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IO AMO I BENI CULTURALI

Nel documento Anno 51 8 luglio 2020 N. 240 (pagine 24-38)

Si è conclusa, con l’annualità 2018, la collaborazione con IBACN per la realizzazione del concorso

“Io amo i beni culturali” (III, IV, V, VI e VII edizione), che si era concretizzata nella creazione di un’apposita sezione all’interno del concorso, per premiare le scuole, i musei, gli archivi e, dal 2016, le biblioteche, capaci di valorizzare, attraverso un progetto specifico sull'agroalimentare, il territorio emiliano-romagnolo e le produzioni agroalimentari locali. I progetti vincitori della IV edizione – sezione agroalimentare, particolarmente numerosi e pregnanti, sono stati raccolti nel volume

“Raccontami il territorio”. Tutta l’attività è descritta alla pagina http://agricoltura.regione.emilia- romagna.it/Fattorie/temi/educazione-alimentare-1/documentazione/i-progetti-agroalimentari-vincitori-del-concorso-ibc-dalla-iv-alla-vii-edizione

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 280 - Risoluzione in me-rito alla tutela sanitaria e all’accoglienza delle persone senza fissa dimora durante l'emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Costi, Pillati, Bessi, Caliandro, Zappa- terra, Fabbri, Soncini, Tarasconi, Sabattini, Bulbi, Montal-ti, Rossi, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

questo periodo ha reso evidente quanto siamo legati gli uni agli altri. Quanto il comportamento di ciascuno può essere fonda-mentale per il benessere di tutti. La solidarietà non è solo collante delle nostre società ma elemento indispensabile, oggi, per com-battere il virus.

La nostra Regione è stata capace di intervenire tempestiva-mente, con competenza e decisione. Il nostro servizio sanitario sta mostrando nella pratica tutta la sua eccellenza, e medici, in-fermieri, personale sanitario, tutta la loro abnegazione.

Considerato che

per la nostra responsabilità nella tutela della salute pubblica, dobbiamo occuparci, e in fretta, anche di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città. Stanno iniziando a fioc-care i verbali redatti ai senza tetto prima per violazione dell’art.

650 del Codice penale ed ora per non aver ottemperato all’ordi-ne di restare a casa con sanzioall’ordi-ne amministrativa. È già successo a Milano, Modena, Verona, Siena, Bologna e in tante altre città.

Tenuto conto che

le persone che una casa non la possiedono non possono ov-viamente restare a casa.

L’Associazione Avvocato di strada ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti delle Regioni italiane e ai sindaci dei Comuni perché intervengano al più pre-sto, ognuno in base alle proprie competenze, e nessuno venga lasciato solo. Per il bene di tutti.

Considerato che

la Regione Emilia-Romagna si è già attivata anticipando ai Comuni l’erogazione del Fondo Nazionale Povertà.

Alcuni Comuni, come quello di Bologna, Cesena, Parma e altri si sono già attivati, prolungando i cosiddetti “piani freddo”.

Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta

a intervenire presso il Governo per far cessare immediata-mente l’irrogazione di sanzioni alle persone senza dimora per il solo fatto di trovarsi “fuori casa”, non avendo però una casa do-ve restare.

A richiedere al Governo di stanziare ulteriori somme per con-sentire ai Comuni, in particolare in questa fase emergenziale, di fornire un tetto alle persone senza dimora, utilizzando edifici pub-blici o privati, 24 ore su 24, facendo quindi in modo che possano anche loro “restare a casa”.

A garantire il diritto alla salute delle persone senza dimora consentendo loro l’accesso immediato alle cure, anche preveden-do attività di monitoraggio sanitario all’interno dei luoghi in cui si trovano, almeno fino alla fine di questa emergenza sanitaria.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridia-na del 24 giugno 2020

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 327 - Risoluzione per impegna-re la Giunta a pimpegna-revedeimpegna-re l’estensione del bonus per il servizio prestato in questa emergenza a tutti gli autisti soccorritori del nostro sistema sanitario regionale che operano attraver-so forme di convenzione. A firma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

la Giunta regionale ha stanziato risorse importanti per il ri-conoscimento economico del lavoro svolto in queste settimane sul fronte dell’emergenza Coronavirus in favore del personale del servizio sanitario regionale pubblico.

Si tratta di circa 60mila persone, prevedendo l’assegnazione in media di 1.000 euro per ogni medico, infermiere, tecnici, ope-ratore socio-sanitario, che saranno erogati in una soluzione unica.

