione del tipo di titoli ed Emittente, è comunque possibile che non siano fornite rilevanti informazioni relative all'Elemento in questione. In questo caso è inclusa nella Nota di Sintesi una breve descrizione dell’Elemento, con la menzione di “Non applicabile”.

Avvertenze Cassa di Risparmio di Cesena avverte che:

- la presente Nota di Sintesi va letta come introduzione al Prospetto;

- qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull'esame da parte dell'investitore del Prospetto completo;

- qualora sia presentato un ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l'investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri della Comunità Europea, a sostenerne le spese di traduzione del Prospetto prima dell'inizio del procedimento;

- la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota stessa risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altri parti del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari.

L’Emittente non intende accordare il consenso all’utilizzo del Prospetto per la successiva rivendita o collocamento delle Obbligazioni da parte di altri Intermediari Finanziari.

Sezione B — Emittente

generale in Piazza Leonardo Sciascia n. 141, Cesena (FC) tel. 0547-358111.

B.4b Descrizione tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente.

B.5 Descrizione del Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena

L’Emittente Cassa di Risparmio di Cesena Spa è la Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cesena e opera tipicamente nel settore dell’intermediazione creditizia e dell’erogazione di servizi attraverso l’attività della propria rete commerciale.

Di seguito si riporta la rappresentazione grafica della struttura dell’assetto proprietario del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Cesena alla data del 31 dicembre 2013:

6,462% modifiche, dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers, la quale ha espresso per i bilanci stessi un giudizio senza rilievi.

B.12 Informazioni Finanziarie selezionate

Si riportano di seguito alcuni dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità maggiormente significativi tratti dai bilanci consolidati al 31 dicembre 2013 e 2012.

I dati sono stati redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS:

PATRIMONIO DI VIGILANZA E COEFFICIENTI PATRIMONIALI (dati in migliaia di Euro)

31/12/2013 31/12/2012 Variazione Coefficienti minimi normativi(6)

Tier 1 Capital Ratio (1) 8,16% 7,58% 0,58% 4,00%

Core Tier 1 Capital Ratio (2) 8,16% 7,58% 0,58% 2,00%

Total Capital Ratio(3) 12,31% 11,05% 1,26% 8,00%

Patrimonio di Vigilanza (4) 486.466 468.009 18.457 di cui Patrimonio di Base (Tier 1) 322.606 320.752 1.854 di cui Patrimonio Supplementare

(Tier 2) 163.352 147.257 16.095

Elementi da dedurre dal Patrimonio

di Base e Supplementare(5) 3.454 5.324 -1.870

di cui Patrimonio di terzo livello

(Tier 3) 508 - 508

Attività di rischio ponderate(7) 3.951.475 4.233.538 -282.063 Attività di rischio

ponderate(RWA)/Totale attivo 69,69% 73,87% -4,18%

(1) Il “Tier one capital ratio” è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base (capitale versato, sovrapprezzi di emissione, riserve, utili del periodo non distribuiti e strumenti ibridi di patrimonializzazione) e le Attività di rischio ponderate.

Il valore dell’indice è passato dal 7,58% del 31/12/2012 all’8,16% del 31/12/2013 con un incremento

dello 0,58% per effetto principalmente della riduzione delle Attività di rischio ponderate, che sono diminuite di 282,063 mln di euro.

(2) Il “Core Tier one capital ratio” è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Base, al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione, e le Attività di rischio ponderate. Si segnala che l'indicatore risulta essere coincidente all'indicatore "Tier One Capital Ratio" in quanto l’Emittente non ha fatto ricorso all’emissione a strumenti ibridi di patrimonializzazione.

(3) Il “Total capital ratio” è costituito dal rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza, dato dalla sommatoria fra Patrimonio di Base e Patrimonio Supplementare (costituito dalle riserve di valutazione e dalle passività subordinate assieme al Patrimonio di 3° livello) e le Attività di rischio ponderate.

Il rapporto risulta in aumento, dall’11,05% al 12,31%, per effetto della nuova emissione di prestiti subordinati LTII per un importo di 60 milioni cha ha in parte compensato il rimborso delle quote residue di precedenti emissioni.

