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4 Analisi del mercato del lavoro ticinese

4.3 Differenze salariali presenti fra il Ticino e il resto della Svizzera

Oltre alla struttura generale, il mercato del lavoro ticinese differisce dal resto della Svizzera in parte considerevole per quanto riguarda il livello dei salari erogati dalle imprese alla forza lavoro.

Paragonando il salario medio ticinese alla media nazionale si può riscontare il seguente andamento:

Grafico 9: Evoluzione dei salari medi in Svizzera e in Ticino, 2002-2016

Fonte: Rielaborazione dell’autore in base ai dati UST, 2018, tabella cubo_grandi_regioni_statuto

6’180 6’358 6’589 6’872 7’016 7’345 7’126 7’308 5’178 5’389 5’493 5’675 5’837 6’009 5’706 6’083 4’500 5’000 5’500 6’000 6’500 7’000 7’500 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Evoluzione del salario medio in Svizzera e in Ticino

Valori assoluti, periodo 2002-2016

Svizzera Ticino

16.2%

Il salario medio svizzero e quello ticinese hanno un andamento molto simile negli anni: entrambi hanno un aumento dal 2002 al 2012, susseguito da un calo fra gli anni 2012 e 2014, per poi riscontrare nuovamente una ripresa in linea con la precedente tendenza di crescita.

Ciò nonostante, il salario medio ticinese si assesta nettamente ad un livello inferiore a quello elvetico: negli anni, la differenza salariale si è determinata ad almeno il 15% circa in meno.

Sempre osservando l’evoluzione dei salari medi, si nota anche come il salario medio svizzero sia cresciuto mediamente di più rispetto a quello ticinese: dal 2008 al 2016, il salario medio svizzero ha subito una crescita biennale media del 2.5% rispetto a quella del 2.4% del Ticino20. Tendenzialmente dunque, il salario medio svizzero ha subito variazioni positive più marcate e variazioni negative più attenuate rispetto ai valori medi ticinesi nel periodo 2002-2016.

Non solo per mezzo dei valori medi, ma anche prendendo in considerazione i valori mediani21 la situazione appena accennata non indica risultati significativamente diversi: come segnalato da Stephani e Petrillo (2015, p. 88), “tra il 2008 e il 2012 il divario tra il salario mediano cantonale e quello nazionale è aumentato, passando da -14,7% a -16,8%. In altri termini, mentre in Ticino il salario mediano è cresciuto a un tasso medio annuo del +0,8%, in Svizzera il tasso di crescita medio è stato del +1,2%”.

Più nello specifico secondo l’UST (2018, p. 10) nel 2016 i lavoratori ticinesi sono stati i peggio retribuiti dell’intero paese. Questa situazione per il Canton Ticino non è solo fenomeno recente, ma nel tempo la regione della Svizzera italiana è risultata costantemente la meno remunerata del paese.

Appare quindi evidente che il livello di remunerazione conseguito in Ticino riscontra sensibili differenze rispetto al contesto elvetico nel suo complesso, sia in termini di valori assoluti (mediani e medi) sia in termini di crescita.

Ciò nonostante è bene precisare che prendendo i valori elvetici nel loro complesso si rischia di andare a perdere la possibilità di focalizzare l’attenzione su altri risultati e altre caratteristiche riscontrabili unicamente analizzando singole grandi regioni componenti la Svizzera.

In effetti, la considerazione di valori aggregati mediani e medi non permette sufficientemente di contemplare le eventuali caratteristiche delle strutture economiche delle singole grandi regioni della nazione. Questo aspetto esporrebbe le analisi ad un’osservazione di carattere più superficiale e meno accurata del contesto economico e sociale svizzero.

Esaminando dunque il fenomeno delle differenze salariali nel contesto svizzero con maggiore riguardo alla suddivisione fra grandi regioni, si possono ottenere a livello pluriennale i risultati riportati nel grafico seguente:

20 Si rimanda all’allegato 1: Dettaglio tabelle e calcolazioni effettuate 21 Si rimanda all’allegato 5: Glossario

Grafico 10: Evoluzione dei salari medi in Svizzera per Grande Regione, 2002-2016

Fonte: Rielaborazione dell’autore in base ai dati UST, 2018, tabella cubo_grandi_regioni_statuto

Complessivamente si può vedere un aumento dei salari in tutte le regioni svizzere, in particolare nel decennio fra il 2002 il 2012. Tale crescita è molto probabilmente giustificabile con il costante sviluppo e dalle condizioni di base che hanno caratterizzato la piazza economica svizzera nel suo complesso nel corso del tempo.

