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Le difficoltà di accesso e movimento

Nel documento 01IR134/G3 RELAZIONE GENERALE (pagine 14-0)

2.4 L’intervento a valle del concentrico

2.4.1 I condizionamenti presenti nell’area

2.4.1.3 Le difficoltà di accesso e movimento

La difficoltà di accesso influenza in modo particolare il taglio e l’allontanamento dei pochi alberi d’alto fusto che risulta opportuno rimuovere almeno per due motivi:

a) Rendere possibile la realizzazione dell’argine;

b) Migliorare la stabilità del ciglio della sponda in presenza di individui fortemente inclinati verso l’alveo.

Le citate difficoltà riguardano in particolare la necessità di impiegare non solo il cestello, ma soprattutto una gru autocarrata per la rimozione del tronco di grandi dimensione nell’impossibilità di depezzare sul posto.

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2.4.2 LO SVILUPPO PLANIMETRICO DEL MANUFATTO

Preso atto dei condizionamenti sopra esposti e tenuto conto delle osservazioni degli interessati, si è provveduto a redigere il progetto come illustrato:

a) Nella planimetria costituente la Tavola 3;

b) Nel profilo longitudinale che mostra l’andamento del manufatto a fronte del livello della piena di riferimento (Tavola 5);

c) I particolari costruttivi (Tavola 6).

La planimetria permette di comprendere lo sviluppo del manufatto che:

1) parte dall’innesto nel rilevato arginale corrente lungo il canale che alimenta la centrale idroelettrica posta poco più a valle. L’altezza iniziale è, rispetto al piano campagna, di circa 0.50 m quindi permette la realizzazione agevole di uno scavalco carrabile per tutta la larghezza della striscia di terreno compresa fra la recinzione Nord dell’area commerciale ed il canale stesso. Merita segnalare che la striscia in parola non risulta correttamente accatastata in quanto non risulta accatastato il canale industriale (!) in territorio di Chianocco, mentre ciò risulta in territorio di Bussoleno.

2) si sviluppa lungo il lato Est della recinzione previa demolizione del muro in pannelli prefabbricati esistente e contestuale collocazione del nuovo manufatto in posizione traslata di qualche m verso Est con relativa occupazione a carico del mappale 702 di Chianocco. Lo scopo della traslazione è garantire una minimia striscia di rispetto con la condotta SMAT al fine di permetterne l’eventuale rifacimento. L’attuale pozzetto presente è raggiungibile per mezzo di un condotto che inclinato potrebbe successivamente essere ricostruito e sopraelevato oltre il livello della piena di riferimento (5). Si segnala la presenza del tirante di un palo telefonico, che potrebbe interferire con le lavorazioni (foto 7-4 del paragrafo 7).

3) il profilo esposto nella Tavola 5 mostra che grossomodo viene mantenuta la quota attuale della recinzione per motivi di sicurezza procedendo a innestare, sull’elemento in elevazione dell’argine, pannelli recuperati dalla demolizione fino a raggiungere la quota utile. Il citato profilo infatti mostra:

a. il coronamento dell’argine come richiesto dalla norma del metro di franco sulla quota della piena (linea rossa continua);

b. il coronamento del muro finito (tratteggio rosa, eventualmente sporgente dalla linea rossa che rappresenta il coronamento teorico dell’argine) mediante sovrapposizione di elementi di pannello.

5) La quota della piena desumibile dalla sezione 100 del modello idraulico risulta 429.34 m s.l.m a fronte di un terreno a quota 429 circa; quindi si tratta di portare l’imbocco del pozzetto di poco più di un metro sopra il piano campagna entro la porzione di terreno destinata a verde.

Il profilo citato porta anche indicazioni delle quote del piano di fondazione del nuovo manufatto (linea rossa inferiore).

4) in corrispondenza dell’angolo Sud-Ovest (punto G, in planimetria), l’andamento dell’argine si mantiene all’interno della proprietà dell’area commerciale per garantire una maggiore manovrabilità attorno alla testa del sifone SMAT. Il particolare di quanto affermato è mostrato nella fotografia Figura 7-6 dell’allegato fotografico (paragrafo 7).

