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DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA AIUTI DE MINIMIS IMPRESE COLLEGATE

Nel documento Anno 51 8 luglio 2020 N. 240 (pagine 77-90)

(ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445 e ss.mm.ii.)

Il Sottoscritto:

Cognome Nome

Nato a Prov il codice fiscale

residente a:

Via/Piazza

CAP Comune Prov.

in qualità di titolare/rappresentante legale dell’impresa:

Denominazione

Codice Fiscale Partita Iva

con sede legale in:

Via/Piazza: N°:

Cap: Comune Prov

Telefono E-mail

CONTROLLATA, anche indirettamente, dal soggetto richiedente il contributo o CONTROLLANTE, anche indirettamente, del soggetto richiedente il contributo: (eliminare voce che non interessa)

Denominazione

Codice Fiscale Partita Iva

ai fini della concessione del contributo richiesto, ai sensi della L.R. 41/97, art. 10, lettera b)”, dal sopra riportato CAT richiedente e presa visione del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 “de minimis”, pubblicato nella G.U.U.E. 24 dicembre 2013, n. L 352, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali applicabili in caso di rilascio di dichiarazioni false e mendaci ai sensi dell’art. 76 del T.U. del D.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni ed integrazioni

DICHIARA

a) che, nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti, l’impresa rappresentata, tenuto conto anche delle disposizioni relative a operazioni di fusioni/acquisizioni e scissioni di cui ai paragrafi 8 e 9, dell’art 3, del regolamento (UE) n. 1407/2013:

non ha beneficiato di alcun contributo percepito a titolo di “aiuto de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 e degli altri regolamenti “de minimis” anche precedentemente vigenti;

ha beneficiato dei seguenti contributi percepiti a titolo di “aiuti de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 e degli altri regolamenti “de minimis” anche precedentemente vigenti:

Regolamento

(UE) Denominazione/Ragione sociale e codice fiscale Impresa beneficiaria degli aiuti de minimis

Data concessione

contributo

Normativa di

riferimento Ente erogatore Importo

concesso*

b) che, ai sensi dell’art. 3, comma 8 del regolamento (UE) 1407/2013, l’impresa rappresentata:

non è stata interessata a far data dal 1° gennaio 2018 da operazioni di fusioni o acquisizioni;

è stata interessata a far data dal 1° gennaio 2018 da operazioni di fusioni o acquisizioni, ma non risulta intestataria di “aiuti de minimis” in ragione di tali operazioni;

risulta intestataria dei seguenti aiuti in “de minimis” in ragione di operazioni di fusioni o acquisizioni:

Mod. 4/A (Dichiarazione de minimis imprese collegate)

Regolamento

(UE) Denominazione/ ragione sociale e codice fiscale Impresa ante fusione/acquisizione

Data concessione

contributo

Normativa di

riferimento Ente erogatore Importo

Concesso*

c) di impegnarsi a comunicare tempestivamente alla Regione Emilia-Romagna, tramite il CAT richiedente il contributo, eventuali altri

“aiuti de minimis” ricevuti successivamente alla data di presentazione della presente dichiarazione e fino alla data della eventuale concessione ai sensi del presente bando.

Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi del Reg. (UE) n.679/2016, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Data………. IL LEGALE RAPPRESENTANTE

________________________________

firma1

1 La presente dichiarazione dovrà essere sottoscritta con firma digitale o autografa. In caso di sottoscrizione con firma autografa è necessario allegare copia fotostatica di un valido documento di identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38, comma 3 del DPR 445/2000 e successive modificazioni nonché dell’art. 65, comma 1, lett. c) del D. Lgs. 82/2005

Mod. 5/A (Carta principi RSI)

CARTA DEI PRINCIPI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Premessa

La Regione Emilia-Romagna, mediante i Programmi regionali, nazionali e comunitari che gestisce direttamente, sostiene i progetti d’impresa nel campo della ricerca, dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, attraverso contributi diretti a fondo perduto, agevolazioni finanziarie, organizzazione della rete dei servizi per la ricerca e l’innovazione, azioni di promozione.