La misura farà riferimento agli istituti giuridici della contrat-tazione già esistenti, e sarà attuata nelle singole aziende sanitarie con la definizione precisa degli importi sulla base delle funzioni e dell’impegno sostenuto da professionisti e operatori.

Il provvedimento costituisce un primo importante rico-noscimento di un servizio svolto con impegno encomiabile e professionalità.

Dato atto, inoltre, che

la gestione dell’emergenza sanitaria in corso ha messo an-cor più in luce l’importanza della figura dell’autista socan-corritore impegnato in attività di emergenza-urgenza, peraltro ancora non ade-guatamente riconosciuto sotto il profilo professionale e formativo.

Gli autisti soccorritori sono impegnati nei servizi di emergen-za, per le attività di soccorso e trasporto infermi, ed interagiscono con altro personale sanitario, quali medici e infermieri, operando anche durante tutta la crisi in corso e per le esigenze che conti-nueranno a presentarsi.

È necessario dunque assicurare che l’erogazione del bonus già previsto dal provvedimento della Giunta si possa estendere anche tutti gli autisti soccorritori che prestano servizio presso il nostro sistema sanitario anche attraverso forme di convenzione.

Impegna la Giunta regionale

a prevedere, attraverso le modalità opportune, l’estensione del bonus per il servizio prestato in questa emergenza, anche a tutti gli autisti soccorritori del nostro sistema sanitario regionale che operano attraverso forme di convenzione.

Considerato inoltre che

nella gestione di questa emergenza stanno svolgendo un ruolo decisivo anche gli Operatori Socio-Sanitari (OSS) impegnati con professionalità e spirito di servizio nelle strutture socio-sanita-rie e socio-assistenziali pubbliche e convenzionate con il sistema sanitario regionale.

Impegna altresì la Giunta regionale

a ricercare, anche attraverso i necessari confronti sindacali, e valorizzando gli istituti giuridici disponibili, le modalità opportu-ne per l’estensioopportu-ne del bonus di 1000 euro (di media) anche agli Operatori Socio-Sanitari (OSS) impegnati nelle strutture socio-sanitarie socio-assistenziali gestite direttamente da enti pubblici o da privati accreditati (o convenzionati).

Approvata all’unanimità dei votanti nella seduta antimeri-diana del 24 giugno 2020

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 349 - Risoluzione sulla ripar-tenza post emergenza sanitaria in Emilia-Romagna: rilancio della sanità pubblica e del sistema socio economico all’insegna della sostenibilità ambientale, del contrasto ai cambiamen-ti climacambiamen-tici, della green economy, dell’impiego delle foncambiamen-ti di energia rinnovabili e della mobilità sostenibile. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Taruffi, Amico

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Visto

l'articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell'Unione eu-ropea (TFUE) che fa della lotta al cambiamento climatico un obiettivo specifico della politica dell'UE in materia di ambiente;

il rapporto uscito ad ottobre 2018 dell’IPCC – Intergo-vernmental Panel on Climate Change, la task force di scienziati di 196 Paesi che studia i cambiamenti climatici per conto dell’O-NU – che ha ammonito i governi che abbiamo solo undici anni di tempo per invertire la rotta dei cambiamenti climatici con azioni concrete ed immediate senza le quali si arriverebbe ad un pun-to di non ripun-torno;

la deliberazione di Giunta regionale n. 1391 del 05/08/2019

“Dichiarazione di emergenza climatica e ambientale quale as-sunzione di consapevolezza e responsabilità politica, per il coordinamento e rafforzamento delle politiche, azioni e iniziati-ve volte al contrasto del cambiamento climatico”, con la quale la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza climatica e ambienta-le aderendo all’allarme lanciato da giovani di tutto il mondo con il movimento “FRIDAYS FOR FUTURE”, allarme che riprende quanto la comunità scientifica internazionale sostiene da tempo sui pericoli a cui sono esposte le prossime generazioni in conse-guenza dei cambiamenti climatici;

le premesse della suddetta delibera che recitano che “al rit-mo attuale di emissioni climalteranti in atrit-mosfera entro il 2050 la temperatura media globale rischia con alta probabilità di supera-re la soglia massima 1,5 – 2 gradi centigradi fissata negli Accordi sul Clima di Parigi del 2015, con la conseguenza di provocare lo scioglimento del permafrost, l’innalzamento di mari e oceani, la scomparsa di vaste zone costiere, la propagazione di malattie infettive, l’insorgere di nuove patologie, nonché danni eco-si-stemici a foreste e zone umide, l’aumento della desertificazione e la riduzione dell’acqua potabile a disposizione”; “i profondi mutamenti climatici e la crisi ambientale rappresentano un’emer-genza primaria e vitale per la possibilità stessa di esistenza degli esseri umani sul pianeta e stanno mettendo a rischio l’ecosiste-ma terrestre; “occorre ridurre drasticamente i gas serra prodotti dall’attività umana superando l’uso delle energie fossili a favo-re di quelle rinnovabili e incfavo-rementando l’efficienza energetica”.