5) lungo il lato Sud, il manufatto rientra in posizione tale da aderire alla recinzione in pannelli prefabbricati del settore Unieuro dell’area commerciale (punto H in planimetria). I pali dell’illuminazione saranno rimossi dalla base e staffati al nuovo muro d’argine. Si è convenuto con la proprietà di non realizzare alcun mascheramento esterno con terreno di riporto al fine di garantire la sicurezza contro le intrusioni (infatti, già ora il tratto di perimetro in argomento è oggetto di sorveglianza con telecamere).

Nel tratto in oggetto è necessario procedere alla rimozione del tronco di fognatura nera in pressione che risulta in gestione ad ACEA ed il cui percorso lungo la sponda è stato appreso dal disegno di progetto del sifone SMAT, mentre la cartografia disponibile presso l’ufficio cartografico SMAT indica la condotta all’interno dell’area commerciale. Il tracciato dell’argine prosegue in aderenza al muro di recinzione fino all’estremo orientale dello stesso, dove si trova un cancello di cui è stata richiesta la conservazione (si veda la fotografia di Figura 2-9 dell’allegato fotografico). Pertanto, da questo punto in poi (punto I, in planimetria), l’argine si discosta dal filo dei fabbricati, che qui sono gli edifici storici del cotonificio. Il vano compreso fra argine e recinzione verrà riempito con ghiaia pulita e, in testa, sarà colato cemento a creare un tampone di almeno 20 cm di spessore fino a superare la copertina del nuovo muro. AIPo nella citata nota del parere preliminare, suggerisce di prendere in esame la possibilità di realizzare la nuova struttura “sulla traccia planimetrica del muro di cinta”. L’alternativa era stata esaminata, a suo tempo, e scartata seguendo il criterio di mantenere l’opera pubblica di contenimento separata da analoghi manufatti privati, ovvero di non addossare ad una struttura privata un ruolo di struttura pubblica.

6) Nel punto individuato con L in planimetria, l’argine attraversa l’alveo di un colatore (scaricatore della centrale idroelettrica) e la struttura si riduce al semplice muro in elevazione, immorsato nella soletta in c.a. costituente la copertura del detto colatore.

L’argine diventa in pratica un parapetto.

7) In corrispondenza dello scaricatore in parola, si trova un varco fra gli edifici (si veda la Figura 7-11 del paragrafo 7) che rappresenta una via di accesso al cantiere e permette di stabilire, su un’area delimitata e protetta contro le intrusioni, il deposito del cantiere (baraccamenti di servizio; deposito materiali e ricovero macchine). L’area è accessibile

ANSELMO associati 13 dall’interno dell’area commerciale utilizzando l’ingresso orientale in modo da non interferire con il parcheggio del centro commerciale né con l’accesso al magazzino.

8) A valle dello scaricatore, l’argine riassume la configurazione di progetto, si discosta dai fabbricati, supera un varco chiuso da cancello, si addossa al filo esterno di un’area coperta da tettoia (tratto QR). Il tracciato prosegue in aderenza ai fabbricati storici nel tratto indicato con RS. Il tratto ST rende intercluso uno spazio compreso fra i fabbricati, di cui sarà necessario concordare il destino L’argine chiude contro il muro esistente nel punto V in fregio allo sbocco del colatore proveniente dalla strada per Chianocco. Merita segnalare che:

a. Nel tratto in aderenza al fabbricato esistente di recente costruzione (fotografia in Figura 7-16 del paragrafo 7), allo scopo di impedire ammaloramenti della muratura si propone di intervenire preventivamente con intonaco impermeabilizzante, posa di uno strato di polistirene estruso in pannelli, riempimento del vano residuo con ghiaia e intasamento finale con calcestruzzo per uno spessore di almeno 20 cm. L’intasamento deve superare la quota della copertina dell’argine allo scopo di impedire ristagni di acqua. In questo tratto è anche presente una finestra, che sarà coperta dall’argine;

b. Lo spazio intercluso dal tratto di argine individuato come ST sarà, in accordo con i proprietari dei fabbricati confinanti, riempito con un volume di ghiaia la cui superficie sarà sigillata con telo impermeabile e getto di calcestruzzo con rete elettrosaldata. La superficie dovrà essere inclinata verso l’argine al fine di impedire infiltrazioni e accumuli d’acqua soprattutto in fase di scioglimento della neve.