A fronte di tale impegno ti chiede di contribuire a rendere più sostenibile e innovativo il territorio regionale, promuovendo i principi della presente Carta per la Responsabilità Sociale d’Impresa.

La Regione Emilia-Romagna intende così favorire la nascita e la crescita di imprese e filiere produttive innovative e socialmente responsabili, orientate alla pratica dei principi della responsabilità sociale d’impresa (RSI), in coerenza con le strategie per lo sviluppo economico e sociale promossi dalla Commissione Europea e con provvedimenti di livello nazionale che valorizzano le azioni di RSI quali il rating di legalità.

Che cosa è la Carta dei Principi della Responsabilità Sociale

Per Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) si intende la volontà e la pratica da parte di un’impresa di incorporare tematiche con ricadute sociali e ambientali all’interno del proprio sistema di decisione e gestione, di ridurre i propri impatti sull’ambiente e sul contesto territoriale, in modo responsabile e trasparente, conformemente con la legislazione nazionale e internazionale, ma anche capace di andare al di là delle prescrizioni normative.

Gli impegni previsti in modo sintetico dalla Carta dei Principi di RSI che ti proponiamo, sono ispirati alla Linea Guida internazionale ISO 26001 sulla Responsabilità Sociale e ai principali riferimenti internazionali in materia da parte dell’OCSE, dell’ONU e dell’Unione Europea (Linee Guida OCSE, Millennium Development Goals, Enterprise 2020); la Regione ha provveduto a diffonderli attraverso eventi di formazione, sostegno a laboratori di imprese per la RSI, partecipazione a progetti nazionali, come potrai vedere dal sito http://imprese.regione.emilia-romagna.it/rsi

Ora chiediamo il tuo impegno per farli conoscere in modo più capillare ed adattarli alla tua impresa, creando così valore per l’intero territorio.

PRINCIPI

Trasparenza e Stakeholders

Operare secondo principi e pratiche di anticorruzione e di concorrenza leale

Valutare periodicamente le aspettative dei vari stakeholders (dipendenti, clienti, fornitori, comunità locale, ambiente)

Promuovere il dialogo e il coinvolgimento degli stakeholder attraverso periodici momenti di confronto e presentazione dei risultati delle azioni e impegni per la RSI

Assicurare buone e corrette relazioni con la catena dei fornitori e sub-fornitori

Intraprendere il percorso per ottenere il rating di legalità di cui al D.L. 24 marzo 2012 n. 27, convertito con la Legge 62/2012, per consentire trasparenza e semplificazione nei rapporti con gli stakeholders e con la Pubblica Amministrazione

Benessere Dipendenti / Conciliazione Vita-Lavoro

Promuovere pari opportunità di trattamento dei dipendenti uomini e donne e favorire processi di inclusione anche verso i portatori di disabilità

 Favorire lo sviluppo di un contesto di lavoro sicuro e attento alle condizioni di lavoro

Mod. 5/A (Carta principi RSI)

 Favorire l’utilizzo dei servizi di welfare e conciliazione lavoro famiglia anche attraverso lo sviluppo di azioni di welfare aziendale

Assicurare il periodico confronto, ascolto e coinvolgimento attivo dei dipendenti per favorire il benessere in azienda Clienti e Consumatori

Realizzare prodotti e servizi sicuri che garantiscano bassi impatti ambientale e facilità nel loro smaltimento e/o recupero

 Realizzare attività di vendita, marketing e commercializzazione oneste e basate su comunicazioni e messaggi non fuorvianti o ingannevoli

Attivare azioni di comunicazione e dialogo con i consumatori nell’ambito della gestione delle informazioni, reclami e miglioramento continuo dei prodotti / servizi

Gestione Green di prodotti e processi

Prevenire e ridurre forme di inquinamento, contenere la produzione di rifiuti e favorire il recupero e il riciclaggio degli scarti di produzione

Migliorare l’efficienza energetica nei processi produttivi e negli edifici e utilizzare energie rinnovabili per mitigare gli effetti sul cambiamento climatico

Introdurre criteri di eco-design in fase di lancio di nuovi prodotti per prevenire e contenere gli impatti ambientali e i costi ambientali per la filiera