(4) Il Patrimonio di Vigilanza di Gruppo, costituito dal Patrimonio di Base e dal Patrimonio Supplementare, al 31 dicembre 2013, ammonta a 486,466 milioni rispetto a 468,009 milioni del 31/12/2012, in aumento di 18,457 milioni dovuti in parte all’utile di esercizio registrato nel 2013 (al netto dell’effetto rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia) e in parte ai nuovi prestiti subordinati LTII emessi nell’anno.

In particolare il Patrimonio di Base registra una crescita di 1,854 milioni, come conseguenza dell’accantonamento dell’utile di esercizio registrato nell’anno 2013 al netto dei dividendi e dell’effetto rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia.

Il Patrimonio Supplementare invece, registra un aumento di 16,095 milioni da attribuire all’emissione di titoli subordinati LTII (per un importo nominale di 60 milioni) in parte compensato dalla diminuzione dei titoli subordinati emessi negli esercizi precedenti (pari a 31,363 milioni).

(5) La voce “Elementi da dedurre dal Patrimonio di Base e Supplementare” comprende la partecipazione in Banca d’Italia, come previsto dalla circolare Banca d’Italia n. 1168812/2005, e le partecipazioni in banche e società finanziarie maggiori del 10% dell'ente partecipato, come previsto dalla circolare 263/2006 di Banca d’Italia. I valori della tabella relativi al Patrimonio di Vigilanza, al Patrimonio di Base e al Patrimonio Supplementare sono al netto di tali importi.

(6) I limiti riportati sono riferiti alla normativa di Vigilanza in vigore al 31/12/2013. Dal 1° genna io 2014 è entrato in vigore un nuovo impianto normativo (introdotto con il Regolamento UE n. 575/2013 e con la Circolare Banca d’Italia n. 285/2013) che prevede una nuova definizione di capitale, nuove regole per la determinazione dell’attivo ponderato e una serie di limiti minimi da rispettare relativi ai coefficienti di capitale. L’introduzione di questa nuova normativa, cd. “Basilea 3”, prevede una fase di transizione che si concluderà nel 2019.

(7) Il totale delle Attività di rischio ponderate (Risk Weighted Assets – RWA) passa da 4.233,538 mln di euro di fine 2012 a 3.951,475 mln di euro del 31/12/2013, in diminuzione di 282,063 mln di euro pari a – 6,66%. Il calo registrato dipende sia dalla riduzione di crediti verso clientela sia dall’ottimizzazione dell’assorbimento di capitale. Per il calcolo delle Attività di rischio ponderate la Banca ricorre alla metodologia standardizzata.

PRINCIPALI INDICATORI DI RISCHIOSITÀ CREDITIZIA

31/12/2013 31/12/2012 Var.ne Sistema 31/12/2013*

Copertura delle sofferenze(3) 50,91% 52,09% -1,18% 54,70% 56,00%

Sofferenze nette su patrimonio

* Dati medi di sistema riferiti alla classe dimensionale di appartenenza ovvero delle banche piccole (Fonte: Rapporto sulla

Stabilità Finanziaria Banca d’Italia n. 1 del maggio 2014).

°Dati medi di sistema riferiti alla classe dimensio nale di appartenenza ovvero delle banche piccole (Fonte: Rapporto sulla

Stabilità Finanziaria Banca d’Italia n. 5 di aprile 2013).

(1) L’indice rappresenta, in termini percentuali, l’incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi anch’essi lordi.

Al 31/12/2013 le sofferenze lorde si sono attestate a 456,234 milioni, in crescita di 162,650 milioni (+55,40%) rispetto all’anno precedente, come conseguenza del perdurare della crisi economica in atto.

(2) L’indice rappresenta, in termini percentuali, l’incidenza delle sofferenze nette, costituite dalle sofferenze lorde al netto dei fondi analitici rettificativi, sul totale degli impieghi netti.

Al 31/12/2013 le sofferenze nette sono incrementate da 140,666 milioni a 223,950 milioni (+83,284 milioni) e contemporaneamente si è registrata una riduzione degli impieghi netti passati da 4.088 milioni a 3.875 milioni (-213,456 milioni).