9) L’argine riparte dallo spigolo Sud-Est del fabbricato storico e prosegue lungo la sponda a proteggere il piazzale della Cava San Basilio fino a svoltare verso Nord in modo da chiudere contro l’ultima sezione in buone condizioni del muro lato fiume del canale scaricatore della centrale idroelettrica. Il tracciato così individuato, in accordo con la proprietà, lascia verso valle una porzione di terreno reliquato a forma triangolare attualmente ingombro di materiali abbandonati. Così come materiali di risulta si trovano lungo l’asse dell’argine previsto (fotografia in Figura 7-21 del paragrafo 7), che dovranno essere rimossi eventualmente in accordo con la proprietà per il recupero dei materiali utili.

2.4.3 LA STRUTTURA DEL MANUFATTO

La tipologia di manufatto proposta:

1) risolve il problema della rapidità di esecuzione imposto dalla necessità di operare in aree aperte al pubblico o comunque utilizzate pesantemente dalla proprietà;

2) offre una ragionevole garanzia contro il sifonamento;

3) non si differenzia in maniera sostanziale dalle tipologie di recinzione attualmente presenti per quanto riguarda l’aspetto visivo. Per migliorare l’estetica della struttura arginale è previsto il rivestimento con pietre di Luserna e una particolare lavorazione permette di rendere invisibili le fughe verticali fra pannelli prefabbricati contigui costituenti l’opera;

4) permette la realizzazione dell’opera senza alterare in maniera significativa la vegetazione ripariale.

Il manufatto è costituito da:

1) Un corpo funzionale realizzato con:

a) Fondazione in c.a. dello spessore di 0.50 m dotata di taglione lungo il bordo lato fiume approfondito almeno per un metro, compatibilmente con il rinvenimento di trovanti o massi di cava disposti lungo la sponda. Il taglione è realizzato previa apertura di trincea larga poco più di 0.30 m con miniescavatore montante benna per apertura di scavo per cavidotti, posa dell’armatura e getto contro terra. La fondazione prevede ferri di ripresa per l’ancoraggio della parte in elevazione;

b) Parte in elevazione costituita da muretto realizzato con bilastre prefabbricate già contenenti l’armatura di calcolo e vincolate ai ferri di ripresa previsti nella fondazione. In corrispondenza dei giunti strutturali e ogni 10 m corrispondenti alla ripresa di getto si collocano elementi scatolari che emulano i water-stop. Lungo il filo esterno del elemento in elevazione, secondo la linea di contatto con la fondazione, verrà collocato un cordone di mastice bentonico;

c) Copertina terminale ed inserimento, dove serve, della recinzione dell’area commerciale la cui quota deve essere mantenuta per ovvi motivi di sicurezza contro le intrusioni;

d) Ripristino delle quote del piano campagna con riporto di terreno ed impianto, a interasse di un metro, di una fila di individui di Crataegus monogyna (biancospino), Berberis Vulgaris (crespina) o specie equivalenti purché spinose eventualmente intervallate con Ligustrum vulgare (ligustro). La barriera di piante fortemente spinose, a regime, dovrebbe aiutare a risolvere il pericolo di intrusione. Gli arbusti saranno messi a dimora con zolla e dotati di protezione (shelter) e striscia di materiale pacciamante a protezione contro la crescita di erbe infestanti. Dato l’interesse per un rapido e regolare accrescimento, si prevede l’approntamento di un’ala gocciolante lungo tutto il lato Ovest con noleggio di pompa in modo da poter irrigare dopo la mesa a dimora. La pompa sarà direttamente alimentata dal canale previo accordo con la società idroelettrica. Le esigenze dell’impianto inducono a ritenere che l’intervento lungo il lato Ovest debba essere realizzato per primo, a meno che i lavori siano affidati nella stagione calda che potrebbe essere

ANSELMO associati 15 incompatibile con la lavorazione prevista; in tal caso, si potrebbe iniziare il lavoro con l’intervento a monte concentrico.