Contribuire a proteggere i sistemi naturali e la biodiversità del territorio, utilizzando in modo sostenibile le risorse naturali comuni

Gestire i processi di acquisto dei materiali e servizi sulla base di criteri di elevata sostenibilità ambientale e sociale

Introdurre, dove possibile, sistemi di gestione ambientali e sociali, come fattori distintivi dell’impresa

Relazione con la Comunità Locale e il Territorio

 Contribuire a migliorare il benessere e lo sviluppo sociale ed economico del territorio sostenendo e/o partecipando ad iniziative e progetti di sviluppo locale (Scuole, Volontariato, Enti pubblici)

Contribuire a promuovere il patrimonio culturale, storico ed identitario del territorio e della comunità

Segnalare alla Regione rilevanti e significative esperienze in materia di RSI e di innovazione per l’impresa da diffondere anche attraverso l’apposito spazio dedicato

Per accettazione

Luogo e data Firma del legale rappresentante

Mod. 6/A (Dichiarazione comma 8, art. 67, D. Lgs. 159/2011)

Dichiarazione sostitutiva di certificazione1

(ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.) Il Sottoscritto:

Cognome Nome

Nato a Prov. il codice fiscale

residente a:

Via/Piazza N°

CAP Comune Prov.

Titolare della carica/ qualifica di:

nell’impresa:

Denominazione:

Codice Fiscale Partita Iva

con sede legale in:

Via/Piazza: N°:

Cap: Comune Prov.

Telefono E-mail

consapevole delle responsabilità penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 e successive modificazioni e integrazioni in caso di dichiarazioni false, falsità in atti, uso o esibizione di atti falsi, nonché contenenti dati non rispondenti a verità

DICHIARA

che nei propri confronti non sussistono cause ostative previste al comma 8 dell’art. 67 del D. Lgs. 159/2011 e ss.mm.ii.

(condannate con sentenza definitiva o, ancorché non definitiva, confermata in grado di appello, per uno dei delitti di cui all'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale nonché per i reati di cui all’articolo 640, secondo comma, n. 1), del codice penale, commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico, e all’articolo 640-bis del codice penale).

Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi del Reg. (UE) n. 679/2016, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.

Luogo e data______________________

Firma2_________________________________

(per esteso e leggibile)

(Allegare copia fotostatica di valido documento di identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38, comma 3, del D.P.R.

28/12/2000 n. 445).

1 La presente dichiarazione deve essere resa da tutti i soggetti (persone fisiche) di cui all’art. 85 del D. Lgs. 159/2011 e ss.mm.ii. con riferimento all’impresa richiedente il contributo, anche con riferimento ai soggetti (persone fisiche) di eventuali soci di maggioranza o soci unici o consorziati che nei consorzi e nelle società consortili detengano, anche indirettamente, una partecipazione pari almeno al 5%.

Mod. 6/A (Dichiarazione comma 8, art. 67, D. Lgs. 159/2011)

Soggetti ex art. 85 D. Lgs. 159/2011 che devono produrre dichiarazione sostitutiva di certificazione TIPOLOGIA IMPRESA SOGGETTI DA SOTTOPORRE A VERIFICA ANTIMAFIA

Impresa individuale 1. Titolare dell’impresa

2. direttore tecnico (se previsto) Associazioni

1. Legali rappresentanti 2. Collegio Sindacale (se previsto) 3. direttore tecnico (se previsto)

4. soggetti che svolgono i compiti di vigilanza di cui all’art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 231/2001 (nei casi contemplati dall’ art.

2477 del codice civile)

Società di capitali o cooperative

1. Legale rappresentante 2. Amministratori

3. direttore tecnico (se previsto)

4. membri del collegio sindacale (se previsto)

5. socio di maggioranza (nelle società con un numero di soci pari o inferiore a 4)

6. socio (in caso di società unipersonale)

7. membri del collegio sindacale o, nei casi contemplati dall’ art.

2477 del codice civile, al sindaco, nonché ai soggetti che svolgono i compiti di vigilanza di cui all’art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs.