Premesso che

il perdurare dell’emergenza Covid-19 sta producendo un impatto enorme sul tessuto economico e sociale italiano e del-la nostra regione. Si prospetta una grave recessione con effetti pesantissimi sull’occupazione, i consumi, la capacità produt-tiva del Paese, con un inevitabile acuirsi delle diseguaglianze sociali;

l’emergenza sanitaria ed economica non deve però farci di-menticare la crisi climatica, già in atto, e i suoi effetti su salute, economia, ecosistemi;

la crisi ambientale - come la perdita di biodiversità - causa-ta dalle attività dell’uomo rappresencausa-ta anch’essa un’emergenza primaria per il futuro degli esseri umani e l’ecosistema terrestre.

Considerato che

come ha dichiarato la virologa Ilaria Capua “la nostra salute dipende per il 20% dalla predisposizione genetica e all’80% dai fattori ambientali. La cura deve studiare, oltre all’organismo in questione, anche il contesto”;

già oggi lo smog è responsabile ogni anno di migliaia di de-cessi prematuri nel nostro paese, che con il bacino padano ospita una delle aree con il più alto tasso di inquinamento atmosferi-co d’Europa;

occorre quindi riavviare la ripresa economica all’insegna del-la tutedel-la deldel-la nostra salute e deldel-la sostenibilità ambientale oltre che sociale per non ripetere gli errori fatti fino ad oggi e per co-gliere le opportunità economiche che l’economia verde offre in termini di creazione di reddito e nuovi posti di lavoro, come dal 2012 attestano, ad esempio, i rapporti annuali GreenItaly pubbli-cati da Unioncamere e Fondazione Symbola.

Considerato altresì che

il primo atto ufficiale della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stato la presentazione al Par-lamento Europeo del “Green deal europeo”, un pacchetto di proposte legislative, strumenti finanziari e piani articolato in 50 azioni destinate a portare l’Europa entro il 2030 all’abbattimen-to del 50% delle emissioni di CO2 ed entro il 2050 alla carbon neutrality, facendo così dell’Unione Europea il leader mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici;

per conseguire l’obiettivo del Green Deal Europeo sarà ne-cessario:

1. investire in tecnologie rispettose dell'ambiente;

2. sostenere l'industria nei processi di innovazione orientati all’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto am-bientale dei processi produttivi;

3. introdurre forme di trasporto privato e pubblico meno im-pattanti;

4. decarbonizzare il settore energetico;

5. garantire il grado ottimale di efficienza energetica degli edi-fici pubblici e privati;

a sostegno del “Green Deal” la Commissione intende mettere sul piatto una dotazione di 1000 miliardi di euro, per cui è im-portante che la Regione Emilia-Romagna attraverso un’adeguata programmazione e definizione delle priorità sia pronta a sfruttare al meglio gli strumenti finanziari offerti dal “Green Deal” euro-peo, a conferma anche in questo contesto della propria capacità di acquisire fondi europei e di saperli investire.

Assunto che

si deve accelerare la transizione verso un modello di eco-nomia circolare basato su risparmio, riciclo e riutilizzo delle risorse, sulla progressiva riconversione energetica e sostituzione dell’impiego di fonti fossili con quelle rinnovabili, sull’efficienza energetica e una gestione ambientalmente sostenibile delle varie filiere produttive, oltre che del ciclo dei rifiuti;

come riportato nella delibera regionale 1391/2019, “le misure per affrontare la crisi climatica, benché drastiche e impegnati-ve, sono tecnicamente fattibili ed economicamente gestibili e convenienti, in quanto aprono la strada a nuove opportunità im-prenditoriali e occupazionali”;

è necessario che la Regione Emilia-Romagna sostenga il pro-cesso di transizione energetica, fissando obiettivi di uso delle rinnovabili e riduzione delle emissioni climalteranti più ambiziosi rispetto a quelli indicati nel Piano energetico regionale e coeren-ti con la succitata delibera n. 1391 del 5/8/2019;

è inoltre necessario che la Regione contribuisca a riprogram-mare la mobilità pubblica e privata post-emergenza in chiave di tutela della salute, riduzione delle emissioni inquinanti e climalte-ranti, favorendo il più possibile l’utilizzo della mobilità ciclistica e dei mezzi di trasporto collettivi non inquinanti.