2.4.4 LAVORAZIONI COLLATERALI

Ai fini del completamento dell’arginatura e degli impianti tecnologici si rende necessario compiere le seguenti lavorazioni collaterali:

a) allargamento del cancello presso l’ingresso dell’area commerciale da impiegarsi per l’accesso alla futura pista SMAT lungo il canale, provvedendo all’adeguamento della cinta muraria esistente consistente nella rimozione di alcuni pannelli prefabbricati e ricondizionamento della cancellata metallica;

b) spostamento della rete antincendio costituita da due indranti e condotta interrata lungo il lato ovest dell’area commerciale. Gli idranti andranno ricollocati in corrispondenza della nuova arginatura. ,mentre la condotta verrà fatta correre in fregio;

c) adeguamento dell’impianto di allerme, comportante la rilocalizzazione dei sensori perimetrali anti-intrusione e conseguente rivisitazione dell’impianto;

d) ridimensionamento della recinzione metallica presente a lato del cancello sul fianco dell’Unieuro, comportante l’accorciamento del reticolato metallico e lo staffaggio alla nuova arginatura;

e) dismissione dell’attuale fognatura nera in pressione corrente lungo la sponda della Dora Riparia. Il ripristino sarà a carico della società gestore ACEA, specificando che lo scarico andrà effettuato nel collettore SMAT presso la stazione di pompaggio, nonché a monte dello sfioratore;

f) predisposizione dello scarico della rete fognaria bianca del piazzale retrostante l’Unieuro: l’intervento di intercettazione e distribuzione delle acque piovane all’interno del piazzale sarà a carico della Proprietà, mentre si interviene realizzando il collettore che recapita nel collettore SMAT a valle dello sfioratore dotato di valvola di non ritorno al fine di scongiurare il rigurgito in caso di piena della Dora Riparia (che determinerebbe l’allagamento del piazzale). L’allacciamento con il collettore predisposto potrà avvenire nel pozzetto che verrà ubicato in fregio alla nuova arginatura all’interno della Proprietà;

g) dismissione della llnea elettrica aerea al servizio presumibilmente della stazione di pompaggio SMAT corrente lungo il lato Ovest dell’area commerciale e relativo interramento facendola passare accostata alla nuova arginatura;

h) realizzazione della pista di accesso alla stazione di pompaggio SMAT mediante la realizzazione di una strada in mac-a-dam della larghezza di 2.80 m a partire dal cancello allargato del punto a) e corrente lungo il perimetro esterno dell’arginatura in progetto per uno sviluppo complessivo di circa 225 m.

2.4.5 FOTOINSERIMENTO DELL’OPERA A LAVORI ULTIMATI

Le immagini sottostanti mostrano il fotoinserimento dell’opera di arginatura a valle del concentrico a lavori ultimati.

Figura 2-6 – Fotoinserimento dell’arginatura a valle del concentrico con vista dal prato nel tratto in cui l’argine è mascherato da un filare di arbusti.

ANSELMO associati 17 Figura 2-7 – Fotoinserimento dell’arginatura a valle del concentrico con vista dalla sponda opposta della Dora Riparia nel tratto in cui l’argine è ricoperto dal rilevato mascharato da un filare di arbusti.

2.5 Sequenza delle attività e modalità di esecuzione

Preso atto dei condizionamenti sensibili sopra esposti, si prevede di sviluppare i lavori secondo lo schema seguente.

2.5.1 IL LATO OVEST

Dimissione della linea elettrica aerea e tracciamento della pista di cantiere. Abbattimento del filare di alberi lungo la cinta muraria e successiva demolizione del muro di recinzione con il recupero dei pannelli e dei montanti, per quanto possibile. L’operazione verrà condotta dall’esterno, senza interferire con le attività del centro commerciale.

L’argine verrà realizzato partendo dall’area dell’impianto SMAT, ossia dal punto indicato con H in planimetria e risalendo verso Nord lungo la pista di servizio, completando la realizzazione con l’impianto delle specie vegetali previste, a mano a mano che procede la realizzazione del muro.

A lavori completati, avendo raggiunto il punto B, si completa il tratto BA di argine e si realizza lo scavalco con in terra ripristinando così la continuità fra terreni e striscia compresa fra recinzione e cannale industriale.

A questo punto risulta possibile realizzare la pista di cantiere in mac-a-dam a servizio della SMAT.