231/2001;

Società semplice e in nome collettivo 1. tutti i soci

2. direttore tecnico (se previsto)

3. membri del collegio sindacale (se previsti) Società in accomandita semplice 1. soci accomandatari

2. direttore tecnico (se previsto)

3. membri del collegio sindacale (se previsti) Società estere con sede secondaria in Italia 1. coloro che le rappresentano stabilmente in Italia

2. direttore tecnico (se previsto)

3. membri del collegio sindacale (se previsti) Società estere prive di sede secondaria con

rappresentanza stabile in Italia 1. Coloro che esercitano poteri di amministrazione, rappresentanza o direzione dell’impresa

Società personali (oltre a quanto

espressamente previsto per le società in nome collettivo e accomandita semplice)

1. Soci persone fisiche delle società personali o di capitali che sono socie della società personale esaminata

2. Direttore tecnico (se previsto)

3. membri del collegio sindacale (se previsti)

Società di capitali anche consortili, per le società cooperative di consorzi cooperativi, per i consorzi con attività esterna

1. legale rappresentante

2. componenti organo di amministrazione 3. direttore tecnico (se previsto)

4. membri del collegio sindacale (se previsti)

5. ciascuno dei consorziati che nei consorzi e nelle società consortili detenga, anche indirettamente, una partecipazione pari almeno al 5%

Consorzi ex art. 2602 c.c. non aventi attività esterna e per i gruppi europei di interesse economico

1. legale rappresentante

2. eventuali componenti dell’organo di amministrazione 3. direttore tecnico (se previsto)

4. imprenditori e società consorziate (e relativi legali rappresentanti ed eventuali componenti dell’organo di amministrazione)

5. membri del collegio sindacale (se previsti)

Mod. 7/A (Documento pubblicazione trasparenza)

Documento soggetto alla pubblicazione prevista dagli artt. 26 e 27 del D. Lgs. n. 33 del 14 /03/2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni)

L.R. 41/97 (art. 10, lett. b) - Bando 2020

Soggetto proponente:

Titolo del progetto:

Descrizione sintetica del progetto:

Costo totale previsto: €

Il legale rappresentante

Il mancato invio del presente modulo autorizza automaticamente la Regione Emilia-Romagna alla pubblicazione della descrizione del progetto di cui al Mod. 2/A.

Informativa per il trattamento dei dati personali

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.

1. Identità e dati di contatto del Titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap. 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n.

10, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo Sportello Urp. L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro n. 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail [email protected].

2. Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail [email protected] o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n. 30.

3. Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.

4. Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei tuoi dati personali.

5. Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per l’assegnazione dei contributi di cui al “Bando per interventi di valorizzazione di aree commerciali realizzati dai Centri di assistenza tecnica, ai sensi dell’art. 10, lett. b) della L.R. 41/1997”, nell’ambito del procedimento Id 14648 “Gestione incentivi: Commercio e Servizi – L.R. 41/97”.

6. Destinatari dei dati personali

I suoi dati personali sono oggetto di diffusione ai sensi della Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. n. 33/2013. Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della trasparenza 2020-2022 di cui alla D.G.R. n. 83/2020.

7. Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

8. Periodo di conservazione

I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.

9. I suoi diritti

Nella sua qualità di interessato, Lei ha diritto:

di accesso ai dati personali;

di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

di opporsi al trattamento;

 di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali 10. Conferimento dei dati

Il conferimento dei Suoi dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà la non assegnazione di contributi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 GIU-GNO 2020, N. 670

Modifica delle deliberazioni della Giunta regionale n. 699/2018 e n. 689/2019

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste le proprie deliberazioni n. 699/2018 e n. 689/2019 re-lative ai Bandi per i finanziamenti di cui all’art. 73 del D.Lgs.

n. 117/2017 finalizzati al sostegno delle attività delle organizza-zioni di volontariato e delle associaorganizza-zioni di promozione sociale in ambito locale;

Visto che in entrambi gli atti deliberativi nella parte relati-va alla liquidazione dei finanziamenti di cui all’Allegato A parte integrante e sostanziale dei due atti, è espressamente indicato:

“Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese ammissibili effet-tivamente sostenute per la realizzazione di ogni progetto ammesso a finanziamento risultasse inferiore alla spesa prevista ritenuta ammissibile per lo stesso progetto, la Regione provvederà al-la rideterminazione del finanziamento effettivo procedendo, se necessario, all’eventuale recupero di parte della somma già ero-gata.”;

Preso atto che la grave situazione di incertezza e difficol-tà causata dal diffondersi del COVID-19 ha coinvolto anche il modo del Terzo Settore ed in particolare del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale, che sta svolgen-do un’insostituibile funzione di supporto a favore delle persone più vulnerabili e al contempo sta subendo le conseguenze anche economiche della forzata interruzione delle attività, con il grave rischio di indebolimento del capitale sociale della nostra regione;

Considerato che le organizzazioni di volontariato e le associa-zioni di promozione sociale molto spesso agiscono avvalendosi dell’autofinanziamento, ovvero grazie ai fondi raccolti attraverso attività previste dalla legge e che questo negli ultimi mesi è stato messo a rischio dal quadro delle restrizioni legate al COVID-19;

Considerato che si sta avviando la fase di liquidazione del saldo dei finanziamenti previsti dalla propria deliberazione n.

699/2018 e presto si darà il via a quella prevista dalla propria de-liberazione n. 689/2019;

Considerato che i criteri di assegnazione e quantificazione del finanziamento non prevedevano una correlazione percentua-le con l’entità totapercentua-le delpercentua-le spese ritenute ammissibili e pertanto la previsione di rideterminare l’entità del finanziamento sulla base delle spese ammissibili presunte penalizza fortemente le nume-rose associazioni che hanno co-finanziato con proprie risorse le progettazioni e che hanno svolto, seppur in misura parzialmente ridotta, attività di interesse generale a favore della collettività in stretto raccordo con gli enti locali;

Dato atto che quanto sopra assume ulteriore rilievo in una fase come quella attuale in cui, per problemi legati alla carenza di liquidità, molti enti del terzo settore rischiano di non riuscire a proseguire le loro meritoria attività, soprattutto a favore della popolazione più vulnerabile, ancora più necessaria nella fase di uscita dalla fase di emergenza sanitaria;

Ritenuto al contempo necessario garantire che, laddove le spese ammissibili sostenute e rendicontate fossero inferiori al contributo assegnato, questo debba essere conseguentemente ri-dotto ed eventualmente introitato;

Considerata inoltre la natura delle risorse in oggetto, destinate

ai sensi degli art. 72 e 73 del D.lgs. n. 117/17 al sostegno delle at-tività di APS e ODV, particolarmente importante in questa delicata fase di difficoltà economica, e l’obiettivo, indicato nell’Accordo di Programma con il Ministero del Lavoro e delle Politiche So-ciali che ne disciplina l’utilizzo, di “valorizzare le sinergie e la complementarietà tra le fonti di finanziamento e la conseguente massimizzazione dell’efficacia degli interventi per il raggiungi-mento degli obiettivi generali individuati nell’Agenda 2030”;

Ritenuto pertanto opportuno sostituire la frase su richiamata presente in entrambe le deliberazioni in oggetto con la seguente:

“Nell'ipotesi in cui l'ammontare delle spese ammissibili, effet-tivamente sostenute per la realizzazione di ogni progetto ammesso a finanziamento, risultasse inferiore alla spesa originariamente prevista per lo stesso progetto, la Regione provvederà comunque a riconoscere il totale delle spese stesse nei limiti del finanziamen-to originariamente concesso, provvedendo alla rideterminazione del finanziamento, solo nel caso in cui le spese ammissibili effet-tivamente sostenute per la realizzazione di ogni progetto siano inferiori alla somma concessa, provvedendo al contempo se necessario, al recupero delle somme liquidate in eccesso in ac-conto.” in quanto più coerente con l’impianto e le finalità del bando nonché con le caratteristiche dei progetti finanziati;

Richiamate:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Ro-magna” e successive modificazioni;

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e suc-cessive modifiche;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 83/2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

- n. 83/2020 “Approvazione piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Nel documento Anno 51 8 luglio 2020 N. 240 (pagine 77-90)