(3) La copertura delle sofferenze (Coverage Ratio) è data dal rapporto fra le svalutazioni analitiche e l’esposizione lorda. Tale indice evidenzia un leggero decremento dal 52,09% al 50,91%, con le rettifiche di valore che hanno raggiunto i 232,284 milioni rispetto ai 152,918 dell’anno precedente. Nella valutazione dei crediti deteriorati si è tenuto conto di criteri prudenziali, secondo le indicazioni fornite dall’Organo di Vigilanza in risposta alla sollecitazione avanzata dal Fondo Monetario Internazionale nei confronti del sistema bancario italiano. Ciò ha comportato l’adozione di criteri più rigidi e stringenti soprattutto per quanto riguarda la valutazione degli immobili posti a garanzia degli affidamenti, in seguito alla crisi che ha pesantemente colpito tale settore.

(4) Per effetto di una rigida classificazione nell’ambito dei crediti deteriorati, il peso delle sofferenze nette sul Patrimonio netto al 31/12/2013 è cresciuto post riparto di 23,42 punti percentuali. Lo stock di sofferenze nette ammonta quindi a 223,950 milioni di euro.

(5) Per “Crediti deteriorati lordi su impieghi lordi" si intende la sommatoria degli impieghi classificati a:

sofferenza, incaglio, scaduti e/o sconfinati e ristrutturati, sul totale degli impieghi lordi.

Le difficoltà derivanti dalla crisi economica hanno continuato a manifestarsi in misura significativa anche nel 2013, con effetti evidenti nel tessuto economico e produttivo del Paese, con sempre più imprese costrette a chiudere l’attività ed a ricorrere a procedure concorsuali e sempre più privati che devono fare ricorso ad ammortizzatori sociali e quindi vedere ridotta la propria capacità di reddito e di conseguenza la capacità di onorare i propri debiti. Anche il Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, in quanto vicino al territorio ed alle esigenze delle piccole e medie imprese e delle famiglie, risente di tale situazione, registrando una dinamica crescente delle esposizioni non performing. Rilevante l’incremento dei crediti in sofferenza il cui valore lordo a livello consolidato al 31 dicembre 2013 aumenta di 162,650 milioni, rispetto ai dati del 31/12/2012 (+55,40%) con l’ammontare dei crediti deteriorati pari a 972,115 milioni.

(6) L’indice rappresenta, in termini percentuali, l’incidenza degli impieghi anomali netti sul totale degli impieghi netti. Il dato riflette, quindi, la rischiosità e l’andamento della congiuntura economica nelle aree geografiche di competenza dell’Emittente.

Confrontando i dati al 31/12/13 rispetto ai dati al 31/12/12 l’indice registra un incremento di 3,06 punti, con i crediti deteriorati netti passati da 566,184 milioni del 31/12/2012 a 655,368 milioni del 31/12/2013 (+89,186 milioni), mentre gli impieghi netti si sono ridotti (-213,456 milioni).

(7) La copertura dei crediti deteriorati è data dal rapporto fra il totale delle svalutazioni sui crediti deteriorati e i crediti deteriorati lordi. Per effetto dei maggiori accantonamenti effettuati con le rettifiche di valore passate da 237,157 milioni del 31/12/2012 a 316,747 milioni del 31/12/2013 (+79,590 milioni) l’indice di copertura è cresciuto al 32,58% dal 29,52% (+3,06%), nonostante il totale dei crediti deteriorati lordi sia incrementato da 803,341 milioni a 972,115 milioni.

COMPOSIZIONE PARTITE ANOMALE NETTE (dati in milioni di Euro)

31/12/2013 31/12/2012 Variazione

Crediti deteriorati 655 566 15,79%

- Sofferenze 224 141 59,21%

- Incagli 282 206 36,85%

- Ristrutturati 27 61 -55,48%

- Scaduti 122 158 -22,84%

Crediti in bonis 3.220 3.522 -8,57%

Totale Impieghi 3.875 4.088 -5,22%

I dati esposti nella tabella “Composizione partite anomale nette” evidenziano un aumento dei crediti deteriorati. In particolare le Sofferenze nette sono passate da 141 mln del 31/12/2012 a 224 mln del 31/12/2013. Gli Incagli netti sono passati da 206 mln del 31/12/2012 a 282 mln del 31/12/2013. Invece i Crediti scaduti e quelli ristrutturati segnano una contrazione rispettivamente del 22,84% e del 55,48%. Nel complesso, i Crediti deteriorati netti passano da 566 mln del 31/12/2012 a 655 mln del 31/12/2013, L'aumento dei crediti deteriorati è da ascrivere ad una situazione di deterioramento della qualità dei prestiti a seguito del perdurare della crisi economica che sta interessando il mercato nazionale e locale. Nonostante i dati esposti in tabella al 31/12/2013 non tengono conto delle indicazioni fornite dall’E.B.A sulla

“Forbearance measures” la Banca sta implementando tali indicazioni che specificano in modo più dettagliato le modalità di gestione delle posizioni ristrutturate.