2.5.2 IL LATO SUD

Il primo tronco dell’argine lungo il lato Sud può essere realizzato a partire dalla stazione di pompaggio SMAT. I materiali saranno comunque portati principalmente a partire dal deposito retrostante il punto L, come sopra descritto. Dall’area di deposito sarà possibile accedere al tronco orientale dell’argine lungo il lato Sud.

2.5.3 IL LATO SUD-EST

Il lato individuato come Sud-Est protegge l’area a piazzale delle Cave San Basilio. A partire dal vertice Sud-Est del fabbricato (punto W nella Tavola 5), si procede allo smontaggio del cumulo di materiali litoidi di risulta dall’attività di cava e si realizza l’ergine sotto forma del semplice muro in elevazione, anche per mancanza di spazio e per impossibilità di accesso dal lato fiume.

L’intervento completo implicherebbe infatti la rimozione della vegetazione costituita anche da individui di alto fusto che, al momento, hanno una utile e definitiva funzione di consolidamento della sponda.

L’argine, quindi piega, come indicato nella Tavola 3, verso Nord, attraversa il piazzale lasciando sulla destra un reliquato a forma triangolare, e chiude contro il muro lato fiume del canale della centrale. Il punto di chiusura (Z) è stato fissato perché sezione terminale del tratto di muro in buone condizioni.

3 CRONOPROGRAMMA

Le esigenze dell’impianto di specie arbustive e dell’idrosemina lungo il lato Ovest dell’intervento a valle concentrico indurrebbero ad iniziare le operazioni con questi lavori, a meno che l’affidamento avvenga a fine primavera per cui i lavori vengano conclusi in piena estate con evidente aggravio per la cura. L’intervento minimizza i danni al terreno agricolo se effettuato a fine inverno o in autunno, una volta effettuato l’ultimo taglio di erba. In tal caso si propone di iniziare con l’intervento a monte concentrico e proseguire di conseguenza.

Per ragioni logistiche conviene, nell’intervento a valle concentrico, iniziare dal Lato Ovest in modo da ridurre al minimo il disturbo arrecato all’area commerciale.

La sequenza sopra accennata viene pertanto assunta nell’esposizione delle fasi del cronoprogramma dando per scontato che alcune operazioni, quali il decespugliamento e il taglio degli alberi, possano essere effettuate contemporaneamente alle lavorazioni di natura tipicamente edilizia.

ANSELMO associati 19 AACC scavo, taglione e getto muro argine

AACC ripristini

4 QUADRO ECONOMICO

B2.1 Indagini geologico-geotecniche ed ambientali € 0.00

B2.2 Indagini archeologiche (incarico aggiuntivo in esecuzione) € 0.00

B3 € 5 000.00

B4 € 10 000.00

B5 € 0.00

B6 € 65 264.27

B6.1 Fondo incentivo art. 133 del D.lgs. 50/2019 € 8 826.54

B6.2 Indagini topografiche, rilievi, Progettazione Definitiva, Esecutiva e

Sicurezza in fase di progettazione € 27 283.88

B6.3 Relazione paesaggistica ed ambientale € 5 000.00

B6.4 Direzione lavori, contabilità € 20 000.00

B6.5 Incarico professionale per procedure espropriative € 3 000.00

B6.6 Relazione archeologica € 1 153.85

B10.1 Prove di collaudo comprese IVA ed oneri € 0.00

B10.2 Incarico di collaudo compreso IVA ed oneri € 5 000.00

B11 € 151 706.13

Spese per pubblicità di gara e contributo ANAC

Spese per accertamenti di laboratorio, verifiche tecncihe di CSA, collaudi

IVA sui lavori (22% di A)

CN.PAIA (4 % di B6.2+B6.3+B6.4+B6.5+B6.6)

Economie di spesa fondo progettazione Decreto n. 1_FP del 28/02/2018 Accertamenti ed indagini.