Ricordato che

intervenendo nella seduta del 27 marzo u.s. dell’Assemblea Legislativa, il Presidente della Giunta regionale Stefano Bonacci-ni ha affermato che “tra le cose che questa emergenza ci insegna vi è che un grande sistema sanitario, pubblico e universalisti-co, mai come oggi è e dovrà essere un bene essenziale, tanto più in una società globale, esposta a maggiori rischi di diffusio-ne delle malattie”, anticipando che ritediffusio-neva “sanità, messa in sicurezza del territorio, mobilità sostenibile e digitalizzazione le leve da attivare con forza e subito per sostenere, nell’uscita dall’epidemia, la ripresa della nostra economia e il lavoro delle persone”.

Impegna la Giunta regionale

a ribadire la strategicità del sistema sanitario pubblico - che ha fatto fronte in massima parte all’emergenza sanitaria, rispetto a un contributo limitato delle strutture sanitarie private - rafforzan-do l’apporto della medicina del territorio e delle cure a rafforzan-domicilio;

a considerare parte integrante della tutela della salute le at-tività di prevenzione primaria, e non solo quelle di cura della malattia e di diagnosi precoce;

a fare tesoro delle esperienze di smart working e dei risultati di riduzione dei tassi di inquinamento atmosferico locale conse-guiti attraverso l’adozione delle misure di distanziamento sociale e di limitazione degli spostamenti casa-lavoro-casa per contrasta-re il diffondersi del virus Covid-19;

ad adoperarsi affinché questa fase di elaborazione di strate-gie e allocazione di risorse da mettere in campo per pianificare la “ripartenza” post-emergenza sanitaria sia indirizzata all’avvio della conversione ecologica della nostra regione per un rilancio economico e sociale all’insegna della sostenibilità ambientale, del contrasto ai cambiamenti climatici, dell’impiego delle fonti di energia rinnovabili e della mobilità sostenibile, nel quadro del Patto per il Clima presidiato da una specifica delega assessorile.

A tal fine, oltre ad avvalersi della task force di saggi annunciata nei giorni scorsi dal Presidente Bonaccini, la Giunta potrà coin-volgere soggetti rappresentativi del mondo ambientalista e della green economy per condividere un percorso che porti a profon-di cambiamenti ambientalmente virtuosi in tutti gli ambiti della vita dei cittadini, del comparto produttivo e di quello dei servizi.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridia-na del 24 giugno 2020

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 364 - Risoluzione per impegnare la Giunta a definire misure per incentivare l’utilizzo dei mez-zi ambientalmente sostenibili quali le biciclette e tutti i veicoli elettrici; potenziare e riqualificare le piste ciclabili; assicurare

sicurezza e affidabilità ai mezzi del trasporto pubblico. A fir-ma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso

che la “ripartenza” dell’economia e delle attività ordinarie nelle nostre comunità dovrà partire con il mezzo giusto, evitando cioè che la ricerca delle indispensabili condizioni di distanzia-mento che si rendono necessarie comporti anche l’incredistanzia-mento del ricorso agli automezzi privati per esigenze di mobilità individuale.

Considerato

che è, quindi, necessario adottare in tempi rapidissimi mi-sure che facilitino e incrementino l’uso di mezzi sostenibili sul piano ambientale, quali quelli a trazione elettrica.

Impegna la Giunta regionale

a definire misure per incentivare l’utilizzo dei mezzi ambien-talmente sostenibili quali le biciclette e tutti i veicoli elettrici, come monopattini, biciclette, scooter, autoveicoli elettrici.

A potenziare tempestivamente le piste ciclabili e ad adope-rarsi per la messa in sicurezza e riqualificazione dei percorsi.

Ad assicurare le necessarie condizioni per conferire sicurez-za ed affidabilità ai mezzi del trasporto pubblico anche attraverso operazioni quotidiane di pulizia e sanificazione.