GRANDI RISCHI

31/12/2013 31/12/2012 Variazione Totale Grandi Rischi su Impieghi netti (1) 4,61% 2,37% 2,24%

(1) Il totale dei Grandi Rischi i è determinato facendo riferimento alle esposizioni che superano il 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per esposizioni si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. Sono escluse dai grandi rischi le ponderazioni nulle che fanno riferimento al Ministero dell’Economia. Il rapporto sul totale impieghi netti mette in evidenza l’esposizione verso grandi rischi. L’ammontare degli impieghi su grandi rischi, è pari a 178,723 mln al 31/12/2013 per n. 3 posizioni, a fronte di 96,897 mln a fine 2012 su n. 2 posizioni. L’incremento del rapporto è da attribuire prevalentemente all’impiego sul MIC (mercato interbancario collateralizzato) esistente al 31/12/2013 pari a 74,4 mln di euro e avente come controparte la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa. Alla luce del valore percentuale assunto deIl’indicatore impieghi grandi rischi / impieghi netti, il rischio di concentrazione sui grandi rischi risulta essere limitato.

RAPPORTO TRA RETTIFICHE SU CREDITI NETTE E IMPIEGHI NETTI (dati in milioni di Euro)

31/12/2013 31/12/2012

Impieghi netti verso clientela 3.875 4.088

Rettifiche di valore nette su Impieghi verso la clientela 94 91

Rettifiche nette / Impieghi netti (1) 2,43% 2,22%

(1) La tabella indica il costo del rischio credito, rappresentato come rapporto tra le rettifiche su crediti (voce 130/a del conto economico) e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela a fine esercizio. Il valore del rapporto rettifiche nette / crediti netti passa dal 2,22% del 2012 al 2,43% del 2013 (+0,21%).

Le rettifiche di valore al 31/12/2013 sono rimaste sostanzialmente stabili; l’incremento percentuale registrato dal costo del credito è determinato dalla riduzione degli impieghi netti.

ESPOSIZIONE DELL’EMITTENTE SUI TITOLI DI DEBITO EMESSI DA GOVERNI CENTRALI E LOCALI ED ENTI GOVERNATIVI AL 31/12/2013

Italia BBB 1.108.691 1.153.080 1.153.080

HFT 3 3 3

FVO

AFS 1.108.688 1.153.077 1.153.077

HTM (1) L’esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a 1.154,776 mln e rappresenta l’85,2% del portafoglio di proprietà della Banca. Al 31/12/2013 risultano a Bilancio finanziamenti erogati a favore di Governi Centrali e locali nonché ad Enti Governativi per un ammontare complessivo di 59 milioni di euro, pari all’1,52% del totale degli impieghi netti della Banca.

Non è presente alcun titolo di debito strutturato.

(*) HFT: Held For Trading – FVO: Fair Value Option - AFS: Available For Sale.

ESPOSIZIONE DEL PORTAFOGLIO AI RISCHI DI MERCATO

I principali fattori di rischio per il portafoglio di proprietà della Banca si rinvengono nell’oscillazione dei tassi di interesse (rischio di posizione generico su titoli di debito) e nella sfavorevole variazione dei prezzi dovuta a fattori connessi con la specifica situazione di merito creditizio (rischio di posizione specifico su titoli di debito). La Banca è esposta al rischio cambio in misura marginale dato che svolge un’attività in cambi prevalentemente di tipo commerciale per conto della clientela.

La Banca calcola i rischi di mercato tramite la metodologia del “Valore a Rischio” (Value-at-Risk o VaR) relativamente al solo portafoglio di negoziazione (tradind book). Il VaR esprime la massima perdita potenziale derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato.