Eventuali allacciamenti a pubblici servizi, imprevisti ed arrotondamenti

Indennizzi ed espropri

Accantonamento adeguamento prezzi art. 106 c.1 D.lgs 50/2016

Spese tecniche LAVORI

TOTALE PER LAVORI (A) Importo per l'esecuzione dei lavori

Oneri sicurezza non soggetti a ribasso

Lavori in economia esclusi dell'appalto comprensivi di IVA ed oneri SOMME A DISPOSIZIONE PER L'AMMINISTRAZIONE

TOTALE PROGETTO (A)+(B) B7

B10

IVA su Spese Tecniche (22% di B6.2+B6.3+B6.4+B6.5+B6.6 + B12)

Assicurazione gruppo di verifica

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5 ELENCO DEGLI ELABORATI

(ai sensi del D.lgs. 50 del 18.05.2016)

Elaborato 1: Relazione generale e quadro economico Elaborato 2: Relazione idrologico-idraulica

Elaborato 3: Relazione geologica e geotecnica Elaborato 4: Relazione di verifica di VIA Elaborato 5: Relazione paesaggistica

Elaborato 6: Relazione del piano particellare

Elaborato 7: Elenco prezzi unitari ed eventuale analisi

Elaborato 8: Computo metrico estimativo e quadro economico Elaborato 9: Censimento e progetto di risoluzione delle interferenze

Elaborato 10: Prime indicazioni e disposizioni per la stesura del piano di sicurezza Tavola 1: Corografia e planimetria di inquadramento

Tavola 2: Planimetria area alta e corografia Tavola 3: Planimetria area bassa e corografia Tavola 4: Profilo parte alta

Tavola 5: Profilo parte bassa Tavola 6: Particolari costruttivi

Tavola 7: Planimetria piano particellare

6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA INTERVENTO MONTE CONCENTRICO

Punti di ripresa fotografica relativi all’intervento a monte del concentrico. (base cartografica:

BDTRE Piemonte raster edizione 2017 – scala non rappresentativa) 2

1

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5

ANSELMO associati 23 Figura 6-1 – Vista della sponda sinistra in corrispondenza dell’intervento a monte del concentrico. La sponda non presenta segni di erosione e risulta fittamente vegetata. (foto:

2563-DSC03402)

Figura 6-2 – Tratto iniziale della difesa in progetto (linea gialla tratteggiata). (foto: 2563-DSC04572)

Figura 6-3 – Vista del tratto terminale della difesa in progetto (linea gialla tratteggiata). (foto:

2632-DSC04577)

Figura 6-4 – La difesa in progetto (linea gialla tratteggiata) termina contro il cancello esistente.

(foto: 2632-DSC04577)

ANSELMO associati 25 Figura 6-5 – Vista del confine del terreno lungo il quale verrebbe posto l’argine sbarrando il cancello di comunicazione fra i terreni a cavallo del confine (a sinistra, l’area a servizio del canale industriale) (foto da StreetView).

7 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA INTERVENTO VALLE CONCENTRICO

Punti di ripresa fotografica relativi all’intervento a valle del concentrico. (base cartografica:

BDTRE Piemonte raster edizione 2017 – scala non rappresentativa) 1

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ANSELMO associati 27 Figura 7-1 – Possibile accesso pedonale attraverso il ponticello privato sul canale. È presente anche un cancello sulla sinistra della fotografia da cui si accede all’area commerciale (freccia gialla) che consentirà ai mezzi SMAT di raggiungere la stazione di pompaggio. (foto: 2577-20190219_144719)

Figura 7-2 – Varco per la pista di accesso SMAT lungo la recinzione sul lato nord dell’area commerciale in fregio al canale. (foto: 2529-DSC02986)

Figura 7-3 – Tratto iniziale dell’arginatura in progetto. Il manufatto verrà accostato alla sponda destra del canale (freccia gialla), mentre la recinzione dell’area commerciale dovrà essere demolita (grigliato rosso) e le piante abbattute. La linea gialla tratteggiata materializza l’arginatura in progetto. (foto: 2529-DSC03015)

Figura 7-4 – Recinzione sul lato ovest dell’area commerciale. La recinzione dell’area commerciale dovrà essere demolita (grigliato rosso) e le piante abbattute. La linea gialla

Figura 7-4 – Recinzione sul lato ovest dell’area commerciale. La recinzione dell’area commerciale dovrà essere demolita (grigliato rosso) e le piante abbattute. La linea gialla

Nel documento 01IR134/G3 RELAZIONE GENERALE (pagine 14-0)

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