A implementare la rete delle colonnine elettriche presenti sul nostro territorio regionale.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridia-na del 24 giugno 2020

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 431 - Risoluzione per im-pegnare la Giunta a valutare la possibilità di estendere il riconoscimento economico previsto per gli operatori della sanità anche a tutti gli operatori sociali e sanitari occupa-ti nei servizi per anziani e nei servizi disabili al tempo del Covid, con particolare riferimento alle CRA, eventual-mente attraverso adeguate fonti di finanziamento. A firma dei Consiglieri: Maletti, Costi, Bondavalli, Pigoni, Sonci-ni, TarascoSonci-ni, Montalti, Rossi, Pillati, ZamboSonci-ni, Fabbri, Costa, Caliandro, Rontini, Amico, Bulbi, Taruffi, Zappa- terra, Sabattini, Daffadà

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

fin dal primo momento dell’emergenza da Coronavirus le strutture sociosanitarie del nostro territorio, al pari delle struttu-re ospedaliestruttu-re, sono state sottoposte ad una forte pstruttu-ressione data la natura stessa dei servizi offerti;

In particolare, la situazione delle CRA, ospitando persone anziane e non auto-sufficienti, è stata molto delicata e nonostan-te le prime iniziative messe in campo per evitare i contagi, come ad esempio la sospensione delle visite e il distanziamento degli ospiti, non sempre purtroppo hanno prodotto i risultati sperati pro-prio perché le prestazioni offerte e lo stato di salute degli ospiti hanno reso estremamente delicata l’applicazione di tali misure;

nondimeno, il personale operante all’interno delle CRA dell’Emilia-Romagna ha operato con la massima serietà e il

massimo impegno, nonostante l’iniziale carenza di dispositivi di protezione personale, sottoponendosi a turni di lavoro intensi da-ta la carenza di personale e mettendo a rischio la propria salute.

Considerato che

la Regione era già intervenuta sbloccando i corsi di forma-zione professionale per operatori sociosanitari e permettendo di svolgere online l’esame finale e con la circolare del 20 marzo era stata data la possibilità per sopperire alla grave mancanza di personale, di inviare alle ASP parte delle nuove assunzioni fatte dalla Sanità regionale e alcune deroghe alle qualifiche professio-nali necessarie per ampliare la platea dei lavoratori all’interno delle strutture di ricovero per anziani e disabili a personale con la qualifica di Addetto all’assistenza di base (ADB) o di Operato-re tecnico dell’assistenza (OTA) o ancora in fase conclusiva del percorso di formazione OSS, previa valutazione specifica sulle competenze del singolo operatore e garantendo l’affiancamento degli operatori sociosanitari. Era poi stata data la possibilità di estendere la deroga anche a lavoratrici e lavoratori domestici (as-sistenti familiari) e caregiver per attività di supporto agli operatori OSS, nelle strutture dove si registra una preoccupante mancan-za di personale disponibile per l’assistenmancan-za alle persone anziane e per evitare che questa mancanza agevoli rischi di contagio.

Nei giorni scorsi è stato, inoltre, stilato un nuovo documen-to che fornisce ulteriori indicazioni operative ai soggetti gesdocumen-tori su quando e come agire per la tutela degli ospiti e del personale all’interno delle CRA che prevede tra le altre cose tamponi per la diagnosi tempestiva dei casi positivi, sorveglianza costante di tutti gli ospiti per verificare la comparsa di sintomi anche lievi, iso-lamento sicuro con assistenza di personale dedicato ed eventuali collocazioni alternative nel caso in cui non possa essere garantito.

Ricordato che

all’inizio del mese di aprile la Giunta ha approvato uno stan-ziamento di 65 milioni di euro per il riconoscimento economico del lavoro svolto in queste settimane di emergenza dal personale del servizio sanitario regionale pubblico, circa 60 mila lavoratori.

Si tratta, in media, di 1.000 euro ciascuno per medici, infermieri, operatori sociosanitari, oltre ai medici di medicina generale, che saranno erogati in una soluzione unica ed è stata ufficializzata l’in-tenzione di estendere tale bonus anche per tutti gli specializzandi.

Si tratta, in media, di 1.000 euro ciascuno per medici, infermieri, operatori sociosanitari, oltre ai medici di medicina generale, che saranno erogati in una soluzione unica ed è stata ufficializzata l’in-tenzione di estendere tale bonus anche per tutti gli specializzandi.

Nel documento Anno 51 8 luglio 2020 N. 240 (pagine 24-38)