Fra gli anni 2012-2014 si contempla un calo generalizzato del livello medio dei salari: la regione con la perdita maggiore rispetto al biennio precedente è quella del Lemano, con un livello salariale medio nel 2014 del 7.5% in meno rispetto ai dati del 2012. La seconda regione che ha subito un maggiore calo è il Ticino, con una riduzione del livello medio dei salari del 5.1% nel 2014.

Successivamente nel 2016 si riscontra ovunque una ripresa della crescita del livello salariale, tale da riallineare, come si può vedere nel grafico, i valori medi del 2016 con la crescita osservata nello storico degli anni precedenti.

A livello di concrete differenze fra salari ticinesi e salari del resto della Svizzera, in termini percentuali si può costatare quanto riportato qui di seguito:

5’000 5’500 6’000 6’500 7’000 7’500 8’000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Evoluzione dei salari medi in Svizzera per Grande Regione

Valori assoluti, periodo 2002-2016

Regione del Lemano Espace Mittelland Svizzera nordoccidentale

Zurigo Svizzera orientale Svizzera centrale

Grafico 11: Evoluzione percentuale delle differenze salariali fra Grandi Regioni e Ticino, 2002-2016

Fonte: Rielaborazione dell’autore in base ai dati UST, 2018, tabella cubo_grandi_regioni_statuto

Le differenze salariali sono complessivamente andate ad attenuarsi nel periodo 2002-2004. Successivamente si è potuto assistere in tutte le regioni ad un inasprimento delle differenze salariali rispetto al Canton Ticino fino al 2008.

Questo trend è continuato per la regione della Svizzera centrale, mentre per tutte le altre si è potuto considerare nel frattempo un lieve calo dei valori.

A partire dal 2010 si è verificato nuovamente un ampliamento delle differenze di salari, il quale si è protratto fino al 2014, ad eccezione della Regione del Lemano che ha osservato un calo della differenza percentuale dal 22.6% del 2012 al 20.5% del 2014.

Fra il 2014 e il 2016 si è potuto avvedere presso tutte le regioni di un calo nelle differenze salariali rispetto al Ticino.

La differenza salariale media meno marcata fra il Ticino e le altre regioni svizzere ha luogo con la Svizzera orientale: dal 2002 al 2016, la differenza salariale media si è fissata in un intervallo fra il 5.3% e il 10.9%. Nel 2016 tale differenza salariale riscontrata fra le due regioni è stata del 7.4% a favore della regione della Svizzera orientale.

18.4% 23.4% 8.1% 15.0% 17.1% 23.8% 23.3% 27.1% 5.3% 5.3% 10.9% 11.7% 19.6% 0.0% 5.0% 10.0% 15.0% 20.0% 25.0% 30.0% 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Differenze salariali medie fra le Grandi Regioni e il Ticino

Valori percentuali, periodo 2002-2016

Δ Regione del Lemano Δ Espace Mittelland Δ Svizzera nordoccidentale

Per altro verso, la differenza più marcata è determinabile secondo i dati del 2016 fra il Ticino e la regione di Zurigo: il delta a livello di salari ammonta a circa 1’890 franchi, ossia il 23.7% di salario medio in meno per i lavoratori della Svizzera italiana.

Anche durante tutto il periodo d’analisi la regione di Zurigo ha sempre riscontrato la maggior differenza salariale con il Ticino: per quest’ultimo si contempla un livello salariale medio costantemente inferiore di almeno il 23%.

Da una parte tale differenza potrebbe parzialmente essere spiegata dal fatto che nelle altre regioni, e in particolare in quella di Zurigo, vi sia la significativa presenza di attività economiche ad alto valore aggiunto e ad alto contenuto innovativo. Ad esempio, può essere citata la grande presenza di attività connesse all’ambito finanziario, nonché bancario, tecnologico, contabile ed assicurativo.

Tuttavia, la sistematica differenza dei salari ticinesi rispetto ad ogni regione, di almeno circa 500 franchi, potrebbe significare una sensibile differenza dell’economia ticinese rispetto al valore creata da quest’ultima nel confronto con le altre parti del paese.

Vale a dire, un’ipotesi che potrebbe parzialmente giustificare una così marcata differenza è da ricercarsi nella struttura economica delle singole grandi regioni, in particolar modo con la presenza o meno di industrie e di settori particolarmente affermati e innovativi.

Gli esiti soprariportati impongono un’analisi più dettagliata e mirata al caso ticinese, la quale è esposta nel paragrafo seguente per quanto riguarda il livello delle remunerazioni fra lavoratori svizzeri e frontalieri.