Alla data del 31/12/2013 il VaR del portafoglio di negoziazione, calcolato su un orizzonte temporale di 10 giorni con un intervallo di confidenza del 99%, si è attestato a 152 mila Euro rispetto ai 66 mila Euro del 31/12/2012.

PRINCIPALI DATI DI CONTO ECONOMICO (dati in migliaia di Euro)

31/12/2013 31/12/2012 Variazione

Margine di interesse(1) 100.272 105.225 -4,71%

Margine di intermediazione(2) 214.648 186.474 15,11%

Risultato netto della gestione finanziaria e

assicurativa(3) 114.825 95.211 20,60%

Costi operativi(4) 88.408 107.426 -17,70%

Utile d’esercizio(5) 16.650 -13.970 219,18%

(1) Il “Margine di Interesse” è la differenza tra interessi attivi riscossi e interessi passivi pagati.

La dinamica ha risentito della continua riduzione dei tassi di mercato (Euribor 3m medio del 2013 in ulteriore calo di circa 37 punti base rispetto al 2012) e della debole domanda per impieghi commerciali solo in parte compensata dall’incremento del portafoglio titoli.

Nel 2013 il margine di interesse ha registrato un decremento di 4,953 milioni, pari al 4,71%.

(2) Il “Margine di Intermediazione” è la somma algebrica del margine di interesse, delle commissioni nette, dei dividendi, del risultato netto delle attività di negoziazione su titoli di proprietà e di copertura, degli utili o delle perdite da cessione o riacquisto di attività e passività finanziarie (quali ad es. BTP, CCT, ecc.) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value.

Confrontando i dati al 31/12/13 rispetto ai dati al 31/12/12 il valore registra un incremento del 15,11%

dovuto principalmente all’attività complessiva di negoziazione e gestione strumenti finanziari che ha prodotto un risultato positivo di 67,903 milioni (migliore di 36,963 milioni rispetto all’anno precedente).

Tale risultato deriva in massima parte da utili realizzati su negoziazione su titoli di Stato e comprende anche gli effetti della rivalutazione delle quote detenute in Banca d’Italia che ha generato una plusvalenza lorda di 13,421 milioni.

(3) Il “Risultato Netto della Gestione Finanziaria e Assicurativa” è costituito dal Margine di Intermediazione al netto delle rettifiche/riprese di valore per deterioramento crediti.

Confrontando i dati al 31/12/13 rispetto ai dati al 31/12/12 il valore registra un aumento del 20,60%, nonostante un aumento delle rettifiche di 8,560 milioni. Tale dinamica è stata condizionata dal difficile contesto economico che ha indotto Banca d’Italia ad adottare criteri più stringenti e maggiormente prudenziali nell’analisi dei crediti deteriorati, soprattutto per quanto riguarda la valutazione degli immobili posti a garanzia degli affidamenti, in seguito alla pesante crisi che ha colpito tale settore.

(4) I “Costi operativi”, rappresentano il costo del personale, le spese amministrative, gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e gli altri oneri/proventi di gestione. Si evidenzia un decremento del 17,70% nel corso del 2013 rispetto al 2012.

Tale decremento è da ascrivere principalmente alla voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”, che evidenzia una ripresa di 9,520 milioni; l’importo risente del rilascio di accantonamenti per 10 milioni appostati al 31/12/2012 a presidio di rischi che al 31/12/2013 trovano completo riscontro nell’ambito delle rettifiche su crediti (v.130a).

(5) Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile di 16,650 milioni di Euro rispetto alla perdita di 13,970 milioni di Euro registrata nell’esercizio 2012. Il risultato economico è riconducibile in parte anche alla rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia, al netto della quale l’utile sarebbe di 7,617 milioni.

PRINCIPALI DATI DI STATO PATRIMONIALE (dati in milioni di Euro)

31/12/2013 31/12/2012 Variazione Raccolta diretta (voci 20+30+50 del Bilancio- Stato

Patrimoniale – Voci del passivo e del patrimonio netto) (1) 4.366 4.264 2,39%

Patrimoniale – Voci del passivo e del patrimonio netto) (1) 4.366 4.264 2,39%

Nel documento CASSA DI RISPARMIO DI CESENA S.P.A. (pagine 13-35)

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